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User:Lupo rosso/sandbox/caso Tresca
questo non e' un articolo bensi' uno sbozzo informativo onde evitare ulteriori stupide diatribe , e' una voce di Wikipedia da me fatta che sto trasformandala in relazione all'orientamento politico senza usare peli sulla lingua come ho dovuto usare su Wikipedia
Indice
caso Tresca[modifica]
Per caso Tresca si intendono le indagini e controversie seguite all'omicidio a New York nel settembre 1943 dell'anarchico e antifascista italiano Carlo Tresca. Tale caso e' riferito ai rapporti che ebbe la mafia col fascismo fra le due guerre e mondiali e nel periodo bellico coinvolgendo importanti capi mafiosi e /o futuri importanti capi mafiosi quale Vito Genovese,Carmine Galante e Frank Garofalo , fuoriusciti italiani in USA e riguarda anche i tentativi di rompere il fronte unito antifascista che stava assumendo spessore organizzativo in grossi centri statunitensi. Il sito dedicato a Benito Mussolini,sito agiografico nei suoi confronti e nei confronti del ventennio e' quello che sintetizza nel modo piu' chiaro il rapporto mafia fascismo che fu fondamentale nel caso di Carlo Tresca"In effetti il fascismo, dopo la grande retata di "pesci piccoli" realizzata da Cesare Mori, viene a patti con l'"alta mafia", nel 1929 richiama a Roma il "Prefetto di Ferro" (verrà nominato senatore) e, in un certo senso, "restituisce" la Sicilia ai capi mafiosi ormai fascistizzati......... "[1]qualche tempo dopo tale critica al cosidetto duce e' sparita in quanto non si sapeva chi aveva messo tale articolo : qualche pericolosissimo anarco bolscevico ebreo infiltrato ovvio NdR]
Il caso Tresca[modifica]
Ezio Taddei[2] ex bersagliere decorato , suo malgrado seguendo la biografia scritta dalla sorella Tirrena , ed anarchico ,amico di Tresca fu il primo a denunciare i possibili mandanti ed esecutori del'assassinio di Carlo Tresca,nel suo libro sul caso Tresca molto lapidariamente afferma "I responsabili del delitto, secondo le ammissioni di un agente dell’Ufficio Narcotici, erano due boss della mafia, Frank Garofalo e Carmine Galante[3], latitanti da anni"[4] Lo stesso Piero Calamandrei [5]taglia corto sull'assassinio di l'assassinio di Carlo Tresca "Tra i quali, del tutto nuovo, ci pare quello dell'assassinio negli Stati Uniti del giornalista antifascista Carlo Tresca: assassinio operato dalla mafia..."[6]
Sintesi del fatto[modifica]
Carlo Tresca[7] venne ucciso la notte dell'11 settembre del '43, dirigeva il giornale anarchico Il Martello, la situazione della diaspora anarchica dei foriusciti in USA era diversa da quella inerente organizzazioni struttutare politicamente in senso anche burocratico-organizzativo come GL e quindi la comunità anarchica era coesa attorno a tutto un gruppo di giornali di tendenza anarchica tra i quali il Martello" Dove ovviamente se con Giustizia e Libertà si indica un'entità politica definita e strutturata, seppure in forma non partitica, la dizione di movimento anarchico va invece intesa in maniera estensiva, tale da comprendere, oltre al gruppo parigino che a partire dal 1927 ha dato vita a un organo di stampa, La Lotta Umana, poi La Lotta Anarchica, che si richiama al programma dell'Unione Anarchica Italiana, anche tutto un insieme di circoli, gruppi, piccoli nuclei di militanti sparsi in diverse località d'Europa e d'America, tenuti assieme da un vincolo pressoché esclusivamente politico-ideale e dal canale di collegamento rappresentato da giornali quali Il Risveglio di Ginevra, Studi Sociali di Montevideo, Il Martello e L'Adunata dei Refrattari di New York."[8].
Quando Tresca venne assassinato era con Giuseppe Calabi, membro della Mazzini Society [9] Avevano atteso all'uscita della redazione del Martello alcuni collaboratori che pero' non erano venuti,costoro erano militanti del comitato di agitazione antifascista appartenente alla Mazzini Society di New York, si lavorava attorno ai cosiddetti "comitati della vittoria" che nascevano fra le comunità italiane in USA al cui interno le forze antifasciste pensavano già alla preparazione di un governo provvisorio in esilio confidando anche in una rapida soluzione del conflitto dopo l'8 settembre del 1943, infatti si prevedeva a breve scadenza uno sbarco alleato in Italia, tenendo conto che lo sviluppo del conflitto in nord Africa era ormai nettamente sfavorevole ai nazifascisti.
