Difference between revisions of "Anarchopedia:Collettivo Anarchopedia"

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meta-Anarchopedia - Deutsch:Syndikat - English:Syndicate - Français:Syndicat

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Testo di libera utilizzazione ai sensi della legge 22 aprile 1941, n. 633.

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Art. 65

1. Gli articoli di attualitÃ di carattere economico, politico o religioso, pubblicati nelle riviste o nei giornali, oppure radiodiffusi o messi a disposizione del pubblico, e gli altri materiali dello stesso carattere possono essere liberamente riprodotti o comunicati al pubblico in altre riviste o giornali, anche radiotelevisivi, se la riproduzione o l'utilizzazione non Ã¨ stata espressamente riservata, purchÃ© si indichino la fonte da cui sono tratti, la data e il nome dell'autore, se riportato.

2. La riproduzione o comunicazione al pubblico di opere o materiali protetti utilizzati in occasione di avvenimenti di attualitÃ Ã¨ consentita ai fini dell'esercizio del diritto di cronaca e nei limiti dello scopo informativo, sempre che si indichi, salvo caso di impossibilitÃ , la fonte, incluso il nome dell'autore, se riportato.

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Art. 70

1. Il riassunto, la citazione o la riproduzione di brani o di parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi se effettuati per uso di critica o di discussione, nei limiti giustificati da tali fini e purchÃ© non costituiscano concorrenza all'utilizzazione economica dell'opera; se effettuati a fini di insegnamento o di ricerca scientifica l'utilizzo deve inoltre avvenire per finalitÃ illustrative e per fini non commerciali.

2. Nelle antologie ad uso scolastico la riproduzione non puÃ² superare la misura determinata dal regolamento, il quale fissa la modalitÃ per la determinazione dell'equo compenso.

3. Il riassunto, la citazione o la riproduzione debbono essere sempre accompagnati dalla menzione del titolo dell'opera, dei nomi dell'autore, dell'editore e, se si tratti di traduzione, del traduttore, qualora tali indicazioni figurino sull'opera riprodotta.

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Traduttore dal tedesco cercasi

Ho trovato "Die Theorie des Anarchismus" di Stammler. E' un testo giuridico molto importante (che inseguo da anni) e assai raro. Non esiste una traduzione in italiano. Non so se esiste una traduzione in inglese. Se qualcuno trova una traduzione, per favore, me lo comunichi. Altrimenti, se qualcuno conosce un bravo e volenteroso traduttore (magari sull'anarchopedia tedesca), provi a proporglielo (sono meno di 50 paginette, quindi si tratta di un lavoro piÃ¹ impegnativo nella qualitÃ che nella quantitÃ ). Il testo Ã¨ qui: http://digidownload.libero.it/maxbrown07/stammler.pdf

Se poi, una volta tradotto in inglese, riusciamo a renderlo bene riportandolo in italiano, potremmo anche pubblicarlo e penso che non sarebbero interessate soltanto case editrici anarchiche. Potrebbe anche essere un modo per fare conoscere il nostro lavoro e la nostra enciclopedia.--K2 01:09, 17 gen 2009 (UTC)

Io sono disponibile a tradurre il testo, anche se considerando il mio rarefatto tempo libero sarÃ una cosa mooolto lunga. Vorrei sapere, prima di iniziare, se attualmente una traduzione Ã¨ ancora richiesta o se si Ã¨ trovato un esemplare in italiano. Se poi altre persone stanno giÃ lavorando al testo, mi piacerebbe lavorare alla traduzione insieme con loro. C.

Ciao, la traduzione Ã¨ ancora richiesta, non esistono esemplari in italiano e nessun altro sta lavorandoa al testo.--K2 12:05, 2 dic 2009 (UTC)

Magari interessa a qualcuno :-)

Fiori, G. (la. ed. 1983). L'anarchico Schirru condannato a morte per l'intenzione di uccidere Mussolini. Milano: A. Mondadori. --K2 14:34, 17 gen 2009 (UTC)

Solo per farvi i complimenti

Volevo solo farvi i complimeti per la vostra versione di wiki e per come la gestite. Abbiamo preso molti spunti da voi per fare la nostra. Complimenti ancora! e grazie --Aura ambar

Grazie. SE vuoi darci una mano, nell aniera che ritieni opportuna..sei il benvenuto.--Nessuno 09:36, 6 feb 2009 (UTC)

== Non Riesco a creare una pagina ==

Sono iscritto da poco e trovo molto interessante un'enciclopedia anarchica, tuttavia ogni volta che provo a creare una determinata pagina, torno il giorno dopo e di lei non trovo nulla. Non vorrei che il problema anzichÃ¨ dipendere da miei errori dipenda dal fatto che viene sistematicamente cancellato. Aspetto risposte................................ @@@@@ se continui a scrivere voci del tipo nitroglicerina che avviamente qui non c'entrano per nulla sopratutto se viene indicato il modo molto dettagliato di realizzazione dell'esplosivo verranno cancellate e poi sarai bloccato come ti ho scritto sulla tua pagina di discussione ti sembra intelligente scrivere tali cose su un sito di questo genere che risultano essere tali da avere successivamnete grosse grane ovvero sei un provocatore o proprio non ci arrivi a questo ragionamento--Lupo rosso 08:10, 11 feb 2009 (UTC)

certificazioni autoproduzioni

Ciao, parlando con l'AUSL mi hanno detto che se dovessi produrre per la vendita, ad esempio, un dentifricio dovrei averne una certificazione, voi potreste fornire dette certificazioni delle autoproduzioni presenti sulla vostra relativa pagina? Grazie, saluti, Mario Barcherini info@primepoint.it 349.8043642

mah, veramente, le autoproduzioni, proprio perchÃ© sono autoproduzioni, sono ricette per tutti, perchÃ¨ tutti se le autoproducano da sÃ© in casa autonomamente..per il resto non saprei come aiutarti..--Nessuno 09:41, 23 feb 2009 (UTC)

ciao... appena iscritta. ammettendo la mia ignoranza sul funzionamento delle enciclopedie libere,sono bene o male riuscita ad aggiungere un piccolo interventi sui testi recenti. in ogni caso offro il mio aiuto a chi avesse bisogno di traduzioni di testi dall'inglese e dal francese (Ã¨ il mio piccolo talento).

Ciao K benvenuta. Puoi collaborare coem emglio credi: se conosci bene l'inglese potresti lavorare alal traduzione di questi articoli:http://ita.anarchopedia.org/Categoria:Una_FAQ_Anarchica, oppure potresti tradurre qualche articolo dall' anarchopedia inglese o francese (possibilmente non clonato da wikipedia..gli inglesi e i francesi ne hanno molti clonati e secondo me questo Ã¨ un loor limite..). Comunque nel dubbio chiedi qualunque cosa ti passi per la testa, anche se probabilmente le risposte non sAranno immediate visto il numero limitato di collaboratori..ciao--Nessuno 09:23, 24 feb 2009 (UTC)

testi copyleft anarchici pubblicati da eleuthera

ciao

vi segnaliamo che nella sezione materiali del nostro sito http://eleuthera.it/materiali.php sono scaricabili sotto licenza copyleft ormai da piu' di 5 anni una dozzina di testi, tra cui diverse antologie di classici (bakunin, kropotkin, proudhon, malatesta, godwin, reclus,ecc.) pubblicati da eleuthera

testi che continuiamo a ristampare, oltre che a lasciare liberi per lo scaricamento

ciao

a.s.

Ciao, molti testi della eluthera sono presenti qui e poi anche sparpagliati nele varie voci.--Nessuno 08:11, 6 apr 2009 (UTC)

SolidarietÃ agli abruzzesi

PuÃ² sembrare inutile, retorico o non so altro, perÃ² intendo dare la mia solidarietÃ a tutti gli abruzzesi colpiti dal terremoto.--Nessuno 08:11, 6 apr 2009 (UTC)

1001!

Abbiamo raggiunto e superato i 1000 articoli. Non Ã¨ male considerando il ristretto numero di collaboratori...--Nessuno 08:38, 3 mag 2009 (UTC)

GesÃ¹ anarchico

Ciao a tutti! Sono Agostino e ho letto oggi per la prima volta alcuni articoli molto interessanti di Anarchopedia a partire dall'articolo dell'antirazzismo, argomento a cui mi sto sensibilizzando - non che io sia mai stato un razzista, ovviamente. Poi sono arrivato alla voce GesÃ¹ anarchico. Non sono poche le modifiche/correzioni/aggiunte che farei a quest'articolo. Ma il problema Ã¨ che a mio modo di vedere, GesÃ¹ non Ã¨ anarchico a meno che non si voglia vedere solo determinati episodi in modo acritico e soprattutto cancellandone molti altri che smentiscono inconfutabilmente l'affermazione di GesÃ¹=anarchico. Penso che, se Ã¨ vero che l'anarchia ripudia l'idea di Dio, il tema di GesÃ¹ o va trattato in modo serio oppure vada lasciato stare. Direi volentieri la mia sull'argomento ma dovrei contraddire alcune idee scritte lÃ¬. Se qualcuno fosse cosÃ¬ gentile da rispondermi, possiamo parlarne. E scusate se ho usato in modo inappropriato la pagina di Collettivo ma non sapevo dove altro scrivere per comunicare con voi.

Ciao Agostino, guarda che io non credo che l'articolo intendesse dire che GesÃ¹, o la sua finzione, fosse anarchico, quanto evidenziare alcuni lati anarchici dello stesso, che sono talmente evidenti che lo stesso Nietzsche lo definÃ¬, con disprezzo, "santo anarchico" (leggere L'AntiCristo"). La figura di Cristo poi Ã¨ alla base di una corrente dell'anarchismo, l'anarchismo cristiano, che Ã¨ pienamente inseribile nell'ambito del pensiero anarchico, al di lÃ di quel che ognuno puÃ² pensare. L'anarchia poi non nega necessariamente dio, visto che un personaggio come Tolstoj (ma potremmo citare anche Simone Weil e Jacques Ellul), anarchico lo era, e secondo me Ã¨ stato pure un gigante (pur non condividendo molti suoi aspetti moralistici e radicalmente pacifisti). Tolstoj non nega affatto dio come saprai, ma riconduce il rapporto con lui ad un fatto individuale. Non solo, egli dice, coloro che si frappongono (stato, chiesa, istituzioni varie) allo sviluppo di questo rapporto diretto, sono in qualche modo dei "nemici" della religione e dell'umanitÃ stessa. Ciao, a presto (non hai affatto usato in maniera inappropriata Il Collettivo, questa pagina serve prorpio a favorire le comunicazioni tra gli utenti)--Nessuno 09:15, 20 mag 2009 (UTC)

Penso che, se Ã¨ vero che l'anarchia ripudia l'idea di Dio, il tema di GesÃ¹ o va trattato in modo serio oppure vada lasciato stare. Ecco, il punto Ã¨ proprio qui: la dottrina anarchica non Ã¨ un pensiero monolitico e ci sono correnti storiche, come quella indicata da Nessuno, che non solo non ripudiano l'idea di Dio (e quella del Dio cristiano) ma vedono nel Vangelo nÃ© piÃ¹ nÃ© meno quello che Ã¨: un messaggio di pace e libertÃ . Quello che gli anarchici cristiani ripudiano Ã¨ semmai il potere temporale della Chiesa, che mi pare nulla abbia a che fare con GesÃ¹. CosÃ¬ come nulla ha a che fare con GesÃ¹ la guerra santa, la santa inquisizione ecc. Spero di avere chiarito l'equivoco e ti ringrazio molto per il tuo intervento.--K2 19:21, 22 mag 2009 (UTC)

Io invece sono del parere che il termine "anarchismo cristiano" sia semplicemente un ossimoro, una antilogia, e che di fatto l'ateismo e l'anticlericalismo siano dei capisaldi dell'anarchia. Anche se dal Dio punitivo dell'Antico Testamento si Ã¨ passati al Dio immensamente misericordioso del Nuovo Testamento, la figura di Dio Padre-padrone delle nostre vite non Ã¨ affatto cambiata; lo stesso Cristo uomo, che si professava il piÃ¹ umile della terra e che ebbe il coraggio di trasgredire gli usi e costumi del tempo predicando l'amore per i poveri straccioni, ladri e prostitute, poi non ha mai esitato a esaltare il "regno di Dio" come quella forma di potere assoluto che Dio o per meglio dire la TrinitÃ (che in realtÃ era lui stesso) aveva su tutti gli uomini, oggetto della sua creazione. C'Ã¨ allora da chiedersi quale sarebbe in realtÃ l'interesse di Dio nei confronti del suo creato e quindi dell'uomo che, seppur libero di agire, poi Ã¨ di fatto soggetto al suo giudizio?!? PuÃ² il buon Dio Padre dire di amare veramente il suo figliolo se poi di fatto lo sacrifica (per amore) a morire sulla croce nelle piÃ¹ atroci sofferenze?! Come dire ancora... puÃ² un buon padre (umano) dire di amare veramente il proprio figlio se poi fa di tutto per condizionarlo, direttamente o indirettamente, al proprio volere, pur sostenendo che lui (figlio) Ã¨ libero di scegliere? Ecco che il "Cristo uomo" come vorrebbero gli anarco-cristiani non Ã¨ sostenibile, non esiste ed Ã¨ solo frutto della fantasia, nÃ¨ piÃ¹ e nÃ¨ meno di quanto lo sia il "Cristo Dio". E il talento ecclesiasta Ã¨ stato quello di aver saputo usare semplicemente le idee di questo "povero" folle, per rendere inoffensivi finanche i barbari (con l'arma della conversione) e riconsolidando un potere nei confronti dell'umanitÃ che supera di gran lunga anche quello dei Cesari e tutto ciÃ² senza colpo ferire!--Altipiani azionanti 21:04, 22 mag 2009 (UTC)

Il limite e la grandezza dell'anarchia sta nelle sue infinite correnti e tendenze. Se c'Ã¨ una cosa che mi fa male Ã¨ sentire un individualista accusare un comunista (e viceversa), un ateo che accusa un tolstojano(e viceversa), un pacifista che accusa un insurrezionalista (e viceversa). Sui mezzi ci si puÃ² dividere, ma se il fine Ã¨ identico...Tolstoj non credeva affatto alla trinitÃ , non credeva al "dio fattosi uomo", non credeva nememno al "regno di dio"...credeva che dio si fosse sempre manifestato all'uomo in svariati modi: il cristianesimo era per lui il modo piÃ¹ chiaro attraverso cui si Ã¨ manifestato. I miracoli, i dogmi, la verginitÃ di Maria ecc., sono per lui superstizione e falsificazione. Per lui dio ha trasmesso all'uomo una sola legge (ama il prossimo tuo), questa legge Ã¨ inscritta nel nostro animo. Tolstoj pensa che l'uomo debba seguire questa legge divina che dovrebbe portare l'uomo ad eliminare ogni discriminazione (anche contro gli animali...). Dio lo si segue amando e rispettando gli altri, perchÃ¨ l'uomo Ã¨ in dio e dio Ã¨ nell'uomo, dice sempre tolstoj. C'Ã¨ il paradiso?Tolstoj dice che l'uomo non potrÃ mai saperlo, per cui non conviene nemmeno sforzarsi di capire, non servono le preghiere, i sacrifici ecc., serve solo seguire questa legge e lo si puÃ² fare individualmente. Tolstoj Ã¨ un individualista, giacchÃ¨ non pone niente al di sopra di lui, solo la legge divina dell'unico comandamento. Degli anarchici lui ripudia solo la violenza, per il resto Ã¨ in sintonia perfetta: si schiera contro re, papi, preti e qualsiasi istituzione. E' uno dei pochi intellettuali che analizza coerentemente i fatti di gaetano bresci....Tutto questo per dire che lui Ã¨ pienamente cristiano e anarchico. SEcondo me a volte tolstoj scade in un moralismo eccessivo e difficile da sopportare e comunque, da agnostico, non mi ha affatto convinto dell'esistenza di dio...Un libro interessante di Tolstoj Ã¨ "PerchÃ¨ la gente si droga?", una raccolta di scritti, lettere e articoli inerenti la religione, l'etica, il pacifismo, l'antimilitarismo ecc.--Nessuno 09:21, 23 mag 2009 (UTC)

Solo una precisazione a fini enciclopedici. L'anarchismo cristiano non Ã¨ propriamente ateistico ma Ã¨ comunque anticlericale ed antiecclesiastico (e, da un certo punto di vista, anche eretico). Quella di Tolstoj, in particolare, viene definita religione senza fede, proprio perchÃ© non c'Ã¨ un credo in Dio-Re, ma semplicemente il desiderio di fratellanza tra gli uomini. E' una pratica. Anche storicamente Ã¨ stato il messaggio di Dio e non la sua "corona" a far scattare in certe masse contadine la rivolta, il desiderio di uguaglianza. Non Ã¨ fondamentale che Dio esista, che venga il suo regno o che i figli ascoltino i dogmi del padre, ma che sulla terra ci sia fratellanza universale. Credo che nessun anarchico cristiano si sia mai posto il problema del Dio-Re, del Dio padre padrone, del Dio gerarca ecc. anche perchÃ© lo stesso regno dei cieli viene considerato meramente interiore. In altre parole, l'anarchismo cristiano non Ã¨ il cristianesimo trasferito nella teoria anarchica, ma una estrapolazione rielaborata di parte della dottrina cristiana. Altrimenti sarebbe una religione. --K2 09:29, 23 mag 2009 (UTC)

GesÃ¹ era un leader carismatico, e come tutti i grandi uomini ha preceduto i tempi dicendo o facendo cose che col senno di poi riconosciamo come precorritrici di istanze attuali. Tenendo conto del fatto che noi sappiamo di lui attraverso i vangeli ... ci possiamo trovare tutto e il contrario di tutto, dal momento che i primi testi evangelici comparvero secoli dopo la sua morte. Poi bisogna vedere chi o cosa fosse GesÃ¹ e che relazioni ci sono col Cristo ... ci suono due splendidi lavori di Corrado Augias, Cacitti e Pesce: Inchiesta su GesÃ¹ e Inchiesta sul Cristianesimo, dove si dimostra come considerare GesÃ¹ e Cristo la stessa persona, non Ã¨ piÃ¹ cosa certa, ne scontata. Insomma quando parliamo di GesÃ¹ in realtÃ stiamo parlando del lavoro che diverse scuole teologiche proto cristiane hanno fatto intorno a "GesÃ¹ il Cristo" ... mentre Ã¨ difficile stabilire il vero messaggio del GesÃ¹ uomo. Sempre che fosse un uomo ... per quanto ne sappiamo poteva essere una scuola rabinica, o una "scheggia impazzita" di una setta ebraica, ecc. --Sytry82 05:42, 15 giu 2009 (UTC)

Lupo Rosso

il dio Mitra , Prometeo , Spartaco , Pan , S.Giorgio hanno caratteristiche che Gesu' altro non potrebbe essere che il sintetico umanizzato di questi personaggi o semidei , pur facendo parte uno o piÃ¹ uomini poi cosÃ¬ idealizzati di una setta specifica ed assai nota che si opponeva ai romani ed il cui credo Ã¨ stato riciclato proprio dai romani stessi per la sopravvivenza dell'impero :molto spesso i potenti si impadroniscono di idee innovative per rivolgere ai loro scopi nel campo artistico un esempio Ã¨ Andy Warrol " angelo biondo distruttore della Pop Art " nata come rivolta contra " l'arte dei ricchi " e po i finita come uno dei piÃ¹ luridi mezzi per far soldi e mercato da parte dei soliti ....ben conosciuti imopnendola fra l'altro come " cultura " di massa o han provato a farlo--Lupo rosso 07:08, 15 giu 2009 (UTC)

Senza contare le contaminazioni della filosofia greca all'interno dei testi canonici, che in pratica mettono in bocca a questa figura mito o persona(?) parole che non ha mai detto. --Sytry82 11:10, 15 giu 2009 (UTC)

In merito al sito MBM e agli equivoci riguardo gli articoli contenuti

Se qualcuno di voi visita la mia stanza e passa a leggere il sito MBM, fate cortesemente attenzione ai nikname all'inizio di ogni articolo. Lo scrivo qui perchÃ¨ ci sono stati giÃ degli spiacevoli equivoci. Si sono confusi articoli di mio fratello (Andrea Pili), con i miei (Giovanni Pili). Il sito MBM non Ã¨ scritto solo da me ... ma da tanti altri e con diverse idee. Mi scuso di aver usato questo spazio, ma vorrei evitare ulteriori incomprensioni, grazie.

--Sytry82 11:06, 15 giu 2009 (UTC) Aggiungo un'ultima cosa ... non temo le critiche e penso di averlo dimostrato, ma chi lo fa, deve a sua volta farmi vedere da che pulpito mi critica, mettendoci la faccia, il nome e cognome e i link alle proprie attivitÃ esterne, (come ho fatto io, e se non lo facevo, non avrei ricevuto nessuna critica ... forse Ã¨ per quello che in pochi hanno una stanza come la mia) ... non lo prescrive il medico, ci mancherebbe, ma se uno critica deve farlo da persona, non da mero nikname "anonimo". Cosi sono bravi tutti. --Sytry82 15:26, 16 giu 2009 (UTC)

Per rispetto al gruppo, a cui vanno le mie scuse, ho cancellato le battute che avevo inserito nella mia stanza. Non mi ero accorto subito della risposta di K2 altrimenti lo avrei fatto prima. Non volevo accusare il sito, semplicemente mi sentivo ingiustamente accusato, e ringrazio Nessuno e Lupo Rosso per le ultime spiegazioni che mi hanno dato.--Sytry82 01:46, 18 giu 2009 (UTC)

Pier Paolo Pasolini

Ho visto che in diverse pagine del sito ci sono dei link che mandano a Pasolini, solo che la pagina non Ã¨ stata ancora creata. Stavo pensando di prepararla io in questa settimana, in quanto ho giÃ un pÃ² di materiale, solo che non ho la vostra esperienza ... insomma cercate di seguirmi in modo da correggermi se sbaglio. Se invece c'Ã¨ giÃ qualcuno che stava preparando appunti per fare la stanza su Pasolini, fatemelo sapere, suppongo che tale compagno abbia il diritto di precedenza. Buona giornata. --Sytry82 04:20, 17 giu 2009 (UTC)

Lupo Rosso

incomincia a fare una brutta copia in appunti su pasoloni che Ã¨ una mia sandbox quando hai finito e ti sei consultato si puÃ² pure cancellare--Lupo rosso 07:11, 17 giu 2009 (UTC)

Gli Anarchici secondo Montanelli

Invecchiando qualcuno peggiora ... qualcun'altro diventa piÃ¹ intelligente:

http://www.youtube.com/watch?v=XvH1J5rzbOY

--Sytry82 13:49, 20 giu 2009 (UTC)

Pagina sulla Chiesa

Sto raccogliendo appunti per una pagina sulla Chiesa, ho visto che Ã¨ linkata in diversi articoli, vorrei fare una storia critica su come da quando Ã¨ nata come gerarchia, ha condizionato la storia e la politica, specialmente quella Italiana ... senza contare i crimini e gli affari economici che in parte continua a fare tutt'oggi. Dovrei riuscire senza problemi a farla giÃ pronta per LunedÃ¬ sera; penso che non sia necessaria una sand box, perchÃ¨ il materiale a disposizione ce l'ho giÃ tutto. Poi ovviamente si potrebbe espandere facendo collegamenti su come certe correnti anarchiche intendono il cristianesimo, senza bisogno di gerarchie ecclesiastiche, ecc. Cosa ne pensate? --Sytry82 22:07, 21 giu 2009 (UTC)

Fatto: http://ita.anarchopedia.org/Chiesa_Cattolica

Spero che vada bene. Mi piacerebbe che qualcuno di voi mi desse un "compitino" da fare, un argomento prettamente anarchico sul quale fare il prossimo articolo, ho visto che ne avete giÃ scritti parecchi riguardanti specificamente l'anarchia e io non saprei cosa aggiungervi. --Sytry82 01:52, 23 giu 2009 (UTC)

Sulle opinioni personali

Penso che sarebbe utile una discussione sulle modalitÃ di inserimento delle opinioni personali perchÃ© se non ci sono limiti, allora gli articoli possono diventare diari anzichÃ© voci enciclopediche. Oltretutto diari in cui uno puÃ² disdire l'altro... praticamente dei forum. Siccome ognuno puÃ² scrivere il suo diario senza problemi, non vedo perchÃ© "monopolizzare" le voci enciclopediche con pur rispettabilissime opinioni. Quindi, propongo di discutere insieme per trovare una soluzione equilibrata.--K2 13:11, 24 giu 2009 (UTC)

Ecco bravo, in privato ne discutevo con Altipiani (lui non Ã¨ d'accordo con me..)..io penso che si debba distinguere fatti da opinioni. I Fatti devono rispettare l'ottica anarchica, all'interno della quale Ã¨ necessario perÃ² mantenere la neutralitÃ (cioÃ¨ un pacifista non puÃ² scrivere la biografia di kropotkin accusandolo di uso violenza..). I fatti devono essere supportati da un linguaggio adeguato e privo di toni sloganistici da volantino propagandistico..quelli che devono parlare sono i fatti e non gli slogan. Ognuno potrebbe scrivere anche i propri articoli personali in cui si dÃ la propria idea dell'anarchia o di determinati fatti (esiste infatti la categoria in cui si possono relegare questo genere di articoli..)...per esempio un pacifista potrebbe scrivere un articolo sulle ragioni del suo pacifismo ecc.Il lettore deve distinguere quali sono i pareri personali da quelli che sono principi anarchici o fatti inopugnabili della storia. Comunque, comunque la si pensi, che si inizi finalmene a discuterne Ã¨ giÃ molto positivo...--Nessuno 14:42, 24 giu 2009 (UTC)

Se non si distinguono i fatti dalle opinioni, una voce enciclopedica puÃ² diventare il parere di una persona. Quello che non trovo libertario in questo Ã¨ il fatto che, siccome non si puÃ² creare piÃ¹ di una voce per argomento (cioÃ¨ non possiamo scrivere 10 voci "chiesa cattolica" in cui ognuno esprime il suo parere, altrimenti non si tratterebbe di un'enciclopedia ma di un'antologia critica), il parere di una persona va a "monopolizzare" un argomento. Praticamente una voce Ã¨ un bene comune, perchÃ© Ã¨ a disposizione di tutti e per tutti: allora, secondo me, le opinioni personali, andrebbero scritte/fatte, in linea di massima, nelle pagine personali. Dico: in linea di massima. Ed aggiungo: bisogna anche distinguere opinioni ed opinioni. Nello specifico, abbiamo avuto ultimamente un paio di casi: l'opinione di Altipiani su Pasolini e quella di Sytry82 sulla chiesa cattolica. Non le mettrei sullo stesso piano per diversi motivi: quella di Alipiani esprimeva il punto di vista di un anarchico ed era circoscritta a fatti determinati, mentre quella di Sytry82 non mi sembrava avesse queste caratteristiche. Quindi il mio parere Ã¨: opinioni sÃ¬ ma se basate su fatti, se esprimenti un punto di vista anarchico (visto che siamo tutti d'accordo sull'anarchicizzare le voci) e se circoscritte a fatti determinati. Altrimenti diventa o la pagina personale di un utente oppure un forum. Ovvimente potrÃ capitare che qualcuno esprima una opinione che qualcun'altro considererÃ non esprimente un punto di vista anarchico: vorrÃ dire che ne discuteremo... c'Ã¨ il collettivo per questo no? Comunque: si potrebbe anche organizzare una chattata su irc per intenderci meglio e velocizzare le decisioni: eventualmente dite quando siete disponibili.--K2 18:07, 24 giu 2009 (UTC)

Lupo Rosso

per K2 a cosa ti riferisci sii piÃ¹ chiaro i mezzi discorsi non mi piacciono e visti che di commenti ne hai fatti di fin troppo espliciti sia nel contenuto ma nella forma nella tua discussione con Sytry82 in cui fai riferimento a " discorsi " tuoi [ chiamiamoli piuttosto personali ] sii chiaro anche stavolta ed indica che cosa non ti piace spero che nella pagina di discussione rimanga possibile esprimere prorie considerazioni e penso che nessuno mi possa vietare di dire che dal punto di vista politico a me Pasolini stava esattamente sui " cabasisi " e pure mi ci pesava grandemente e fastidiosamente se Ã¨ questo che ti ha seccato--Lupo rosso 16:26, 24 giu 2009 (UTC)PS per eventuale risposta personale

asciarossa@libero.it

ed ancora se non rispondo domani non Ã¨ per cativa educazione ma perchÃ¨ son fuori Genova--Lupo rosso 16:33, 24 giu 2009 (UTC)

Lupo Rosso, non me ne volere, ma non ho capito bene cosa hai scritto.--K2 17:31, 24 giu 2009 (UTC)

Io credo che K2 non volesse dire che nelle discussioni ognuno non possa esprimere le proprie opinioni..questo Ã¨ ovvio che si possa fare, ci mancherebbe. Quello che non Ã¨ corretto Ã¨ esprimere pareri personali nella voce vera e propria, perchÃ¨ se io scrivessi che Tolstoj era fuori dal'anarchismo (cosa che non penso), allora un altro si sentirebbe in diritto di dire che invece lo era..allora la voce sarebbe un casino totale..In linea di massima sono d'accordo con K2. Le voci devono essere anarchizzate ma non devono contenere pareri personali...(in linea di massima ovviamente..poi si puÃ² vedere di volta in volta se qualcosa si puÃ² scrivere o meno...). Quello di Altipiani secondo me era un fatto (cioÃ© che il concetto di anarchia espresso da Pasolini fosse una cazzata..tuttavia la parola infame era eccessiva, poichÃ¨ il binomio anarchia-potere era giÃ stato contestato ed era giÃ stata dimostrata l'assurditÃ di tale tesi..). La parola infamia era eccessiva perchÃ¨ era un di piÃ¹..frutto dell'"odio" personale di Altipiani nei cofnronti di Pasolini..Questa era la mia critica a quella aprola...--Nessuno 08:57, 25 giu 2009 (UTC)

Se Lupo Rosso alludeva alla ipotetica non possibilitÃ di esprimere le proprie opinioni, certamente non ho voluto dire questo.

