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User:Lupo rosso/sandbox/caso Tresca
Indice
caso Tresca
Per caso Tresca si intendono le indagini e controversie seguite all'omicidio a New York nel settembre 1943 dell'anarchico e antifascista italiano Carlo Tresca. Tale caso e' riferito ai rapporti che ebbe la mafia col fascismo fra le due guerre e mondiali e nel periodo bellico coinvolgendo importanti capi mafiosi e /o futuri importanti capi mafiosi quale Vito Genovese,Carmine Galante e Frank Garofalo , fuoriusciti italiani in USA e riguarda anche i tentativi di rompere il fronte unito antifascista che stava assumendo spessore organizzativo in grossi centri statunitensi. Il sito dedicato a Benito Mussolini,sito agiografico nei suoi confronti e nei confronti del ventennio e' quello che sintetizza nel modo piu' chiaro il rapporto mafia fascismo che fu fondamentale nel caso di Carlo Tresca"In effetti il fascismo, dopo la grande retata di "pesci piccoli" realizzata da Cesare Mori, viene a patti con l'"alta mafia", nel 1929 richiama a Roma il "Prefetto di Ferro" (verrà nominato senatore) e, in un certo senso, "restituisce" la Sicilia ai capi mafiosi ormai fascistizzati......... "[1]qualche tempo dopo tale critica al cosidetto duce e' sparita in quanto non si sapeva chi aveva messo tale articolo : qualche pericolosissimo anarco bolscevico ebreo infiltrato ovvio NdR]
Il caso Tresca
Ezio Taddei[2]bersagliere ed anarchico ,amico di Tresca che fu il primo a denunciare i possibili mandanti ed esecutori del'assassinio di Carlo Tresca,nel suo libro sul caso Tresca molto lapidariamente afferma Template:quote[3] Lo stesso fa Piero Calamandrei stigmatizzando l'assassinio di Carlo Tresca con queste parole Template:quote[4]
Sintesi del fatto
Carlo Tresca[5] venne ucciso la notte dell'11 settembre del '43, dirigeva il giornale anarchico Il Martello, la situazione della diaspora anarchica dei foriusciti in USA era diversa da quella inerente organizzazioni struttutare politicamente in senso anche burocratico-organizzativo come GL e quindi la comunità anarchica era coesa attorno a tutto un gruppo di giornali di tendenza anarchica tra i quali il MartelloTemplate:quote[6].
Quando Tresca venne assassinato era con Giuseppe Calabi, membro della Mazzini Society[7], della quale Tresca era uno dei leader piu' rispettati. Avevano atteso all'uscita della redazione del Martello alcuni collaboratori che pero' non erano venuti,costoro erano militanti del comitato di agitazione antifascista appartenente alla Mazzini Society di New York, si lavorava attorno ai cosiddetti "comitati della vittoria" che nascevano fra le comunità italiane in USA al cui interno le forze antifasciste pensavano già alla preparazione di un governo provvisorio in esilio confidando anche in una rapida soluzione del conflitto dopo l'8 settembre del 1943, infatti si prevedeva a breve scadenza uno sbarco alleato in Italia, tenendo conto che lo sviluppo del conflitto in nord Africa era ormai nettamente sfavorevole ai nazifascisti.
Lo storico Mauro Canali le cui ricerche contribuirono a sollevare il caso Silone,[8] , potendo aver a disposizione la documentazione desecretata dell'OSS e' pervenuto alla conclusione che gli investigatori americani avessero subito individuato la giusta pista per individuare gli assassini di Tresca, ovvero Carmine Galante e Frank Garofalo che agirono su ordine di Vito Genovese, in quel momento in Italia e con ottimi rapporti sia con Musssolini sia con altri personaggi di spicco del fascismo. Template:quote[9]
Analisi
La notte in cui Tresca fu ucciso stava aspettando anche Vanni Montana,[10] fiduciario Luigi Antonini,[11] presidente dell'Italian-American Labor Council[12],e Giovanni Sala, militante dell'Amalgamated Clothing Workers of America[13]. Tresca, pur volendo la costituzione del comitato antifascista all'interno della Mazzini Society,era assolutamente contrario che vi facessero parte gli antifascisti dell'ultima ora, i cosiddetti antifascisti dopo Pearl Harbour. Non tutti i componenti dell'organismo dirigente erano d'accordo con la tesi di Tresca e quindi proprio quella notte doveva esserci un incontro chiarificatore. Tresca era acerrimo nemico di Generoso Pope, che in quel periodo era proprietario e dirigeva due giornali sostenitori del fascismo il Il Progresso italo-americano e il Corriere d'America, per cui era assolutamente contrario all'ingresso di Pope nel comitato antifascista. In sintesi Tresca era convinto che il Pope fosse un agente del fascismo negli USA addestrato allo scopo di seminare zizzania fra gli antifascisti oltre che ovviamente a servire da delatore.