Lo storico Mauro Canali le cui ricerche contribuirono a sollevare il caso Silone,[10] , potendo aver a disposizione la documentazione desecretata dell'OSS e' pervenuto alla conclusione che gli investigatori americani avessero subito individuato la giusta pista per individuare gli assassini di Tresca, ovvero Carmine Galante e Frank Garofalo che agirono su ordine di Vito Genovese, in quel momento in Italia e con ottimi rapporti sia con Musssolini sia con altri personaggi di spicco del fascismo. "Recentemente, nel 2001, Mauro Canali - lo storico divenuto famoso per la sconvolgente rivisitazione dei rapporti fra Ignazio Silone e il fascismo – che ha avuto accesso alla "desecretata" documentazione americana è arrivato alla conclusione che la polizia aveva visto giusto. L’ordine di assassinare Tresca partì da Roma, dai gerarchi fascisti, braccio esecutore fu la mafia del boss Vito Genovese e del suo picciotto Carmine Galante[11]Che poi sarà capobastone della famiglia di Joseph Bonanno"[12]
Analisi[modifica]
La notte in cui Tresca fu ucciso stava aspettando anche Vanni Montana,[13] fiduciario Luigi Antonini,[14] presidente dell'Italian-American Labor Council[15],e Giovanni Sala, militante dell'Amalgamated Clothing Workers of America[16]. Tresca, pur volendo la costituzione del comitato antifascista all'interno della Mazzini Society,era assolutamente contrario che vi facessero parte gli antifascisti dell'ultima ora, i cosiddetti antifascisti dopo Pearl Harbour. Non tutti i componenti dell'organismo dirigente erano d'accordo con la tesi di Tresca e quindi proprio quella notte doveva esserci un incontro chiarificatore. Tresca era acerrimo nemico di Generoso Pope, che in quel periodo era proprietario e dirigeva due giornali sostenitori del fascismo il Il Progresso italo-americano e il Corriere d'America, per cui era assolutamente contrario all'ingresso di Pope nel comitato antifascista. In sintesi Tresca era convinto che il Pope fosse un agente del fascismo negli USA addestrato allo scopo di seminare zizzania fra gli antifascisti oltre che ovviamente a servire da delatore.
Viceversa Tresca, in forte contrasto con Armando Borghi (contrario all' idea di un fronte unito con i comunisti), sia pur essendo da anarchico, era propenso all'ingresso dei comunisti nel comitato antifascista, incluso anche il suo vecchio "nemico" Vittorio Vidali, che peraltro stava già lavorando per un fronte unito antifascista. Tresca aveva aiutato Vidali quando quest'ultimo doveva sfuggire ai fascisti, ma le vicende della Guerra di Spagna con i sanguinosi scontri fra comunisti stalinisti da una parte e gli anarchici e poumisti dall'altra avevano allontanato e reso "nemici" i due vecchi compagni di lotta, (e la firma del patto Patto_Molotov-Ribbentrop aveva reso ancor piu' duro il dissidio) ciò non impediva che Tresca comunque appoggiasse l'ingresso dei comunisti nel "Comitati per la Vittoria".
