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User:Lupo rosso/sandbox/Volante Rossa

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Volante Rossa[modifica]

La Volante Rossa e' stata una formazione costituita da ex partigiani che non hanno deposto le armi dopo la Liberazione


"I partigiani non avevano consegnato tutte le loro armi; e non solo i partigiani comunisti, ma anche i sociali sti, gli azionisti, e perfino non pochi democristiani, avessero o non combattuto contro il fascismo. L’offensiva antiresistenziale era cominciata, si può dire, all'indomani della liberazione, l'anticomunismo era propalato a caratteri cubitali dalla buona stampa borghese; e appunto contro il “pericolo rosso” quei democristiani erano pronti a scendere in campo, confortati da garanzie internazionali e dai crismi vaticani. L’età media dei membri della Volante Rossa è di meno di vent'anni, e vent'anni ha il loro comandante Giulio Paggio ( nome di battagli Alvaro ), già della 118a Brigata Garibaldi, elettrotecnico alla Innocenti di Lambrate. Costituitasi in gruppo -inizialmente di una decina, poi di un massimo di alcune decine di componenti, con lo stesso nome di un gruppo. attivo dal 1944 -la Vr organizza attività ricreative di massa, ma esegue anche azioni armate talvolta più che avventate, tra le quali alcuni omicidi." [1]


Lo scopo dell'articolo , oltre che raccontare la storia della Volante Rossa non nei termini dei pennivendoli asserviti al capitale , è sfatare la fama di criminali che fu affibbiata ai miliziani della Volante Rossa ed inquadrare le azioni militari dei miliziani della Volante Rossa nel primo dopoguerra tenendo conto anche dei fermenti che avvenivano a livello nazionale e senza entrare in particolaristiche valutazioni politiche quindi confrontare quindi il trattamento che ebbero gli ex partigiani , che non vollero deporre le armi , con il trattamento che ebbero i criminali fascisti . La base di studio , fondata su saggi di Cesare Bermani e di Massimo Recchioni , dimostra come per molti ex partigiani la Lotta partigiana fosse stata presupposto per una Lotta rivoluzionaria e quindi dopo la Liberazione vi fu un tentativo da parte di questi ultimi di costituire struture armate sopratutto a scopo difensivo e per una resa dei conti reale ed efficiente contro i fascisti , il saggio di Cesare Bermani è pubblicato nel 1977 sulla rivista 'Primo maggio' e titolato La Volante Rossa (estate 1945/febbraio 1949), poi ripreso dallo stesso Bermani in una pubblicazione recente Storia e mito della Volante Rossa ( Nuove ed. Internazionali , 1997 ) che la ricostruzione di Bermani si rifà agli episodi , testimoniati di rese dei conti con ex fascisti e delatori come quello che fece massacrare dai nazifascisti Eugenio Curiel , in un periodo che " grazie " pure alle prese di posizione di Palmiro togliatti gli organi di repressione dello stato capitalista se la prendevano non con i criminali fascisti sfuggiti alla resa dei conti avvenuta nell'immadiato della Liberazioni ma con i compagni ex partigiani.Di particolare importanza è la figura del tenente Alvaro, cioè Giulio Paggio, comandante della Volante Rossa ed ex valoroso comandante partigiano . Il nome stesso Volante Rossa è retaggio del nome che portavano molte squadre partigiane numerica menteridotte e strutturate per interventi militari rapidi ed importanti , altra persona molto importante è il prefetto Ettore Troilo , ex comandante partigiano di Giustizia e Libertà , formazioni che nella Resistenza non disdergnarono di collaborare con le formazioni anarchiche a diversi livelli , Ettore fu Comandante della formazione partigiana Gruppo dei Patrioti della Maiella e destutuito dall'incarico da De Gasperi , accusato di coprire le azioni della Volante Rossa nella realtà dei fatti tentò di perseguire gli ex fascisti che si erano macchiati di delitti e fu talmente importante per i miliziani della Volante Rossa che il 27 novembre 1947 la Volante Rossa guida l'occupazione della prefettura di Milano, per protesta contro la sostituzione del prefetto Ettore Troilo perchè stava facendo il suo dovere teorico .