Se invece vuole sapere cosa penso riguardo "l'anarchia del potere", gli dirÃ² che non condivido l'opinione di Altipiani, ma se volessi anche io esprimere la mia opinione nella voce, non potrei farlo senza far diventare la voce stessa un forum. E' questo il problema che sottolineo: la privatizzazione di una voce comune. Per cui quello che penso lo dico qui (e al limite in qualche nota nella voce, per rispetto di Pasolini): Pasolini era troppo colto per non sapere che l'anarchia non Ã¨ mero libero arbitrio o disordine. NÃ© era minimamente interessato a far passare la dottrina anarchica come tale: non faceva propaganda. Dire che Pasolini cade in questo errore Ã¨ un po' superficiale, secondo me. Tenete presente che Pasolini si dichiarava marxista (arrivato ad esserlo per contingenze di vita, per stare dalla parte dei contadini contro i padaroni) ma diceva che il marxismo, come il cristianesimo, erano stati imposti dall'alto, dalla classe dominante, mentre l'unico sistema ideologico che aveva coinvolto anche le classi dominate era stato il consumismo. Significa forse che Pasolini era favorevole al consumismo? Significa forse che Pasolini era sotto sotto un amante del potere dello Stato (lui che odiava a tal punto lo Stato da non poter scrivere libri o film sullo Stato piccolo borghese perchÃ© troppo lo disgustava?)? Assolutamente no. Semplicemente, Pasolini amava i paradossi e li utilizzava per esprimere le sue idee, le sue visioni della societÃ . Secondo me, come scrive anche Dacia Maraini, Pasolini non si riferiva alla dottrina anarchica, all'idea anarchica, ma al significato comune e dispregiativo che il potere dÃ al termine anarchia per giustificare, davanti alla massa, l'esigenza dell'ordine del potere. E allora Pasolini utilizza un'immagine del potere per dire che, semmai, Ã¨ il potere ad essere, in quel senso, anarchico. E' una bellissima immagine, secondo me, ed Ã¨ vera tutt'oggi: quando scoppia una bomba a chi il potere dÃ sempre la colpa se non ad un non precisato gruppo anarchici insurrezionalisti per far passare il messaggio che serve piÃ¹ controllo e protezione dello Stato e che l'anarchia Ã¨ morte e disordine? Inoltre, non vi sembra assolutamente paradossale l'accostamento tra potere e anarchia? Certo che lo Ã¨, ma non serve a dire che l'anarchia Ã¨ potere, ma che il potere Ã¨ anarchico cosÃ¬ come il potere intende l'anarchia. Ma se ci sono documenti o scritti in cui Pasolini dice chiaramente che l'anarchia in sÃ© (l'idea anachica) Ã¨ potere o disordine, allora sono pronto a ricredermi.--K2 10:24, 25 giu 2009 (UTC)

Lupo Rosso

per K2 lascia perdere il mio intervento che si puÃ² pure cancellare tu ti riferivi agli articoli non alle discussioni e quindi da discutere il metro ma son d'accordo in generale sempre ribadendo l'antipatia per il " Pasolini politico " [e in certi casi non solo politico ma non Ã¨ il caso qui di aprire una discussione su un " mostro Sacro " che servirebbe solo a farci perdere del tempo:in buona sostanza un modo divivere trasgressivo non implica in se stesso nÃ¨ sinistra nÃ¨ progresso nÃ¨ tantomeno anarchia ma implica solo turbe di ordine psichico ] fermo restando che Ã¨ stato un grandissimo osservatore di certi fenomeni sociali e li ha messi per scritto in modo enormamente empatico verso il fruitore del suo lavoro --Lupo rosso 18:16, 25 giu 2009 (UTC)

La considerazione di K2 u Pasolini potrebeb pure essere vera, perÃ² comunque trattesi di grave superficialitÃ (non cosÃ¬ grave da portarmi a disprezzarlo..) perchÃ© lui era un intellettuale e doveva pur comprendere che non tutti possono essere a conoscenza suo pensiero. Alcuni, come stiamo faccendo noi, possono discuterne e provare a stabilire consa intendesse dire..ma per altri, la maggioranza, rimane il titolo-slogan e rimane quindi l'accezione negativa del termine anarchia. GiÃ il fatto che se ne debba discutere significa che ha lasciato aperta la sua idea all'interpretazione, quindi forse Ã¨ stato un pÃ² superficiale....Per ritornare alle modalitÃ di stesura di un articolo, le questioni su Pasolini dimostra coem sia pericoloso addentrarsi in opinioni personali. pericoloso perchÃ© si rischia che ognuno poi inserisca le sue trasformando quindi la'rticolo in un caotico cumulo di pareri personali. Forse sarebeb meglio che i pareri personali si mettessero nelle note (ma anche in questo caso non si dovrebeb esagerare). Ancora meglio sarebeb scrivere i propri pensieri solamente nella discussione, poi nell'articolo si potrebbe inserire il collegamento (nelle voci correlate magari) con la discussione, in modo che il lettore possa, se vuole, approfondire l'articolo legegndosi i pareri personali degli utenti intervenuti nella discussione.--Nessuno 09:29, 26 giu 2009 (UTC)

Si puÃ² anche dire direttamente nella voce: secondo il pensiero di alcuni... secondo il pensiero di altri... senza stare a specificare chi l'ha detto. Io sarei d'accordo con te se Pasolini fosse stato un politico o uno storico o un filosofo... ma era un ARTISTA. E la frase Ã¨ detta in un'opera d'arte e in riferimento a un'opera d'arte (SalÃ², che Ã¨ un film molto molto particolare... da cui Ã¨ molto pericoloso decontestualizzare una frase per fare una critica letterale e non letteraria!), non in un saggio politico o in un libro di storia. Gli artisti devono essere liberi di dire tutto quello che vogliono e di spiegare le loro opere come vogliono. Sta alla critica tradurli: non devono tradursi da soli e non devono essere accessibili a tutti (a meno che non si sia in presenza di una feroce dittatura: allora anche gli artisti devono spiegarsi). SalÃ² Ã¨ un film contro ogni tipo di potere, non contro la dottrina anarchia. E non mi pare che nessuno, prima di Altipiani, abbia mai interpretato quella frase come l'ha interpretata lui. Ci sarÃ un motivo se a nessuno (nemmeno agli anarchici piÃ¹ pignoli... che non sono proprio tre persone) Ã¨ mai venuto in mente di dare dell'infame a Pasolini per quella frase, no? Poi Ã¨ ovvio che se uno un giorno si sveglia e dice che Pasolini voleva dire X qualcuno gli risponde e gli dice che voleva dire Y. La discussione a quel punto Ã¨ normale. Meno male che c'Ã¨ la discussione. :-)--K2 17:24, 26 giu 2009 (UTC)

Nota: non so se abbiate mai visto SalÃ², forse soltanto vedendolo potreste rendervi conto di quanto sia assurdo decontestualizzare la "frase infame" o definirla tale. Comunque, vi scrivo la frase completa e cosa la precede: A: Osservare come stiamo qui facendo con passione non minore dell'apatia Guido e la Vaccari che masturbano quei due corpi che ci appartengono, mi spinge un certo ordine di interessanti riflessioni. B: Abbi allora la bontÃ di comunicarcele, caro Duca. A: Noi fascisti siamo i soli veri anarchici, naturalmente una volta che ci siamo impadroniti dello Stato. Infatti, la sola vera anarchia Ã¨ quella del potere. Pasolini la frase la fa dire a un pervertito fascista. Penso che vada presa un pochino con le molle, no? :-D Comunque, potete vedervi questo spezzone di intervista: http://www.youtube.com/watch?v=LruGniXT70s in cui Pasolini dice 2 cose molto importanti per la nostra discussione: 1. che usa l'ossimoro e che Ã¨ questo che dÃ fastidio a destra e sinistra (e puntulmente l'ossimoro pasoliniano ha dato fastidio anche a qualcuno qui, nel 2009: straordinario) 2. che tende ad una forma anarchica anzichÃ© ai partiti... secondo voi Pasolini tendeva ad una forma anarchica per un tendenziale amore verso il potere o il fascismo? Penso che, nel nostro piccolo, abbiamo anche noi ammazzato Pasolini.--K2 21:59, 26 giu 2009 (UTC)

@@@@@ a me non interessa la frase nello specifico ribadisco che nÃ¨ apprezzo il " pasolini cosidetto politico " anzi non ne ho nessuna stima perchÃ¨ nÃ¨ lo reputo masrxista neÃ¨ tantomento anarchico fermo restando il mio giudizio eccezionalmente positivo sulla sua capacitÃ di tresmettere empaticamente la condizione di certi strati sociali con una drammacitÃ distruttiva che li indica come irrecuperabili come ho giÃ ribadito non riconosco alcun mastro sacro riconosciuto anche dalla borghesia radical_scic che poi magari va alle feste con i berlusconi vari ed affama la classe operaia e non credo di aver ucciso nesuno perchÃ¨ per me il " pasolini politico " non Ã¨ mai esistito e quindi come posso averlo ammazzato !? in quanto alla borghesia radical_scic aprrezza magari anche gli anarchici ma in Spagna e nell Resistenza e negli scontri successivi con gli sgherri deu dibversi poteri statali [a parte qualcuno che ha la mia massima stima NdR] non erano questi ultimi [i radical_scic] a andare a farsi ammazzzare combattendo i fascisti bensÃ¬ i compagni comunisti stalinisti e no , anarchici , socialisti , repubblicani e di Giustizia e LibertÃ [e persino dei popolari vedi Difesa_di_Parma_del_1922 ].--Lupo rosso 05:58, 27 giu 2009 (UTC)

K2 non si riferiva a te nello specifico, Lupo rosso..ma in generale alle discussione sviluppatasi..Ho riportato parte di questo nostro confronto nella pagina di discussione di Pasolini. Forse Ã¨ il caso non di censurare il parere di Altipiani ma di integrarlo con quanto generato da questa discussione..in questo modo il lettore avrÃ due interpretazioni di massima e sarÃ lui a riflettere su quanto detto da Pasolini. Resta il fatto, comuqne, che ognuno Ã¨ libero di dire quel che pensa perchÃ© nulla Ã¨ sacro ed intoccabile...--Nessuno 08:52, 27 giu 2009 (UTC)

Ognuno Ã¨ libero di dire quel che pensa (ci mancherebbe altro... ho difeso la permanenza in voce dell'opinione di Altipiani): il problema Ã¨ che in un'enciclopedia le parole sono azioni. Allora ognuno Ã¨ libero di fare quello che vuole? Ha ragione il Pasolini travisato? :-) Il problema Ã¨, ripeto, il monopolio delle voci. Come dicevo, a prescindere dal caso specifico, se ci sono opinioni divergenti, dovrebbero avere tutte lo stesso risalto nella voce, senza perÃ² generare un forum (anche perchÃ© chi passa da qui leggerÃ probabilmente la voce di Altipiani e non la nota, che tra l'altro dice che il paragrafo Ã¨ un'opinione personale). Forse, quando entrano in gioco le opinioni personali nelle voci, sarebbe piÃ¹ giusto discuterne sul collettivo, in modo tale che anche altri possano esprimere la loro opinione. Infine: quando dico che, nel nostro piccolo, abbiamo ammazzato Pasolini, lo dico perchÃ© chi leggerÃ quel paragrafo (senza sapere chi era Pasolini, un poeta che tutt'oggi paga le sue licenze e che costantemente, in vita, ha dovuto spiegare i suoi ossimori perchÃ© venivano presi alla lettera ed usati contro di lui), si farÃ l'idea di una persona un po' ignorante e/o un po' infame, mentre, secondo me, ignoranza e infamia stanno e stavano nella voce su Pasolini. Si fa molto presto a scrivere, ad esempio, "Pasolini prese parte al programma fascista" PUNTO e poi mettere una lunga nota sul GUF: questo vuol dire denigrare gratuitamente un morto, perchÃ© il lettore non penserÃ che il giovanissimo Pasolini s'Ã¨ fatto un campeggio (se l'ha fatto) perchÃ© il padre, fascista, ce l'ha mandato a calci nel culo, ma che, magari, andava in giro col manganello e l'olio di ricino cantando "Giovinezza". Forse sembrerÃ² un fan di Pasolini: non lo sono minimamente. PerÃ², se c'Ã¨ una cosa che non tollero, Ã¨ la prevaricazione del piÃ¹ forte sul piÃ¹ debole: parlare male di chi non c'Ã¨ piÃ¹ riportando molto parzialmente dei fatti od estrapolando frasi da un certo contesto Ã¨, a mio avviso, prevaricazione del piÃ¹ forte sul piÃ¹ debole. E' un modus operandi fascista. Purtroppo Pasolini Ã¨ morto - ammazzato per una inchiesta giornalistica contro il potere, non perchÃ© Ã¨ caduto dal letto - poco dopo SalÃ², quindi non ha avuto modo di chiarire il suo pensiero davanti all'ennesimo interlocutore sbigottito per il suo ossimoro "anarchia del potere". http://www.youtube.com/watch?v=s6zNq7aUpow --K2 10:47, 27 giu 2009 (UTC)

@@@@@

nella nota Ã¨ ben eslicitato questo:

Certo Ã¨ che da queste organizzazioni uscirono antifascisti militanti del calibro di Giaime Pintor, Antonello Trombadori che formÃ² squadre antifasciste a Roma durante la Resistenza chiamandole col nome di Arditi del Popolo, nome assai caro agli antifascisti romani, e di Felice Chilanti redattore di Bandiera Rossa, giornale della formazione partigiana Bandiera Rossa Roma [nella stessa formazione militava anche un altro ex fascista decorato noto ancora adesso per le sue azioni spericolate contro i nazi fascisti: Vincenzo Guarniera, nome di battaglia Tommaso Moro, straconosciuto per l'audacissimo colpo di mano con cui liberÃ² 11 compagni destinati alla fucilazione a Forte Bravetta. CatturÃ² anche dei fascisti e dopo aver indossato le loro divise si introdusse tranquillamente nel forte con una squadra di miliziani; Bandiera Rossa Roma era la piÃ¹ forte formazione della Resistenza romana, politicamente antistalinista, in cui confluirono anche anarchici di spicco. "Stranamente" fu quella la formazione che ebbe il numero maggiore di massacrati fra quelli trucidati alle fosse ardeatine, mentre il poliziotto che scelse i nomi fece carriera senza esser perseguito (NdR)] quindi il discorso non puÃ² essere equivocato come dici ti K2 Ã¨ semplicemnete una delucidazione che Ã¨ a discarico non a carico in questo caso ed inoltre non Ã¨ una mia opoinione personale e' solo storia--Lupo rosso 11:10, 27 giu 2009 (UTC)

Continui a fraintendermi. Non ho detto che la nota non Ã¨ storia o che puÃ² essere equivocata. Ho detto che non Ã¨ corretto scrivere, nella voce su Pasolini, "Pasolini partecipÃ² al programma fascista" e poi mettere una nota di 3 km su GUF. PerchÃ© fa sembrare Pasolini un fascista e non lo Ã¨ mai stato.--K2 11:46, 27 giu 2009 (UTC)

Io non dico che ognuno Ã¨ libero di scrivere nella voce le proprie interpretazioni di un fatto o di un personaggio, dico che lo puÃ² fare nelel pagine di discussione. Riguardo al GUF, conndivido l'equivoco che potrebbe ingenerare nel lettore, infatti avevo chiesto di approfondire quell'aspetto..anche perchÃ© all'epoca alcuni sceglievano determinati "percorsi" magari per guadagnare qualche soldo e poter studiare....(ma se K2 dice che fu obbligato dal padre si puÃ² inserire..). La questione anarchia-potere Ã¨ piÃ¹ complessa perchÃ¨ non Ã¨ solo una citazione estrapolata da un suo film, ma pure una sua dichiarazione..per cui stiamo cercando di interpretare il senso di quella frase. La piÃ¹ probabile Ã¨ che lui volesse semplicemente render chiaro cosa intendesse per "potere", per questo ha usato un termine popolare comunemente inteso come caos:anarchia. Questo comunque, secondo me, Ã¨ un errore, anche dopo aver ascoltato la questione degli "ossimori" (anche Dacia Maraini dice: "Io credo intendesse...", quindi lei stessa deve interpretarlo....l'errore di Pasolini Ã¨ quindi nel non essere stato chiaro e nel non comprendere che il popolo Ã¨ il popolo e non puÃ² conoscere a menadito le sue opere, la sua scrittura, ecc.).....Ã¨ un errore perchÃ© si dÃ una cattiva luce dall'anarchia e si alimenta, senza volerlo, un mito, cioÃ© che anarchia voglia dire caos. Tutto questo non basta per definirlo infame, sia chiaro..ci mancherebbe...gli errori li fanno tutti, figurarsi se posso condannare una persona per qualche errore. Ripeto che non puÃ² essere considerata una decontestualizzazione quella frase, prechÃ© lo ripete lui in svariate interviste. ...Ora, il capitolo puÃ² essere tranquillamente corretto..mantenendo quanto ha scritto Altipiani e aggiungendo quanto riportato da K2, poi lasciamo al lettore la sua interpretazione...K2, mi pare che tu lo conosca bene Pasolini, quindi potresti farlo tu stesso questo lavoro..non credo sia molto conplicato....A K2 voglio perÃ² far presente che gli anarchopediani possono sbagliare anche in buona fede, non perchÃ© necessariamente intendano far passare chissÃ quali messaggi...il tuo linguaggio Ã¨ talvolta troppo aggressivo: secondo me, ignoranza e infamia stanno e stavano nella voce su Pasolini. .."E' un modus operandi fascista"..ne sono un esempio. Stiamo discutendo tra noi e non credo ci sia bisogno di calcare cosÃ¬ tanto la mano...--Nessuno 13:03, 27 giu 2009 (UTC)

Svariate interviste, dici. A me risulta che l'abbia detto nell'intervista girata sul set poco prima di morire e parlando del film (tra l'altro mi sto procurando l'intervista intera, perchÃ©, come ho detto e ripeto, una frase estrapolata Ã¨ molto pericolosa). Ma se ci sono altre interviste, ti prego di indicarmele. Poi: non ho mai messo in dubbio la buona fede di Altipiani e se dico che dare dell'infame e dell'ignorante a Pasolini per quella frase Ã¨ infamante e segno di scarsa conoscenza di Pasolini, non sto dando dell'infame o dell'ignorante ad Altipiani. Commento le parole, non chi le scrive. Oltretutto Altipiani, rispetto a Pasolini ha il vantaggio di essere vivo, per cui potrÃ sempre replicare. :-) E' con tutta tranquillitÃ e rispetto anche per Altipiani (ma anche per Anarchopedia) che io commento quello che leggo, non lo scrivente. Ed Ã¨ per un principio di reciprocitÃ e di giustizia che "aggredisco" le parole che io ritengo gratuitamente aggressive. E ancora: il "modus operandi fascista" non era riferito ad Altipiani, ma all'altro esempio che ho fatto, che non mi sembrava in buona fede. Siccome poi continui a ripetere che Pasolini doveva rendersi conto che poteva essere travisato ecc., continuo a ripeterti che Pasolini era un artista, non un filosofo o un capo politico, e che nessuno (tantomeno gli anarchici) ha mai letto in quella frase quello che ci ha letto Altipiani. L'errore, a mio modo di vedere, sta nell'estrapolare una frase e nell'ignorare tutto quello che ci sta intorno: chi l'ha detta, in quale contesto, quando, come e perchÃ©. Questo, per altro, Ã¨ un principio di correttezza generale che andrebbe sempre messo in pratica, soprattutto quando si ha a che fare, come abbiamo a che fare noi, con persone che sono morte... e non perchÃ© sono cadute dal letto. Non sono un grande conoscitore di Pasolini, semplicemente se vedo scritte cose pesanti su un morto mi domando se siano fondate. Porgo tuttavia le mie sincere scuse a chi eventualmente si sia personalmente offeso per la mia tenace "tutela" (se mai ne avesse bisogno) del poeta prematuramente scomparso e ringrazio Altipiani per avermi dato la possibilitÃ di farmelo conoscere meglio. --K2 14:22, 27 giu 2009 (UTC)