Generoso Pope[modifica]
Da Wikipedia inglese si legge per quanto gli riguarda Generoso Pope:
had ties to New York crime boss Frank Costello, and at the birth of his son asked Costello to be the godfather
"aveva legami con il boss della malavita di New York Frank Costello, a alla nascita di suo figlio chiese a Costello di esserne il padrino"
e
Pope has often been described as a visionary, but has also been described with words like "zany",Generoso Pope Sr. "eccentric", "strange", and "quirky". Rumors of mafia connections dogged him his whole career
"Pope è stato descritto come visionario, ma è stato pure descritto come termini come "pagliaccio", Generoso Pope senior, "eccentrico", "strano" e "soprendentemente anticonformista". Dicerie su suoi legami con la mafia hanno accompagnato la sua intera carriera"[17]. [18][19]
Generoso Pope ed il suo ruolo negli USA[modifica]
Stando alle documentazioni raccolte da Mauro Canali[20]. Da rivoluzionario a eminenza grigia del fascismo Il Mulino - 1991 si deduce come i sospetti di Tresca nei confronti di Generoso Pope avevano ragione di fondamento: si trova negli archivi fascisti uno scritto datato 26 novembre 1934 nel quale il console italiano riferisce che il Pope si sta iludendo di poter creare con le sue azioni spaccature all'interno della dirigenza dell'International Ladies Garment Workers' Union (ILGWU)[21] pubblicando sui suoi giornali articoli di Luigi Antonini, Arturo Giovannitti, Serafino Romualdi e di militanti dell'organizzazione Stampa Libera. D'altro canto sempre il Pope aveva indetto una sottoscrizione per sostenere lo sforzo bellico fascista nel conflitto italo-etiopico e inoltre aveva indicato Mussolini come il più grande uomo al mondo durante le celebrazioni della vittoria fascista al Madison Square Garden. Tutto questo induce, nel 1941, la Mazzini Society a chiedere al Dipartimento di Giustizia statunitense un'indagine sul comportamento di Pope. Per risposta il Pope nel settembre del 1941 prende pubblicamente distanza dal regime fascista. Il Martello ovviamente è in prima linea nella campagna contro il Pope che rischia anche un sequestro di beni e di qui il suo "spontaneo" allontanamento dal regime fascista. Avvicinatosi il Pope alla Mazzini Society, Tresca è uno dei principali oppositori all'ingresso del Pope stesso nella società . Generoso Pope può tuttavia contare sull'appoggio di Vanni Montana e Luigi Antonini, i quali sostengono che sostengono che se nei comitati unitari antifascisti (Comitati della Vittoria) possono entrare i comunisti ci può essere posto anche per un antifascista dell'ultima ora quale il Pope.
Fra i tanti nemici di diverso genere che Tresca si era fatto negli anni a causa della sua instancabile attività , Generoso Pope è forse il più potente in quanto legato alla mafia newyorkese e in particolare a Frank Garofalo[22] di cui erano noti gli atti intimidatori nei confronti degli avversari del Pope.
Precedentemente Tresca, nel 1934, aveva pubblicato contro il Pope articoli che rivelavano sue pressioni ai danni di Girolamo Valenti per il lavoro svolto su Stampa Libera. Il mezzo coercitivo era indicato nell'intervento del mafioso Frank Garofalo, e Tresca ribadiva nel suo scritto che prorio per la pericolosità del mafioso il Valenti rischiava aggresioni fisiche ed anche peggio se non avesse smesso di denunciare fatti in cui il Pope era coinvolto. Inoltre ribadiva che sempre Pope era in ottimi rapporti con individui quali Frank Costello, altra figura di spicco della malavita newyorkese che era padrino del figlio di Pope, nonché con Lucky Luciano e Vito Genovese.
I rapporti denunciati dal Tresca tra Pope e la mafia furono poi accertati agli inizi degli anni '50 da una commissione senatoriale statunitense, presieduta da Kefauver, costituita col compito di indagine sul crimine organizzato.[23]
Vito Genovese ed il fascismo[modifica]
Sempre da en.wikipedia inglese
While in Italy, Vito had become a good friend of Benito Mussolini and was awarded the highest civilian medal the dictator could confer. As a favor for Mussolini, Genovese arranged the slaying of newspaper editor Carlo Tresca, Mussolini's most effective critic in the U.S. After emigrating from Naples, Genovese started his Mafia career serving New York boss Giuseppe "Joe the Boss" Masseria during the early 1920s. Involved in bootlegging and extortion, Genovese's main asset to Masseria was his propensity for violence. Charles "Lucky" Luciano was an early associate and benefactor of Genovese. Their relationship that that lasted 40 years., till Luciano's death. They started together as kids in the slums of New York City.che tradotto:
Finché era in Italia, Vito era divenuto buon amico di Benito Mussolini ed aveva ricevuto la più alta medaglia al valor civile che il dittatore potesse conferirgli. Come favore a Mussolini, Genovese organizzò l'assassinio dell'editore di giornali Carlo Tresca, il più efficace critico di Mussolini negli USA. Dopo essere emigrato da Napoli, Genovese iniziò negli anni '20 la sua carriera mafiosa al servizio del boss di New York Giuseppe "Joe the Boss" Masseria. Coinvolto in traffici illeciti ed estorsioni, il principale modo in cui Genovese era utile a Masseria risiedeva nella sua attitudine alla violenza. Charles Lucky Luciano fu di Genovese un socio della prima ora ed un benefattore. La loro relazione durò 40 anni, fino alla morte di Luciano. Avevano iniziato assieme da ragazzi negli slums di New York
Tresca verra' ucciso, secondo la più recente ricostruzione storica, da un killer della mafia su invito di Benito Mussolini, che a sua volta aveva ospitato in Italia il boss Vito Genovese, mandante del delitto, quando questi si troverà in grossa difficolta' col governo USA.Template:quote [26] Subito dopo l'omicidio fu catturato Carmine Galante, legato a Vito Genovese,ma fcente parte della famiglia di Joseph Bonanno,che era stato visto su una macchina che si allontanava dal luogo dell'omicidio,ma gli venne fornito rapidamente un "inataccabile" alibi. Galante is widely believed to have murdered the left-wing, anti-Mafia Italian journalist Carlo Tresca in 1943 on orders from Genovese. Galante went from being chauffeur to the boss of the Bonanno Family, Joseph Bonanno, to caporegime, and then underboss.[27]ovvero Si ritiene ampiamente che Galante fosse responsabile dell'assassinio del giornalista di sinistra Carlo Tresca , che attaccava i mafiosi, l'assassinio avvenne nel '43 su ordine di Vito Genovese. Galante fece la sua carriera da autista di Joseph Bonanno (boss dell'omonima famiglia), divenendo poi caporegime e infine capobastone. ed ancora da scritto di Joseph Bonanno
Template:quote ovvero ancora da scritto di Joseph Bonanno(tradotto) da libro di Joseph Bonanno
Template:quote[28] cio' non toglie che subito dopo lo sbarco alleato Vito Genovese,secondo il metodo mafioso, in situazione adatta,dell'adeguamento al potere dominante lavorando per i propri interessi al suo interno quando cio' e' possibile si schiera con gli alleati: Template:quote[29]
Leonardo Sciascia sulla situazione specifica inerente a Vito Genovese e della Sicilia nel suo comolesso dopo lo sbarco alleato scrive un articolo da cui si trae Template:quote
(Leonardo Sciascia - Fonte: Storia Illustrata – anno XVI – n. 173 – aprile 1972 – A. Mondadori Editore) [30]
Attribuzione omicidio di Carlo Tresca[modifica]
I servizi segreti fascisti e gli infiltrati cercheranno di scaricare la colpa del delitto Tresca su Vittorio Vidali, un comunista fedele alla linea moscovita che aveva avuto legami con Tresca in gioventù durante la Lotta Antifascista e che Tresca era assai propenso ad accogliere assieme ai comunisti stalinisti nella Mazziny Society visto che il perido storico richiedeava un'unità di azione delle forze autenticamente antifasciste , presente in Messico e in particolare negliStati Uniti d'America con l'indicazione approvata dla Comintern di portar aventi la tattica del Fronte Unito Antifascista dove fra confluire le forze antifasciste indipendentemente dalle differenziazioni politiche . Era nota l'avversione che Vidali era nemico accerrimo degli anarchici e quindi il personaggio ben si prestava quale capro espiatorio per l'omicidio di Tresca, in linea con la politica del regime fascista di provocare conflitti cruenti all'interno del fuoriuscitismo antifascista.[tipici e ben noti sono i casi di Mingrino e di quello strano personaggio che fu Ambrosini che momentaneamente tramite ricatti da parte dell'OVRA furono agenti provcatori all'interno del " fuoriuscitismo NdR]
Le indagini sull'omicidio di Tresca, fra depistaggi e pressioni del connubio mafiosi e parlamentari americani democratici compresi , si insabbiarono fino al 1953, ma la questone era fuoco sotto la brace e quando il network televisivo CBS ricostruì l'accaduto intitolandolo "Death of an Editor" , riiniziarono le richieste di massa di chiarimenti , la memoria di Carlo Tresca era ancora viva ,"Death of an Editor" presentò in modo esplicito r edocumentato le connessioni tra la mafia e il fascismo. La polizia newyorkese ricominciò le indagini seguendo proprio la pista indicata dalla CBS , anche perchè alcuni investigatori all'inizio dell'indagine avevano fiutato la pista giusta ed erano stato messi a tacere ed era il momento della loro rivincita.