Viceversa Tresca, in forte contrasto con Armando Borghi (contrario all' idea di un fronte unito con i comunisti), sia pur essendo da anarchico, era propenso all'ingresso dei comunisti nel comitato antifascista, incluso anche il suo vecchio "nemico" Vittorio Vidali, che peraltro stava già lavorando per un fronte unito antifascista. Tresca aveva aiutato Vidali quando quest'ultimo doveva sfuggire ai fascisti, ma le vicende della Guerra di Spagna con i sanguinosi scontri fra comunisti stalinisti da una parte e gli anarchici e poumisti dall'altra avevano allontanato e reso "nemici" i due vecchi compagni di lotta, (e la firma del patto Patto_Molotov-Ribbentrop aveva reso ancor piu' duro il dissidio) ciò non impediva che Tresca comunque appoggiasse l'ingresso dei comunisti nel "Comitati per la Vittoria".
Generoso Pope
Da Wikipedia inglese si legge per quanto gli riguarda Generoso Pope:
had ties to New York crime boss Frank Costello, and at the birth of his son asked Costello to be the godfather
"aveva legami con il boss della malavita di New York Frank Costello, a alla nascita di suo figlio chiese a Costello di esserne il padrino"
e
Pope has often been described as a visionary, but has also been described with words like "zany",Generoso Pope Sr. "eccentric", "strange", and "quirky". Rumors of mafia connections dogged him his whole career
"Pope è stato descritto come visionario, ma è stato pure descritto come termini come "pagliaccio", Generoso Pope senior, "eccentrico", "strano" e "soprendentemente anticonformista". Dicerie su suoi legami con la mafia hanno accompagnato la sua intera carriera"[14]. [15][16]
Generoso Pope ed il suo ruolo negli USA
Stando alle documentazioni raccolte da Mauro Canali si deduce come i sospetti di Tresca nei confronti di Generoso Pope avevano ragione di fondamento: si trova negli archivi fascisti uno scritto datato 26 novembre 1934 nel quale il console italiano riferisce che il Pope si sta iludendo di poter creare con le sue azioni spaccature all'interno della dirigenza dell'International Ladies Garment Workers' Union (ILGWU)[17] pubblicando sui suoi giornali articoli di Luigi Antonini, Arturo Giovannitti, Serafino Romualdi e di militanti dell'organizzazione Stampa Libera. D'altro canto sempre il Pope aveva indetto una sottoscrizione per sostenere lo sforzo bellico fascista nel conflitto italo-etiopico e inoltre aveva indicato Mussolini come il più grande uomo al mondo durante le celebrazioni della vittoria fascista al Madison Square Garden. Tutto questo induce, nel 1941, la Mazzini Society a chiedere al Dipartimento di Giustizia statunitense un'indagine sul comportamento di Pope. Per risposta il Pope nel settembre del 1941 prende pubblicamente distanza dal regime fascista. Il Martello ovviamente è in prima linea nella campagna contro il Pope che rischia anche un sequestro di beni e di qui il suo "spontaneo" allontanamento dal regime fascista. Avvicinatosi il Pope alla Mazzini Society, Tresca è uno dei principali oppositori all'ingresso del Pope stesso nella società . Generoso Pope può tuttavia contare sull'appoggio di Vanni Montana e Luigi Antonini, i quali sostengono che sostengono che se nei comitati unitari antifascisti (Comitati della Vittoria) possono entrare i comunisti ci può essere posto anche per un antifascista dell'ultima ora quale il Pope.