Ricordo ancora di quando, una volta, discutendo con K2 animatamente, lui mi dicesse: â€œnon ho alcuna intenzione di rispondere alle tue provocazioniâ€. Questa volta perÃ² sono io a dirlo a te K2: le tue accuse ed i tuoi metodi di accusa nei miei confronti, sono solo atti pieni di saccenza permeati di moralismo. Io ammetto di non essere molto disponibile alle conversazioni e soprattutto in quelle riferite ad argomenti che mi coinvolgono in maniera totalizzante, ma quello che non posso accettare da un anarchico Ã¨ lâ€™uso del metodo critico tipico dei benpensanti che argomentano con le costruzioni â€œperfettisteâ€ (mio neologismo), esegetiche, con un linguaggio da â€œlegaleâ€, prova ne Ã¨ la tua interpretazione delle parole di Pasolini costruita ad arte per travisare quello che in realtÃ era un concetto semplice, banale ed evidente agli occhi di tutti sullâ€™anarchia come libero arbitrio, che proprio perchÃ© fatto da un â€œimpegnatoâ€ politicamente e culturalmente come Pasolini, tra lâ€™altro in etÃ di piena maturitÃ ed alla fine della sua tribolata vita, suonano come una grave offesa per gli anarchici, tanto da farmele ritenere unâ€™infamia. Proprio perchÃ© un uomo come lui non doveva permettersi di tali licenze â€œartisticheâ€, come le hai tu stesso definite. GiÃ , licenze artistiche, poeticheâ€¦ Era quello degli anni â€œ70 esattamente il periodo in cui lâ€™arte si "commistiava" (stai attento perchÃ© anche questo termine non esiste nel vocabolario ed Ã¨ un mio neologismo) alla politica fino a diventare con essa una sola cosa e assumere la forma propagandistica. E tu, come gli altri, confondi lâ€™arte con la politica, vale a dire la pura e assoluta invenzione della prima con la semplice e banale costruzione della seconda. Anche per la politica esiste una sorta di originalitÃ di chi ne fa un uso come esperienza di vita a cospetto di un banale costrutto di idee e/o ideali. Ora parla Altipiani artista il quale rifiuta assolutamente questa idea di servilismo e asservimento dellâ€™Arte alla vita politica e sociale dellâ€™uomo fino a scadere nella mera funzione educativa. Mi dispiace deluderti K2, ma lâ€™Arte non Ã¨ tutto questo e chi ha agito e continua ad agire in questo senso Ã¨ solo un pessimo artista (o meglio un â€œartiereâ€ per dirlo alla Bonito Oliva), un mistificatore dellâ€™arte ed Ã¨ ancor peggiore come politico! Come vedi, per me tu parti da unâ€™idea sbagliata di Arte, convenzionale, simbolica, che ti hanno inculcato a scuola ed in cui ora tu credi: non sarÃ² certo io a farti ricredere su ciÃ², anche perchÃ©, se certi percorsi di vita non si sono fatti, Ã¨ un poâ€™ difficile intendersiâ€¦ Quindi, per me, Pasolini non Ã¨ stato nÃ© artista e nÃ© un politico, ma soltanto un â€œdeclassÃ©â€, di come oggi ce ne sono tanti, soprattutto nel panorama degli intellettuali di sinistra, che hanno ben ritenuto elevare tale personaggio a mito. Pasolini era â€œtendenzialmente anarchicoâ€ pur non dichiarandosi contro i partiti, altrimenti sarebbe sembrato un qualunquista (sono sue parole): ma allora chi era in realtÃ Pasolini se non un â€œdiversoâ€ che ha avuto il solo unico pregio di dichiarare e vivere la sua diversitÃ con la forza e lâ€™originalitÃ di un protagonista, cosÃ¬, istintivamente, incurante delle critiche reazionarie di quelli che in pratica provenivano proprio dalla sua â€œestrazione socialeâ€? Usava e abusava dellâ€™ossimoro, solo perchÃ© questo gioco di parole, secondo lui, era un modo efficace per fare antiretorica con la retorica, senza sapere che in fondo era la stessa cosa ( nota*: Ã¨ una opinione personale di Altipiani azionanti non condivisa da tutti). La tua â€œarringa di difesaâ€, K2, sul concetto di â€œanarchia del potereâ€ di Pasolini, sicuramente degna di un buon avvocato in grado di dimostrare sia la tesi accusatoria o quella difensiva (come in questo caso) attingendo da qualunque concetto, mi lasciano semplicemente indifferente e tradiscono solo la tua provenienza culturale e professionale: non hai convinto n(N)essuno! Le tue argomentazioni possono sembrare valide oggi (a posteriori) ma purtroppo non erano le stesse di Pasolini, semplicemente perchÃ© tutte queste belle cose che hai detto tu lui non le ha dette ed aveva sia la capacitÃ che il tempo e lâ€™interesse a dirle: a meno che non si sia verificata una sorta di transfert per cui probabilmente oggi Pasolini ha usato te per parlare e dire quello che avrebbe voluto dire allora... Mi dispiace dover replicare in tal modo, ma sono deluso di tali comportamenti cosÃ¬ poco anarchici nei miei confronti e non credo di meritarmeliâ€¦ soprattutto da uno che si ritiene ugualmente tale. Da questa esperienza con Anarchopedia ho capito fondamentalmente una cosa: una enciclopedia anarchica non puÃ² esistere, perchÃ© finisce prima o poi col degenerare e lâ€™onorare gli eroi, i miti, la violenza, il perbenismo, lâ€™anonimato, la retorica, eccâ€¦ Lâ€™anarchia Ã¨ tutto il contrario di ciÃ² e colgo lâ€™occasione per ribadire quello che ho giÃ riferito a Nessuno in privato: â€œL'ultima cosa di cui dovremmo preoccuparci Ã¨ di avere una linea in comune. CosÃ¬ facendo, si rischia di indottrinare la gente. Poi, scusa, ma questa storia di non condizionare il lettore proprio non regge, perchÃ© il lettore che si avvicina alle idee anarchiche non credo che sia facilmente condizionabile e comunque non Ã¨ quasi mai uno sprovveduto di poca cultura. La coerenza nel pensiero non Ã¨ l'adesione a qualcosa, ma Ã¨ il riconoscere valide le proprie affermazioni, anche quando sono al di fuori di un sistema di regole. Discutere tra noi poi ben venga, ma non per convincersi di ciÃ² che Ã¨ piÃ¹ giusto o sbagliato, ma semplicemente per arricchirsi nel confronto pur mantenendo le proprie opinioni, ed io alla discussione, come vedi, non mi sono mai sottratto, anche se sono molto suscettibile e impulsivo. L'anarchia non Ã¨ un partito di cui se ne debbano condividere le strategie volta per volta, dettate dal leader di turno e condivisibili dalla massa. L'anarchia non Ã¨ necessariamente un luogo, un gruppo o un'idea in cui riconoscersi. L'anarchia Ã¨ principalmente un metodo, basato su quei pochi principi fondamentali, che mira allo sviluppo e alla difesa di una identitÃ individuale, anche quando si dovesse essere in contrasto con l'idea comune o maggioritaria. Quindi l'anarchia Ã¨ un mezzo, e solo quando questo mezzo non ti Ã¨ concesso di usarlo allora viene travisato in un inutile fine... CioÃ¨ detto piÃ¹ semplicemente quando io non posso vivere e comportarmi da anarchico allora reclamo il diritto di poterlo essere, ma in questo senso lo vivo come un'utopia. In fondo Ã¨ la sostanziale differenza che esiste tra il dichiararsi anarchico e lâ€™essere anarchico". --Altipiani azionanti 15:46, 6 lug 2009 (UTC)

Quando io dico che non rispondo alle provocazioni o che Ã¨ inutile rispondere a chi attacca il ragionatore anzichÃ© il ragionamento, poi metto in pratica il mio verbo. Buona serata, Altipiani. :-)--K2 18:53, 6 lug 2009 (UTC)

Ringrazio per la cortese attenzione ed auguro anche a te K2, come a tutti gli altri lettori, una buona serata e un buon proseguimento, ma prima di chiudere definitivamente il discorso ti ricordo perÃ² che ragionatore e ragionamento, fanno l'individuo :-< :) --Altipiani azionanti 19:51, 6 lug 2009 (UTC)

Solo per chiarezza dico che quando parlo di linea comune non intendo dire che dobbiamo essere "ideologicamente" omogenei, quanto seguire regole comuni (anarchizzare le voci, scrivere fatti e non opinioni..). Se uno si sente per esempio pacifista, allora il modo che ha per far prevalere le sue idee Ã¨ quello di postare articoli su queste tematiche e non scrivere note o considerazioni denigratorie sull'insurrezionalismo. CioÃ©, ognuno puÃ² tendere anarchopedia dalla sua parte lavorando sugli articoli a cui si sente piÃ¹ affine...E' ovvio che possano insorgere problemi tra gli utenti, ma questi devono essere affrontati e risolti..d'altronde non puÃ² esistere un gruppo (reale e virtuale) che sia in linea al 100% su tutto e tutti...Infine, quello che mi conforta Ã¨ il buon numero di visite che hanno ricevuto molti articoli e anche il fatto che molti siti (dalle linee e tendenze piÃ¹ svariate) ci linkano...Mi conforta perchÃ© significa che quello che stiamo facendo non Ã¨ del tutto inutile.--Nessuno 09:05, 7 lug 2009 (UTC)

Dizionario Biografico degli Anarchici Italiani

Due tomi per un totale di 1600 pagine. Mi arriva in settimana e spero possa servire anche per infoltire anarchopedia e per contribuire a farne qualcosa di ancora piÃ¹ particolare. Se cercate qualche notizia su qualche anarchico italiano, ma non ne trovate molte in rete, potete contattarmi per avere qualche scansione. ;-)--K2 12:29, 7 lug 2009 (UTC)

Lupo Rosso

ottimo approffiteremo senza vergogna --Lupo rosso 16:50, 7 lug 2009 (UTC)

un saluto

Un saluto al collettivo di Anarchopedia... da quanto tempo.. cosa mi sono persa..?

saluti libertari

--LibertÃ 21:27, 13 lug 2009 (UTC)

Cosa ti sei persa? Qualche utente andato e qualche utente venuto...qualche litigio..e un pÃ² piÃ¹ di articoli. Ciao--Nessuno 09:08, 14 lug 2009 (UTC)

Principalmente ti sei persa una interessante discussione (non lo chiamerei litigio: almeno, io non ho litigato con nessuno) su una frase che ha detto Pasolini. Trovi riassunte le diverse posizioni nella voce omonima. Ciao.--K2 12:20, 14 lug 2009 (UTC)

STUB

Ho creato questo template:
PuÃ² essere utilizzato per indicare una voce in corso di lavorazione assidua da parte di un utente. L'altro template (Questa voce Ã¨ in corso di lavorazione e quindi Ã¨ incompleta, se puoi migliorala...) puÃ² essere invece utilizzato quando l'utente ha giÃ finito di lavorare assiduamente alla voce ma la stessa Ã¨ ancora incompleta.--K2 13:12, 15 lug 2009 (UTC)

Pagine di confronto tra varie correnti e ramificazioni

Ciao a tutti. Premesso che trovo preziosissimo questo progetto, volevo fare una proposta da "fruitore" (mi sono registrato a questo scopo) per facilitare la comprensione di alcuni argomenti, in particolare le differenze tra le varie correnti anarchiche. Forse sarebbe utile una pagina, al di lÃ di quella appena linkata, in cui vengono confrontate le varie correnti: comunismo libertario, socialismo libertario, anarco-sindacalismo, anarchismo proudhoniano, situazionismo, ecc... cosa le accomuna e cosa le differenzia, qualche tabella, eccetera. Ovviamente l'approfondimento resterebbe nelle singole voci, ma ritengo che attualmente sia tutto troppo dispersivo e scoraggi chi si avvicina all'argomento.

Poi, a margine, in Prima Pagina c'Ã¨ il segno + accanto ad "anarchismo" (nella colonna "l'enciclopedia anarchica") che Ã¨ in rosso, perchÃ© punta ad "anarchisme". Si dovrebbe correggere. Grazie per l'ascolto (o meglio per la lettura). --LT (Discussioni) 13:29, 17 lug 2009 (UTC)

Ciao, un confronto a 360Â° tra tutte le correnti anarchiche Ã¨ molto impegnativo e difficilmente sintetizzabile. PiÃ¹ facile prendere un argomento, anche generale e fondamentale, e metterlo a confronto. Guarda qui: http://ita.anarchopedia.org/Anarchismo_e_Diritto (ci sono anche le tabelle).--K2 15:16, 17 lug 2009 (UTC)

BÃ©, perÃ² mi sembra che un quadro generale delLE VARIE correnti ci sia (semmai andrebbe migliorato e approfondito quell'articolo). Adesso un pÃ² di voci ci sono, quindi spetta anche al lettore armarsi pazienza e leggersi piano piano i vari articoli che gli interessano..poi magari nel tempo si potranno rivedere alcune cose e provare a migliorarle..--Nessuno 08:54, 18 lug 2009 (UTC)

Comunque una sorta di albero genealogico si potrebbe fare... a meno che non esista giÃ da qualche parte.--K2 09:39, 18 lug 2009 (UTC)

Per prima cosa, grazie per le risposte. SÃ¬, come dice Nessuno il quadro completo c'Ã¨, ma spesso Ã¨ dispersivo ed esce dal binario della comparazione. Ecco, come dice K2 l'albero genealogico sarebbe molto importante, perchÃ© a volte Ã¨ difficile distinguere "famiglie e figli" e si finisce per confrontare due "scuole" che sono, semplicemente, l'una la progenitrice o il "genus" dell'altra. Che il lettore debba approfondire per fatti suoi, questo Ã¨ chiaro, perÃ² ecco come "metodologia" quella di dedicare in ogni pagina una sezione a un confronto con le altre correnti potrebbe aiutare. Grazie a tutti e ancora complimenti per il progetto. --LT 11:19, 18 lug 2009 (UTC)

Forse non hai tutti i torti ed i consigli e le critiche sono sempre utili, perÃ² c'Ã¨ anche un problema quantitativo di collaboratori che rende un pÃ² difficile lo sviluppo del progetto anarchopediano (cioÃ©, anarchopedia si sta sviluppando, ma se ci fossero piÃ¹ utenti...). Io continuo a credere che, visto l'esiguo numero di collaboratori (anche se ultimamente mi sembra di aver notato un buon fermento..), quello che Ã¨ stato fatto sino ad oggi Ã¨ una specie di miracolo. Spero che anche tu, LT, voglia darci una mano nella maniera che ritieni piÃ¹ opportuna.--Nessuno 18:49, 18 lug 2009 (UTC)

In tutta onestÃ (e si sarÃ capito dalla mia confusione sulle differenze tra correnti), sono ben poco ferrato sull'anarchismo e per questo ho trovato anarchopedia un progetto di grande utilitÃ , per avere un punto di partenza grazie al quale approfondire e colmare le mie lacune sull'argomento. So benissimo che il tutto viene fatto su basi prettamente volontarie (collaboro ad altri progetti "wiki", quindi so cosa significa) e neanche mi permetto di "pretendere" (e ci mancherebbe!), so che Ã¨ giÃ un piacevolissimo miracolo, per riprendere le parole di Nessuno. PiÃ¹ che altro era un consiglio (in parte interessato), per intenderci "se c'Ã¨ un po' di tempo e un po' di voglia, perchÃ© non prendere in considerazione l'idea di creare una pagina del genere, che aiuterebbe non poco i fruitori?" Ti ringrazio per l'invito, ma non potrei collaborare in maniera credibile per quel che riguarda i contenuti (almeno per ora, visto che conto di approfondire lo studio dell'anarchismo). Certo, ci sono tanti aspetti "tecnici" che richiedono grande pazienza e nei quali potrei essere utile... spero di poter partecipare attivamente, per il momento, in questo ambito. --LT 17:41, 2 ago 2009 (UTC)

L'albero dell'anarchismo

Ho creato una pagina per creare una sorta di albero genealogico dell'anarchismo o, se preferite, della teoria anarchica http://ita.anarchopedia.org/albero_dell%27anarchismo --K2 14:22, 18 lug 2009 (UTC)

Ho creato anche il template per l'albero. I vari tipi di template li trovate qui (possono essere combinati tra di loro): http://ita.anarchopedia.org/test --K2 14:26, 18 lug 2009 (UTC)

LT, riesci a capire la differenza tra anomia ed anarchia anomica? Se non la capisci provo ad usare un termine diverso.--K2 11:16, 19 lug 2009 (UTC)

In primo luogo, mi scuso per il ritardo. La pagina albero dell'anarchismo Ã¨ molto interessante ed Ã¨ sicuramente molto utile. In questa vecchia versione, poi, c'era una bella tabella che divideva tra anarchia ananomica, anarchia assolutamente anomica, anarchia relativamente anomica, anomia e acrazia. Sul capire la differenza tra anarchia e anarchia anomica, in quella tabella sembra dirsi che l'anomia presume la mancanza di norme, ma non necessariamente la gerarchia e il dominio, mentre l'anarchia anomica rifiuta tutte e tre le istanze. Vedo che alla fine hai optato per sostituire "correnti anomiche" con spontaneismo e "correnti ananomiche" con federalismo. --LT 17:59, 2 ago 2009 (UTC)

Esattamente. Dopo uno scambio con Nessuno ho visto che lo schema generava equivoci (almeno in Nessuno, che a sua volta riteneva che lo schema potesse generare equivoci anche in altri) e quindi ho preferito tagliare la testa al toro e reimpostare il tutto utilizzando termini meno tecnici. Comunque, puoi sempre considerare come valido quello schema. Tieni anche presente che, nello schema, per diritto, ovviamente, si intendono esclusivamente le norme giuridiche, non anche i principi etici: per cui nell'anarchia anomica viene rifiutato il diritto ma non qualsiasi principio regolatore. Si potrebbe integrare lo schema con questa precisazione ed inserirlo sotto l'albero. Per coerenza interna all'enciclopedia, bisognerebbe, in quel caso, modificare la voce "anomia", che attualmente indica il rigetto non solo di norme giuridiche ma anche di principi etici (a mio avviso non correttamente, visto che "nomos" non indica qualsiasi regola ma soltanto la norma giuridica e da sempre viene utilizzato per indicare soltanto la norma giuridica (es. nomostatica, nomodinamica...): vedi anche i termini "nomistic" e "anomistic" presenti nello schema di Eltzbacher: http://ita.anarchopedia.org/File:Eltz1.jpg). Infine, bisognerebbe cercare un termine che indichi il rigetto di ogni regola. Restando nel greco, il termine piÃ¹ comune Ã¨ Î§Î¬Î¿Ï‚. Ed Ã¨ proprio con il caos che viene spesso confusa l'anarchia (anarchia come teoria del caos). Insomma, l'esatto contrario dell'anarchia non Ã¨ l'anomia ma il caos.--K2 20:44, 2 ago 2009 (UTC)

Io non avevo mai sentito parlare di anarchia anomica, relativamente anomica, ecc. E' una distinzione molto tecnica, come dice k2, che perÃ² puÃ² creare confusione, anche se questo non significa che non si possa introdurre...Si puÃ² anche inserire un altro schema, affianco a quello che distingue in federalisti e spontaneisti. Uno schema in piÃ¹ che appunto distingua e spieghi le differenze tra anarchia anomica, relativamente anomica, ecc. Insomma, inserire due schemi, uno, come dire, "basico" e uno piÃ¹ specialistico..PerÃ² prima di tutto, secondo me, occorrerebbe riscrivere per bene la voce anomia...--Nessuno 08:29, 3 ago 2009 (UTC)

SÃ¬, bisognerebbe innanzitutto modificare la voce "anomia". Ci provo (discutiamone).--K2 10:32, 3 ago 2009 (UTC)

Ho modificato le voci "anarchia", "anomia", "acrazia" ed anche la relativa tavola sinottica: penso che gli equivoci adesso abbiano un campo d'azione molto ristretto (per non dire nullo). Se tuttavia trovate qualcosa di incongruente, contraddittorio, difficilmente comprensibile od equivocabile, non esitate a comunicarlo.--K2 13:26, 3 ago 2009 (UTC)

Ciao a tutti,mi sono appena registrato,spero di dare una mano a questo bel progetto...veloci come il vento...scavalchiamo il muro...mai per noia...ma solo per amore...per un mondo libero e migliore. Ciao.

Ciao, benvenuto.--K2 21:47, 3 ago 2009 (UTC)

Devo dire che io ho sempre pensato il contrario. Prendendo la parola anarchia ho sempre pensato che se si prende alla lettera il suo significato (assenza di governo) ciÃ² non significhi per forza di cose assenza di potere, infatti un potere si puÃ² costituire anche su basi tradizionali (es. il potere del maschio sulla femmina..che non necessita di un governo che lo regolamenti..)..la parola acrazia indica assenza di potere, quindi anche di governo e di gerarchia, perchÃ© la gerarchia secondo me implica per forze di cose un privilegio e quindi un potereâ€¦dove sbaglio? --Nessuno 08:15, 4 ago 2009 (UTC)

Contrariamente all'anomia e all'acrazia, l'anarchia degli anarchici Ã¨ una dottrina politica (non esiste storicamente un movimento anomista o acrazista): dunque non possiamo limitarci al significato letterale del termine, ma dobbiamo fare riferimento alle teorie anarchiche, all'anarchismo. Nel caso dell'anomia e dell'acrazia, invece, non possiamo che far riferimento all'etimologia e al significato proprio dei termini. Assenza di potere (un potere dominante), di dominio (un dominatore) Ã¨ certamente assenza DEL governo, ma non necessariamente assenza di gerarchia. Non puÃ² esserci governo senza gerarchia (altrimenti lo stesso governo non avrebbe l'oggetto del suo governare), ma Ã¨ possibile che in una societÃ senza un governo centrale (il governo Ã¨ uno solo, le gerarchie sono molteplici) vi siano delle gerarchie: ad esempio, la donna o alcune donne in una posizione subordinata rispetto all'uomo o ad alcuni uomini. Quando parliamo di potere, non indichiamo qualsiasi potere, qualsiasi tipo di prevaricazione: ma IL potere, IL governo, IL dominio di uno/pochi su tutti gli altri (rapporto uno/pochi-molti; rapporto verticale). Quando parliamo di gerarchia, invece, parliamo della verticalizzazione dei rapporti orizzontali, cioÃ¨ dei rapporti tra gli amministrati o tra coloro che non sono amministrati da un potere centrale ma che tuttavia si organizzano o comunque operano secondo alcune gerarchie. Andando molto sul semplice: abbattuto il governo centrale, non Ã¨ affatto detto che tra gli uomini ci sia eguaglianza: ben possono sopravvivere mille tipi di gerarchie e disparitÃ . Forse tu dai a potere un senso molto generico, invece (almeno nello schema) Ã¨ da intendersi come IL potere, ossia IL governo.--K2 21:20, 4 ago 2009 (UTC)

SÃ¬ perÃ², se prendiamo come esempio Michel Foucault, egli ci dice che il potere non puÃ² essere solo configurato con il governo o con lâ€™autoritÃ centrale (microfisica del potere). Il potere si configura come una serie di rapporti di forza, anche piccoli. che si istaurano tra gli esseri umani (ma anche tra umani e non umani aggiungo io). Da questo punto di vista quindi non capisco come lâ€™acrazia (assenza di potere), possa essere compatibile con la gerarchia, visto che la gerarchia determina sempre e comunque un rapporto di forza (potere)..a meno che non si evidenzi il fatto che per potere e dominio si intende il macro potere, cioÃ¨ quello che viene da unâ€™autoritÃ centrale.--Nessuno 08:51, 6 ago 2009 (UTC)

Lo evidenzio. Anzi, sarÃ meglio utilizzare termini inequivocabili: "governo centrale" (per indicare la compatibilitÃ con un'autoritÃ centrale), "rapporti gerarchici" (per indicare la compatibilitÃ con i rapporti di subordinazione). Al di lÃ di questo, mi sembra che il significato di "potere" in acrazia sia chiaramente comprensibile pensando ai ben noti termini con suffisso "-crazia": demo-crazia, aristo-crazia... crazia non indica il potere in generale ma una forma di governo centrale esercitata dal popolo (direttamente o indirettamente), dai nobili ecc. Acrazia indica soltanto l'assenza di un governo centrale. Anche anarchia indica questo (cosÃ¬ come monarchia indica il governo di uno), ma la dottrina anarchica si spinge oltre e teorizza l'eguaglianza sociale a tutti i livelli. Ecco perchÃ© Ã¨ fondamentale distinguere anarchia e acrazia. L'anarchia Ã¨ sempre acratica, ma Ã¨ anche antigerarchica. L'acrazia non Ã¨ necessariamente antigerarchica. Quindi non necessariamente anarchia ed acrazia coincidono.--K2 12:16, 6 ago 2009 (UTC)

Nuovi anarchici

A breve metterÃ² a disposizione le scansioni delle biografie di:

Luigi Bertoni
Giovanna Caleffi biografia fatta da --Lupo rosso 16:50, 29 ago 2009 (UTC)
Nella Giacomelli
Giuseppe Monanni
Domenico Zavattero
Corrado Quaglino
Michele Schirru
Salvo Vaccaro Salvo Vaccaro: ANARCHIA E PROGETTUALITA'. Per l'autogoverno extra-istituzionale
Virgilia D'Andrea VIRGILIA D'ANDREA, LA FORMAZIONE POLITICA di Pasquale Grella con notizie dettagliate sull'attivitÃ letteraria
Pio Turroni[ da guardare[http://www.nestormakhno.info/italian/turroni.htm di Luciano FerraresiIntervista con Pio Turroni anarchico autore de La Rivoluzione sconosciuta

da municipio Reggio Emilia--Lupo rosso 16:51, 29 ago 2009 (UTC)

Federico Borrell GarcÃaâ€ŽAnarchico miliziano antifascista durante la rivoluzione , presumibilmente, secondo alcune fonti, sarebbe la persona che compare nella notissima foto di Robert Capadel miliziano colpito che cade Nato nel Benilloba, Spagna, quando lasciÃ² il luogo natale era conosciuto col soprannome di "Taino" , quinto di sei fratelli di una famiglia povera. Fece l'operaio in un mulino ad Alcoi e fondÃ² la sezione giovanile della Federazione Iberica GioventÃ¹ Libertaria FIJL. EntrÃ² nella milizia antifascista dopo il golpe di Franco, combattendo con la Colonna Alcoyana, restando ucciso a Cerro Muriano, circa tredici chilometri a nord di Cordoba ; la veridicitÃ del fatto sarebbe comprovata dalla circostanza che la morte di Federico Borrell GarcÃa sarebbe registrata negli archivi del governo spagnolo alla data che viene data per presunta da coloro che contestano la genuinitÃ della foto di Robert Capa. Richard Whelan nel libro Robert Capa contesta e rintuzza, " logicamente ", tutte le accuse di falso rivolte a Robert Capa sulla foto in questione ,altri autorevoli studiosi affermano che la foto fu un falso costruito in laboratorio comunque sia Federico Borrell GarcÃaâ€Ž fu un miliziano antifascista degno di un lungo necrologio su un giornale anarchico.--Lupo rosso 16:43, 30 ago 2009 (UTC)

Graditi suggerimenti di altri nomi (importanti) di anarchici italiani da aggiungere in anarchopedia.--K2 12:29, 10 ago 2009 (UTC)

Su Gigi Damiani la voce Ã¨ giÃ presente..mi piacerebbe leggere qualche altra fonte su Michele Schirru (gli attacchi di Luc Nemeth non li ho mai digeriti..)..poi si potrebbe cercare qualcosa su un certo Corrado Quaglino, amico di Malatesta e redattore di UmanitÃ nova (se non sbaglio...), di cui non si trova niente... su Virgilia D'Andrea..e poi se riuscissimo a rimpinguare la voce su Salvo Vaccaro non sarebbe male, ma forse questo Ã¨ un personaggio troppo attuale per inserito nel dizionario...--Nessuno 08:54, 11 ago 2009 (UTC)

Salvo Vaccaro non c'Ã¨, ma gli altri sÃ¬. Parto con le scansioni.--K2 13:35, 11 ago 2009 (UTC)

28/8/09.- qui (in Francia) mi Ã¨ mostrato da una bibliotecaria questo commentario sopra, dove si legge : "gli attacchi di Luc Nemeth non li ho mai digeriti". Sic... Se qualcuno ha dei problemi di digestione : sono dei problemi suoi. Quanto a me, da ricercatore, non ho mai attaccato chichessia -almeno senza ragioni-, e non conosco che une regola : vi Ã¨, cio ch'Ã¨ vero, vi Ã¨ cio ch'Ã¨ falso. Pel resto non posso dirne di piÃ¹, non sapendo chi Ã¨ la non meglio identificata persona che dice di essere... attaccata. Pero non mancherei di scusarmi semmai dovessi essere stato qui ingiusto verso chichessia. LN 193.48.70.239 15:23, 28 ago 2009 (UTC)

Lupo Rosso

guarda un pÃ² pure questa ben fatta --Lupo rosso 12:52, 10 ago 2009 (UTC)

Biografie scaricabili qui

http://rapidshare.com/files/266266263/anarchici.zip.html --K2 17:50, 11 ago 2009 (UTC)

Anarchopedia su Wikipedia

Ho dato un'occhiata alla voce anarchopedia presente su wikipedia. Soprattutto ho osservato la cronologia. Qualcuno aveva scritto che anarchopedia Ã¨ stata pesantemente e lungamente vandalizzata da un amministratore di wikipedia (cosa che, come ricorderete, Ã¨ assolutamente vera), ma la notizia Ã¨ stata eliminata in quanto "non esiste una fonte attendibile". Nelle tre righe di descrizione di anarchopedia, wikipedia si sofferma a dire che, in pratica, noi siamo ben poco libertari perchÃ© imponiamo la registrazione per scrivere voci e perchÃ© solo uno sparuto numero di amministratori gestisce tutto. Qualcuno allora ha provato a scrivere che questo si Ã¨ reso necessario per i continui vandalismi, ma anche in questo caso wikipedia ha storto la boccuccia, concedendo, alla fine, la precisazione ma con un bel "SENZA FONTE" accanto (come dire: sarÃ vero che questi anarchopediani mettono i paletti perchÃ© sono stati vandalizzati?). Da ultimo parlano di anarchopedia come di una democrazia diretta, che non Ã¨ proprio il massimo per un'enciclopedia acratica. --K2 20:15, 11 ago 2009 (UTC)

Ho corretto l'articolo su Anarchopedia pubblicato da Wikipedia. Ho inserito alcune fonti che dimostra che siamo stati vandalizzati e che l'introduzione della figura degli amministratori Ã¨ stata una necessitÃ che peraltro non intaccano la natura autogestionaria del processo. L'ho postato ieri notte e per adesso non l'hanno modificato...comunque si puÃ² ancora migliorare....--Nessuno 08:42, 12 ago 2009 (UTC)

Bravo, teniamo d'occhio... link diretto: http://it.wikipedia.org/wiki/Anarchopedia --K2 09:10, 12 ago 2009 (UTC)

Vi regalo un wallpaper

graditi suggerimenti per la frase...

--K2 18:13, 13 ago 2009 (UTC)

A me non piace molto "sempre piÃ¹ famiglie borghesi scelgono l'anarchia"...anche perchÃ© mi sembra non veritiera o comuqnue troppo ottimistica...--Nessuno 09:13, 14 ago 2009 (UTC)

Nessuno, Ã¨ surrealismo. --K2 10:15, 14 ago 2009 (UTC)

Che ignorante che sono..--Nessuno 16:13, 14 ago 2009 (UTC)

L'anarchia spiegata ai bambini

Si parlava su irc con Aâ˜…G della possibilitÃ ed opportunitÃ di scrivere del materiale introduttivo all'anarchia per i bambini (e comunque questo aiuterebbe anche gli adulti). Anche utilizzando fumetti. Non so se esistano giÃ progetti analoghi o del materiale da cui poter attingere, perÃ² ci sembrava un'iniziativa importante. In particolare, abbiamo immaginato di utilizzare i colori dell'arcobaleno per descrivere alcuni concetti fondamentali. Svolto il lavoro, si potrebbe anche pensare ad una pubblicazione. Cosa ne pensate?--K2 10:33, 14 ago 2009 (UTC)

Questa sÃ¬ che Ã© una bella idea, chiaramente ci vuole anche la giusta competenza per svilupparla...Colin Ward ha scritto libri su principi legati all'anarchia spiegati ai bambini: "Dal 1973 al 1976 ha scritto libri dedicati ai bambini su tematiche come il lavoro, la violenza e l'utopia (pubblicati dalla Penguin Education, dal 1973 al 1976)"..immagino che sarÃ impossibile trovarli in Italia..--Nessuno 16:13, 14 ago 2009 (UTC)

E Ugo Fedeli ha scritto: "L'Anarchia Spiegata ai Bambini". Ma non so dove trovarlo.--K2 18:34, 14 ago 2009 (UTC)

N.d.R.

salve. solo una curiositÃ : che senso ha inserire la dicitura N.d.R. all'interno di parentesi che hanno scopo esplicativo? non Ã¨ giÃ di per sÃ© ovvio che debba trattarsi di un intervento da parte del redattore? si vuole cosÃ¬ sottolineare che si Ã¨ apportata un'aggiunta successiva rispetto alla stesura dell'articolo? in ogni caso, davvero, non ne capisco il senso.

grazie. s(a)luti, --doro 18:27, 15 ago 2009 (UTC)

Benvenuto. Le piÃ¹ comuni norme redazionali prevedono che le note dell'autore, redattore o del traduttore siano tra parentesi quadra. --K2 22:11, 15 ago 2009 (UTC)

ciao, k2. grazie. sÃ¬, conosco le norme redazionali. mi chiedevo che senso abbia che, in un'opera enciclopedica libera, il singolo redattore distingua il proprio intervento da quello dell'autore: non si rischia di infarcire gli articoli con note redazionali tra parentesi, quando sarebbe tanto piÃ¹ semplice apporre l'informazione tra due virgole o in nota a fondo pagina? ogni voce pubblicata qui Ã¨, per sua stessa natura, soggetta a continue revisioni/aggiornamenti/correzioni da parte di chi legge. cosa diversa Ã¨ invece intervenire all'interno di una citazione e/o traduzione. lÃ¬ sÃ¬ che ha senso segnalare l'origine diversa della notazione. non so se sono riuscita a spiegarmi. comunque, di nuovo grazie. un'ultima cosa: non sarebbe in questa sezione piÃ¹ pratico far sÃ¬ che l'ultimo intervento in ordine cronologico risultasse in cima agli altri anzichÃ© in fondo, per non dover scorrere cosÃ¬ tutta la pagina? ;) s(a)luti, --doro 07:08, 16 ago 2009 (UTC)

La n.d.r. indica generalmente che la nota che la precede non ha una fonte bibliografica, ma Ã¨ da considerarsi comunque attendibile in quanto il redattore si assume la responsabilitÃ della sua provenienza (http://it.wikipedia.org/wiki/NDR): quindi una n.d.r. fuori da un contesto di citazione o traduzione riporta un'informazione la cui unica fonte Ã¨ il redattore stesso. Non ho mai fatto un controllo sull'utilizzo appropriato della n.d.r. su anarchopedia. Se trovi delle n.d.r. fuori da un contesto di traduzione o citazione e basate su fonti diverse dallo stesso redattore puoi eliminare l'acronimo "n.d.r.". Grazie.--K2 13:55, 16 ago 2009 (UTC)

Sono nuovo!!!

cioÃ¨ non veramente ma solo ora ho trovato la forza il tempo e (soprattutto) la voglia di scrivere qualcosa....io pensavo di iniziare qualcosa di smplice come la storia della Riottosa e del Panico a Firenze...spero di esserne all'altezza, ma se ne avessi bisogno dov'Ã© che posso fare delle domande tecniche?? Grazie Nullo

Visto che ci sono chiedo anche a cosa serve la pagina personale...Ciao--Nullo 21:58, 15 ago 2009 (UTC)

Benvenuto. Sulla pagina personale puoi scrivere quello che ti pare. C'Ã¨ chi la usa per presentarsi, chi la usa per scrivere i suoi pensieri... non ha una funzione univoca. PuÃ² anche capitare che un altro utente ti contatti nella sezione discussioni della tua pagina personale per farti domande o chiederti aiuto. Ovviamente tu puoi fare lo stesso con gli altri utenti.--K2 22:13, 15 ago 2009 (UTC)

Mettiamo un freno agli articoli importati da wikipedia?

Penso che gli articoli importati da wikipedia e su cui bisogna lavorare siano giÃ abbastanza. Siccome piÃ¹ li leggo e piÃ¹ mi sembrano fatti male, propongo di mettere un freno al "copia-incolla clandestino". :-) Per questo creerÃ² un template "copia di wikipedia non verificata", da inserire in ogni articolo preso da wikipedia e non verificato. Cosa si intende per verifica sarÃ spiegato nello stesso template.--K2 10:06, 17 ago 2009 (UTC)

Biografie di Masetti, Sassi e Taddei

http://rapidshare.com/files/268328167/anarchici2.zip.html

2 nuovi template

Penso che si spieghino da soli.

Questa voce è stata importata da Wikipedia e non siamo attualmente in grado di dire se tutto quello che la voce riporta corrisponde a verità. Se vorrai verificare le fonti ed eventualmente migliorare la voce, te ne sarà grata tutta la comunità di Anarchopedia.

Questa voce non ha contenuti relativi ad anarchici, all'anarchia o all'anarchismo. Pertanto, la voce deve essere "anarchizzata". Se vorrai migliorare la voce, te ne sarà grata tutta la comunità di Anarchopedia.

Troppe voci non anarchizzate

Passando in rassegna tutte le voci (non ho avuto il tempo di categorizzarle, non me ne vogliate), ho appurato che quelle da anarchizzare sono circa la metÃ di quelle presenti nell'enciclopedia. Una buona percentuale di queste sono anche difficilmente anarchizzabili (come si fa ad anarchizzare "Gabliele La Porta" o il "clima in Italia"?). Se una voce non Ã¨ anarchizzabile, non puÃ² avere nell'enciclopedia alcuna valida utilitÃ e non Ã¨ stata inserita per offrire "asilo politico" al suo autore, perchÃ© deve stare su Anarchopedia? Credo che una funzione di un'enciclopedia tematica sia anche quella di selezionare. Selezionare, in questo caso, non significa respingere o non tollerare (credo che siamo l'unica enciclopedia al mondo in cui i contributori possono esprimere le loro opinioni nelle stesse voci): significa soltanto migliorare il progetto per avere un'enciclopedia migliore. Mi spiego meglio: l'utente dovrebbe trovare qui punti di vista anarchici anche su voci "comuni". PerchÃ© questo avvenga dobbiamo anarchizzare gli articoli, ma quando ciÃ² non Ã¨ obiettivamente possibile, credo che l'eliminazione della voce sia l'unica strada percorribile (e non penso che questo nuoccia alla conoscenza, perchÃ© al 99% verrebbe eliminato un articolo importato da wikipedia). Tenere voci off-topic certamente non migliora la funzione tematica dell'enciclopedia ed anzi la danneggia, imho. Propongo di discutere su questo aspetto e di prendere una decisione.--K2 15:28, 17 ago 2009 (UTC)

Mi dispiace di leggere solo ora il tuo intervento e di non condividere la tua posizione riguardo una enciclopedia tematica, enciclopedia per me significa "formazione completa". Quindi tutto quello che puÃ³ essere utile alla formazione di un anarchico dovrebbe essere ritenuto accettabile (anche conoscere un filosofo come Gabriele La Porta, o le zone climatiche italiane). Focalizzarsi sull'anarchismo per me Ã© certamente positivo, ma non imporre una sola tematica. Aâ˜…G 21:11, 18 ago 2009 (UTC)

Non ho parlato di imporre una sola tematica, ho parlato di anarchizzare le voci perchÃ© anarcopedia non Ã¨ un'enciclopedia senza fini specifici, ma finalizzata a chiarificare teorie e pratiche del movimento anarchico nel suo complesso. E ho parlato dell'eliminazione esclusivamente in rapporto all'impossibilitÃ oggettiva di anarchizzare le voci o di trovare un'utilitÃ alla presenza della voce nell'enciclopedia. E non ho detto "cancelliamo!", ho posto la domanda "come si fa ad anarchizzare queste voci?". L'importante, secondo me, Ã¨ farsi domande e darsi risposte, non imporre la logica del tutto fa brodo (che accetta a priori tutto) o del solo la gallina bianca fa buon brodo (che accetta a priori solo alcune cose). Non so se mi spiego: propongo di discutere un problema con altri per risolverlo con altri e contemporaneamente farmi un'idea, non mi faccio prima una mia idea e poi cerco di imporla agli altri (non parlo di te, sia chiaro). Questa metodologia per me Ã¨ fondamentale. Per me rappresenta il superamento della democrazia delle alzate di mano, che fa contenta solo la maggioranza. Alla domanda come si fa ad anarchizzare "Gabriele La Porta" o "il clima in Italia" (che mi sembrano domande legittime) tu hai dato, indirettamente, delle risposte (nelle discussioni delle voci omonime). E mi fa piacere (peraltro sai che stimo La Porta, ma non Ã¨ rilevante). Non ho nulla da controbattere: tant'Ã¨ che no l'ho fatto. Se una risposta c'Ã¨, evviva. Anzi, di risposte ne ho trovate anche altre (che giÃ mi sono prefisso di aggiungere alle voci stesse: quindi, Ã¨ escluso che voglia eliminarle, cosÃ¬ come Ã¨ escluso che io accetti tutto a priori senza pormi domande). E proprio oggi, mentre editavo la voce-marchetta (almeno dal mio irrilevantissimo punto di vista) sull'"Hacker Journal" mi sono reso conto di come tutto possa essere sottoposto a critica anarchica, perchÃ© ogni cosa ed ogni essere umano, ogni evento naturale o principio della scienza non possono non provenire dall'origine del tutto. Ed in principio era l'anarchia, DOPO venne il caos. ;-)--K2 00:47, 19 ago 2009 (UTC)

Secondo me Ã¨ vero che non bisogna scrivere articoli esclusivamente anarchici, poichÃ© non bisogna dare l'idea sbagliata che l'anarchia sia un'ideaologia (secondo me non Ã¨ un'ideaologia) e tantomeno che sia un'ideologia a sÃ© stante, in qualche modo distante e separata dalla vita reale. Secondo me perÃ² non possono rimanere quegli articoli che non possono essere anarchizzati, se intendiamo con questo termine dare un punto diverso (anarchico o antagonista o comunque alternativo aquello comune) di quel determinato argomento. Per esempio la voce su Romano Prodi Ã© stata anarchizzata, anche se puÃ² essere migliorata..stessa cosa per Bruno Vespa (seppur fatto in chiave umoristica)..ma come si puÃ² anarchizzare il clima italiano oppure Legna?Secondo me almeno quelli che sono stati clonati da wikipedia e non possono essere oggettivamente anarchizzati devono essere eliminati...--Nessuno 08:35, 19 ago 2009 (UTC)

Legna non l'ho nemmeno taggato per essere anarchizzato perchÃ©, trattando dell'economia a legna mi sembra direttamente collegabile all'eco-anarchismo, agli eco-villaggi, alle autoproduzioni... Stessa cosa vale per l'economia a bambÃ¹. Sono economie alternative. Dal mio punto di vista, sono voci migliorabili, maggiormente contestualizzabili, ma non sono da scartare. Personalmente proverÃ² ad anarchizzare tutte le voci proposte per la cancellazione. E comunque c'Ã¨ sempre la possibilitÃ di inserire il contenuto di una voce di per sÃ© "inutile" in un'altra voce, conferendo al testo di per sÃ© "inutile" una contestualizzazione utile.--K2 10:21, 19 ago 2009 (UTC)

Io farei una proposta provocatoria: prima di scrivere un determinato titolo si chieda l'assenso del Collettivo. Se l'assenso viene accordato, ci impegnamo a mantenere l'articolo. Altrimenti non saprei se posso su Anarchopedia, scrivere di solidarietÃ¡, ambientalismo, filosofia... tutti argomenti vitali per l'anarchismo di oggi anche se non sempre improntabili ideologicamente. (ovviamente questa Ã© solo una mia opinione, rilevante quanto le altre) Aâ˜…G 23:10, 19 ago 2009 (UTC)

Sono d'accordo solo se la richiesta di assenso avviene su carta bollata. :-) Scherzi a parte, tengo solo a precisare che quando parlo di anarchizzare non mi riferisco al dare un'impronta ideologica, ma mi riferisco al semplice fatto che questa enciclopedia non esprime un NPOV. Qui si puÃ² criticare. Addirittura possono esserci critiche contrastanti (e questo giÃ Ã¨ accaduto per alcune voci). Questo aspetto mi sembra una caratteristica importante di questa enciclopedia. Non credo che, ad esempio, parlare di Vespa come di un servo del potere esprima un NPOV, ma non credo nemmeno che esprima un â’¶POV. E' una critica libera basata su dati di fatto. Dunque Ã¨ anche nel metodo che, secondo me, sta la nostra pratica anarchica enciclopedica, non soltanto nel tipo di contenuto connesso allo scopo che anarchopedia si prefigge. E non pensate che gli altri non si siano accorti di questa nostra piccola sfida: non Ã¨ un caso che wikipedia si Ã¨ messa a criticare il nostro metodo; qualcuno aveva interesse a dimostrare che un metodo libertario non puÃ² funzionare, che non rinunciare alla libera critica significa gettare un progetto nel caos, nell'inaffidabilitÃ , che i "sergentini" sono indispensabili, che serve una struttura gerarchica. Invece, grazie anche alla critica, che stimola la ricerca e l'approfondimento, abbiamo articoli piÃ¹ affidabili di quelli di wikipedia. E raccogliere gli articoli che wikipedia rifiuta (perchÃ© magari la persona oggetto della voce non Ã¨ abbastanza famosa) non Ã¨ solo un modo per esprimere un certo tipo di solidarietÃ , ma soprattutto per dire che qui anche gli sconosciuti hanno il benvenuto, che noi abbiamo un senso della cultura totalizzante e non elitarista, per cui non serve essere famosi o essere stati in TV per essere degni di nota ("signora, su Goolge ha una page ranking troppo basso, non puÃ² stare su wikipedia, se perÃ² mi dice che Ã¨ stata in TV e mette il filmato su YouTube allora possiamo mettere in votazione l'ingresso della sua voce": questo Ã¨ il genere di discorsi che si fa su wikipedia)--K2 00:00, 20 ago 2009 (UTC)

SÃ infatti su Wikipedia esiste una certa censura burocratica. Gli articoli riflettono solo occasionalmente la opinione dei lettori, piÃº spesso riportano punti di vista giÃ¡ pubblicati su media capitalisti/statali, praticamente gli unici consentiti dalle regole di Wikipedia. L'NPOV Ã© basato su una concezione determinista (nonchÃ© autoritaria) che pensavo giÃ¡ ampiamente superata, personalmente preferisco il prospettivismo di Gilles Deleuze. Sulla presenza di punti di vista critici: trovo la cosa positiva e auspicabile. Penso che sia una delle cose che ci caratterizzano e che possano motivare a consultare o a scrivere qui su Anarchopedia. Aâ˜…G 00:49, 20 ago 2009 (UTC)

Anarchopedia Ã¨ una comunitÃ sÃ¬ o no?Se Ã¨ una comunitÃ allora noi possiamo stabilire di tenere aperte le porte e di accettare chiunque, ma non possiamo accettare che la gente venga e ci butti la spazzatura in casaâ€¦o meglio, possiamo pure accettarlo, ma sta a noi fare una cernita. Andiamo a vedere cosa contiene questa spazzatura e vediamo se qualcosa ci puÃ² servire..ne discutiamo e stabiliamo se ci puÃ² essere utile oppure no..stabiliamo delle regole di massima, in modo che ogni individuo possa agire liberamente senza per forza di cose fare unâ€™assemblea e il resto lo discutiamo. Possiamo pure tenere gli articoli degli scrittori non famosi che wikipedia rifiuta (dove li cataloghiamo? In â€œaltroâ€ oppure si apre una categoria apposita?), ma se rifiutasse la biografia di un giovane scrittore fascista?Lo accettiamo?evidentemente no, speroâ€¦In passato sono comparsi articoli intitolati â€œpaneâ€ oppure dedicati a squadre di calcio dilettantistiche oppure ai genitali femminiliâ€¦dovremmo riaccettarli?Io spero di no..sono comparsi articoli sulla fabbricazione delle bombe?Dovremmo accettarli oppure possiamo spontaneamente cancellarli (come qualche mese fa abbiamo fatto io e lupo rosso) perchÃ© Ã¨ evidentemente una provocazione e non câ€™Ã¨ nemmeno il bisogno di discuterne?Dobbiamo accettare nuovamente gli assurdi articoli che postava RED TURTLE (non tutti lo erano, ma molti sÃ¬..es. Diego Armando maratona jr..), per lo piÃ¹ copiati da wikipedia?Possiamo stabilire che gli articoli clonati da wikipedia vanno respinti, a meno che non contengano materiale interessante: per esempio, si potrebbero accettare gli articoli su e di scrittori o intellettuali o scienziati o studiosi respinti da wikipedia, purchÃ© non fascisti, razzisti, sessisti, religiosi ecc.(Categoria:Articoli respinti da wikipedia)..si puÃ² stabilire una regola di massima per evitare che anarchopedia diventi la pattumiera di internet come stava rischiando di diventare in passato?--Nessuno 08:48, 20 ago 2009 (UTC)

E' chiaro che i vandalismi (nei quali metto anche le apologie del fascismo e le varie provocazioni demenziali) non sono utili (o "formativi"). Li abbiamo sempre eliminati e continueremo a farlo. Per quanto riguarda invece gli articoli che vanno oltre lo scopo dell'enciclopedia giÃ presenti su wikipedia, che non sono anarchizzabili, che non lasciano spazio alla critica, che non sono integrabili in altri articoli... potremmo mettere un redirect alla stessa voce su wikipedia (cosa che presenta anche il vantaggio di indirizzare l'utente verso una versione aggiornata e piÃ¹ completa della voce: non mi pare che le voci off-topic che sono state inserite qui poi sono state aggiornate o sviluppate). E' comunque sempre possibile discutere con chi inserisce la voce per capire se si tratta di un provocatore o di un contributore in buona fede. --K2 14:00, 20 ago 2009 (UTC)

GesÃ¹ Anarchico 2

Leggendo il commento dell'utente precedente ho trovto alcune precisazioni da fare.

E' vero che l'anarchia e l'anticlericalismo sono sempre andati a braccetto, ma Ã¨ pur vero che non sempre i cristiani sono pro clericali. Io ad esempio vedo la figura di GesÃ¹ come un vero e proprio Maestro. Maestro?! penserete(Ma che anrchico sei???)...ebbene si, GesÃ¹ non ha mi imposto il suo insegnamento, non c'Ã¨ nulla di forzato nella sua dottrina, si Ã¨ liberi di seguirla o no.( In ogni caso ritengo che i maestri siano sempre utili, l'importante Ã¨ che sia l'allievo a sceglierlo e non il contrario) Certo, si parla di inferno e punizione eterna, ma anche di sommo perdono e amore da parte di Dio nei confronti dell'uomo. Il messaggio del cristianesimo puÃ² essere tradotto con la semplice ma fondamentale parola AMORE e credo che questo si possa fare anche per l'Anarchia. Dubito che si possa realizzare una societÃ anarchica senza amore. Insomma ritengo che in fondo un anarchico possa credere in Dio e nel cristianesimo o quanto meno negli insegnamenti da questo derivati, meno nella chiesa che spesso si presenta come un istituzione troppo autoritaria e a mio parere in contraddizione con la dottrina che cerca di diffondere.( Per esempio la posizione nei confronti dei gay non Ã¨ scusabile).

                                                   Saluti (A)
                                                   Tubolatore

Benvenuto Tubolatore. Qui difficilmente qualcuno si scandalizzerÃ del fatto che tu veda GesÃ¹ come un Maestro, in quanto anche il principale esponente dell'anarchismo cristiano (Tolstoj) - anticlericale - vedeva in GesÃ¹ un Maestro.Eppur la nostra idea non Ã¨ che idea d'amor, dice una delle canzoni piÃ¹ note dell'anarchismo (scritte da uno degli esponenti piÃ¹ amati del nostro amatissimo movimento). Certamente non si puÃ² costruire o ha poco senso costruire una societÃ anarchica senza amore! Fermo restando che il cristianesimo non ha il monopolio dell'amore, e dunque la futura societÃ anarchica sarÃ composta da cristiani, atei, agnostici... --K2 15:12, 20 ago 2009 (UTC)

Risposta:(Ho cambiato il nome utente perchÃ¨ non mi permetteva piÃ¹ di entrare^^).

Certamente...anzi, ti dirÃ² che in fondo ritengo queste divisioni(cristiani, atei..ecc.)solamenti schemi mentali...schemi che sarebbe meglio abbattere.

