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Date: 06/12/1944 - 12/04/1945; da [http://beniculturali.ilc.cnr.it:8080/Isis/servlet/Isis?Conf=/usr/local/IsisGas/InsmliConf/Insmli.sys6.file&Obj=@Insmlie.pft&Opt=search&Field0=zzA00/01116%20*%20cts=d al punto 13];</ref>, zona relativa all'[[Appennino]] Tosco-Emiliano | Date: 06/12/1944 - 12/04/1945; da [http://beniculturali.ilc.cnr.it:8080/Isis/servlet/Isis?Conf=/usr/local/IsisGas/InsmliConf/Insmli.sys6.file&Obj=@Insmlie.pft&Opt=search&Field0=zzA00/01116%20*%20cts=d al punto 13];</ref>, zona relativa all'[[Appennino]] Tosco-Emiliano | ||
Revision as of 11:03, 4 February 2009
Umerto Marzocchi , Emilio Canzi il colonello anarchico cosi' per iniziare
Indice
Emilio Canzi
Nato a Piacenza 14 maggio 1893 , morto in ospedale a seguito ferite riportate da investimento da automezzo degli Alleati Piacenza il 17 novembre 1945 comandante partigiano Anarchico e combattente nella rivoluzione spagnola, diviene comandante unico della XIII Zona operativa[1], zona relativa all'Appennino Tosco-Emiliano
Biografia
La sua militanza nella ininterotta lotta contro i fascisti incomincia militarmente nelle squadre degli Arditi del Popolo, e' stato in sergente maggiore dei bersaglieri e assume la carica istruttore militare , dopo la presa di potere dei fascisti va in Spagna, combatte attivamente nella Rivoluzione spagnola e viene chiamato il colonello anarchico. Si occuperà di organizzare le frange antifasciste durante l'esilio in Francia e in Belgio; catturato, verrà inviato al campo di concentramento di Anghiari[2], per finire la sua parabola di militante antifascista come comandante partigiano del piacentino, subendo anche un arresto da parte di militanti dell'ala comunista filosovietica. Verrà di seguito reintegrato al comando della XIII zona operativa, con la qualifica di comandante unico.
Verrà liberato dal breve stato d'arresto grazie anche alla dura presa di posizione del comando delle Brigate Partigiane facenti capo a Giustizia_e_Liberta'0[3] La sua morte avverra' in un incidente stradale in modo non chiaro come risulta dalla testimonianza di un comandante partigiano,in quanto viene investito da una camionetta inglese che provochera' l'amputamento delle gambe e la successiva morte.[4]
In Spagna combatterà sul fronte di Huesca, dove vedrà cadere un altro importante personaggio dell'anarchia, protagonista della Difesa di Parma del 1922: Antonio Cieri.
Nella zona agisce la Colonna Italiana - comandata da Giuseppe Bifolchi[5] ed è presente la 29ª Divisione (prima denominata Colonna Lenin del POUM) fra i combattenti italiani ci sono Etrusco Benci [6], Pietro Fancelli [7], Mario Traverso [8] [9], Giuseppe Fusero [10], Pasquale Fioravanti [11], Camillo Lanzilotta [12] (nome di battaglia Lancillotto o Nathan)
sulla tomba di Emilio Canzi viene scritto [9] Template:quote
Riconoscimenti
- A Piacenza il Provveditorato agli Studi ordina la chisura delle scuole durante il giorno dei funerali per permettere la partecipazione alla cerimonia ed anche il tribunale restò chiuso per lutto cittadino.
- Fra i moltio messaggi di cordoglio, quelli del Presidente del Consiglio Ferruccio Parri e del vicesegretario del PSI Sandro Pertini.
- Per gli anarchici è presente un altro nome storico della storia dell'anarchia italiana, Alfonso Failla, col quale Canzi aveva preso parte a Carrara nel settembre 1945, due mesi prima della morte, alla conferenza costitutiva della FAI.
Note
- ↑ Fascicolo: Brigate dipendenti Busta 4, Fascicolo 13 Corrispondenza con la 1ª brigata Diego; carte relative alla 2ª brigata, 3ª brigata, 7ª brigata, 9ª brigata Valoroso, 10ª brigata, alla 11ª brigata mobile Monte Santo, brigata di manovra Pippo. Tra le carte relative alla 3ª brigata si trovano due lettere del comandante della XIII zona Emilio Canzi. cc. 40 Date: 06/12/1944 - 12/04/1945; da al punto 13;
- ↑ da ANPI Template:quote Renicci. Un campo di concentramento in riva al Tevere 1ª ed. Italiano Carlo Spartaco Capogreco Mursia 2003 ed ancora lager italiani sempre dal lavoro di Spartaco Capogreco Template:quote Template:quote
- ↑ Template:quote da dossier su Canzi
- ↑ gli anarchici e la Resistenza testimonianza
- ↑ [1]
- ↑ [2]
- ↑ [3]
- ↑ [4]
- ↑ Template:quoteda [5]
- ↑ [6]
- ↑ [7]
- ↑ [8]
Bibliografia
- Claudio Silingardi, Emilio Canzi e Savino Fornasari dall'emigrazione libertaria in Francia alla rivoluzione spagnola, in Studi piacentini n. 1, 1984
- Ivano Tagliaferri “Il colonnello anarchico: Emilio Canzi e la guerra civile spagnola"Ed. Scritture, Piacenza, 2005,presentazione “Il colonnello anarchico: Emilio Canzi e la guerra civile spagnola"
- Ivano Tagliaferri, Morte alla morte,Arditi del popolo a Piacenza, Vicolo del pavone, 2004
Editore “Scrittureâ€[1]
Voci correlate
Collegamenti esterni
- da Dossier foto del giornale con avviso del ferimento di Canzi
- associazione partigiani piacentini_ANPI
- dossier
- monumento ad Emilo Canzi
- foto di Emilio Canzi e Giuseppe Mioli, entrambi della Colonna Ascaso,entrambi anarchici,la colonna prendera' in seguito il nome di colonna Rosselli[2]
- gli anarchici e la Resistenza,cd con interviste dei comandanti partigiani anarchici commentati dallo storico,si puo' scaricare liberamente
- testimonianza sul campo di concentramento di Anghiari
- Lassù sull’Appennino di Franco Sprega