Still working to recover. Please don't edit quite yet.

User:Lupo rosso/anarchici da fare

From Anarchopedia
Jump to: navigation, search

Umerto Marzocchi , Emilio Canzi il colonello anarchico cosi' per iniziare

Emilio Canzi[modifica]

Nato a Piacenza 14 maggio 1893 , morto in ospedale a seguito ferite riportate da investimento da automezzo degli Alleati Piacenza il 17 novembre 1945 comandante partigiano Anarchico e combattente nella rivoluzione spagnola, nome di battaglia Ezio Franchi ,diviene comandante unico della XIII Zona operativa[1], zona relativa all'Appennino Tosco-Emiliano

Biografia[modifica]

La sua militanza nella ininterotta lotta contro i fascisti incomincia militarmente nelle squadre degli Arditi del Popolo, e' stato in sergente maggiore dei bersaglieri e assume la carica istruttore militare , dopo la presa di potere dei fascisti va in Spagna, combatte attivamente nella la_Rivoluzione_spagnola_(1936-39) e viene chiamato il colonello anarchico. Si occuperà di organizzare le frange antifasciste durante l'esilio in Francia e in Belgio; catturato, verrà inviato al campo di concentramento di Anghiari[2], la sua parabola di irruducibile militante antifascista lo portera' a coprire il ruolo di comandante partigiano del piacentino, sara' anche arrestato da parte di militanti oartigiani di indirizzo stalinista. Verrà di seguito reintegrato al comando della XIII zona operativa, con la qualifica di comandante unico.

Lo stato d'arresto dura molto poco grazie anche alla durissima presa di posizione del comando delle Brigate Partigiane facenti capo a Giustizia_e_Liberta'0[3] La sua morte avverra' in un incidente stradale in modo non chiaro come risulta dalla testimonianza di un comandante partigiano,in quanto viene investito da una camionetta inglese che provochera' l'amputamento delle gambe e la successiva morte.[4]

In Spagna combatterà a Huesca e dintorni dove vi son stati accanissimi comattimenti fra i miliziani antifascisti ed i franchisti, dove vedrà cadere un altro importante personaggio dell'anarchia italina , protagonista della Difesa di Parma del 1922: Antonio Cieri che assieme a Guido Picelli socialista internazionalista comando' gli Arditi del Popolo proprio a Parma . Anche Guido Picelli cadra' in Spagna ed avra' i funerali di stato a Barcellone dove adesso riposa.

Nella zona agisce la Colonna Italiana - comandata da Giuseppe Bifolchi[5] ed è presente la 29ª Divisione (prima denominata Colonna Lenin del POUM) fra i combattenti italiani ci sono Etrusco Benci [6], Pietro Fancelli [7], Mario Traverso [8] [9], Giuseppe Fusero [10], Pasquale Fioravanti [11], Camillo Lanzilotta [12] (nome di battaglia Lancillotto o Nathan)

sulla tomba di Emilio Canzi viene scritto [9] A EMILIO CANZI (Ezio Franchi) PARTIGIANO D'ITALIA MCML


QUI TRA GLI ALTI MONTI E LA GENTE UMILE DONDE CON POCHI ANIMOSI INTRAPRESE L'ULTIMA SUA BATTAGLIA PER LA LIBERTÀ DEI POPOLI EMILIO CANZI VOLLE RIPOSASSERO LE SUE SPOGLIE MORTALI SPOSATA LA CAUSA DEI POVERI E DEGLI OPPRESSI DA COMBATTENTE LEALE ED INDOMITO IN TERRA D'ITALIA E DI FRANCIA IN BELGIO, IN ISPAGNA, IN GERMANIA PER IL TRIONFO DELLA LIBERTÀ PER LA GIUSTIZIA SOCIALE E PER UN'UMANITÀ MIGLIORE SOFFRÌ PERSECUZIONI, ESILIO, GALERA

O TU CHE QUI PIETOSO T'AGGIRI ASCOLTA LA VOCE CHE AMMONITRICE ED IMPLACATA S'ALZA DA QUESTA TOMBA

CIMITERO DI PERINO (Coli)

Riconoscimenti[modifica]

  • A Piacenza il Provveditorato agli Studi ordina la chisura delle scuole durante il giorno dei funerali per permettere la partecipazione alla cerimonia ed anche il tribunale restò chiuso per lutto cittadino.
  • Fra i moltio messaggi di cordoglio, quelli del Presidente del Consiglio Ferruccio Parri e del vicesegretario del PSI Sandro Pertini.
  • Per gli anarchici è presente un altro nome storico della storia dell'anarchia italiana, Alfonso Failla, col quale Canzi aveva preso parte a Carrara nel settembre 1945, due mesi prima della morte, alla conferenza costitutiva della FAI.

Note[modifica]

  1. Fascicolo: Brigate dipendenti Busta 4, Fascicolo 13 Corrispondenza con la 1ª brigata Diego; carte relative alla 2ª brigata, 3ª brigata, 7ª brigata, 9ª brigata Valoroso, 10ª brigata, alla 11ª brigata mobile Monte Santo, brigata di manovra Pippo. Tra le carte relative alla 3ª brigata si trovano due lettere del comandante della XIII zona Emilio Canzi. cc. 40 Date: 06/12/1944 - 12/04/1945; da al punto 13;
  2. da ANPI Template:quote Renicci. Un campo di concentramento in riva al Tevere 1ª ed. Italiano Carlo Spartaco Capogreco Mursia 2003 ed ancora lager italiani sempre dal lavoro di Spartaco Capogreco I campi di concentramento italiani sottoposti all'autorità civile, tra il giugno del 1940 e l'agosto del 1943, furono complessivamente una cinquantina. La loro direzione era affidata a un commissario o a un maresciallo di pubblica sicurezza, oppure al locale podestà, coadiuvato da carabinieri, questurini o militi fascisti. (prima c'e' un raffronto con i lager nazisti,nota dello scrivente)Questo non deve farci dimenticare che il regime fascista praticò fin dal 1938 una politica autonoma antiebraica e che dal 1943 al 1945 il fascismo repubblicano di Salò attuò procedure di arresto e concentramento che portano allo sterminio di oltre ottomila ebrei.
  3. Template:quote da dossier su Canzi
  4. gli anarchici e la Resistenza testimonianza
  5. [1]
  6. [2]
  7. [3]
  8. [4]
  9. Quest'ultimo, già partecipe del tentativo “garibaldino” del colonnello Francesco Macià di rovesciare la dittatura riveriana in Spagna, ha cercato di dar vita all'estero a un partito d'azione, per stroncare con ogni mezzo i riti provocatori e lo spionaggio fascista fra gli esulida [5]
  10. [6]
  11. [7]
  12. [8]

Bibliografia[modifica]

Editore “Scritture”[1]

Voci correlate[modifica]

Collegamenti esterni[modifica]

  • Ivano Tagliaferri, laureato in Filosofia all’Università Statale di Milano, è nato nel 1951. Vive e lavora a Piacenza e si occupa di ricerche sul movimento operaio,alcune opere: Morte alla morte. Arditi del popolo a Piacenza, Ed. Vicolo del Pavone, Piacenza, 2004; Il colonnello anarchico. Emilio Canzi e la guerra civile spagnola, Ed. Scritture, Piacenza, 2005. da edizioni infinito.
  • [10]