Fra i tanti nemici di diverso genere che Tresca si era fatto negli anni a causa della sua instancabile attività , Generoso Pope è forse il più potente in quanto legato alla mafia newyorkese e in particolare a Frank Garofalo[18] di cui erano noti gli atti intimidatori nei confronti degli avversari del Pope.
Precedentemente Tresca, nel 1934, aveva pubblicato contro il Pope articoli che rivelavano sue pressioni ai danni di Girolamo Valenti per il lavoro svolto su Stampa Libera. Il mezzo coercitivo era indicato nell'intervento del mafioso Frank Garofalo, e Tresca ribadiva nel suo scritto che prorio per la pericolosità del mafioso il Valenti rischiava aggresioni fisiche ed anche peggio se non avesse smesso di denunciare fatti in cui il Pope era coinvolto. Inoltre ribadiva che sempre Pope era in ottimi rapporti con individui quali Frank Costello, altra figura di spicco della malavita newyorkese che era padrino del figlio di Pope, nonché con Lucky Luciano e Vito Genovese.
I rapporti denunciati dal Tresca tra Pope e la mafia furono poi accertati agli inizi degli anni '50 da una commissione senatoriale statunitense, presieduta da Kefauver, costituita col compito di indagine sul crimine organizzato.[19]
Vito Genovese ed il fascismo
Sempre da en.wikipedia inglese
While in Italy, Vito had become a good friend of Benito Mussolini and was awarded the highest civilian medal the dictator could confer. As a favor for Mussolini, Genovese arranged the slaying of newspaper editor Carlo Tresca, Mussolini's most effective critic in the U.S. After emigrating from Naples, Genovese started his Mafia career serving New York boss Giuseppe "Joe the Boss" Masseria during the early 1920s. Involved in bootlegging and extortion, Genovese's main asset to Masseria was his propensity for violence. Charles "Lucky" Luciano was an early associate and benefactor of Genovese. Their relationship that that lasted 40 years., till Luciano's death. They started together as kids in the slums of New York City.che tradotto:
Finché era in Italia, Vito era divenuto buon amico di Benito Mussolini ed aveva ricevuto la più alta medaglia al valor civile che il dittatore potesse conferirgli. Come favore a Mussolini, Genovese organizzò l'assassinio dell'editore di giornali Carlo Tresca, il più efficace critico di Mussolini negli USA. Dopo essere emigrato da Napoli, Genovese iniziò negli anni '20 la sua carriera mafiosa al servizio del boss di New York Giuseppe "Joe the Boss" Masseria. Coinvolto in traffici illeciti ed estorsioni, il principale modo in cui Genovese era utile a Masseria risiedeva nella sua attitudine alla violenza. Charles Lucky Luciano fu di Genovese un socio della prima ora ed un benefattore. La loro relazione durò 40 anni, fino alla morte di Luciano. Avevano iniziato assieme da ragazzi negli slums di New York
Tresca verra' ucciso, secondo la più recente ricostruzione storica, da un killer della mafia su invito di Benito Mussolini, che a sua volta aveva ospitato in Italia il boss Vito Genovese, mandante del delitto, quando questi si troverà in grossa difficolta' col governo USA.Template:quote [22] Subito dopo l'omicidio fu catturato Carmine Galante, legato a Vito Genovese,ma fcente parte della famiglia di Joseph Bonanno,che era stato visto su una macchina che si allontanava dal luogo dell'omicidio,ma gli venne fornito rapidamente un "inataccabile" alibi. Galante is widely believed to have murdered the left-wing, anti-Mafia Italian journalist Carlo Tresca in 1943 on orders from Genovese. Galante went from being chauffeur to the boss of the Bonanno Family, Joseph Bonanno, to caporegime, and then underboss.[23]ovvero Si ritiene ampiamente che Galante fosse responsabile dell'assassinio del giornalista di sinistra Carlo Tresca , che attaccava i mafiosi, l'assassinio avvenne nel '43 su ordine di Vito Genovese. Galante fece la sua carriera da autista di Joseph Bonanno (boss dell'omonima famiglia), divenendo poi caporegime e infine capobastone. ed ancora da scritto di Joseph Bonanno
Template:quote ovvero ancora da scritto di Joseph Bonanno(tradotto) da libro di Joseph Bonanno
Template:quote[24] cio' non toglie che subito dopo lo sbarco alleato Vito Genovese,secondo il metodo mafioso, in situazione adatta,dell'adeguamento al potere dominante lavorando per i propri interessi al suo interno quando cio' e' possibile si schiera con gli alleati: Template:quote[25]
Leonardo Sciascia sulla situazione specifica inerente a Vito Genovese e della Sicilia nel suo comolesso dopo lo sbarco alleato scrive un articolo da cui si trae Template:quote
(Leonardo Sciascia - Fonte: Storia Illustrata – anno XVI – n. 173 – aprile 1972 – A. Mondadori Editore) [26]
Attribuzione omicidio di Carlo Tresca
I servizi segreti fascisti e gli infiltrati cercheranno di scaricare la colpa del delitto Tresca su Vittorio Vidali, un comunista fedele alla linea moscovita, presente in Messico e in particolare negli Stati Uniti col compito di portar aventi la tattica del Fronte Unito Antifascista della sinistra stalinista. Era nota l'avversione che Vidali aveva per gli anarchici e quindi il personaggio ben si prestava quale capro espiatorio per l'omicidio di Tresca, in linea con la politica del regime fascista di provocare conflitti cruenti all'interno del fuoriuscitismo antifascista.
