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[[Anarcopedia]], rifacendosi anche alla tradizione anarchica dell'utilizzo degli pseudonimi, ritiene invece doveroso garantire il diritto alla privacy e all'anonimato, che significa che è del tutto indifferente ai nomi e cognomi che si celano dietro un nickname. Per questo si schiera risolutamente contro ogni forma di controllo che limiti la privacy e l'anonimato. | [[Anarcopedia]], rifacendosi anche alla tradizione anarchica dell'utilizzo degli pseudonimi, ritiene invece doveroso garantire il diritto alla privacy e all'anonimato, che significa che è del tutto indifferente ai nomi e cognomi che si celano dietro un nickname. Per questo si schiera risolutamente contro ogni forma di controllo che limiti la privacy e l'anonimato. |
Revision as of 21:44, 3 November 2017
La privacy, termine inglese traducibile con riservatezza, è un termine che definisce il diritto alla riservatezza delle informazioni personali e della propria vita privata.
Anarcopedia rispetta il diritto alla privacy e all'anonimato di ogni utente, pertanto ogni anarchopediano ha il dovere di preservare la privacy degli altri utenti. Grazie.
Anarchopedia: anonimato e privacy
Da sempre, la preservazione dell'anonimato (cioè della riservatezza, privacy) è stato un parametro attraverso il quale è possibile misurare il grado di libertà presente in una nazione. Grazie all'anonimato, molti autori e pensatori hanno potuto far sentire la propria voce critica nei confronti di un sistema di potere iniquo e oppressivo.
Molti anarchici hanno storicamente utilizzato pseudonimi per potersi garantire la libertà di esprimersi senza incorrere nella repressione o nel pregiudizio (Ret Marut, Max Sartin ecc.) a causa dell'appartenenza ad un determinato gruppo o associazione. Molti pensatori rivoluzionari, grazie all'anonimato, hanno potuto continuare ad esprimere le proprie idee proprio grazie alla possibilità di utilizzare un nome fittizio.
Oggi, con la diffusione di Internet, che teoricamente dovrebbe garantire libertà d'espressione e anonimato a chiunque, i censori hanno rialzato la testa chiedendo forme di controllo più severe sull'anonimato internettiano. Celandosi dietro la solita e ipocrita "emergenza sicurezza", il sistema di potere vigente in realtà teme che lo spazio del web diventi "troppo libero" e slegato dai media ufficiali.
Anarcopedia, rifacendosi anche alla tradizione anarchica dell'utilizzo degli pseudonimi, ritiene invece doveroso garantire il diritto alla privacy e all'anonimato, che significa che è del tutto indifferente ai nomi e cognomi che si celano dietro un nickname. Per questo si schiera risolutamente contro ogni forma di controllo che limiti la privacy e l'anonimato.
La riservatezza dei dati personali
Molti navigatori del web ritengono di essere al sicuro mentre stanno su internet, ma invece non sanno che un sacco di informazioni sono allo scoperto: l'indirizzo IP, il sistema operativo, il browser adoperato, ecc. L'utilizzo di pseudonimi (nickname ) per nascondere la propria identità è un passo necessario ma non sufficiente a garantire il proprio anonimato. Purtroppo Anarcopedia non ha gli strumenti informatici che garantiscono l'anonimato totale ai suoi utenti come invece fanno alcuni siti web, pertanto chi scrive nelle nostre pagine deve essere al corrente che i suoi dati sono rintracciabili a meno che non si usino strumenti informatici appositi che protteggano effettivamente l'anonimato. Gli Anonymous remailer, gli pseudonymus remailer e il PGP, per esempio, utilizzano sistemi di crittografia che rendono difficoltoso individuare l'identità reale del mittente di un messaggio di posta elettronica. Anche protocolli di rete come Tor e Freenet permettono di leggere e pubblicare informazioni e news con un alto grado di anonimato.
A scopo informativo si consiglia la lettura dei seguenti articoli: