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(Emilio Canzi)
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La sua militanza nella ininterotta lotta contro i [[fascisti]] incomincia militarmente nelle squadre degli [[Arditi del Popolo]], e' stato in sergente maggiore dei [[bersaglieri]] e  assume la carica istruttore militare , dopo la presa di potere dei [[fascisti]] va in Spagna, combatte attivamente nella [[Rivoluzione spagnola]] e viene chiamato ''il colonello anarchico''. Si occuperà di organizzare le frange antifasciste durante l'esilio in [[Francia]] e in [[Belgio]]; catturato, verrà inviato al campo di concentramento di [[Anghiari]]<ref>
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La sua militanza nella ininterotta lotta contro i fascisti incomincia militarmente nelle squadre degli [[Arditi del Popolo]], e' stato in sergente maggiore dei [[bersaglieri]] e  assume la carica istruttore militare , dopo la presa di potere dei fascisti va in Spagna, combatte attivamente nella [[la_Rivoluzione_spagnola_(1936-39)]] e viene chiamato ''il colonello anarchico''. Si occuperà di organizzare le frange antifasciste durante l'esilio in Francia e in Belgio; catturato, verrà inviato al campo di concentramento di Anghiari<ref>
 
[http://www.romacivica.net/anpiroma/deportazione/deportazionecampi8.htm da [[ANPI]]]
 
[http://www.romacivica.net/anpiroma/deportazione/deportazionecampi8.htm da [[ANPI]]]
 
{{quote|Giorgio Sacchetti ad un convegno sulla "Guerra di sterminio e la resistenza", tenuto ad Arezzo, che ha  focalizzato a ricostruire l'esperienza dei deportati anarchici provenienti dall'isola di Ventotene giunti a Renicci dal luglio 1943, e che permette solo di trarre una visione parziale del fenomeno del campo di Renicci.}}
 
{{quote|Giorgio Sacchetti ad un convegno sulla "Guerra di sterminio e la resistenza", tenuto ad Arezzo, che ha  focalizzato a ricostruire l'esperienza dei deportati anarchici provenienti dall'isola di Ventotene giunti a Renicci dal luglio 1943, e che permette solo di trarre una visione parziale del fenomeno del campo di Renicci.}}
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{{quote|I campi di concentramento italiani sottoposti all'autorità civile, tra il giugno del 1940 e l'agosto del 1943, furono complessivamente una cinquantina. La loro direzione era affidata a un commissario o a un maresciallo di pubblica sicurezza, oppure al locale podestà, coadiuvato da carabinieri, questurini o militi fascisti. }}
 
{{quote|I campi di concentramento italiani sottoposti all'autorità civile, tra il giugno del 1940 e l'agosto del 1943, furono complessivamente una cinquantina. La loro direzione era affidata a un commissario o a un maresciallo di pubblica sicurezza, oppure al locale podestà, coadiuvato da carabinieri, questurini o militi fascisti. }}
 
{{quote|(prima c'e' un raffronto con  i lager nazisti,nota dello scrivente)Questo non deve farci dimenticare che il regime fascista praticò fin dal 1938 una politica autonoma antiebraica e che dal 1943 al 1945 il fascismo repubblicano di Salò attuò procedure di arresto e concentramento che portano allo sterminio di oltre ottomila ebrei.}}
 
{{quote|(prima c'e' un raffronto con  i lager nazisti,nota dello scrivente)Questo non deve farci dimenticare che il regime fascista praticò fin dal 1938 una politica autonoma antiebraica e che dal 1943 al 1945 il fascismo repubblicano di Salò attuò procedure di arresto e concentramento che portano allo sterminio di oltre ottomila ebrei.}}
</ref>, per finire la sua parabola di militante antifascista come comandante partigiano del piacentino, subendo anche un arresto da parte di militanti dell'ala comunista filosovietica. Verrà di seguito reintegrato al comando della XIII zona operativa, con la qualifica di comandante unico.  
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</ref>, la sua parabola di irruducibile militante antifascista lo portera' a coprire il ruolo  di comandante partigiano del piacentino, sara' anche arrestato da parte di militanti oartigiani di indirizzo stalinista. Verrà di seguito reintegrato al comando della XIII zona operativa, con la qualifica di comandante unico.  
  
Verrà liberato dal breve stato d'arresto grazie anche alla dura presa di posizione del comando delle Brigate Partigiane facenti capo a Giustizia_e_Liberta'0<ref> {{quote|Il tentativo di dare la spallata al posto di Comandante Unico incontra la resistenza dell'anarchico, che tenta di appellarsi al sostegno del Comando generale Alta Italia. Del resto i comandanti non comunisti non se la sentono di impegnarsi a fondo nel sostegno a Canzi se questo può significare indebolire la propria posizione. Questa situazione conferma che a sostenere Canzi fino a questo momento non c'è stato un vero e proprio movimento di pressione, ma solo e soprattutto la grande statura morale, etica e politica del vecchio combattente anarchico.
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Lo stato d'arresto dura molto poco  grazie anche alla durissima presa di posizione del comando delle Brigate Partigiane facenti capo a Giustizia_e_Liberta'0<ref> {{quote|Il tentativo di dare la spallata al posto di Comandante Unico incontra la resistenza dell'anarchico, che tenta di appellarsi al sostegno del Comando generale Alta Italia. Del resto i comandanti non comunisti non se la sentono di impegnarsi a fondo nel sostegno a Canzi se questo può significare indebolire la propria posizione. Questa situazione conferma che a sostenere Canzi fino a questo momento non c'è stato un vero e proprio movimento di pressione, ma solo e soprattutto la grande statura morale, etica e politica del vecchio combattente anarchico.
  
 
La partita della sua destituzione viene giocata all'interno del CU Nord Emilia dove i comunisti hanno la netta maggioranza e decidono di sostituirlo con il colonnello Luigi Marzioli. Marzioli ha vissuto la Resistenza da spettatore e più volte chiamato in causa ha sempre rifiutato di impegnarsi direttamente. Ora, in previsione della Liberazione e dei rapporti di forza successivi, il Partito Comunista non ha uomini adatti al ruolo e pensa di affidarsi a un ex alto ufficiale dell'esercito. Questa è una delle questioni della Resistenza piacentina che più lascia perplessi, soprattutto per la condotta dei comunisti filomoscoviti.
 
La partita della sua destituzione viene giocata all'interno del CU Nord Emilia dove i comunisti hanno la netta maggioranza e decidono di sostituirlo con il colonnello Luigi Marzioli. Marzioli ha vissuto la Resistenza da spettatore e più volte chiamato in causa ha sempre rifiutato di impegnarsi direttamente. Ora, in previsione della Liberazione e dei rapporti di forza successivi, il Partito Comunista non ha uomini adatti al ruolo e pensa di affidarsi a un ex alto ufficiale dell'esercito. Questa è una delle questioni della Resistenza piacentina che più lascia perplessi, soprattutto per la condotta dei comunisti filomoscoviti.
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Canzi tenta di resistere alle impositive disposizioni del CU Nord Emilia appellandosi all'illegalità del provvedimento di sostituzione. Da una parte contesta la legittimità del documento con cui viene sostituito da Marzioli, dall'altra ritiene che tale provvedimento debba essere eventualmente avallato dal Comando generale. della Resistenza }} da [http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/316/dossier19.htm dossier su Canzi]</ref> La sua morte avverra' in un incidente stradale in modo non chiaro come risulta dalla testimonianza di un comandante partigiano,in quanto viene investito da una camionetta inglese che provochera' l'amputamento delle gambe e la successiva morte.<ref>[http://www.ngvision.org/mediabase/453 gli anarchici e la [[Resistenza italiana|Resistenza]] ] testimonianza</ref>
 
Canzi tenta di resistere alle impositive disposizioni del CU Nord Emilia appellandosi all'illegalità del provvedimento di sostituzione. Da una parte contesta la legittimità del documento con cui viene sostituito da Marzioli, dall'altra ritiene che tale provvedimento debba essere eventualmente avallato dal Comando generale. della Resistenza }} da [http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/316/dossier19.htm dossier su Canzi]</ref> La sua morte avverra' in un incidente stradale in modo non chiaro come risulta dalla testimonianza di un comandante partigiano,in quanto viene investito da una camionetta inglese che provochera' l'amputamento delle gambe e la successiva morte.<ref>[http://www.ngvision.org/mediabase/453 gli anarchici e la [[Resistenza italiana|Resistenza]] ] testimonianza</ref>
  
In Spagna combatterà sul fronte di [[Huesca]], dove vedrà cadere un altro importante personaggio dell'[[anarchia]], protagonista della [[Difesa di Parma del 1922]]: [[Antonio Cieri]].
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In Spagna combatterà a Huesca e dintorni dove vi son stati accanissimi comattimenti fra i miliziani antifascisti ed i franchisti, dove vedrà cadere un altro importante personaggio dell'anarchia italina , protagonista della [[Difesa di Parma del 1922]]: [[Antonio Cieri]] che assieme a [[Guido Picelli]] socialista internazionalista comando' gli [[Arditi del Popolo]] proprio a Parma . Anche [[Guido Picelli]] cadra' in Spagna ed avra' i funerali di stato a Barcellone dove adesso riposa.
 