                                                Saluti

Prima di copiare gli articoli da wikipedia controllare se giÃ non siano presenti su anarchopedia voci analoghe

Ad esempio, abbiamo "Anarchici e Resistenza" e poi "Anarchici e Resistenza Antifascista". Se il tema Ã¨ lo stesso, andrebbero in qualche modo accorpati.--K2 13:51, 26 ago 2009 (UTC)

Il primo ad essere postato Ã¨ stato gli anarchici e la resistenza antifascista, poi se ne sono aggiunti altri 2...uno l'abbiamo integrato in gli anarchici e la resistenza antifascista e l'altro, Anarchici e Resistenza, l'abbiamo lasciato perchÃ© un pÃ² differisce e comunque sarebbe troppo complesso integrarlo..ovviamente dev'essere un 'eccezione perchÃ© non si puÃ² riempire l'enciclopedia di articoli identici...--Nessuno 08:22, 27 ago 2009 (UTC)

Una cosa Ã¨ la Resistenza (seconda guerra mondiale) e una cosa Ã¨ l'opposizione al fascismo, che ha margini temporali ben piÃ¹ ampi. Bisognerebbe che un articolo trattasse specificamente della Resistenza e un articolo trattasse piÃ¹ in generale dell'opposizione al fascismo (menzionando anche la Resistenza). Se comunque li lasciamo cosÃ¬, bisognerebbe almeno differenziare i titoli (anche le immagini, magari). gli anarchici e la resistenza antifascista si caratterizza per la localizzazione dei vari gruppi: quindi si potrebbe rieditare il titolo "Anarchici e Resistenza Antifascista nelle regioni italiane".--K2 13:14, 27 ago 2009 (UTC)

Mi pare che entrambi si riferiscano alla resistenza vera e prorpia, cioÃ© a quella sviluppatasi dall'8 settembre del 43....l'impostazione e diversa, gli anarchici e la resistenza antifascista fa un resoconto dettagliato delle lotte nelle varie zone d'italia, invece Anarchici e Resistenza fa un discorso piÃ¹ generico mi pare...--Nessuno 09:11, 28 ago 2009 (UTC)

Non ho detto che non parlano tutti e due della Resistenza, ho detto che, nel caso in cui li avessimo accorpati, si poteva fare un articolo sulla Resistenza e uno piÃ¹ generico sull'antifascismo. Comunque, se li lasciamo cosÃ¬ - ho detto - visto che uno Ã¨ generico e uno Ã¨ specifico (localizzazione dei vari gruppi), potremmo rendere piÃ¹ specifico il titolo dell'articolo piÃ¹ specifico, cosÃ¬: "Anarchici e Resistenza Antifascista nelle regioni italiane". Scusate se mi esprimo male ma ho la febbre.--K2 09:33, 28 ago 2009 (UTC)

Prima di copiare gli articoli da wikipedia abbiate almeno la gentilezza di eliminare tutti i tag incompatibili con anarchopedia

E se non ce la fate a farlo subito, aggiungete almeno il tag "articolo in corso di lavorazione".--K2 13:54, 26 ago 2009 (UTC)

Risoluzione conflitto Nessuno-Lupo Rosso

Nel tempo si Ã¨ acuito un conflitto tra me e lâ€™utente Lupo Rosso. Dal mio punto di vista io credo di aver dimostrato in questi mesi di collaborare volentieri con lui (non ho problemi a dire che grazie a lui sono venuto a conoscenza di argomenti a me del tutto sconosciuti o di cui sapevo pocoâ€¦) a patto perÃ² che dallâ€™altra parte ci sia uno sforzo riguardo alla qualitÃ e alla quantitÃ degli articoli. In particolare io gli chiedo di non prendere piÃ¹ Wikipedia come punto di riferimento per i suoi articoli (riguardo agli anarchici italiani K2 ci offre le sue scansioni biografiche e questo non Ã¨ poco, perÃ² vanno usate, magari integrandole con altre informazioni..a meno che non si dimostri riaverne di altre miglioriâ€¦), di sforzarsi in tutte quelle noiose operazioni di formattazione degli articoli (catalogazione, collegamenti interni, titoli dei capitoli ecc.), di scrivere gli articoli tenendo conto che siamo una wiki (ciÃ² vuol dire che sono molto importanti i collegamenti interni e i redirect..), di intervenire a correggere un articolo se si fa notare la presenza di errore o imprecisione ecc. Fatto questo non ho problemi a continuare e non ho problemi nemmeno a farmi carico di alcune noiose operazioni, perÃ² voglio vedere una volontÃ collaborativi..per il resto sono a disposizione..tenendo conto che di errori ne faccio pure io e anche molti ( perÃ² quando me lo fanno notare..e me lâ€™hanno fatto notare piÃ¹ di una voltaâ€¦mi adopero per evitare di proseguire negli errori). VolontÃ che secondo me ultimamente non si Ã¨ proprio vista e lâ€™articolo su Taddei e poi la propaganda bolscevica pro-Trotzkij, fortemente offensiva per la veritÃ dei fatti accaduti a Kronstadt, ne sono una confermaâ€¦tutte queste cose mi hanno fatto girare un poâ€™ le scatoleâ€¦Quindi ognuno dia quanto puÃ² dareâ€¦per il resto massima collaborazioneâ€¦Faccio notare ancora che gli articoli non sono miei o di k2 o di Lupo rosso e quindi non Ã¨ corretto cancellarli, gli articoli sono di anarchopedia e basta. Anche le discussioni non vanno cancellate. Le discussioni sono centrali nel progetto anarchopediano e definirle stupide, inutili, assurde ecc, solo perchÃ© non le condivise Ã¨ un altro errore, errore piÃ¹ grave Ã¨ anche cancellarleâ€¦Per quanto Ã¨ possibile ad una piccola comunitÃ come quella anarchopediano, chiedo a tutti di dare il loro piccolo contributo affinchÃ© si provi a risolvere questo piccolo problemaâ€¦--Nessuno 15:04, 2 set 2009 (UTC)

Dico la mia. Come al solito farei tesoro dei problemi per migliorare la nostra organizzazione. Su anarchopedia siamo al momento pochissimi. Non possiamo permetterci il lusso di aprire tanti articoli e lasciare agli altri l'onere di verificarli, completarli, aggiustarli, correggerli nella sintassi ecc. Se A deve stare dietro a B perchÃ© B non Ã¨ autonomo, il lavoro di A non Ã¨ piÃ¹ libero e produttivo ma coatto, ossia diventa quello di assistere B. Qui nessuno Ã¨ il maggiordomo di nessuno. Ci aiutiamo ma nei limiti del possibile e senza che l'aiuto debba portare via troppo tempo o diventi stressante per chi porta aiuto. Pertanto, quando si apre una voce bisogna essere in grado di portarla autonomamente ad una versione non necessariamente definitiva ma almeno accettabile. Se non si Ã¨ in grado di farlo, si proceda per piccoli passi: un articolo alla volta, un pezzo alla volta. Le cose che non si sanno fare, si possono sempre imparare, non perchÃ© qualcuno ci impone di farlo ma per essere autonomi e non di peso alla comunitÃ . Se si hanno problemi nell'apprendere certe cose, si chieda aiuto: sicuramente ci sarÃ qualcuno disposto, pazientemente, ad insegnarcele. --K2 16:43, 2 set 2009 (UTC)

questo Ã¨ quello che pensa una donna qualsiasi che su un anonimo forum discettava di anarchia;

io penso perÃ² che l'anarchia, non Ã¨ adatta per l'uomo, in quanto non Ã¨ maturo per gestirla e forse non lo sarÃ mai. paradossalmente per me l'anarchia Ã¨ alla stessa stregua della piÃ¹ assoluta ingenuitÃ . oggi come oggi poi darebbe origine alla violenza ad oltranza e nella migliore delle ipotesi ad una assoluta indifferenza , ma proprio nella migliore delle ipotesi.

purtroppo il mondo va cosÃ¬.

Quanta profonditÃ e conoscenza in queste parole che hai fatto tue. Porca miseria, quasi quasi mi ha convinto...:):)..no dai, a parte gli scherzi, ma credi pure di essere originale e non banale? Questa Ã© la classica risposta di chi conosce l'anarchia per le 4 definizioni imparate in tv e a scuola...Il dramma che c'Ã© dietro queste tue parole Ã© che nemmeno ti rendi conto che non sai di cosa parli, altrimenti avresti argomentato molto meglio. Poi il tuo Ã© il discorso tipico dello schiavo: Purtroppo il mondo va cosÃ¬... (quel purtroppo Ã© indicativo che nemmeno a te paice come vanno le cose)Io ti invito a informarti meglio, a leggere chi sa di cosa parla e non gli anonimi utenti che chiaccherano di argomenti importanti come se fossero argomenti da bar...per esempio dovresti leggere senza pregiudizi i nostri articoli oppure i numerosi testi che si possono scaricare liberamente (come punto di partenza io ti invitere a leggere questo, ti renderai conto che la (pseudo) democrazia e lo stato si fondano sulla menzogna storica...)....hai solo da guadagnarci, anche se dovessi mantenere la tua opinione..l'importante Ã© sapere di cosa parli e conoscere bene l'argomento, poi ogni opinione Ã© legittima. Ciao--Nessuno 09:10, 12 ott 2009 (UTC)

Nessuno, siamo sicuri che l'utente Gooal non abbia riportato qui quelle parole per dirci, senza ironia, come il mondo giri male, ossia come il mondo non conosca l'anarchia per quello che Ã¨?--K2 13:36, 12 ott 2009 (UTC)

....PuÃ² essere che lo intendesse in quel senso.... in questo caso chiedo scusa a gooal per averlo un pÃ² strappazzato...--Nessuno 09:00, 13 ott 2009 (UTC)

Ultime scansioni richieste

Le scansioni sono qui scaricabili da qui: http://ita.anarchopedia.org/Utente:K2

Da oggi, chi le vuole, puÃ² chiederle nell'area discussioni della mia pagina personale.--K2 18:25, 15 ott 2009 (UTC)

Immagini con metadati

Sarebbe opportuno non inserire immagini contenenti metadati che questa wiki non puÃ² leggere. Questo per evitare la visualizzazioni di errori nelle pagine delle immagini stesse.--K2 11:08, 20 ott 2009 (UTC)

PDA = Pubblico dominio "antiscadenza"

Da oggi esiste il nuovo template PDA Template:PDA per quegli autori (anarchici ma anche non) disposti a "donare" il loro lavoro al Pubblico Dominio facendo sÃ¬ che esso non consista piÃ¹ di sole opere dai "diritti d'autore scaduti" ma che cominci ad essere una fonte "attuale" di cultura.--Altipiani azionanti 11:29, 22 ott 2009 (UTC)

La donazione al pubblico dominio presuppone un donante, dunque un proprietario. Quindi parliamo sempre di copyright. Allora mi sento di fare questa precisazione (senza intenti polemici): l'unico modo per donare al pubblico dominio Ã¨ usare una licenza come questa (appoggiandosi ad un ordinamento giuridico che consenta la donazione al pubblico dominio; ma Ã¨ discusso se tale "appoggio" sia realmente possibile): http://creativecommons.org/licenses/publicdomain/ Nel nostro sistema, invece, la donazione al pubblico dominio non Ã¨ possibile (quindi dire "dono al pubblico dominio" non significa dire nulla, ossia significa dire "full-copyright"), ma si ottiene lo stesso risultato utilizzando una licenza con cui l'autore si priva di tutti i diritti esclusivi di cui puÃ² privarsi (quella di default dell'anarchopedia italiana, per esempio, che Ã¨ anche copyleft, cioÃ¨ rende il pubblico dominio persistente). Chi rifiuta il copyright, invece, non dona al pubblico dominio nÃ© utilizza una licenza (atto che presuppone una proprietÃ ), ma semplicemente ignora il copyright e agisce come se il copyright non esistesse. Ma attenzione, lo scambio dei saperi non Ã¨ individuale ma interindividuale (cioÃ¨ coinvolge anche gli altri): sebbene sia possibile per chiunque ignorare il copyright (ed essere per questo perseguito dallo Stato: ma ognuno Ã¨ libero di fare la lotta allo Stato), non Ã¨ possibile il contrario, ossia pretendere che il copyright ignori l'autore e le persone che "ricevono" le opere dall'autore. Pertanto, se un autore, in Italia, non utilizza una licenza, ma dice "fai ciÃ² che vuoi di questa opera perchÃ© il copyright per me non esiste" oppure "fai ciÃ² che vuoi di questa opera perchÃ© la dono nel pubblico dominio" non fa altro che mettere il fruitore nella posizione di essere perseguito dallo Stato. Ecco perchÃ©, se l'obiettivo Ã¨ la condivisione e il nemico Ã¨ lo Stato, per raggiungere l'obiettivo occorre utilizzare le armi del nemico (l'anarchismo impugna le "armi", mentre l'anarchia non sa cosa siano). Oltretutto il copyleft libera persistentemente l'opera, mentre il semplice pubblico dominio consente di mettere "sotto chiave" l'opera derivata.--K2 21:37, 22 ott 2009 (UTC)

Il copyright Ã¨ un diritto legale ed esiste per la difesa del diritto di proprietÃ intellettuale ed il copyleft non fa altro che ribadire questo diritto e perpetrarlo e su questo non ci piove. La questione della lotta al copyright e di una libera fruizione e ringiovanimento del Pubblico Dominio me la pongo e la pongo da anarchico, sebbene consapevole delle difficoltÃ che insorgono in un tale contesto. Credo comunque che sia inopportuno e inutile andare ad invocare alle AutoritÃ Istituzionali una legge che possa rendere "fruibile" il Pubblico Dominio, perchÃ© quest'ultimo non Ã¨ stato certo creato per questo scopo ed Ã¨ in perfetta linea col copyright che la stessa AutoritÃ difende. Secondo me la strada giusta Ã¨ un ribaltamento del significato di Pubblico Dominio che dovrebbe generarsi sostanzialmente dalla rinuncia ai diritti d'autore (nonostante le conseguenze), tanto per cominciare a togliere unilateralmente consistenza al copyright stesso. Poi quello che succede ad un'opera "donata" al Pubblico Dominio difatto nessuno lo sa, sia perchÃ© Ã¨ una cosa che non avviene tutti i giorni e sia perchÃ© i diritti morali sarebbero per la legge inalienabili ed intaccabili di fronte ad una eventuale rinuncia ai diritti d'autore che Ã¨ una cosa altrettanto lecita oltrechÃ© legale. La pratica della rinuncia al diritto d'autore con la relativa donazione al Pubblico Dominio potrebbe solo servire a fare un po' di luce in un ambito che Ã¨ proprio come un "buco nero" anche a costo di essere risucchiati dentro (non Ã¨ stata ancora creata la voce in Anarchopedia). E non bisogna dare per scontato o a priori che non possa esistere un autore o una editoria disposta a rinunciare ai diritti d'autore (vedi Pino Bertelli [[1]] - io stesso ho adoperato in passato questa pratica in teatro): se l'anarchia Ã¨ un'utopia vuol dire che essa puÃ² fare anche miracoli! Comunque il dibattito Ã¨ aperto--Altipiani azionanti 08:15, 24 ott 2009 (UTC)

Come ho detto, anche la donazione al pubblico dominio (che Ã¨ un termine creato ed usato dall'ordinamento dello Stato, non certamente dagli anarchici), presuppone un diritto (come fai a spossessarti di quacosa se non lo possiedi?): chi rifiuta il copyright non dona al pubblico dominio, ma semplicemente ignora il diritto. Quando tu dici che bisogna rinunciare ai diritti stai giÃ ammettendo l'esistenza degli stessi: non si puÃ² rinunciare a un diritto esclusivo se prima non ci si Ã¨ attribuiti, in modo assolutamente egoistico, tale diritto esclusivo. Quindi, se davvero vuoi negare il copyright non devi fare altro che ignorarlo (un po' come faccio io nella mia pagina utente), niente di piÃ¹. Questo perÃ² comporta i problemi di cui giÃ ho parlato. Nessuno nega che il copyleft si appoggi sul copyright, cosÃ¬ come nessuno nega che durante la resistenza anche gli anarchici, che predicano la pace e bandiscono la guerra, abbiano impugnato le armi. Una cosa Ã¨ l'anarchismo e una cosa Ã¨ l'anarchia: adesso viviamo l'anarchismo e non possiamo fare finta che lo Stato non esista. Se un compagno viene processato, serve qualcuno che lo difenda utilizzando le leggi dello Stato, non serve qualcuno che dica "le leggi sono ingiuste" (giÃ lo sappiamo che le leggi sono ingiuste). Se oggi voglio promuovere la condivisione dei saperi, non posso fare finta che lo Stato non esista. E il copyleft Ã¨ oggi il modo piÃ¹ efficace di combattere il copyright, perchÃ©, a differenza del pubblico dominio, impedisce che un'opera derivata possa diventare proprietÃ esclusiva di qualcuno. Nell'anarchia lo Stato non ci sarÃ e non ci sarÃ nemmeno il copyright, dunque il problema della libera condivisione nemmeno si porrÃ . Pertanto, almeno dal mio punto vista, quello della donazione al pubblico dominio Ã¨ un tema debole oggi e fuori luogo domani. Senza polemica: tecnicamente il tuo template presuppone il copyright, al pari di qualsiasi altra licenza, ma, a differenza delle licenze, non "funziona", in quanto la donazione al pubblico dominio non Ã¨ possibile. Infine, il vero problema non Ã¨ tanto il copyright quanto il full-copyright; il problema non sta nel fatto che esistano dei diritti ma la gestione degli stessi. Il problema non sono i coltelli ma l'uso che ne viene fatto: tagliare il pane oppure uccidere. Quindi, secondo me, andrebbe superata la polemica "anticopyright" nei confronti dello Stato, perchÃ© a decidere sulla libera condivisione non Ã¨ lo Stato (le cui opere oltretutto sono nel pubblico dominio), ma i singoli. Sono i singoli che decidono cosa Ã¨ libero e cosa non lo Ã¨, non lo Stato, lo Stato, in questo caso, ti dÃ la possibilitÃ di decidere.--K2 12:15, 24 ott 2009 (UTC)

La parola â€œdonareâ€ riferita alle opere dellâ€™ingegno non sarebbe del tutto adeguata perchÃ© tali opere presuppongono un momento di origine, per cosÃ¬ dire di elaborazione, â€œimmaterialeâ€, una fase transitoria che Ã¨ poi quella della divulgazione, (che puÃ² essere anche materiale ma non necessariamente) ed un ritorno alla immaterialitÃ nel pensiero di tutti coloro che hanno potuto fruire e godere del bene ognuno individualmente. Diciamo che un termine piÃ¹ appropriato di donare sarebbe â€œcondividereâ€ proprio perchÃ© stiamo parlando del â€œpossessoâ€ se vuoi temporaneo di un bene che Ã¨ sostanzialmente immateriale e che poi sarebbe all'origine della cultura in senso lato. Ecco perchÃ© il discorso non puÃ² limitarsi ad una questione puramente metodologica o tecnica su quale sia il modo migliore per godere individualmente di un bene pubblico, ma deve andare oltre. Sappiamo tutti che una volta la cultura veniva trasmessa oralmente e dei diritti dâ€™autore neanche lâ€™ombra: di questi ultimi se nâ€™Ã¨ cominciato a parlare dalla nascita della stampa, ma io direi ancora prima, dallâ€™invenzione della scrittura, se ci riferiamo in particolar modo al diritto di paternitÃ dellâ€™opera. Con lâ€™avvento della scrittura prima e della stampa dopo, si Ã¨ capito che un pensiero lo si poteva trasmettere in maniera piÃ¹ fedele e duratura che dal vivo, e finchÃ© si Ã¨ trattato dellâ€™invenzione di un procedimento per â€œmigliorareâ€ la trasmissione del pensiero, Ã¨ stato lecitoâ€¦ Il problema Ã¨ sorto nel momento in cui una cultura orale â€œauto referenziataâ€ Ã¨ poi stata praticamente superata e sostituita da quella scritta fino ad essere stata addirittura invalidata in quei casi sempre piÃ¹ numerosi previsti dalla burocrazia in cui bisognava apporre lo scritto a sostegno dellâ€™orale perchÃ© questâ€™ultimo acquisisse consistenza e validitÃ â€¦â€œlegaleâ€. Câ€™Ã¨ stato cioÃ¨ un momento in cui la cultura orale (che se poi vogliamo Ã¨ quella popolare), che forse fin dallâ€™inizio si Ã¨ sforzata di procedere di pari passo con quella scritta, Ã¨ stata poi improvvisamente espropriata della sua naturale e legittima autenticitÃ , fino al paradosso della frase presa a fondamento del sistema giuridico â€œscripta manent verba volantâ€ secondo cui uno scritto non si limita piÃ¹ a sostenere la verbalitÃ ma vale piÃ¹ di essa ed Ã¨ persino in grado di confutarla. Quindi quando discutiamo di un diritto bisogna saper sempre distinguere tra il suo significato in senso giuridico-legale che scaturisce dai rapporti economici e di potere con lo Stato e il â€œdiritto naturaleâ€ ancora residuo che câ€™Ã¨ dietro e, per quanto originario, Ã¨ â€œinalienabileâ€ proprio come lo Ã¨ quello morale della paternitÃ di unâ€™opera. Quindi si tratta, secondo me, di discutere se un principio legale sancito dalla societÃ capitalistica in cui viviamo debba valere anche nellâ€™ambito delle comunitÃ e delle pratiche anarchiche. Si tratta cioÃ¨ di stabilire se câ€™Ã¨ un motivo di fondo che costringa anche noi anarchici, che pur siamo autori e pubblichiamo opere dâ€™autore, a sottostare ad una regola, quella del copyright, che solo alla larga possiede ancora delle denotazioni di legittimitÃ per cosÃ¬ dire naturali ma che di fatto opera in tuttâ€™altro senso. Lâ€™atto del donare poi non Ã¨ affatto unâ€™ invenzione dello Stato

Non ho detto questo, ho detto che la donazione al pubblico dominio Ã¨ un'invenzione del diritto degli Stati.--K2 21:34, 24 ott 2009 (UTC)

e la donazione stessa assume aspetti diversi a seconda da chi viene fatta, a chi viene fatta e in quale contesto ed entitÃ (Ã¨ molto facile privarsi di qualcosa se si possiede tanto rispetto a chi si priva di quel poco che ha). Ma soprattutto la donazione al Pubblico Dominio non rappresenta un atto di privazione bensÃ¬ una sorta di condivisione di un â€œprodotto della menteâ€ che per giunta ha una attinenza solo parziale al godimento materiale o economico di un bene, essendo esso stesso destinato parallelamente, come dicevo prima, al ritorno allâ€™immaterialitÃ . Io e te non câ€™intendiamo perchÃ© quando tu parli di â€œdirittoâ€ ti riferisci innanzitutto a quello legale dal quale poi fai scaturire le varie possibilitÃ , mentre io mi riferisco innanzitutto a quello naturale contrapponendolo a quello legale e la differenza tra i due Ã¨ chiara: sarebbe la stessa che câ€™Ã¨ tra la legge e la giustizia.

Quando tu usi il template sostanzi il diritto naturale in diritto positivo. Il tuo template Ã¨ analogo ad una Public Domain Dedication (che Ã¨ espressione del diritto positivo).--K2 21:34, 24 ott 2009 (UTC)

Dunque io non mi privo di nulla se dono lâ€™opera del mio ingegno, (non mi riferisco quindi solo allâ€™opera materiale) perchÃ© condivido allo stesso tempo con gli altri una mia creazione, che nasce da me e ritorna a me passando attraverso gli altri che fungono da filtro. Tale opera non ha bisogno di autentiche o di difese da parte di chicchessia e rinunciando ai diritti dâ€™autore Ã¨ ovvio che io rinuncio semplicemente ai diritti legali, per me inesistenti e su cui lo Stato invece fonda le sue premesse e mi impone a sua volta associandoli a quella mia creazione.

Non so come tu possa rinunciare a diritti che per te non esistono. Se per te non esistono, non hai bisogno di rinunciarvi.--K2 21:34, 24 ott 2009 (UTC)

Diciamo pure che la donazione al Pubblico Dominio con la rinuncia ai diritti dâ€™autore sarebbe una sorta di â€œcopyleft senza se e senza maâ€ e che al contrario del copyleft combatte il principio stesso del copyright anche se limitatamente allâ€™autore che ha effettuato la rinuncia ed a quei fruitori che accettano la condivisione senza operare alcuna ulteriore speculazione economica.

Sarebbe una cosa che giÃ esiste e che si fa correttamente con la Public Domain Dedication di cui sopra.--K2 21:34, 24 ott 2009 (UTC)

Come dicevi tu il concetto di Pubblico Dominio che abbiamo noi non Ã¨ certo quello dello Stato e per noi il "metter in comune" Ã¨ una cosa essenziale. E ritorno a dire che questa Ã¨ una problematica che, prima ancora della SocietÃ , riguarda la nostra piccola comunitÃ anarchica e del come doversi porre di fronte a tali questioni.

Siamo su Internet: non esiste una piccola comunitÃ qui. Stiamo "in branda" anche con il brigadiere. Non possiamo ragionare come se fossimo nella Cecilia, purtroppo.--K2 21:34, 24 ott 2009 (UTC)

Il mio template non ha validitÃ legale (e mi conforti dicendomi ciÃ²) ma proprio perchÃ© Ã¨ stato creato per farlo vivere in Anarchopedia e tra quelli che come me ritengono poco "etico" e affatto anarchico, pretendere di trarre utilitÃ e ricchezza (bada non dico sostentamento) dal lavoro intellettuale, cosÃ¬ come invece Ã¨ diventato per la scienza, le arti, l'informazione, ecc. Certo se mi parli della differenza tra anarchismo e anarchia, allora sarÃ bene che tu inserisca in Anarchopedia anche la nuova voce â€œ[anarchista]â€ come di â€œcolui che agisce per il raggiungimento dellâ€™anarchia utilizzando le armi del nemicoâ€ (concetto alquanto marxiano)...

Concetto alquanto anarchico. Vedi il principio di reciprocitÃ in Armand, ad esempio (o, per volare piÃ¹ bassi, il "piombo col piombo" nell'Inno della rivolta). Nell'anarchia c'Ã¨ pace ma per avere quella pace l'anarchismo Ã¨ pronto a fare la guerra. "La pace tra gli oppressi, la guerra agli oppressor", cantano gli anarchici (da sempre). L'anarchia Ã¨ un prato pieno di margheritine, se vogliamo, ma l'anarchismo, per avere quel prato, non puÃ² fare la guerra con le margheritine... deve usare uno strumento che nella societÃ anarchica sarÃ inutile ed aborrito: lo schioppo (simbolo estremo di coercizione). Sia chiaro: trattasi soprattutto di metafora, ma rende bene il concetto. La legge Ã¨ un'arma dello Stato e per combattere lo Stato si puÃ² e in certi casi Ã¨ necessario utilizzare la legge. Non Ã¨ una teoria: Ã¨ la pura e semplice veritÃ .--K2 21:34, 24 ott 2009 (UTC)

o se mi dici, sempre in tema di anarchismo, che per la difesa di un compagno arrestato bisogna utilizzare le leggi dello Stato allora saprai anche che, quando proprio va bene, riuscirai ad ottenere solo un piccolo sconto di pena che varrÃ sicuramente meno della â€œbenemerenzaâ€ di cui si fregerÃ lâ€™AutoritÃ giudicante per il suo atto di clemenza dimostrato.