Le indagini sull'omicidio di Tresca, fra depistaggi ed altro, si insabbiarono fino al 1953, anche se il dibattito restò infuocatissimo, quando il network televisivo CBS ricostruì l'accaduto intitolandolo "Death of an Editor", presentando in modo esplicito le connessioni tra la mafia e il fascismo. La polizia newyorkese ricominciò le indagini seguendo proprio la pista indicata dalla CBS.
il finanziamento alla casa del fascio di Nola
Genovese [27]era in Italia quando Tresca viene assassinato percio' come esecutore aveva un alibi inattaccabile. Si era rifugiato in Italia , gia' dal 1935, con il beneplacito del fascismo sfuggendo ad un arresto per omicidio negli USA dove era ricercato per l'uccisione di un mafioso suo avversario:l'Oss investigando sulla protezione avuta dal Genovese prenderà atto che la Casa del fascio di Nola fu costruita con un finanziamento di Vito Genovese,e sempre il Genovese lo ritroviamo , nel periodo attorno all'armistizio, immerso nei suoi loschi traffici col suo "segretario" Mike Miranda esattamente nel Nolano. Stava iniziando ad organizzarsi il traffico della droga secondo la scelta strategica di Lucky Luciano di cui il Genovese era socio "d'affari". I fascisti non lo infastidivano per nulla, nel periodo immediatamente precedente, anzi si parla di ottimi rapporti. Nel proseguo la moglie di Genovese descrivera' i suoi viaggi negli USA,(commissione Kefauver 1952), per prelevare e rifornire di danaro il consorte che si stava organizzando:qualche "briciola" era servita per la casa del fascio di Nola. Il Genovese era entrato in "affari" con molti imprenditori del posto e aveva stabilito solidi rapporti con Renato Carmine Senise, fascista, e probabilmente proprietario e/o comproprietario della industria Ferrarelle, non per niente Mike Miranda era il rappresentante della Ferrarelle per New York. Il Genovese aveva quindi costruito nel napoletano un insieme di legami che poi gli saranno utile allo sbarco alleato.In simil situazione cambierà casacca ovvero da amico dei fascisti ad antifascista, formalmente,ovviamente,Genovese non era ne' fascista ne' antifascista ma semplicemente un capo mafioso. Occorre tene conto di un'altra "amicizia" importante del Genovese nel periodo considerato ovvero quella con Renato Carmine Senise, nipote del capo della polizia fascista Carmine Senise. Template:quote[28]
Bibliografia
- Taddei Ezio,Il "caso" Tresca, 2006 ISBN 888820798-8
- Italia Gualtieri Carlo Tresca: vita e morte di un anarchico italiano in America 1999, 71 pagine
"Regione Abruzzo, Centro servizi culturali di Sulmona, Circolo cultura & societa. Giornata della memoria, 20 maggio 1994"
- Carlo Tresca L'attentato a Mussolini: ovvero, Il segreto di PulcinellaNew York,4 edizioni,l'ultimo per tempo,editore Alexandria, Va. , Chadwyck-Healey Inc, 1987.