   
 
   
 
''Nella zona agisce  la Colonna Italiana - comandata da [[Giuseppe Bifolchi]]<ref>[http://www.geocities.com/soho/den/7257/numero3/antg2.html]</ref> ed è presente  la 29ª Divisione (prima denominata  Colonna [[Lenin]] del [[POUM]]) fra i combattenti italiani ci sono [[Etrusco Benci]] <ref>[http://www.geocities.com/soho/den/7257/numero3/benci.html]</ref>, [[Pietro Fancelli]] <ref>[http://www.geocities.com/soho/den/7257/numero3/benci.html]</ref>, [[Mario Traverso]] <ref>[http://www.geocities.com/soho/den/7257/numero3/alunno.html]</ref> <ref>{{quote| Quest'ultimo, già partecipe del tentativo “garibaldino” del colonnello [[Francesc_Maci%C3%A0|Macià]] di rovesciare la [[Primo_de_Rivera|dittatura riveriana]] in Spagna, ha cercato di dar vita all'estero a un "partito d'azione", per stroncare con ogni mezzo i riti provocatori e lo spionaggio fascista fra gli esuli}}da [http://www.geocities.com/soho/den/7257/numero3/benci.html]</ref>,  [[Giuseppe Fusero]] <ref>[http://www.geocities.com/soho/den/7257/numero3/benci1.html#link3]</ref>, [[Pasquale Fioravanti]] <ref>[http://www.geocities.com/soho/den/7257/numero3/antg4.html]</ref>, [[Camillo Lanzilotta]] <ref>[http://www.geocities.com/soho/den/7257/numero3/benci.html]</ref> (nome di battaglia [[Lancillotto]] o Nathan)''
 
''Nella zona agisce  la Colonna Italiana - comandata da [[Giuseppe Bifolchi]]<ref>[http://www.geocities.com/soho/den/7257/numero3/antg2.html]</ref> ed è presente  la 29ª Divisione (prima denominata  Colonna [[Lenin]] del [[POUM]]) fra i combattenti italiani ci sono [[Etrusco Benci]] <ref>[http://www.geocities.com/soho/den/7257/numero3/benci.html]</ref>, [[Pietro Fancelli]] <ref>[http://www.geocities.com/soho/den/7257/numero3/benci.html]</ref>, [[Mario Traverso]] <ref>[http://www.geocities.com/soho/den/7257/numero3/alunno.html]</ref> <ref>{{quote| Quest'ultimo, già partecipe del tentativo “garibaldino” del colonnello [[Francesc_Maci%C3%A0|Macià]] di rovesciare la [[Primo_de_Rivera|dittatura riveriana]] in Spagna, ha cercato di dar vita all'estero a un "partito d'azione", per stroncare con ogni mezzo i riti provocatori e lo spionaggio fascista fra gli esuli}}da [http://www.geocities.com/soho/den/7257/numero3/benci.html]</ref>,  [[Giuseppe Fusero]] <ref>[http://www.geocities.com/soho/den/7257/numero3/benci1.html#link3]</ref>, [[Pasquale Fioravanti]] <ref>[http://www.geocities.com/soho/den/7257/numero3/antg4.html]</ref>, [[Camillo Lanzilotta]] <ref>[http://www.geocities.com/soho/den/7257/numero3/benci.html]</ref> (nome di battaglia [[Lancillotto]] o Nathan)''

Revision as of 11:12, 4 February 2009

Umerto Marzocchi , Emilio Canzi il colonello anarchico cosi' per iniziare

Emilio Canzi

Nato a Piacenza 14 maggio 1893 , morto in ospedale a seguito ferite riportate da investimento da automezzo degli Alleati Piacenza il 17 novembre 1945 comandante partigiano Anarchico e combattente nella rivoluzione spagnola, diviene comandante unico della XIII Zona operativa[1], zona relativa all'Appennino Tosco-Emiliano