il finanziamento alla casa del fascio di Nola[modifica]
Genovese [31]era in Italia quando Tresca viene assassinato percio' come esecutore aveva un alibi inattaccabile. Si era rifugiato in Italia , gia' dal 1935, con il beneplacito del fascismo sfuggendo ad un arresto per omicidio negli USA dove era ricercato per l'uccisione di un mafioso suo avversario:l'Oss investigando sulla protezione avuta dal Genovese prenderà atto che la Casa del fascio di Nola fu costruita con un finanziamento di Vito Genovese,e sempre il Genovese lo ritroviamo , nel periodo attorno all'armistizio, immerso nei suoi loschi traffici col suo "segretario" Mike Miranda esattamente nel Nolano. Stava iniziando ad organizzarsi il traffico della droga secondo la scelta strategica di Lucky Luciano di cui il Genovese era socio "d'affari". I fascisti non lo infastidivano per nulla, nel periodo immediatamente precedente, anzi si parla di ottimi rapporti. Nel proseguo la moglie di Genovese descrivera' i suoi viaggi negli USA,(commissione Kefauver 1952), per prelevare e rifornire di danaro il consorte che si stava organizzando:qualche "briciola" era servita per la casa del fascio di Nola. Il Genovese era entrato in "affari" con molti imprenditori del posto e aveva stabilito solidi rapporti con Renato Carmine Senise, fascista, e probabilmente proprietario e/o comproprietario della industria Ferrarelle, non per niente Mike Miranda era il rappresentante della Ferrarelle per New York. Il Genovese aveva quindi costruito nel napoletano un insieme di legami che poi gli saranno utile allo sbarco alleato.In simil situazione cambierà casacca ovvero da amico dei fascisti ad antifascista, formalmente,ovviamente,Genovese non era ne' fascista ne' antifascista ma semplicemente un capo mafioso. Occorre tene conto di un'altra "amicizia" importante del Genovese nel periodo considerato ovvero quella con Renato Carmine Senise, nipote del capo della polizia fascista Carmine Senise. Template:quote[32]
indagine sul caso Tresca e sviluppi[modifica]
Negli USA Ezio Taddei entra in strettissimi rapporti con Arthur Miller[33], che anni dopo sarà ospitato da Ezio in Italia durante un suo viaggio di vacanza nella penisola, e soprattutto con Carlo Tresca - anarchico, editore e direttore del giornale anarchico "Il Martello" e dirigente della Mazzini Society[34], di cui diviene molto amico .
Quando Carlo Tresca, un omaccione robusto e disponile al dialogo a detta di Ezio, durante uno dei primi incotri gli prospetta un futuro non roseo poiché aveva compreso il carattere poco incline al compresso di Taddei e perché questo genere di persone, in primis gli anarchici, negli USA erano fortemente osteggiati specie dopo il caso Sacco e Vanzetti: "Te qui passerai un sacco di guai. Perché non te ne torni indietro?", gli disse Tresca.
Ovviamente Taddei non prese sul serio quell'affermazione e anzi, in seguito, alla morte di Carlo Tresca, egli dà vita ad un'inchiesta parallela[35] in cui accusa senza peli sulla lingua i mafiosi Carmine Galante[36], in seguito capobastone di Joseph Bonanno[37] e di Frank Garofolo (che avrebbero agito su mandato di Vito Genovese[38] [39]), che nel seguito fece una "onoratissima" carriera di mafioso al ritorno in Italia nel dopoguerra[40], per non parlare di Frank Costello[41], amico e padrino dei figli di Generoso Pope, il mafioso che Tresca denuncia come falso e ipocrita antifascista.