No, se ti studi la giurisprudenza riguardante gli anarchici, scoprirai che non Ã¨ cosÃ¬. Anche storicamente: Gori, Merlino... ne hanno salvati tanti dalla galera... ed erano tempi piÃ¹ duri di quelli odierni.--K2 21:34, 24 ott 2009 (UTC)

Senza polemica proprio non sono riuscito a capire fino in fondo il tuo discorso sui "singoli" visto che poi cerchi la maniera collettiva per lo scambio dei materiali, o il fatto che io non potrei "tecnicamente" col mio template donare al dominio pubblico o ancora la differenza tra copyright e full-copyright, ma temo che siano di quelle sottigliezze giuridico-legali solo per "addetti ai lavori" e che, per quanto mi riguarda, lasciano il tempo che trovano.--Altipiani azionanti 16:14, 24 ott 2009 (UTC)

Non sono sottigliezze e non sono cose per addetti ai lavori. Sta al singolo autore decidere se il suo lavoro sarÃ condiviso o no. Non lo decide lo Stato. Non mi pare un concetto complicato. Il copyright Ã¨ solo il diritto, il coltello (che puÃ² essere utilizzato in vari modi). Il full-copyright (all rights reserved) invece Ã¨ un modo di utilizzare il coltello: per uccidere la libera condivisione. Il vero problema, quindi, non Ã¨ l'esistenza del copyright ma il modo con cui i diritti d'autore vengono gestiti dai singoli. Per cui abbiamo bisogno di poca teoria e tanta pratica, tanto copyleft. Per questo trovo piÃ¹ utile consigliare una nota di copyright/copyleft a Bertelli piuttosto che disquisire di diritto naturale (anche perchÃ© il tema, dal punto di vista teorico, Ã¨ giÃ stato bene affrontato da Tucker molto tempo fa e mi sembrerebbe di scoprire l'acqua calda).--K2 21:34, 24 ott 2009 (UTC)

Per me il full-copyright (all rights reserved) Ã¨ praticamente la stessa cosa del copyleft (some rights reserved) quando ci troviamo di fronte all'editoria che cerca solo il profitto dalla pubblicazione dell'opera ma Ã¨ anche vero che il nuovo "fine" dell'editoria alternativa, indipendente, ridimensiona il ruolo del profitto a favore di una piÃ¹ equa divulgazione: per tornare al tuo esempio sarebbe come utilizzare una "coltellino pieghevole" per tagliare il pane, andare a funghi, ecc. senza escludere la possibilitÃ di usarlo (eventualmente) anche per uccidere. PerÃ² vedo che la discussione cosÃ¬ rischia di fermarsi su un binario morto... Chiariti tutti i bei vantaggi che comporta "attualmente" il copyleft (che non a caso nasce nel paese della statua della libertÃ ), io ti inviterei ora a ragionare un po' sull'opportunitÃ o meno del rilancio dell'"anticopyright" che in un certo senso si potrebbe equiparare alla larga alla licenza Public Domain Certification che piÃ¹ gli si avvicina e che non Ã¨ "ancora" applicabile in Italia. Vorrei approfondire la discussione sul concetto di "Pubblico Dominio", visto che da anarchici o [anarchista] (come vuoi tu) abbiamo a cuore una libertÃ di azione tenendo sempre a riferimento il bene collettivo... Mi interessa quindi sapere come la pensi in fatto di Pubblico Dominio (sia di opere scadute che di opere fatte coi finanziamenti pubblici) e soprattutto vorrei sapere se sostieni che il copyleft sia meglio del Public Domain Certification (pur sapendo che non Ã¨ anticopyright e che non Ã¨ applicabile) e perchÃ© formalmente un'opera nel nostro paese non sarebbe donabile anche quando si Ã¨ fatta espressa rinuncia ai diritti d'autore per farla divenire un'opera..."pubblicamente accessibile". Che significato e che valenza puÃ² avere, nell'ambito della realtÃ americana, una licenza come la Public Domain Certification?--Altipiani azionanti 12:20, 25 ott 2009 (UTC)

Premesso che ignoro il significato del termine "anarchista" e che si dice ed io chiamo anarchico anche il sostenitore dell'anarchismo, provo a rispondere alle tue domande.

Prima alcune precisazioni: il copyleft non Ã¨ il "some rights reserved" (delle moderate creative commons), ma Ã¨ l'"all rights reversed" (o l'"all wrongs reserved", come disse Li-Chen Wang, che inventÃ² il termine copyleft); in particolare, col termine copyleft si fa riferimento ad una clausola contrattuale che rende le libertÃ persistenti anche sulle opere derivate. Quindi il copyleft Ã¨ di per sÃ© soltanto una tecnica giuridica tesa a sovvertire le regole di default predeterminate dallo Stato, non un'altra faccia del diritto (il copyright Ã¨ il diritto). Quindi, non si puÃ² mettere sullo stesso piano copyleft e copyright perchÃ© sono due cose estremamente diverse (sarebbe come paragonare un coltello e una ricetta di cucina). Passiamo all'"anticopyright". L'"anticopyright" Ã¨ la negazione del copyright, non l'affermazione di un nuovo copyright. Per cui per promuovere l'anticopyright non si deve fare altro che ignorare il copyright, non immaginare chissÃ quali diritti naturali sulla base dei quali poi derivare nuove norme positive. L'"anticopyright" Ã¨ una pratica sociale che si attua nel momento in cui non si riconosce il copyright. Punto. Passiamo al Pubblico Dominio: per quanto riguarda le opere cadute nel pubblico dominio, mi fa piacere che vi siano cadute (non saprei cos'altro dire). Per quanto riguarda le opere finanziate con soldi pubblici, vorrei che fossero nel pubblico dominio (ma vorrei che fossero nel pubblico dominio anche quelle non finanziate con soldi pubblici): si parla comunque di sogni, desideri... lasciano il tempo che trovano, purtroppo. Per quanto riguarda la mia preferenza verso il copyleft (cioÃ¨ licenza ultrapermissiva con clausola copyleft) piuttosto che verso la donazione al pubblico dominio, essa, come ho detto, si basa sul semplice ma fondamentale fatto che se tu doni la tua opera al pubblico dominio, il tuo sapere puÃ² essere sÃ¬ sviluppato ma anche riportato, come sviluppato, sotto full-copyright (quindi si preclude lo sviluppo libero dei saperi a fini squisitamenmte lucrativi), mentre il copyleft serve proprio ad evitare questo effetto (ogni opera derivata deve essere libera come libera era l'opera originaria: il copyleft non Ã¨ altro che questo). Infine, il motivo per cui nel nostro paese non Ã¨ possibile donare opere dell'ingegno al pubblico dominio sta nel semplice fatto che, contrariamente al diritto anglosassone, il pubblico dominio Ã¨ considerato dalla nostra legge come lo stato in cui cade un'opera quando sono scaduti i diritti sulla stessa, non anche lo stato in cui cade un'opera quando l'autore decide di rinunciare a tutti i diritti rinunciabili. Ma attenzione: rinunciare a tutti i diritti rinunciabili (ossia a tutti i diritti patrimoniali) equivale, di fatto, a collocare l'opera in uno stato di pubblico dominio (che, tuttavia, dome dicevamo, non Ã¨ l'ideale per il libero sviluppo dei saperi). Il pubblico dominio Ã¨ l'ideale in una societÃ anarchica, in cui nessuno puÃ² (e vuole) utilizzare il diritto dello Stato per lucrare sui saperi, non in questa societÃ .--K2 13:09, 25 ott 2009 (UTC)

Ti ringrazio per avermi dato una serie di nozioni di diritto e l'opportunitÃ di riflettere sulla giungla dei significati delle varie licenze, confermando, in definitiva, le mie ragioni sui motivi che mi avevano spinto a creare il nuovo template PDA. La rinuncia ai diritti d'autore corrisponde a collocare l'opera nel Pubblico Dominio e su questo siamo entrambi d'accordo. Io credo che il Pubblico Dominio delle opere dell'ingegno Ã¨ a fondamento di una comunitÃ anarchica, anzi Ã¨ la sua ricchezza e il luogo dove si condensano tutte le volontÃ , le intelligenze e le individualitÃ di una moltitudine. Nel Pubblico Dominio esiste solo la paternitÃ dell'opera (visto? Ho evitato di dire il "diritto" alla paternitÃ ) e tutto il resto sparisce e non ha motivo di esistere per chi la pensa allo stesso modo sul valore del Pubblico Dominio. Le opere oggetto di rinuncia ai diritti d'autore rappresentano difatto una sorta di "patto anticopyright" per tutti quelli che condividono questa idea. Tutti gli altri continueranno a fare quello che hanno sempre fatto in una societÃ capitalistica/consumistica e cioÃ© i propri comodi affari a discapito degli altri e dell'ambiente. Insisto quindi sulla validitÃ della "unilateralitÃ " dell'iniziativa ed auspico l'adozione fin da subito del Pubblico Dominio Antiscadenza (Anarchico) per la nostra comunitÃ e per le creazioni dell'ingegno in generale, indipendentemente dal destino, in parte prevedibile e tutto da verificare, delle opere stesse.

Se per comunitÃ ti riferisci ad anarchopedia, ti ho giÃ detto che qui non puÃ² esistere una piccola comunitÃ , ma che siamo in branda anche con il brigadiere (Ã¨ la veritÃ oggettiva, non una mia opinione). Sempre per quanto riguarda anarchopedia, non auspico affatto il pubblico dominio: primo perchÃ© dovremmo eliminare la maggior parte del contenuto di anarchopedia, e secondo perchÃ© sarebbe davvero triste vedere quello che pubblichiamo qui (soprattutto quanto di originale pubblichiamo qui) riprodotto su qualche enciclopedia a pagamento e coperto da full-copyright. Questo, a rigor di logica, dovrebbe interessate anche te, ma pare che il fatto ti sia indifferente.--K2 19:09, 25 ott 2009 (UTC)

Ora mi verrebbe voglia di iniziare tutto un discorso sul valore di un bene comune a livello della sua commerciabilitÃ giusto per capire il significato che puÃ² assumere un bene comune "suscettibile di miglioramento" da parte di un qualunque fruitore... CosÃ¬, istintivamente, mi viene da supporre che il desiderio di miglioramento di un bene o di perfezionamento di un'opera eventualmente donata al Pubblico Dominio, fino a farne diventare un'opera derivata su cui poter apporre il full-copyright, sarebbe in realtÃ proporzionalmente legato al potenziale valore economico-commerciale dell'opera stessa; in poche parole all'interesse capace di suscitare sul mercato del consumismo. Questo per dire, a naso, che probabilmente un tal misfatto non sarebbe neanche un problema per gli anarchici ma solo per quelli che si sentissero impegnati attivamente in una societÃ capitalistica. Inoltre, un'opera che dovesse trovarsi in Pubblico Dominio si tutelerebbe da sola perchÃ© conserverebbe intatta la sua paternitÃ . Il copyleft, oltre a perpetrare il copyright a cui Ã¨ tristemente legato per ingrato destino, a mio modesto avviso, tenderÃ solo a creare settori di conoscenza legati piÃ¹ all'interesse commerciale che ad altro, altrimenti non ci sarebbe motivo di sbigottirsi tanto di fronte ad un'eventuale opera derivata non piÃ¹ liberamente accessibile. Ma penso che la discussione sarebbe troppo lunga e complessa e soprattutto improduttiva se fatta solo in due, di cui per giunta uno anarchista e l'altro non (scherzo).--Altipiani azionanti 18:27, 25 ott 2009 (UTC)

Secondo me hai un'idea del copyleft un po' distorta: il copyleft non perpetra il copyright, ne elimina gli aspetti nocivi. E' una tecnica giuridica, non un diritto (come ti ho detto). Tu parti dal presupposto che tutto ciÃ² che Ã¨ prodotto dallo Stato Ã¨ negativo. Non Ã¨ cosÃ¬, per fortuna. La dichiarazione universale dei diritti umani, ad esempio, Ã¨ un prodotto degli Stati, ma non Ã¨ cacca. Sono principi che ritrovi anche negli statuti delle federazioni anarchiche. Non Ã¨ necessario riscrivere la civiltÃ giuridica per prendere ciÃ² che di buono ha prodotto nei secoli e portarcelo nel "regno" dell'anarchia o nella pratica dell'anarchismo. Comunque, ognuno ha le sue santissime opinioni. Mi limito solo a dire che l'espressione pubblico dominio (che usano gli Stati) dal mio personalissimo punto di vista Ã¨ orribile. GiÃ meglio "pubblica disponibilitÃ ", "condivisione universale"... esistono milioni di espressioni piÃ¹ felici, imho... basta un po' di fantasia. "Pubblico dominio" ricorda anche il pubblico demanio... espressioni analoghe ed alquanto stataliste-"staliniste".--K2 19:09, 25 ott 2009 (UTC)

Semmai io parto dal presupposto che tutto ciÃ² che Ã¨ giuridico e "gestito" dallo Stato Ã¨ negativo;

Non Ã¨ oggettivamente vero--K2 20:04, 25 ott 2009 (UTC)

difatto anche la Costituzione Italiana, nei suoi principi fondamentali, sembra essere una cosa egregia, ma sappiamo benissimo che Ã¨ solo una farsa.

Allora il problema non Ã¨ la Costituzione ma la sua inattuazione. Ma attenzione: se ciÃ² che non Ã¨ attuato Ã¨ una farsa, allora anche l'anarchia Ã¨ una farsa. No, il ragionamento non mi piace. :-)--K2 20:04, 25 ott 2009 (UTC)

Non Ã¨ esatta questa tua affermazione perchÃ© si reputa una farsa quando formalmente si dichiara di vivere in virtÃ¹ di certi principi mentre in realtÃ non si fa nulla o quanto dovuto per attuarli (vedi per es. Stato democratico e Carta Costituzionale). Per l'anarchia Ã¨ diverso: sarebbe una farsa solo se entrato a far parte di una comunitÃ (o societÃ ) che si dichiara anarchica, mi dovessi accorgere che i principi anarchici vengono disattesi.--Altipiani azionanti 09:26, 26 ott 2009 (UTC)

Ridurre l'anarchia alla Cecilia mi sembra errato. L'anarchia non si accontenta di piccole oasi felici e isolate (se mai ve ne siano... indicamene una). L'anarchia vive senza Stato, non vive nello Stato, all'interno di piccole comunitÃ che comunque prima o poi fanno i conti con lo Stato (anarchopedia, poi, ha un naturale canale diretto con la PolPost). Quindi si potrebbe dire che l'anarchia Ã¨ fallimentare al pari della democrazia (anche la democrazia potrebbe dire: "scusate, ma non Ã¨ colpa mia, Ã¨ la forma Stato che non mi si confÃ "... e potrebbe aggiungere: "comunque, io, almeno sulla carta, mi sono realizzata, tu, invece, anarchia, non sei stata capace nemmeno di quello"). Ma io non lo dico, perchÃ© questo Ã¨ un ragionamento che fanno i veri marxisti, cioÃ¨ quelli che, scientisti, empiristi, materialisti, hanno visto nel socialismo reale l'invaliditÃ della teoria marxista (sembra un paradosso ma Ã¨ proprio cosÃ¬). Io invece, non sono scientista, come Marx, ma utopista, quindi credo all'ideale anche se, per il momento, gli uomini (l'anarchismo) dimostrano di non essere in grado di realizzarlo (comprensibilmente... ). Ma questo non significa che non sia possibile essere anarchici anche se non si vive nell'anarchia. E quindi non mi chiamerÃ² anarchista, ma anarchico.--K2 11:10, 26 ott 2009 (UTC)

Comunque non Ã¨ come pensi tu, altrimenti avrei insistito per il semplice anti-copyright piuttosto che per la donazione al Pubblico Dominio con la rinuncia ai diritti d'autore. Condivido con te che il termine Pubblico Dominio non Ã¨ tra i migliori ed io stesso l'ho usato semplicemente perchÃ© in uso comune o per intenderci meglio. Fosse per me lo chiamerei semplicemente "Pubblico" anche se Ã¨ contrario di "privato" che Ã¨ un altro pessimo termine se inteso con accezione diversa da "personale".--Altipiani azionanti 19:27, 25 ott 2009 (UTC)

Ho pubblicizzato l'apertura della discussione su indymedia [2] invitando a partecipare anche gli altri compagni che fossero interessati al tema. Propongo di iniziare un "tam tam" facendo pubblicare l'informativa anche su UmanitÃ Nova, Anarchaos, Rivista Anarchica e gli altri siti anarchici...--Altipiani azionanti 11:31, 26 ott 2009 (UTC)

Per favore

NON inserite i testi su wikipedia, non cÃ¨ compatibilitÃ di licenze e tutto viene cancellato, grazie. --79.34.26.39 08:03, 29 ott 2009 (UTC)

Quello che dici non Ã¨ vero, in quanto anarchopedia accetta qualsiasi tipo di licenza e dunque su anarchopedia trovi molti testi e immagini rilasciati con licenze compatibili con WikipediaÂ®. Quindi, se generalizzi, sbagli. Devi essere piÃ¹ preciso. A cosa ti riferisci esattamente?--K2 09:26, 29 ott 2009 (UTC)

La licenza copyzero per i testi non Ã¨ compatibile perchÃ¨ prevede la ripubblicazione sotto quella licenza, cosa non possibile su wiki. Quindi i testi presenti qui non possono essere importati lÃ , lo scrivo perchÃ¨ varie volte alcuni utenti copiaincollano materiale da qui e lo scrivono su wiki. --79.34.26.39 09:33, 29 ott 2009 (UTC)

1. Non Ã¨ vero che la licenza copyzero 1.0 prevede la ripubblicazione sotto quella licenza. Prevede la ripubblicazione sotto qualsiasi altra licenza copyleft (dunque anche la cc-by-sa). 2. Su anarchopedia sono rilasciati con licenza copyzero 1.0 soltanto i testi che gli utenti non decidono di rilasciare con altre licenze. Quindi, ti ripeto che non puoi generalizzare perchÃ© su anarchopedia puoi ben trovare articoli rilasciati sotto CC come articoli rilasciati sotto licenze non compatibili con WikipediaÂ® (ma, ripeto, non Ã¨ il caso della licenza copyzero 1.0). Capito come funziona qui? Per ogni articolo devi vedere con quale licenza Ã¨ stato rilasciato. PER FAVORE, WIKIPEDIANI, EVITATE DI PERSEVERARE NELL'INTOLLERANZA INGIUSTIFICATA, GRAZIE. :-)--K2 09:43, 29 ott 2009 (UTC)

nuovo utente

ciao a tutti, sono nuovo qui mio nome di battaglia MISOPICKLE sono vegetariano, macrobiotico, ecologista e pacifista, mi occupo professionalmente di dietetica cinese e macrobiotica, fengshui classico cinese, Taoismo e medicina naturale. fui ispirato all'anarchismo nonviolento da De AndrÃ¨, Tolstoi, poi visitai Walden Pond, lessi Emerson,Bakunin e Proudhon. Sono contrario alla falsa contrapposizione destra-sinistra, non voto da 32 anni e non credo alla "democrazia" specie nella forma odierna. Mi ha segnalato questo sito un amico ho poi incontrato e che non nomino, l'ho conosciuto su Comedonchisciotte col nick di Okinawa... Ho scritto su Wikipedia ma le mie voci sono state stravolte, non m'interessa piÃ¹. Spero di collaborare molto, specie nella corrente di pensiero anarco-pacifista, vegetariano.....

ciao dalla Lunigiana, prov. di Carrara, dove Anarchia Ã¨ un ricordo ancor vivo.

Misopickle

Certo, il circolo Malatesta di Gragnana Ã¨ il piÃ¹ antico circolo anarchico d'Italia. Benvenuto.--K2 10:42, 6 nov 2009 (UTC)

UPLOAD FILE IN META-ANARCHOPEDIA

Sono tre giorni che cerco inutilmente di caricare immagini su meta-anarchopedia e mi appare "La connessione al server Ã¨ stata annullata durante il caricamento della pagina". Non vorrei che fosse un particolare trattamento "a me riservato". Chi ha i permessi in "alto" Ã¨ pregato di verificare. Grazie.--Altipiani azionanti 10:45, 7 nov 2009 (UTC)

Si tratta certamente di una cospirazione contro di te operata dai vertici oscuri di anarchopedia. Comunque, le immagini che dimensione hanno?--K2 13:05, 7 nov 2009 (UTC)

192Kb, quindi molto meno dei 2 MB di limite massimo ed Ã¨ una immagine .jpg.--Altipiani azionanti 13:35, 7 nov 2009 (UTC)

Ãˆ

Sto cambiando tutte le "E'" in Ãˆ e sto andando a capo (dove serve) con i <br />. --Leonardo Margiotta ^{(discussione)} 14:57, 26 nov 2009 (UTC)

Archiviazione

GiacchÃ© qualcuno chiedeva di archiviare, ricordo che Ã¨ alla fine di ogni anno che la pagina del collettivo viene archiviata (vedasi all'inizio di questa pagina).--K2 16:42, 26 nov 2009 (UTC)

Proposte cancellazione

Da agosto sono presenti in Categoria:Voci proposte per la cancellazione una serie di articoli che alcuni utenti di Anarchopedia vorrebbero cancellare. Quasi un mese fa ho fatto la richiesta ufficiale per la cancellazione dei suddetti. Adesso il mese sta per scadere e quindi gli articoli andrebbero eliminati..se qualcuno ha qualcosa in contrario puÃ² farlo in questa sezione...--Nessuno 09:57, 3 dic 2009 (UTC)

E' passato un mese dalla proposta di cancellazione ho eliminato 4 articoli: Carboni, clima italiano, gabriele polo e macchianera. L'articolo sul comunista Ricci Ã¨ stato censurato da wikipedia, quindi Ã¨ bene recuperarlo..e poi comunque Ã¨ un comunista. Kevin Mitnick puÃ² ugualmente essere anarchizzato, vista la sua attivitÃ di hackeraggio. Non a caso che nella lista dei testi scarcabili ne abbiamo anche uno suo...Comunque i cloni sono cancellati sono consultabili in Articoli clonati--Nessuno 09:25, 11 dic 2009 (UTC)

Citazioni

Ho creato un template per le citazioni, cosa ne pensate?--Leonardo Margiotta ^{(discussione)} 15:09, 4 dic 2009 (UTC)

Se non avete nulla in contrario...

... metterei questa foto in home per qualche giorno:

ALEXIS VIVE

Se non sbaglio Ã¨ un'universitÃ greca.....Ã¨ una foto molto bella. --Nessuno 09:08, 9 dic 2009 (UTC)

E' la biblioteca nazionale di Atene. Ritorno a fare un salutino ogni tanto.. Un abbraccio a tutto tondo con la A nel mezzo a tutto il collettivo. --LibertÃ 00:47, 13 dic 2009 (UTC)

Anarcopedia non Ã¨ una scuola per "sbirri"

Lo dico con tono ironico (quindi nessuno si offenda), ma per ribadire un concetto molto importante. Se qualcuno "indaga" sul conto di un altro utente e viene a sapere o crede di essere venuto a sapere cose (nome, luogo, professione, attivitÃ , ecc.) che l'utente oggetto di "indagine" non ha mai rivelato su anarcopedia (perchÃ© intende tutelare la propria riservatezza o perchÃ© cosÃ¬ gli gira), non le pubblichi sulla wiki (poco importa se sia facile o difficile scoprire queste cose), tantomeno le utilizzi come stupida arma di ricatto. E' abbastanza deludente dover arrivare a mettere queste cose per iscritto (perchÃ© in questo tipo di comunitÃ dovrebbero essere scontate), ma evidentemente Ã¨ necessario. Altra cosa: nelle propria pagina utente ognuno puÃ² scrivere quello che vuole e cancellare quello che vuole. PerÃ², se Ã¨ in corso una discussione tra due utenti, non Ã¨ obiettivamente corretto (tantopiÃ¹ per anarcopedia) cancellare quello che l'altro dice (oltretutto impedisce anche la comprensibilitÃ della discussione stessa da parte degli altri). --K2 16:46, 9 dic 2009 (UTC)

Lupo Rosso

per K2 se ti riferisci a questo

se vuoi puoi anche non rispondermi perche' e' informazione personale ma tuo padre si chiama per caso Giosue' se e' cosi' salutamelo--Lupo rosso 18:11, 9 dic 2009 (UTC) sii chiaro e non c'entrano gli sbirri era per salutare eventualmente un mio amico che non vedo ne' ho notizie da un pezzo quindi occhio ai termini che usi ed inoltre mi e' stato gentilmente risposto senza il minimo problema--Lupo rosso 09:26, 10 dic 2009 (UTC)

Non credo si riferisca a questo, bensÃ¬ al fatto che Leonardo ha pubblicamente rivelato la zona geografica da dove digito. Non che ci voglia molto, basta sapere l'IP e si puÃ² risalire grosso modo al luogo da dove uno digita (forse Leonardo non sa che anche se si logga sempre sappiamo benissimo da dove digita)...perÃ² il gesto Ã¨ odioso. Probabilmente Ã¨ davvero un 14 enne annoiato, ma anarchopedia non Ã¨ nemmeno un asilo per ragazzini annoiati. Il gesto che ha fatto merita il blocco, spero che nessuno abbia da riddire...--Nessuno 09:33, 10 dic 2009 (UTC)

Poco male, avete un contributore in meno. --Template:Utente:Leonardo Margiotta/firma 12:34, 10 dic 2009 (UTC)

Siccome Ã¨ passato del tempo dalla rivelazione della zona geografica al blocco, Ã¨ accaduto qualcos'altro nel frattempo? --K2 14:01, 10 dic 2009 (UTC)

Veramente son passati 2 giorni e non ha potuto far altro perchÃ¨ l'ho bloccato. E' vero che avendo a disposizione l'IP, la zona di appartenenza di quell'IP puÃ² essere grossolanamente localizzato da chiunque..perÃ² quello che conta Ã¨ l'atto in sÃ©. Probabilmente Ã¨ uno che non sa come passare il tempo, fa delle cose utili e poi qualche marachella per divertirsi un pÃ²..il blocco Ã¨ comunque solo di 1 mese--Nessuno 09:25, 11 dic 2009 (UTC)

SÃ¬, ho notato la riduzione e spero che questo periodo serva a Leonardo per riflettere su certi aspetti del suo comportamento e migliorarsi. Se nel frattempo vuole contribuire agli articoli puÃ² comunque farlo anche senza essere loggato.--K2 11:33, 11 dic 2009 (UTC)

Ancora sulle licenze

PerchÃ¨ adesso abbiamo 2 categorie e 2 template ( PDA e anarcocopyright)?Che differenze ci sono?Ma non avevate detto che era stato risolto? CosÃ¬ a me non pare..con questi 2 cosi adesso si crea confusione e basta...non dovrebeb bastare una sola categoria e un solo template...Risolviamo, almeno temporaneamente, questo problema, sÃ¬ o no?Non ci possono essere 2 categorie distinte per significare la stessa cosa...--Nessuno 10:36, 14 dic 2009 (UTC)

Non Ã¨ affatto la stessa cosa, Nessuno, ma non solo nella teoria, proprio nella pratica. Sono due cose che hanno effetti ben diversi: chiunque puÃ² prendere un articolo sotto PDA, modificarlo e mettere sotto "All rights reserved" l'articolo modificato, ottenendo un lucro esclusivo. Con l'anarcopyright, invece, questa conseguenza non Ã¨ possibile, perchÃ© (come scritto nel template, che non richiede molto tempo per essere letto: Ã¨ una riga) i derivati (ossia gli articoli modificati) non sono proprietarizzabili, non possono essere messi sotto All rights reserved, non possono essere fonte di lucro esclusivo, ma restano Never right reserved. E' dall'inizio che io e Altipiani discutiamo animatamente di questa non piccola differenza: posso capire che te ne importi poco, ma, ti prego, non dire che sono la stessa cosa. :-) --K2 12:26, 14 dic 2009 (UTC)