Biografia

La sua militanza nella ininterotta lotta contro i fascisti incomincia militarmente nelle squadre degli Arditi del Popolo, e' stato in sergente maggiore dei bersaglieri e assume la carica istruttore militare , dopo la presa di potere dei fascisti va in Spagna, combatte attivamente nella la_Rivoluzione_spagnola_(1936-39) e viene chiamato il colonello anarchico. Si occuperà di organizzare le frange antifasciste durante l'esilio in Francia e in Belgio; catturato, verrà inviato al campo di concentramento di Anghiari[2], la sua parabola di irruducibile militante antifascista lo portera' a coprire il ruolo di comandante partigiano del piacentino, sara' anche arrestato da parte di militanti oartigiani di indirizzo stalinista. Verrà di seguito reintegrato al comando della XIII zona operativa, con la qualifica di comandante unico.

Lo stato d'arresto dura molto poco grazie anche alla durissima presa di posizione del comando delle Brigate Partigiane facenti capo a Giustizia_e_Liberta'0[3] La sua morte avverra' in un incidente stradale in modo non chiaro come risulta dalla testimonianza di un comandante partigiano,in quanto viene investito da una camionetta inglese che provochera' l'amputamento delle gambe e la successiva morte.[4]

In Spagna combatterà a Huesca e dintorni dove vi son stati accanissimi comattimenti fra i miliziani antifascisti ed i franchisti, dove vedrà cadere un altro importante personaggio dell'anarchia italina , protagonista della Difesa di Parma del 1922: Antonio Cieri che assieme a Guido Picelli socialista internazionalista comando' gli Arditi del Popolo proprio a Parma . Anche Guido Picelli cadra' in Spagna ed avra' i funerali di stato a Barcellone dove adesso riposa.

Nella zona agisce la Colonna Italiana - comandata da Giuseppe Bifolchi[5] ed è presente la 29ª Divisione (prima denominata Colonna Lenin del POUM) fra i combattenti italiani ci sono Etrusco Benci [6], Pietro Fancelli [7], Mario Traverso [8] [9], Giuseppe Fusero [10], Pasquale Fioravanti [11], Camillo Lanzilotta [12] (nome di battaglia Lancillotto o Nathan)

sulla tomba di Emilio Canzi viene scritto [9] Template:quote

Riconoscimenti

  • A Piacenza il Provveditorato agli Studi ordina la chisura delle scuole durante il giorno dei funerali per permettere la partecipazione alla cerimonia ed anche il tribunale restò chiuso per lutto cittadino.
  • Fra i moltio messaggi di cordoglio, quelli del Presidente del Consiglio Ferruccio Parri e del vicesegretario del PSI Sandro Pertini.
  • Per gli anarchici è presente un altro nome storico della storia dell'anarchia italiana, Alfonso Failla, col quale Canzi aveva preso parte a Carrara nel settembre 1945, due mesi prima della morte, alla conferenza costitutiva della FAI.

Note

  1. Fascicolo: Brigate dipendenti Busta 4, Fascicolo 13 Corrispondenza con la 1ª brigata Diego; carte relative alla 2ª brigata, 3ª brigata, 7ª brigata, 9ª brigata Valoroso, 10ª brigata, alla 11ª brigata mobile Monte Santo, brigata di manovra Pippo. Tra le carte relative alla 3ª brigata si trovano due lettere del comandante della XIII zona Emilio Canzi. cc. 40 Date: 06/12/1944 - 12/04/1945; da al punto 13;
  2. da ANPI Template:quote Renicci. Un campo di concentramento in riva al Tevere 1ª ed. Italiano Carlo Spartaco Capogreco Mursia 2003 ed ancora lager italiani sempre dal lavoro di Spartaco Capogreco Template:quote Template:quote
  3. Template:quote da dossier su Canzi
  4. gli anarchici e la Resistenza testimonianza
  5. [1]
  6. [2]
  7. [3]
  8. [4]
  9. Template:quoteda [5]
  10. [6]
  11. [7]
  12. [8]

Bibliografia

Editore “Scritture”[1]

Voci correlate

Collegamenti esterni

  • Ivano Tagliaferri, laureato in Filosofia all’Università Statale di Milano, è nato nel 1951. Vive e lavora a Piacenza e si occupa di ricerche sul movimento operaio,alcune opere: Morte alla morte. Arditi del popolo a Piacenza, Ed. Vicolo del Pavone, Piacenza, 2004; Il colonnello anarchico. Emilio Canzi e la guerra civile spagnola, Ed. Scritture, Piacenza, 2005. da edizioni infinito.
  • [10]