Occorre spendere qualche parola per parlare di Generoso pope personaggio potente ed a dir poco ambiguo nell'ambiente degli italiani emigrati in america , secondo la documentazione di Mauro Canali l'avversita' di Carlo Tresca nei confronti di Generoso Pope aveva ben fondate ragioni: si trova negli archivi fascisti uno scritto datato 26 novembre 1934 nel quale il console italiano scrive che il suddetto Pope si illude se pensa di poter provocare frizioni all'interno della dirigenza dell'International Ladies Garment Workers' Union (ILGWU)[42] pubblicando sui suoi giornali articoli di Luigi Antonini[43][44] , Arturo Giovannitti , Serafino Romualdi e di militanti dell'organizzazione Stampa Libera [Generoso Pope ha gestisce o e' pure il padrone di giornali diffusi far gli emigrati in America] e propprio Pope aveva indetto una sottoscrizione per sostenere il conflitto imperialista dei fascisti in Etiopia indicando il cosdetto " duce " come il più " grande uomo al mondo " quando fu celebrata la vittoria fascista al Madison Square Garden.Questo comportamenti porta la Mazzini Society, nel 1941, a chiedere al Dipartimento di Giustizia statunitense un'indagine sul pope stesso . Pope nel settembre del 1941 prende pubblicamente distanza dal regime fascista e l'indagine perde consistenza .Il giornale anarchico Il Martello è in prima linea nella campagna contro il Pope che corre il rischio di un sequestro di beni e di qui il suo " sentito " allontanamento dai fascisti. Generoso Pope tenta un avvicinamento alla Mazzini Society , anche perche' questa puo' esser per lui un " fiore all'occhiello " in riferimento ad eventuali inchieste delle autorita' americani inoltre Generoso Pope e' appoggiato da Vanni Montana[45] e Luigi Antonini , sindacalisti dell'International Ladies Garment Workers' Union [tali personaggi son in contatto con l'ambiente mafioso ma in quel periodo e' cosa " normale " NdR] ed il loro discorso fu che se nei comitati unitari antifascisti (Comitati della Vittoria) ne possono far parte i comunisti ci possono stare anche gli ex sostenitori dei fascisti e qui lo scontro con Carlo Tresca e' rovente . La battaglia che Trsca porta contro Pope non e' di quel periodo perche' i suoi inizi sono nel 1934 e son articoli in cui l'anarchico denuncia le " pressioni " esercitate da Pope contro Girolamo Valenti per il lavoro svolto su Stampa Libera e qui arrriviamo a Frank Garofalo che e' il " messaggero " di Pope. Carlo Tresca nelle sue accuse non si risparmia nell'indicare quanto fosse pericoloso un criminale mafioso come Frank Garofalo ed inoltre gia' a quel tempo l'anarchico estendeva le sue accuse ad altri mafiosi come Frank Costello , Lucky Luciano e Vito Genovese tutti "amici" di Pope.I rapporti denunciati dal Tresca tra Pope e la mafia furono poi accertati agli inizi degli anni '50 da una commissione senatoriale statunitense, presieduta da Kefauver, costituita col compito di indagine sul crimine organizzato.[46]
Quindi secondo Taddei, Carlo Tresca era stato ucciso perché non voleva che i fascisti e amici dei mafiosi, ricilatisi in chiave antifascista, dopo che avevano compreso la caduta prossima del Duce, potessero entrare a far parte della Mazzini Society (di natura antifascista), a loro utile per deviare il corso antifascista che andava prendendo la storia. Tresca invece non era contrario all'entrata nella Mazzini society di dei comunisti, anche stalinisti come Vittorio Vidali, che si conoscevano dal tempo delle lotte antifasciste degli anni '20. Non a caso si tenterà di attribuire propio a Vidali l'omicidio di Tresca al fine di spezzare l'unità antifascista.
Taddei si espone dichiarando di essere pronto a testimoniare contro quelli che riteneva fossero gli assassini del suo amico, ma la magistratura non gli dà credito. "Qualcun altro" (mafiosi?) invece lo ritiene pericoloso, infatti Taddei subisce l'ostracismo e l'isolamento di molte persone e inoltre è costretto a subire molte minacce e vari danneggiamenti al suo appartamento. A questo punto capisce che gli USA non sono più un paese sicuro per lui e decide di rifare le valigie verso l'Italia.
- Nota a margine:
In seguito Ezio Taddei scriverà un libro ancora oggi di interesse rilevante, soprattutto dopo gli approfonditi studi di Mauro Canali (esperto studioso di fatti storici oscuri) che danno corpo alle accuse di Ezio Taddei[47].
- "Questo zoliano j'accuse venne definito da Domenico Javarone[48], il primo biografo di Ezio, la "rivelazione sul modo come l'assassinio di un noto dirigente anarchico ad opera della malavita newyorkese doveva essere utilizzato per la campagna anticomunista" [49].
[come mandante dell'assassinio Mauro Canali e le indagini indicano Vito Genovese mentre Tirrena , sorella di Ezio , afferma che il fratello parlava di Pope , le due affermazioni non son per nulla contradditorie visto i legami del gruppo mafioso:Pope il " galantuomo " ed i vari Frank Costello,Lucky Luciano,Vito Genovese i criminali conosciuti ma pressocche' intoccabili anche per certi favori che facevano e che faranno all'" ordine costituito" quindi l'assassinio fuoriusci' da acordi fra Pope e Genovese anche se il mandante riconosciuto secondo la documetazione di Mauro Canali , e non solo lui , e' Vito Genovese in quanto e'banale che fosse lui a poter impartire ordini a figuri come Carmine Galante e Frank Garofalo e non Pope ed inoltre il Genovese aveva un vecchio debito di riconoscenza verso il " duce " che aveva gia' parzialmente pagato elargendo i fondi per tirar su la casa del fascio di Nola e Tresca era proprio un " pericoloso " antifascista.....NdR]
Bibliografia[modifica]
- Taddei Ezio,Il "caso" Tresca, 2006 ISBN 888820798-8
- Italia Gualtieri Carlo Tresca: vita e morte di un anarchico italiano in America 1999, 71 pagine
"Regione Abruzzo, Centro servizi culturali di Sulmona, Circolo cultura & societa. Giornata della memoria, 20 maggio 1994"
- Carlo Tresca L'attentato a Mussolini: ovvero, Il segreto di PulcinellaNew York,4 edizioni,l'ultimo per tempo,editore Alexandria, Va. , Chadwyck-Healey Inc, 1987.
- Gabriella Facondo, Socialismo italiano esule negli USA (1930-1942),Federazione italiana delle associazioni partigiane, Federazione italiana delle associazioni partigiane 1993 Bastogi
- Piero Calamandrei Il Ponte 1945 La Nuova Italia
Voci correlate[modifica]
Collegamenti esterni[modifica]
- Gli americani in Italia di Roberto Faenza e Marco Fini
- Sicilia, il ritorno degli “americani†di Gianni Barbacetto
Note[modifica]
- ↑ da il ilduce.net ovvero vi e' l'ammissione dell'inefficienza dell'azione di Mori prorio dagli attuali ammiratori del cosidetto duce
- ↑ da Trombe al Vento
- ↑ wikipedia inglese Carmine Galante
- ↑ edizioni il Grappolo recensione del libro di Taddei Ezio sul caso Tresca
- ↑ [1] e Calamandrei ricordiamo che era distante dall'ideologia anarchica
- ↑ da Piero Calamandrei Il Ponte 1945 La Nuova Italia [2]
- ↑ * a Sulmona vi e' un piazzale dedicato a Carlo Tresca
- ↑ Giellisti ed anarchici prima della guerra di Spagna
- ↑ Fondata da Gaetano Salvemini "Nel 1939 fonda la Mazzini Society , insieme a un gruppo di miliziani di Giustizia e Liberà , di repubblicani e di antifascisti democratici, tra cui Lionello Venturi , Randolfo Pacciardi , Michele Cantarella , Aldo Garosci, Carlo Sforza , Alberto Tarchiani e Max Ascoli"da bografia Salvemini sito ANPI , della Mazzini Society Carlo Tresca era uno dei leader piu' rispettati.
- ↑ ovvero l'ipotesi che Ignazio Silone avesse contatti con i servizi segreti fascisti
- ↑ wikipedia inglese Carmine Galante
- ↑ Tresca, un grande abruzzese dimenticato di Ezio Pelino[3]
- ↑ questo e'un sindacalista sia legato ai socialisti sia all'OSS, infatti prendera' contatti con Amedeo Bordiga proponendogli grossi finanziamenti per una battaglia antistalinista una volta che il Bordiga stesso fosse rientrato nel partito socialista.vedere biblioteca marxista
- ↑ Antonini, Luigi, Papers
- ↑ sito dell'organismo
- ↑ Wikipedia inglese
- ↑ Generoso_Pope
- ↑ vedere Tutta la verità sul caso Tresca di Mauro Canali,l'autore e fra quelli accreduitai dal SISDE per i suoi lavori che spesso ne riportanoo stralci sul sito
- ↑ Mauro Canali e' professore ordinario di Storia contemporanea nell’Università di Camerino, fra i suoi libri «Il dissidentismo fascista» (Bonacci, 1983), «L’informatore. Silone, i comunisti, la polizia» (con D. Biocca, Luni, 2000); editore il Mulino: «Cesare Rossi. Da rivoluzionario a eminenza grigia del fascismo» (1991) e «Il delitto Matteotti» (1997; nuova ed. 2004)
- ↑ Opere
- Crime and Repression, in Oxford Handbook of Fascism a.c. Richard J.B. Bosworth - Oxford University Press - 2009
- Repressione e consenso nell'esperimento fascista, in Modernità totalitaria. Il fascismo italiano a.c. di Emilio Gentile - Editori Laterza - 2008
- Mussolini e il petrolio iracheno. L'Italia, gli interessi petroliferi e le grandi potenze Einaudi - 2007
- Il delitto Matteotti - Il Mulino - 2004
- Il caso Silone. Le prove del doppio gioco i libri della fondazione liberal - 2000
- Le spie del regime Il Mulino - 2004
- con Biocca Dario L' informatore: Silone, i comunisti e la polizia Luni - 2000
- Il dissidentismo fascista. Pisa e il caso Santini 1923-1925 Bonacci - 1983
- Il delitto Matteotti. Affarismo e politica nel primo governo Mussolini Il Mulino - 1997
- Cesare Rossi
- ↑ notizie relative all'Ilgwu
- ↑ Garofalo proseguira' la sua azione mafiosa anche in tempi assai piu' recenti con un certo "successo"la Repubblica - Sabato, 28 settembre 1991 - pagina 5 di Giuseppe D'Avanzo
- ↑ commissione antimafia sul crimine organizzato di stampo mafioso con riferimenti agli USA,commissione senatoriale Kefauver
- ↑ Vito Genovese en.wikipedia
- ↑ Negli USA,nelle formazioni anarchiche,vi era dissenso nelle scelte di impostazione tattica per la lotta contro il fascismo. Nello specifico,vi fu uno scontro fra la linea di autonomia anarchica,rappresentata da Armando Borghi ed il gruppo che faceva riferimento al Il Martellodi Carlo Tresca,lo scontro si focalizzava sulla tattica da adottare ed il gruppo di Tresca era più vicina al Fronte Unito appoggiato da Errico Malatesta.