Il problema Ã¨ che se anch'io o un altro ci inventiamo un'altra licenza allora rimepiamo gli articoli di template e categorie..francamente ciÃ² Ã¨ ridicolo, perchÃ¨ evidenzierebbe una clamorosa divisione interna, ciÃ² significherebbe che di collettivo anarchopediano c'Ã¨ solo il nome...Io sono ignorante su questi argomenti, l'ho detto e l'ho dimostrato, ma non sarebeb bastato dire che tutti gli articoli del collettivo sono a disposizione di tutti e ognuno puÃ² farne quello che vuole. Punto e basta. Solo gli articoli copiati da altri siti o da libri andavano catalogati secondo le loro originali licenze..non si poteva fare? E poi, comunque, io pensavo ad un template multilicenza (per evitare di riempire gli articoli di template e categorie), ovvero un template in cui si dice: quest'articolo Ã¨ sottoposto a diverse licenze..si metetrebbe un link interno che rimanda ad un altro articolo che evidenzia le diverse licenze presenti e i nomi degli utenti che sono sotto quella o quell'altra licenza...non so se ho reso l'idea...oppure il link potrebbe rimandare alla discussione e lÃ ognuno, se vuole, dice: i miei contributi sono della licenza A, B, N, E, HG, ecc.Non si potrebbe fare (sempre che mi sia spiegato)?--Nessuno 09:48, 15 dic 2009 (UTC)

Magari ognuno esprimesse una sua visione sui diritti d'autore. Sarebbe molto interessante ed utile. Temo perÃ² che questo non accadrÃ (quindi il pericolo che tu sottolinei dovrebbe essere ben lontano). Il collettivo non c'entra assolutamente nulla con le opinioni dei singoli. Non Ã¨ che siccome esiste un collettivo tutti devono pensarla allo stesso modo. Il pluralismo Ã¨ un elemento di arricchimento e va garantito. La politica unitaria, perÃ², esiste ed accomuna tutte le anarchopedie, che hanno scelto di utilizzare le licenze piÃ¹ varie, anche quelle inventate dai singoli contributori (perchÃ© no?). L'unica regola fissata Ã¨ stata quella di rifiutare licenze che impediscano la modifica delle voci stesse (il motivo mi pare ovvio). Semmai Ã¨ distaccarsi dal principio pluralistico che segnerebbe una divisione interna tra quelli che lo vogliono e quelli che non lo vogliono. Passando al template "multilicenza": si puÃ² certamente creare, perÃ² si potrebbe risolvere il problema delle troppe categorie semplicemente inserendo queste ultime all'interno dei template stessi, in modo che non finiscano nel footer. Quanto ai troppi template relativi alla gestione dei diritti, per il momento ci sono pochissimi articoli (penso che si contino sulle dita di una mano) ad averne due e nessuno ad averne piÃ¹ di due... quindi al momento non mi pare che esista un problema di eccessivo numero di template negli articoli (poi sono collocati per lo piÃ¹ alla fine del testo, quindi non mi sembrano nemmeno ingombranti). Su wikipedia o wikimedia ci sono molte voci rilasciate con molte licenze diverse, che vengono inserite spesso in template multilicenza... a proposito, credo che su wikimedia esistano migliaia di licenze diverse... se non si pongono il problema loro che sono assai spesso liberticidi, dobbiamo porcelo noi? :-) Questo, a mio modo di vedere, sarebbe davvero ridicolo.--K2 13:54, 15 dic 2009 (UTC)

Il pluralismo va benissimo, ma poichÃ¨ siamo pochissimi utenti che collaborano, mi sarei aspettato una risoluzione unitaria del problema. Questo non esser riusciti a trovare una vera soluzione al conflitto, per me Ã¨ una sconfitta. Non siamo riusciti a risolvere il primo vero conflitto anarchopediano. Proprio perchÃ¨ siamo pochissimi avremmo dovuto risolverlo...non ci inseguiva nessuno, abbiamo fatto a meno per anni della licenza anarchica e avremmo potuto aspettare qualche settimana o qualche mese...sino a trovare la soluzione piÃ¹ opportuna. Fose son pessimista ma la leggo come una pesante sconfitta per anarchopedia. Una sconfitta che non pregiudica il futuro, ma pur sempre una sconfitta.--Nessuno 15:53, 15 dic 2009 (UTC)

Non ho capito a quale conflitto ti riferisci. Al fatto che ad Altipiani non piace l'anarcopyright e a me non piace il pubblico dominio anarchico? Non Ã¨ un conflitto Ã¨ semplicemente l'espressione delle proprie idee. E meno male che Ã¨ cosÃ¬. Non ho capito perchÃ© ci vuole una visione unitaria su un tema se anarchopedia stessa auspica che su quel tema possano esserci ed affermarsi le visioni piÃ¹ diverse. Proprio non capisco, Nessuno. Se il pluralismo va benissimo come dici, il pluralismo Ã¨ esattamente questo. Cos'altro sarebbe altrimenti? Ti faccio un esempio concreto: se dobbiamo decidere se eliminare o non eliminare i cloni di wikipedia, il pluralismo Ã¨ fuori discussione. PerchÃ©? PerchÃ© la soluzione Ã¨ una: o elimini o non elimini. Quindi se la soluzione Ã¨ una, prevale la sintesi. E mi pare che da questo punto di vista non ci siano mai stati problemi, sebbene ognuno abbia espresso la sua opinione. Quando invece soluzioni diverse possono benissimo convivere, la convergenza non Ã¨ necessaria ed anzi la cosa migliore Ã¨ dare la possibilitÃ a ciascuno di adottare la soluzione che preferisce. E questo si chiama pluralismo. Non so come tu abbia vissuto la discussione ma non Ã¨ mai stata posta nei termini "o facciamo cosÃ¬ o facciamo cosÃ¬". C'Ã¨ stato uno scambio di visioni tra due utenti con idee diverse, ma nÃ© io nÃ© Altipiani abbiamo mai pensato di condizionare l'uno alla scelta dell'altro o di convergere. Anche perchÃ©, fortunatamente, non era minimamente necessario. Se c'Ã¨ una dottrina che ha mille sfaccettature diverse Ã¨ quella anarchica: vediamo di preservarle queste sfaccettature, lÃ dove preservarle fa bene all'anarchia, arricchisce la discussione e produce teorie. Ma pensa anche al "caso Pasolini": Ã¨ stata una sconfitta il fatto che ognuno abbia potuto manifestare nell'articolo il suo punto di vista? Non credo proprio. Ce ne fossero di enciclopedie cosÃ¬, ce ne fossero! E' proprio questo nostro dare a tutti la possibilitÃ di esprimersi che ci caratterizza: rinunciare a questa possibilitÃ significherebbe rinunciare all'anarchia, ai nostri principi, diventare Wikipedia 2 la vendetta.--K2 17:06, 15 dic 2009 (UTC)

Bene K2, allora ora non ti devi arrabbiare se ti dico che bisogna stare attenti a non fraintendere o a travisare le parole degli altri, perchÃ© col tuo modo sbagliato di esprimerti rischi di colpire la suscettibilitÃ di qualcuno e di offendere: ti sembra che Nessuno non sappia cosa sia il pluralismo, o che abbia bisogno di una lezione da te o da qualcun altro in merito?! Anche la nostra discussione Ã¨ diventata un conflitto nel momento in cui, nel fraintendere o travisare (non so ancora bene) le mie parole sull'imposizione del PDA che avrei voluto fare nei confronti degli altri, hai cercato con me una rottura, solo perchÃ© stavo mettendo in discussione una scelta (e cioÃ© quella di aver messo Copyzero come licenza di default) che avevate fatto solo in due al momento della fondazione di ita.anarchopedia. Il mio discorso sul Pubblico Dominio non era certo finalizzato all'imposizione nei confronti degli altri della mia scelta, (non sono un pusillanime), causando una grossa caduta di stile da parte tua e solo perchÃ© in quel momento ti faceva comodo screditarmi e costringermi a mollare la discussione. Io avevo avanzato l'invito ad un dibattito aperto sul tema delle licenze e del PDA in particolare, che andasse anche oltre i confini di anarchopedia, adducendo anche le ragioni di uno dei padri dell'anarchia Proudhon che aveva giÃ detto in merito, indipendentemente dalle scelte che poi uno possa aver giÃ compiuto (ci sono molti che non hanno ancora fatto una scelta in merito e si sono semplicemente affidati alla condizione di "default"di anarchopedia o alla comune tendenza). E' nel mio DNA mettere in discussione qualunque cosa giusto per avere l'illusione che la scelta fatta sia sempre quella piÃ¹ giusta. Io, riprendendo un tema caro a Proudhon, sono del parere che non debba esistere il "mestiere dell'intellettuale" quando si dice di stare agendo in nome della cultura e su questo volevo che si cominciasse a discutere: altro non Ã¨ il copyright se non la possibilitÃ di legittimare un qualsivoglia "utile" dal prodotto dell'ingegno, anche quando questo debba servire solo a scopi culturali. Ed ora, ritornando alla fattispecie di Anarchopedia, perchÃ© non si dica che io abbia fatto solo una questione di lana caprina o un discorso inutile, chiarisco che avere messo come licenza di default Copyzero Ã¨ stato sbagliato perchÃ© ciÃ² ha reso incompatibile il Pubblico Dominio su Anarchopedia, tanto che tu stesso mi hai praticamente quasi imposto di cambiare immagine del template PDAcontributi (cosa che io ovviamente mi sono rifiutato di fare vedi qui) per poterlo usare, perchÃ© non si confondesse col vero e proprio del Pubblico Dominio Anarchico. Quando hai affermato precedentemente "La politica unitaria, perÃ², esiste ed accomuna tutte le anarchopedie, che hanno scelto di utilizzare le licenze piÃ¹ varie..." hai detto una cosa vera, perÃ² come al solito, hai detto una cosa solo a metÃ , perchÃ© la vera politica unitaria delle Anarcopedie, e che aggiungo essere veramente pluralista, avrebbe stabilito come condizione di "default" proprio il Pubblico Dominio dal momento che esso non esclude nessun'altra licenza perchÃ© totalmente compatibile, eccetto ovviamente quella full-copyright che chiunque di noi rifiuta per principio (leggi qui al punto 1). Come vedi la politica unitaria alla quale tu fai riferimento non dice proprio quello che dici tu. Quelli delle altre anarchopedia, siccome sono veri pluralisti, hanno compreso bene questa cosa e l'importanza di mettere il Pubblico Dominio come default ai fini della massima libertÃ per l'uso delle altre licenze, e come vedi, l'hanno anche scritto chiaramente (in inglese). Nel creare ita.anarchopedia, avete peccato di eccesso di zelo, ritenendo di imporre, a fin di bene s'intende e con metodo "comunista" la vostra visione del "permesso d'autore" a tutti mettendo come default Copyzero e forse l'avete fatto volutamente (ma spero proprio di no) giusto per tagliare fuori il Pubblico Dominio da Anarchopedia, tanto che ieri, mi hai ammonito dicendomi che avrei dovuto cambiare il tag PDAcontributi (vedi qui) se avessi voluto editare un contributo sotto PDA, adducendo le ragioni "degli altri" che invece, a quanto pare, non la pensano affatto come te. Scusami se non riesco proprio a tacere:-)--Altipiani azionanti 19:12, 15 dic 2009 (UTC)

No, Altipiani, non penso che Nessuno non sappia cos'Ã¨ il pluralismo nÃ© l'ho mai detto. E penso anche che Nessuno non abbia mai parlato di estrazioni sociali in senso discriminatorio come hai fatto tu con me, senza nemmeno sapere qual'Ã¨ la mia estrazione sociale. E non penso nemmeno che Nessuno si sia mai messo ad indagare su di me e sulle mie frequentazioni. Quanto al resto, ti dico solo, visto che evidentemente non lo sai, che la politica delle altre anarchopedie di adottare la stessa politica di questa anarcopedia Ã¨ stato il frutto di una mia proposta fatta su meta. Mi pare che questo basti per chiarire quale sia la veritÃ . Quanto al tag, dici cose non vere: fortunatamente quello che ti ho detto ieri Ã¨ ancora lÃ¬ e tutti possono leggere quello che ho scritto. Un'ultima precisazione doverosa: quando dici che c'Ã¨ una licenza di default e dici che questo ti impedisce di usare il PDA, dici una grande falsitÃ . Ognuno qui (te compreso) sceglie la licenza che gli pare. Proprio per questo nel footer Ã¨ scritto Â«ove non diversamente specificatoÂ». Visto che, come dici tu, l'italiano Ã¨ italiano, chi non mette un template non lo mette perchÃ© Ã¨ una sua scelta, non perchÃ© gli viene imposto. Detto ciÃ², se hai qualcosa da proporre, proponilo. Fiumi di parole per dire cosa? Che io sono cattivo? Non hai altro da dire? Qualcosa di utile per la collettivitÃ ? Ti viene in mente nulla? Qualcosa che non sia un attacco personale? Se parli di cose vere ed utili, ti rispondo. Altrimenti, sarÃ² costretto ad ignorarti come si ignora un troll. La scelta spetta solo a te. Vedi tu se continuare sulla linea della denigrazione gratuita o se parlare civilmente di cose vere. --K2 19:43, 15 dic 2009 (UTC)

Se le altre anarchopedie adottano o adotteranno la stessa politica di questa anarchopedia per me commetteranno un errore: hanno fatto bene nel preferire il Pubblico Dominio in default,

FALSO: non c'Ã¨ e non c'Ã¨ mai stato alcun pubblico dominio di defalult sulle altre anarchopedie; prima c'era la GNU FDL e basta; poi volevano passare alla CC come su wikipedia, ma grazie alla mia proposta hanno adottato un sistema pluralistico (ancora in via di definizione) in cui ci sono tante licenze ed ovviamente anche il PD, che come ti ho detto tante volte - ricevendo sempre come risposta un secco e, concedimi, ottuso "ma per me non Ã¨ cosÃ¬!" - NON E' POSSIBILE UTILIZZARE ATTIVAMENTE IN ITALIA: non si puÃ² donare al pubblico dominio in Italia e in Europa! non si puÃ² mettere il PD di default! altrimenti equivale ad ALL RIGHTS RESERVED; su meta trovi scritto, infatti, quanto segue (a proposito dell'utilizzare il pubblico dominio di default... non Ã¨ molto preciso ma rende l'idea): If there is no licensing template on the article page (usually at the bottom), then you are able to use Anarchopedia content without restriction. In Anglo-Saxon jurisdictions this means that you are able to use Anarchopedia content as public domain content, while in the Continental jurisdictions you should treat the content as though published under an attribution-only license (one example of such a license is the Creative Commons Attribution License); purtroppo la realtÃ Ã¨ ancora peggiore perchÃ© utilizzare il PD di default non significa utilizzare una licenza come la Creative commons, ma significa non utilizzare NULLA; dunque opera di default la legge, che di default mette sotto ALL RIGHTS RESERVED il contenuto pubblicato senza licenza; Ã¨ questo che vuoi Altipiani?? pare proprio di sÃ¬ (nelle considerazioni che seguono, tuttavia, fingerÃ² di credere che pubblicare sotto il PD sia possibile, tanto a te che importa??) --K2 22:35, 15 dic 2009 (UTC)

perchÃ© esso rappresenta quel grande contenitore che puÃ² contenere tutte le altre licenze (da dichiarare volta per volta coi nuovi contributi) perchÃ© compatibile con tutte.

Viceversa se metto una copyleft come default, alla fine la PDA non la posso piÃ¹ mettere perchÃ© va in contrasto con la "clausola di permanenza".

FALSO: non c'Ã¨ alcun copyleft di default perchÃ© Ã¨ scritto Â«ove non diversamente specificatoÂ»--K2 22:35, 15 dic 2009 (UTC)

E' chiaro che alla fine il PDA, se messo di default, praticamente scompare perchÃ© inglobato dai contributi delle altre licenze quando diventano prevalenti, e ciÃ² Ã¨ reso possibile proprio in virtÃ¹ del fatto che il PDA non impone nessuna restrizione.

VERO: e questo permetterebbe a Mondadori di prendere i contenuti di Anarchopedia (quelli finiti di default sotto PDA), metterli sotto ALL RIGHTS RESERVED ed avere profitti esclusivi--K2 22:35, 15 dic 2009 (UTC)

Questo Ã¨ il modo piÃ¹ corretto di procedere, anarchicamente

o pluralisticamente parlando,

FALSO: nel pluralismo ognuno utilizza quel che preferisce e non c'Ã¨ NULLA di DEFAULT--K2 22:35, 15 dic 2009 (UTC)

per non veder pregiudicata nessuna licenza (compreso il pubblico dominio). Viceversa se mi metti giÃ un contenitore piÃ¹ piccolo fin dall'inizio (intendendo per esso il Copyzero di default) Ã¨ ovvio che il PDA non potendo essere contenuto

FALSO: non ci sono contenitori piÃ¹ piccoli ma ognuno sceglie il suo contenitore perchÃ© Ã¨ scritto Â«ove non diversamente specificatoÂ»--K2 22:35, 15 dic 2009 (UTC)

, o non si puÃ² mettere o se lo metti fa scomparire l'altro: Ã¨ logico, no?!?

SOLTANTO FALSO--K2 22:35, 15 dic 2009 (UTC)

Ecco perchÃ© per me bisogna mettere il PDA come default e le altre in sovraimpressione se siamo veramente pluralisti e tutti, ma proprio tutti, saremo accontentati!

FALSO: saresti accontentato soltanto tu e il tuo saper tutto anche se non lo sai (che arriva addirittura a farti dire che io voglio prendere in giro le persone, ma come ti permetti?? con che faccia vieni a dirmelo??)--K2 22:35, 15 dic 2009 (UTC)

Quello che Ã¨ stato fatto ora col template PDAcontributi (o meglio quello che ho potuto fare) Ã¨ solo una pagliacciata (e tu lo sai K2), perchÃ© dire che il contributo l'ha messo un sostenitore del PDA cosÃ¬ com'Ã¨ ora scritto nel template, non significa affatto dire "questo contributo viene inserito sotto la licenza del Pubblico Dominio Anarchico".

FALSO: il contenuto dell'integrazione va sotto PDA.--K2 22:35, 15 dic 2009 (UTC)

E tu questa differenza la conosci bene e sei stato buono solo perchÃ© hai visto che io non ho insistito oltre e mi sono "limitato" nel fare il template come volevi tu.

FALSO: ti ho proposto di fare un template diverso per distinguerlo dall'altro e tu l'hai voluto lasciare esattamente come Ã¨ adesso.--K2 22:35, 15 dic 2009 (UTC)

Ma allora, perchÃ© non le dici chiaramente queste cose, tu che sei molto piÃ¹ esperto di me?!

Ora, tu queste sottigliezze le conosci bene e siccome gli altri non le hanno ben chiare devi spiegargliele e renderle comprensibili a tutti, aspettando, come diceva giustamente Nessuno, che ognuno sia in condizioni da poter esprimere un suo "consapevole giudizio" in merito alla questione. Si dice "ogni cosa a suo tempo" ed io forse ho precorso troppo i tempi, perÃ² tu non stai agendo per fare chiarezza e mettere gli altri in condizioni di capire, evidentemente perchÃ© vuoi difendere la tua scelta del copyzero in default che ritieni migliore. Spero di avere dato un determinante contributo alla comprensione della faccenda e alla causa anarchica: di piÃ¹ non riesco a fare.--Altipiani azionanti 21:44, 15 dic 2009 (UTC)

FALSO: hai solo confuso le acque e alla grande.--K2 22:35, 15 dic 2009 (UTC)

Io alla comunitÃ dico questo (in maiuscolo, come le clausole di esclusione di responsabilitÃ anglosassoni :-)): COME SCRITTO ANCHE SU ANARCHOPEDIA.ORG, IN EUROPA NON E' POSSIBILE DONARE AL PUBBLICO DOMINIO; LA DONAZIONE AL PUBBLICO DOMINIO E' GIURIDICAMENTE UN ATTO NULLO; SE L'ATTO E' NULLO, IL CONTENUTO OGGETTO DELLA DONAZIONE RISULTA PUBBLICATO SENZA LICENZA; IL CONTENUTO PUBBLICATO SENZA LICENZA E', PER LEGGE (633/1941), SOTTO FULL COPYRIGHT; DUNQUE, SE VOLETE CHE I CONTENUTI DI ANARCOPEDIA VENGANO PUBBLICATI DI DEFAULT SOTTO FULL COPYRIGHT (E QUINDI SIANO MODIFICABILI SOLTANTO DA CHI HA CREATO LA VOCE, UNICO TITOLARE DI TUTTI I DIRITTI DI UTILIZZAZIONE ECONOMICA), REALIZZATE IL SOGNO DI ALTIPIANI AZIONANTI ED UTILIZZATE IL PUBBLICO DOMINIO DI DEFAULT.--K2 01:39, 16 dic 2009 (UTC)

p.s. Ho capito il gioco che fai: siccome Nessuno da un po' ripete di non capirci nulla tu dici quello che ti pare e fai credere che quello che dici Ã¨ vero. Sei un troll geniale, hai i miei applausi. Non saprei che altro aggiungere, se non che non c'Ã¨ una cosa vera che hai detto. Ma a che serve? A nulla. Giusto? E se ripetessi tutte le spiegazioni che ho dato fin'ora a cosa servirebbe? A nulla. Giusto? Clap, clap, clap. A questo punto o crederanno a me o crederanno a te, perchÃ© mi sembra fuor di dubbio che uno dei due spara grandi balle. E se crederanno a te, avrai i miei applausi raddoppiati. :-) Io --> non ho altro tempo da dedicarti <--. Anche perchÃ© sei una persona scorretta. Almeno, uno che si comporta come uno sbirro e parla con fare stupidamente ricattatorio per me lo Ã¨ (quel post che feci sugli sbirri era proprio dedicato a te, caro Altipiani, ed Ã¨ solo per la mia estrema correttezza che non ho fatto il tuo nome, ma adesso capisco che non meriti piÃ¹ rispetto di quello che hai avuto tu con me). Quando vengo qui voglio contribuire ad anarchopedia. Quindi ciao Altipiani, ciao. Adesso cuccatevelo un po' voi. --K2 22:09, 15 dic 2009 (UTC)

Quello che volevo dire Ã¨ che mi sarebbe piaciuto che la discussione fosse andata avanti sino a raggiungere una soluzione unitaria, poi ovviamente se questo non fosse stato possibile allora ben vengano le licenze diverse...tutto qui. Per il momento mi pare che non ci siano piÃ¹ margini di discussione tra voi due, quindi Ã¨ meglio che la finiate qui...--Nessuno 09:52, 16 dic 2009 (UTC)

Si prega di usare i tag

Non ha senso creare un template e poi non usare i tag. Quando si crea un template poi basta inserire nell'articolo il tag, non occorre copiare il sorgente del template nell'articolo. Altipiani, lo dico soprattuto a te. Ti basta inserire le categorie nel template e poi mettere i tag negli articoli.--K2 13:34, 14 dic 2009 (UTC)

Ciao Pino

Ho inserito un piccolo ricordo a Pinelli in home.--K2 15:08, 15 dic 2009 (UTC)

Io ho scritto nella discussione della pagina Pinelli e in AttualitÃ un piccola "filastrocca", se cosÃ¬ si puÃ² dire Roinmc89

Intervento in attualitÃ

Ho aggiunto un intervento in attualitÃ sulla recente proposta di oscurare certi siti web. Roinmc89

Nuova proposta cancellazione

Proposta per la cancellazione ( e trasferimento del link originale in Articoli clonati) dei seguenti articoli: Enzo Biagi, Federico Ferrari, General Motors EV1, Mino Pecorelli, Marco Travaglio, Raffaella Rosaria FerrÃ¨, megatone. Abbiamo almeno un mesetto per discuterne...--Nessuno 13:33, 17 dic 2009 (UTC)

Per la cancellazzione di megatone non credo ci siano problemi, visto che il megatone ha poco e niente di anarchico...A meno che, qualche anarchico-insurrezionalista non abbia voglia di usare qualche bombetta atomica e studia i megatoni(cosa che mi pare alquanto improbabile) Roinmc89

UniversitÃ Bocconi

Qualcuno potrebbe spiegarmi perchÃ© gli anarchici hanno tentato di far saltare in aria l'universitÃ bocconi? --Template:Utente:Leonardo Margiotta/firma 11:47, 18 dic 2009 (UTC)

Chiedilo alla digos --Nessuno 13:09, 18 dic 2009 (UTC)

Da milano.corriere.it <<IL TESTO DEL VOLANTINO - Â«16 dicembre ore 3.00 AM, Milano, 2 kg di dinamite porteranno rivolta e distruzioneÂ». Comincia cosÃ¬ il volantino di rivendicazione. Â«Chi non terrorizza si ammala di terroreÂ», si legge ancora nel documento. Â«Abbiamo scelto di colpire dove meno ve lo aspettate. In una fredda notte d'inverno il fragore di una esplosione illumina la parola solidarietÃ , che torna al suo giusto significato concretizzandosi nell'attacco a un avamposto del dominio, dove si formano i nuovi strumenti e apparati del capitale, dove si affilano le armi che taglieranno la gola agli sfruttatiÂ». Â«L'indignazione morale - continuano gli autori del volantino - per la costruzione di sempre nuovi campi di concentramento nel "civilissimo" occidente di inizio ventunesimo secolo, si trasforma in azione. Non coltiviamo eroismi, con questa nostra prima azione condividiamo semplicemente i rischi che sorelle e fratelli migranti vivono quotidianamente sulla loro pelle. Che la paura cambi di segno, siano ricchi e potenti a tremare, noi a ballareÂ».>> Se siano stati o meno anarchici, non lo so...So perÃ² chi pagherÃ per questo...torneremo presto a sentire di articolo 207...Roinmc89

Molti anarchici "certificati" ritengono che la federazione anarchica informale sia a busta paga della questura. Questo Ã¨ l'unico dato certo. Chi ci sia dietro alla federazione anarchica informale Ã¨ un mistero, ma il fatto che non sia mai stato identificato un solo esponente di questo sedicente gruppo anarchico, che, in modo piuttosto scorretto, ha deciso di utilizzare la stessa sigla della FAI (la federazione anarchica italiana), la dice lunga. Ognuno si faccia la sua opinione.--K2 14:52, 18 dic 2009 (UTC)

K2, non Ã¨ del tutto preciso quanto scrivi. In realtÃ alcuni furono incriminati di appartenenza alla Federazione Anarchica Informale, nell'ambito della cosiddetta Operazione Cervantes, e poi in seguito prosciolti da ogni accusa, se ricordo bene. Fu infatti impossibile per i giudici dimostrare l'appartenenza ad un gruppo informale, che di fatto formalmente non esiste...Boh, io francamente non so cosa pensare...--Nessuno 16:00, 18 dic 2009 (UTC)

Non ho detto che non ci sono state persone incriminate di appartenenza alla f. a. informale (se andiamo avanti a discuterne forse incriminano pure noi), ho detto che non sono mai stati identificati gli esponenti della f. a. informale. Che sarÃ anche informale, ma si dichiara pur sempre federazione, dunque gruppo organizzato.--K2 17:49, 18 dic 2009 (UTC)

I comunicati sono leggibili da tutti e si trovano facilmente in rete. La Fed. inf. Ã¨ basata sui gruppi d'affinitÃ , teoria non nuova e che molti pensatori hanno teorizzato da tempo..Ã¨ un pÃ² come l'animal liberation front..ognuno puÃ² appropriarsi del nome e compiere un'azione (fermo restando che l'appropriazione dell'acronimo FAI, chiunque siano gli informali, di per sÃ© Ã¨ alquanto ignobile)...Ovviamente riporto quello che ho letto da Internet, e le medesime cose le puÃ² leggere pure la DIGOS, Maroni e tutti quelli che sanno leggere e smanettare un pochino con il PC. Comunque, ha ragione K2, meglio non continuare sta discussione (ognuno cerchi, legga e si faccia un opinione).--Nessuno 18:07, 18 dic 2009 (UTC)

Nuovi articoli

PerchÃ© â–ˆ gli IP anonimi non possono creare nuovi articoli?! --Template:Utente:Leonardo Margiotta/firma 09:22, 19 dic 2009 (UTC)

Se poni la domanda educatamente ti rispondo--Nessuno 10:02, 19 dic 2009 (UTC)

Basta sciocchezze cospirazioniste!