- Gabriella Facondo, Socialismo italiano esule negli USA (1930-1942),Federazione italiana delle associazioni partigiane, Federazione italiana delle associazioni partigiane 1993 Bastogi
- Piero Calamandrei Il Ponte 1945 La Nuova Italia
Voci correlate
Collegamenti esterni
- Gli americani in Italia di Roberto Faenza e Marco Fini
- Sicilia, il ritorno degli “americani†di Gianni Barbacetto
Note
- ↑ da il ilduce.net ovvero vi e' l'ammissione dell'inefficienza dell'azione di Mori prorio dagli attuali ammiratori del cosidetto duce
- ↑ da Trombe al Vento
- ↑ edizioni il Grappolo recensione del libro di Taddei Ezio sul caso Tresca
- ↑ da Piero Calamandrei Il Ponte 1945 La Nuova Italia [1]
- ↑ * a Sulmona vi e' un piazzale dedicato a Carlo Tresca
- ↑ Giellisti ed anarchici prima della guerra di Spagna
- ↑ Fondata da Gaetano SalveminiTemplate:quoteda bografia Salvemini sito ANPI
- ↑ ovvero l'ipotesi che Ignazio Silone avesse contatti con i servizi segreti fascisti
- ↑ Tresca, un grande abruzzese dimenticato di Ezio Pelino[2]
- ↑ questo e'un sindacalista sia legato ai socialisti sia all'OSS, infatti prendera' contatti con Amedeo Bordiga proponendogli grossi finanziamenti per una battaglia antistalinista una volta che il Bordiga stesso fosse rientrato nel partito socialista.vedere biblioteca marxista
- ↑ Antonini, Luigi, Papers
- ↑ sito dell'organismo
- ↑ Wikipedia inglese
- ↑ Generoso_Pope
- ↑ vedere Tutta la verità sul caso Tresca di Mauro Canali,l'autore e fra quelli accreduitai dal SISDE per i suoi lavori che spesso ne riportanoo stralci sul sito
- ↑ Mauro Canali e' professore ordinario di Storia contemporanea nell’Università di Camerino, fra i suoi libri «Il dissidentismo fascista» (Bonacci, 1983), «L’informatore. Silone, i comunisti, la polizia» (con D. Biocca, Luni, 2000); editore il Mulino: «Cesare Rossi. Da rivoluzionario a eminenza grigia del fascismo» (1991) e «Il delitto Matteotti» (1997; nuova ed. 2004)
- ↑ notizie relative all'Ilgwu
- ↑ Garofalo proseguira' la sua azione mafiosa anche in tempi assai piu' recenti con un certo "successo"la Repubblica - Sabato, 28 settembre 1991 - pagina 5 di Giuseppe D'Avanzo
- ↑ commissione antimafia sul crimine organizzato di stampo mafioso con riferimenti agli USA,commissione senatoriale Kefauver
- ↑ Vito Genovese en.wikipedia
- ↑ Negli USA,nelle formazioni anarchiche,vi era dissenso nelle scelte di impostazione tattica per la lotta contro il fascismo. Nello specifico,vi fu uno scontro fra la linea di autonomia anarchica,rappresentata da Armando Borghi ed il gruppo che faceva riferimento al Il Martellodi Carlo Tresca,lo scontro si focalizzava sulla tattica da adottare ed il gruppo di Tresca era più vicina al Fronte Unito appoggiato da Errico Malatesta.
- ↑ Tutta la verità sul caso Tresca di Mauro Canali
- ↑ wikipedia inglese Carmine Galante
- ↑ da GENERATIVE DESIGN LAB politecnico di Milano
- ↑ di Newbury Richard
- ↑ articolo di Leonardo Sciascia
- ↑ [http://www.archivio900.it/it/nomi/nom.aspx?id=1393 foto di Vito Genovese con Salvatore Giuliano Genovese e' con la divisa dell'esercito americano,e quindi il legame con i fatti di Portella della Ginestra quindi il Genovese e Giuliano si conoscevano anzi Giuliano godeva della protezione di Genovese quando questo passo' con i "liberatori",d'altro canto nel caso Giuliano sono implicati mafiosi di tutto "rispetto" come Gaetano Badalamenti,secondo Carlo Lucarelli nella trasmissione Blu notte
- ↑ Sud E Malavita di Tonino Caputo, Gianfranco Langatta