- ↑ Tutta la verità sul caso Tresca di Mauro Canali
- ↑ wikipedia inglese Carmine Galante
- ↑ da GENERATIVE DESIGN LAB politecnico di Milano
- ↑ di Newbury Richard
- ↑ articolo di Leonardo Sciascia
- ↑ [http://www.archivio900.it/it/nomi/nom.aspx?id=1393 foto di Vito Genovese con Salvatore Giuliano Genovese e' con la divisa dell'esercito americano,e quindi il legame con i fatti di Portella della Ginestra quindi il Genovese e Giuliano si conoscevano anzi Giuliano godeva della protezione di Genovese quando questo passo' con i "liberatori",d'altro canto nel caso Giuliano sono implicati mafiosi di tutto "rispetto" come Gaetano Badalamenti,secondo Carlo Lucarelli nella trasmissione Blu notte
- ↑ Sud E Malavita di Tonino Caputo, Gianfranco Langatta
- ↑ Cenni biografici su Arthur Miller
- ↑ Informazioni di base sulla Mazzini Society
- ↑ Il caso Tresca su wikipedia
- ↑ Carmine Galante mafioso abbastanza completo
- ↑ Bonanno, detto Bananas per un iniziale errore di trascrizione anagrafica, nelle sue memorie fa notare che lui era contrario all'omicidio di quella brava persona che fu Carlo Tresca, ma interventi ed "interessi " superiori lo costrinsero a non poter porre veto su tale crimine
- ↑ Brevi cenni biografici su Vito Genovese
- ↑ Vito Genovese e altri mafiosi come lui, li ritroviamo agire impunemente nel primo secondo dopo guerra in Sicila in stretta collaborazione con angloamericani, fascisti, poliziotti ed ex torturatori al servizio del fascismo nel nord est italiano e nella zona di confine. Mai condannati, agirono in chiave antioproletaria e proprio la Mazziny society, di cui Carlo Tresca era uno degli esponenti più ascoltati, sarebbe stata per loro un buon trampolino di lancio per gli intrecci eversivi antiproletari di cui la Sicilia fu epicentro in quel periodo
- ↑ "... Frank Garofalo scrive a Vincenti Martinez di preparare buone accoglienze al sindaco di Palermo, Salvo Lima"articolo di GIUSEPPE D' AVANZO la Repubblica - Sabato, 28 settembre 1991 - pagina 5
- ↑ Iter mafioso di Frank Costello
- ↑ notizie relative all'Ilgwu
- ↑ documenti su Luigi Antonini su cui comppare il lavoro Tutta la verità sul caso Tresca di Mauro Canali
- ↑ Antonini ed i bosso mafiosi
- ↑ Montana ed i boss mafiosi
- ↑ commissione antimafia sul crimine organizzato di stampo mafioso con riferimenti agli USA,commissione senatoriale Kefauver
- ↑ Vedere Tutta la verità sul caso Tresca di Mauro Canali L'autore é fra quelli accreduitati dal SISDE per i suoi lavori che spesso ne riportano stralci sul loro sito, esclus e le parti che ovviamente non possono danneggiare lo stesso SISDE stesso
- ↑ Vita di scrittore ,Ezio Taddei
- ↑ il grappolo editoria