Chiedo scusa se sono cosÃ¬ diretto, perÃ² adesso ritorna Red Turtle e ci dobbiamo sorbire le sue baggianate cospirazioniste?Basta son cazzate funzionali al sistema di dominio, perchÃ¨ distraggono le masse e le portano a discutere di cose senza senso. La storia passata e attuale dicono chiaramente quali sono i problemi del mondo ed ora noi dovremmo avallare simili scemenze?Mi pare avessimo detto che le voci censurate da wikipedia possono stare in anarchopedia, ma solo se hanno una certa valenza politica o culturale (per esempio la biografia di uno scrittore non famoso). Adesso se gli diamo corda Red Turtle ci sommerge con gli articoli che nessuno vuole..per me vanno cancellati!--Nessuno 21:08, 19 dic 2009 (UTC)

Quando abbiamo parlato della valenza politica o culturale? Te lo chiedo perchÃ© non me lo ricordo, non perchÃ© sia contrario a quello che dici. Se effettivamente lo abbiamo stabilito, bene, cancelliamo. Ma se non lo abbiamo stabilito, allora l'unica strada Ã¨ parlarne. Comunque, quello che dici, Nessuno, mi sembra un ottimo spunto per anarchizzare l'articolo. :-)--K2 00:15, 20 dic 2009 (UTC)

Sinceramente, a mio modesto parere, non vedo cosa possano entrarci due ufologi(di cui non conosco la vita, per cui potrei scoprire che sono anche loro anarchici!)in Anarcopedia...--Roinmc89 01:35, 20 dic 2009 (UTC)

A parte che la faccenda degli UFO Ã¨ soltanto una delle varie cose che il potere costituito nega (E tra le altre cose, se potesse, negherebbe l'inquinamento; l'esistenza dell'evasione fiscale, di capitali occulti e di fondi neri per manipolare giornalisti e giudici; l'alleanza tra mafia-massoneria e tutte le varie societÃ segrete che formano parte del governo occulto). Da molte parti si prospetta la possibilitÃ che questi possano manipolare la faccenda dell'ufologia per creare una religione unificata asservita ai loro interessi. Una persona che conoscevo, Cesare R, un tecnico informatico del Centro Informatico Interforze di Roma (Polizia di Stato, Carabinieri, Aeronautica, Esercito) dagli anni 1960 al 1990, mi disse che aveva potuto incrociare una serie di avvistamenti fatti dalla polizia, con rapporti di piloti e di operatori radar, stabilendo che questi oggetti esistevano, e che non potevano essere collegati alle tecnologie esistenti nella NATO e nell'URSS. Che poi siano extraterrestri, armi ultra-segrete, fulmini globulari, oppure manufatti di una civiltÃ umana sviluppata da scienziati greco-romani sfuggiti alle invasioni barbariche, oppure di scienziati ribelli (allievi di Tesla o d Majorana), questo non possiamo dirlo. L'anarchismo si deve proiettare in una dimensione moderna, che abbracci ogni possibile aspetto regolato e censurato dal potere, anche per attrarre le masse. Altrimenti rimane in una posizione dogmatica ed ultra-minoritaria, di persone isolate nella loro torre d'avorio, dunque deboli e ininfluenti. --RED TURTLE 01:50, 20 dic 2009 (UTC)

Soltanto Corrado Malanga credo possa ascriversi ad un indirizzo politico sicuramente di sinistra. Pinotti invece mi sembra piuttosto destrorso. Malanga ha suggerito teorie interessanti su come esista la possibilitÃ che l'ufologia possa essere usata per intaccare le religioni costituite, piÃ¹ o meno asservite, e creare una nuova religione unificante. Forse andrebbe intervistato per chiedergli ulteriori ragguagli sul suo punto di vista. --RED TURTLE 01:57, 20 dic 2009 (UTC)

Ora che ti sei spiegato, gli articoli (che non ho letto interamente) potrebbero essere visti come una critica al potere costituito, quindi potrebbero pure starci. Forse ti converrebbe scrivere un articolo sull'ugologia come critica alla censura, citando queste personalitÃ . La discussione rimane comunque aperta, dobbiamo vedere le posizioni di ognuno.--Roinmc89 02:06, 20 dic 2009 (UTC)

Mi pare che da qualche parte lo abbiamo affrontato il discorso su quali articoli censurati da Wikipedia possiamo accettare e quali no. Se Wikipedia censura la biografia di un fascistello, ce lo sorbiamo noi?Per me anarchopedia Ã¨ un progetto importantissimo e mi da fastidio che venga considerato da Red Turtle come una sorta di cassonetto dell'immondizia. PerchÃ¨, caro REED tURTLE, NON TI DEGNI almeno di adattarlo ad anarchopedia (ovvero ripulirlo da tutti i link e template che da noi non ci sono)?No, lui copia e incolla..e poi il lavoro sporco tocca ad altri...Sull'ufologia negata dal potere non posso che risponderti cosÃ¬: Cazzate!..Scusami per il termine, ma cazzate sono...le tv sono pieni di ciarlatani che ci raccontano queste balle! Da per tutto ci sono quelli che parlano di complotti o di ufo o di mostri o elvis presley che Ã¨ vivo o di elvis presley rapito da alieni. Cazzate!Leggo spesso gli articoli del comidad.org e concordo con loro quando dicono che la realtÃ Ã¨ sotto gli occhi di tutti, la storia racconta la veritÃ ...non ci son complotti, sappiamo che berlusconi Ã¨ un pidduista, sappiamo che licio gelli tira i fili della societÃ italiana, sappiamo delle stragi di stato, sappiamo tutto...PerchÃ¨ le tv non ci raccontano delel stragi si stato, di mario merlino, di giannettini (uomo del SID) e dei suoi rapporti con la destra neofascista?PerchÃ¨ i programmi in prima serata parlano spesso di ufo e non di giannettini?PerchÃ¨ non ce ne parla Malanga?PerchÃ¨ Malanga si interessa a questi aspetti del potere?Volente o nolente se ne occupa per creare una cortina fumogena, perchÃ¨ cosÃ¬ la gente pensa che il potere ti nasconde gli ufo e non sa che il potere ha deciso stragi di stato e il potere capitalistico uccide le persone (si veda il processo per i 3000 morti per l'eternit). Ricordo che Red Turtle ha postato articoli in cui faceva l'apologia del militarismo (in riferimento ad un aviere jugoslavo), ci parla adesso di religioni unificatrici (???) di anarchismo che deve proiettarsi il una dimensione moderna..ma quale dimensione moderna?SE abbiamo i lager in Italia (Centri di Identificazione ed Espulsione), se si muore nelle carceri, se i disoccupati aumentano, se i neofascisti circolano impunemente per le strade, se anche quest'anno ci son stati oltre 1000 lavoratori morti..di che modernitÃ parli?Come possiamo anarchizzare Malanga?Possiamo farlo solo scrivendo che Ã¨ un ciarlatano..se Red Turtle vuol lavorare seriamente, benissimo, lo accolgo a braccia aperte, ma secondo me per le sue teorie funzionali al sistema di potere attuali non ci puÃ² esser posto.--Nessuno 09:16, 20 dic 2009 (UTC)

Caro Nessuno, dovresti calmarti un pÃ² e riflettere

Studiare una cosa, non preclude l'altra (anzi attirerebbe visitatori sulla Anarchopedia).
Innanzitutto Io non ho mai difeso teorie militaristiche, perchÃ© considero le spese militari come uno spreco di risorse incredibile, atto a generare fondi neri buoni per corrompere magistrati, giornalisti e generare clientele.
In realtÃ avrei dovuto cominciare dal hacker Gary McKinnon (http://it.wikipedia.org/wiki/Gary_McKinnon Gary McKinnon).

Attirare visitatori per indurli ad ascoltare Malanga Ã¨ una bella responsabilitÃ :-) Noi abbiamo questa voce http://ita.anarchopedia.org/Cospirazionismo Potremmo partire da lÃ¬ per fare un discorso sul cospirazionismo da un punto di vista anarchico (per dire, ad esempio, che il potere non censura queste teorie - assai speso nate per vendere libri - ma anzi ci fa intere trasmissioni televisive, proprio perchÃ© servono a distogliere le persone dai problemi veri e dai nemici reali). Nello stesso articolo potremmo mettere anche i riferimenti a Malanga e Pinotti (ed eliminare le voci relative, secondo la procedura che abbiamo stabilito).--K2 11:40, 20 dic 2009 (UTC)

SE proprio volessimo attirare visitatori dovremmo puntare sul porno, al posto di Pinelli ci mettiamo la foto di una qualche pornostar..e il gioco Ã¨ fatto. Questa'articolo su Zoltan Dani, poi anarchizzato da me e Altipiani, Ã¨ apologia del militarismo, perchÃ¨ si parla di eroi, si esalta l'abilitÃ di questo tizio nell'abbattere gli aerei, ecc. Certamente si puÃ² anarchizzare cospirazionismo, al cui interno si possono citare le strampalate teorie dei vari Malanga, Pinotti (in una tv locale io l'ho sentito e visto piÃ¹ volte Malanga..pensate che il programma andava in onda in prima serata...), ma non si possono anarchizzare tutte le voci. Si puÃ² lavorare sulla voce prinicpale e poi eliminare le altre (comunque la discussione puÃ² andar tranquillamente avanti..). Ribadisco che se Red Turtle vuol collaborare seriamente con noi, io sono felicissimo, ma non puÃ² pretendere di stravolgere il senso di quest'enciclopedia. Altrimenti Ã¨ pieno di siti del genere cospirazionista, puÃ² benissimo iniziare a collaborare con loro...--Nessuno 14:00, 20 dic 2009 (UTC)

Personalmente, credo che la proposta di K2 sia buona. La voce Cospirazionismo Ã¨ di facile anarchizzazione: basta fare un veloce excursus sul significato di cospirazionismo, e poi utilizzarlo come critica al potere(ricordando il doppio taglio dell'oggeto in questione:come dice Nessuno, una cortina fumogena per distrarci, ma come ricorda bene anche K2, una delle tante opere di censura dei potenti), e inserire all'interno Pinotti e Malanga(senza esagerare e indugiare troppo sul cospirazionismo in quanto tale:alieni, bigfoot e quant'altro)--Roinmc89 14:11, 20 dic 2009 (UTC)

Ufologia: dal 95 al 99% di spazzatura. Ma quel 1% che rimane...

Cari tutti, probabilmente dal 95 al 99% delle cose presentate dall'ufologia sono foto, filmati, situazioni, ecc. costruiti oppure interpretati ad arte per far soldi o per gettare discredito su quella parte seria dell'ufologia. Esiste un 1-5% dei casi che non Ã¨ affatto spiegabile, come Ã¨ stato proposto dal serio investigatore Nick Pope.
L'ufologia Ã¨ un interessante modello di come il sistema informativo e i vari enti governativi, manipolano la veritÃ , mescolino cose vere a fandonie, infiltrano i gruppi, per creare caos, divisione e raggiungere i propri scopi, ecc.
Di solito l'anarchismo (inteso come socialismo libertario) viene abbracciato da menti libere che sono rimaste profondamente deluse dal carattere autoritario, auto-celebrativo, auto-apologetico, auto-referenziale, manicheista dei vari schieramenti maggioritari che si contrappongono (sinistra comunista, destra fascista, destra masson-capitalista). Per molti di queste menti libere lo studio della politica anarchica, lo studio della religione intesa come legge interiore che deve portare ad un'etica personale (e non alla costruzione di inutili cattedrali che di notte rimangono vuote, mentre i poveri dormono al gelo sulle scalinate d'accesso) che porta ad un comportamento retto dell'individuo (che rende non necessaria l'esistenza di controllori, di guardie, di carceri) non preclude lo studio dell'ufologia (anzi attirerebbe visitatori sulla Anarchopedia).
Vorrei anche aggiungere Io non ho mai difeso teorie militaristiche, perchÃ© considero le spese militari come uno spreco di risorse incredibile, atto a generare fondi neri buoni per corrompere magistrati, giornalisti e generare clientele. --RED TURTLE 14:51, 20 dic 2009 (UTC)

Il grande calderone del cospirazionismo genera confusione

Non so se avete mai visto il programma Voyager di Giacobbo. Ecco, Giacobbo Ã¨ un massone, ed il programma Ã¨ strutturato in modo di creare un guazzabuglio estremamente confuso, di creare sovrimpressioni mentali, in modo che la mente umana, lavorando per associazione di idee, collochi il tutto nello stesso scompartimento da alcuni definito "delle cazzate". Sono strategie fabbricate ad arte, collaudate e risapute. --RED TURTLE 14:55, 20 dic 2009 (UTC)

Giacobbo Ã¨ un massone? La fonte dell'informazione? --K2 15:07, 20 dic 2009 (UTC)

In realtÃ su Wikipedia mi occupo soprattutto di medicina e di energia

Ed anche per questo vengo leggermente "tollerato" (da alcuni, ma non da tutti, ad esempio il poliziotto mi odia).
L'energia dovrebbe essere un problema molto rilevante per l'anarchia, in quanto rientra nell'ambito della autosufficienza e dunque dell'indipendenza.
Attualmente, se viviamo in luoghi abbastanza sgombri dall'ombra di edifici o alberi circostanti, possiamo generare tutta l'energia che ci serve, con un 8.000 - 20.000 euro di pannelli solari, e di notte, nei mesi invernali, produrre il calore che ci serve con 1/4 di (ad esempio) un cogeneratore TANDEM (copre i bisogni di 4-10 appartamenti).
Il sistema energetico attuale, basato sul petrolio, fornisce enormi guadagni agli intermediari (riflettete, con le tasse sulla benzina lo stato italiano incassa piÃ¹ di quello che intasca lo stato libico vendendo il petrolio). Pensate a come Moratti possa bruciare ogni anno 100 Milioni di euro in calciatori, dunque probabilmente gli introiti delle sue ditte superano i 1.000 milioni di euro l'anno... altro che Berlusconi ! Pensate alle ingentissime spese occulte che comporta inviare tutti quei soldati a difendere la lunghissima filiera del petrolio (ci sono basi con aerei, navi e soldati (USA o GB), in Iraq, Kuwait, Qatar, Oman, isola Diego Garcia, Djibouti, Egitto, is. Creta, is. Sicilia, Spagna, Gibilterra, ecc.).
Dunque rinunciando all'automobile, in favore di bicicletta, piedi o taxi possiamo rispettare l'ambiente, riducendo le polveri sottili, la CO2, il platino delle marmitte (cancerogeno), e risparmiare quei 8-20 mila euro per servirci dell'energia solare, ottenendo anche, come effetto ultimo, quello di lasciare i calciatori senza stipendio ! --RED TURTLE 15:17, 20 dic 2009 (UTC)

Hai ragione, stiamo distruggendo la Terra con questo dannato inquinamento. PerÃ² lo stipendio dei calciatori non Ã¨ che mi interessi molto... XD --FiorixF1 15:25, 20 dic 2009 (UTC)

Di cosa vuoi parlare, ufo o medicina?Le due cose mica sono legate...Malanga io l'ho visto in tv e l'ho sentito parlare di ufo, di gruppi segreti, di reincarnazione, di yeti o cose simili..--Nessuno 15:29, 20 dic 2009 (UTC)

Certo RED TURTLE che se la passione che hai per queste cose l'avessi anche per scrivere voci sugli anarchici sarebbe un grande aiuto per questa enciclopedia... peccato.--K2 15:35, 20 dic 2009 (UTC)

Per quanto riguarda il discorso energetico-capitalistico di RED TURTLE, mi trovo d'accordo. Per quanto riguarda ufo e altre robe, per quanto possa essere appassionato anch'io di queste cose, ho giÃ espresso il mio parere(un'arma a doppio taglio: cortina fumogena come dice Nessuno, e allo stesso tempo, opera di censura.)

La nostra societÃ attuale Ã¨ perversa, spietata ed anti-cristiana nei fondamenti

Lo stato dedica enormi fondi a spendere denaro per costruire auditorium, autostrade, parcheggi, musei, ponti, stadi, teatri, ecc. Intanto se uno va alla Stazione Tiburtina, oppure sotto i ponti del Tevere, vede la povera gente dormire all'aperto, al freddo.
Buona parte della popolazione Ã¨ costituita da adoratori delle automobili, che dedicano uno stipendio all'anno per pagare le rate, e un'altro stipendio per pagare l'assicurazione e la benzina. Intanto le cittÃ sono intasate e il clima Ã¨ irrespirabile.
Il Pontefice non trova di meglio che difendere la costosissima pseudo-vita delle morte come Eluana E. (a causa di un incidente stradale, vorrei sottolineare)... e di costruire un gigantesco parcheggio sotto al Gianicolo (per i nuovi totem).
L'altro giorno parlavo con uno, e mi diceva "Ah, se tu sei anarchico allora, Io vengo a casa tua e me la prendo tutta per Me"...
Ho meditato sulla risposta che avrei dovuto dare, ed Ã¨ stata la seguente "Se lo stato ti prende 10.000 euro di tasse all'anno (tra tasse dirette ed indirette, IVA, ecc.), in 40 anni di lavoro questo totalizza 400.000 euro... e questa cifra la spende ad esempio... per i 600 deputati e i 300 senatori; per i 300 corazzieri del Quirinale (piÃ¹ costoso di Buckingham Palace); per la Portaerei Cavour (decisa da Prodi); per lo stipendio del console italiano a Locarno (e di altri 1000 come lui); per gli aiuti ai giornali di regime; per gli aiuti alla FIAT (che ringrazia aprendo fabbriche in Polonia e costituendo fondi neri in Lussemburgo); per il Ponte sullo Stretto di Messina (che sembra piuttosto probabile che cada durante la messa in opera), ecc... dunque in 40 anni lo stato ti ruba molto di piÃ¹ del costo di una casa... oppure ti fa diventare cosÃ¬ costoso (tramite le trattenute) al tuo datore di lavoro, che costui preferisce chiudere la fabbrica dove lavori e aprirla altrove... in Polonia, in Brasile, ecc."
Non so dove andremo quando la metÃ delle fabbriche avrÃ chiuso ! --RED TURTLE 14:48, 21 dic 2009 (UTC)

IO al tizio gli avrei riposto dicendo che dovrebeb imparare la differenza tra proprietÃ e possesso e tra frutto del proprio lavoro e furto mediante sfruttamento e oppressione..Per il resto non capisco che cosa c'entri tutto questo con gli ufo..Ovviamente tu sei liberissimo di coltivare i tuoi interessi, perÃ² qui sarebbe meglio scrivere solo di anarchia e argomenti ad essa collegati. Puoi farlo benissimo, nessuno te lo impedisce..perÃ² per quanto riguarda ufo e cospirazionismi vari sarebbe meglio che tu collaborassi con altri siti.--Nessuno 10:08, 22 dic 2009 (UTC)

Quello che ha detto quel tizio non puÃ² che aprire un altro discorso, cioÃ¨ sull'operato dei media nella mente della gente, operato che viene giustificato dai fondi che i vari partiti politici danno a questo o a quel giornale. Sul tuo discorso sulla societÃ , mi trovo, ovviamente d'accordo. E mi viene da ricollegarlo sempre al problema mediatico, ai vari programmi di vomitevole informazione, che non viene solo da giornali e telegiornali, ma soprattutto da programmi quali reality e cose simili(vedi la sfilza di programmi di Maria de Filippi e compagni). Trovo, poi, incredibile la messa in onda non del Glande Fratello(un lieve sproloquio che spero mi perdoniate)e dei vari cloni, ma di "Lucignolo:la bella vita", di cui ho visto qualche stralcio, per poi cambiare canale dopo qualche minuto. Per colpa di tutto questo, ormai il consumismo Ã¨ alle stelle, nonostante la crisi mondiale(che viene nominata almeno millemila volte al giorno ovunque e che trovo tangibile nella vita di tutti i giorni:i beni di primo consumo sono a prezzi assurdi, o troppo bassi o troppo alti), che porta a spendere un sacco di soldi per cose di cui potremmo anche fare a meno.Il discorso potrebbe continuare a lungo, ma non vorrei riempire "inutilmente" questo spazio.--Roinmc89 22:59, 22 dic 2009 (UTC)

Malatesta - Fra Contadini

Ciao, ho fatto una copia pdf del libro formattata meglio (in quella del link a volte saltano dei pezzi fra le pagine) e con alcuni errori corretti. La posso caricare? E come?

Mettila su rapidshare.--K2 01:27, 24 dic 2009 (UTC)

L'ho messa su rapidshare (mi sono fatto un account "Collector's Zone" che dovrebbe garantire download infiniti). Siccome ho fatto nel mio piccolo un'autoproduzione del libro con un metodo un po' rozzo ma efficace (ho trasformato il testo in jpg, li ho messi in ordine per la stampa fronte/retro in A5 e ho stampato un pdf dai jpg...cosa che ha reso i file un po' pesanti), volevo sapere se vi sembrava interessante pubblicare i file in modo che chi volesse puÃ² autoprodursi un libricino. Vi metto i link: fronte - retro. Ah...se qualcuno ha un metodo un po' piÃ¹ semplice e che crei pdf fatti di testo e non di immagini (quindi molto piÃ¹ leggeri!) me lo faccia sapere, anche perchÃ© penso di fare questa cosa anche con altri testi di dimensioni ridotte. Saluti libertari dalla autotipografia. --Gsx 16:18, 24 dic 2009 (UTC) --- Ah...eventualmente farei una pagina per spiegare come stampare (anche se Ã¨ molto semplice)...--Gsx 16:24, 24 dic 2009 (UTC)

Traduzione tavola di Eltzbacher

clicca sull'immagine per ingrandirla

Ho tradotto e colorato la tavola di Eltzbacher. Ci sono un paio di termini, probabilmente neologismi dello stesso Eltzbacher, che ho trodotto letteralmente: "doministico" e "indoministico". Se a qualcuno viene in mente qualcosa di meglio, proponga... --K2 20:44, 25 dic 2009 (UTC)

Scusate se posto questo ma Ã¨ la cosa piÃ¹ intelligente che ho visto negli ultimi 5 anni !

Paolo Barnard: Le mafie e i pifferai --95.239.217.99 17:08, 26 dic 2009 (UTC)

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 Ho tradotto e colorato la tavola di Eltzbacher. Ci sono un paio di termini, probabilmente neologismi dello stesso Eltzbacher, che ho trodotto letteralmente:
 "doministico" e "indoministico". Se a qualcuno viene in mente qualcosa di meglio, proponga... --[[Utente:K2|K2]] 20:44, 25 dic 2009 (UTC)
+== Scusate se posto questo ma Ã¨ la cosa piÃ¹ intelligente che ho visto negli ultimi 5 anni ! ==
+* [http://www.duffysblog.com/2009/12/paolo-barnard-le-mafie-i-pifferai.html Paolo Barnard: Le mafie e i pifferai] --[[Speciale:Contributi/95.239.217.99|95.239.217.99]] 17:08, 26 dic 2009 (UTC)

Difference between revisions of "Anarchopedia:Collettivo Anarchopedia"

Revision as of 17:08, 26 December 2009

Ricordatevi di nominare le fonti

Traduttore dal tedesco cercasi

Magari interessa a qualcuno :-)

Solo per farvi i complimenti

certificazioni autoproduzioni

testi copyleft anarchici pubblicati da eleuthera

SolidarietÃ agli abruzzesi

1001!

GesÃ¹ anarchico

Lupo Rosso

In merito al sito MBM e agli equivoci riguardo gli articoli contenuti

Pier Paolo Pasolini

Lupo Rosso

Gli Anarchici secondo Montanelli

Pagina sulla Chiesa

Sulle opinioni personali

Lupo Rosso

Lupo Rosso

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Dizionario Biografico degli Anarchici Italiani

Lupo Rosso

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STUB

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L'albero dell'anarchismo

Nuovi anarchici

Lupo Rosso

Biografie scaricabili qui

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Vi regalo un wallpaper

L'anarchia spiegata ai bambini

N.d.R.

Sono nuovo!!!

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Biografie di Masetti, Sassi e Taddei

2 nuovi template

Troppe voci non anarchizzate

GesÃ¹ Anarchico 2

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Caro Nessuno, dovresti calmarti un pÃ² e riflettere

Ufologia: dal 95 al 99% di spazzatura. Ma quel 1% che rimane...

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Malatesta - Fra Contadini

Traduzione tavola di Eltzbacher

Scusate se posto questo ma Ã¨ la cosa piÃ¹ intelligente che ho visto negli ultimi 5 anni !

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