[Troilo teoricamente era soggetto al dovere teorico di perseguire i fascisti che si erano macchiati di particolari crimini , ma dal punto di vista pratico il dovere dettato dal potere era di lasciar quetare i fascisti e di perseguire gli ex partigiani e ricordiamo che ciò avviene nel periodo dell'aministia Togliatti che praticamente rende immuni dai crimini commessi criminali di guerra nazifascisti tramite il metodo di utilizzare opportuni cavilli legali così come accadde per il " boia di Albenga [2]" che si vantava di avere ammazzato e torturato oltre una cinquantina fra partigiani e civili donne comprese e che fino alla morte si dichiaro' soldato del Reich Hitleriano mentre verrano perseguiti comandanti partigiani come Francesco Moranino condannato all 'ergastolo e scagionato 10 anni dopo la condanna , ma Moranino non si fece prendere e torno' in Italia solo quando fu giuddicato assolutamente estraneo ai fatti , per non parlare dei fatti penali conseguenti a quelli tragici della Brigata Osoppo NdR]

azioni imputate alla Volante Rossa[modifica]

[3] "

  • 14 marzo 1947 - Omicidio sulla porta di casa in via Strambio del giornalista Franco De Agazio, direttore della rivista "Meridiano d'Italia"

[un settimanale di destra neofascista che ebbe fra i suoi collaboratori Giorgio_Pisanò di cui riportiamo brevissime note:L'8 settembre si trova a Pistoia , dove con altri fascisti organizzò la riapertura della casa del fascio e l'occupazione della Caserma Gavinana, abbandonata dai soldati, in attesa di un reparto tedesco.Alla fine della guerra si trova in Valtellina, ufficiale della Xª Flottiglia MAS,corpo militare indipendente che combatteva sotto le bandiere della Repubblica Sociale Italiana ed insieme tenente delle Brigate Nere, assegnato ai servizi speciali del Comando generale. Il 27 aprile 1945 aggregato alla colonna Vanna della Guardia Nazionale Repubblicana di Frontiera , catturato nel 1947 era gia' libero per poter fondare il neonato movimento fascista MSI:fra alcuni crimini della X Mas si ricordano: Forno (frazione di Massa (MS)), 13 giugno 1944: 68 persone, per lo più civili e qualche partigiano, vennero uccise da un misto di forze naziste e della Decima.;Borgo Ticino (NO), 13 agosto 1944: corresponsabilmente alle SS, assassinio di 12 civili, saccheggio e distruzione del paese per mezzo del fuoco, con il pretesto del ferimento di tre soldati tedeschi.;Guadine (fraz. di Massa (MS)), 24 agosto 1944: atti di terrorismo nella popolazione civile, ritenuta fiancheggiatrice dei partigiani. Il paese fu quasi completamente bruciato.;Castelletto Ticino (NO), 1 novembre 1944: per dare una dimostrazione di forza e determinazione contro il crimine, un ufficiale della Xª MAS fa fucilare in pubblico cinque condannati per reati minori, dopo aver raccolto una folla allo scopo di terrorizzarla.;Crocetta del Montello (TV): tortura su prigionieri di guerra, con fruste, benzina e fuoco, e sei esecuzioni sommarie. NdR]'[4]

  • 6 giugno 1947 - Assalto ad un bar di via Pacini 32, ritenuto luogo di ritrovo di simpatizzanti di destra, a colpi di sassi e di pistola.
  • 6 luglio 1947 - Attentato contro l'abitazione di Fulvio Mazzetti, simpatizzante di destra, in Corso Lodi 33. La bomba a mano lanciata contro l’abitazione rimbalza contro una zanzariera e ricade in strada, ove ferisce uno degli attentatori, Mario Gandini. L’altro si chiama Walter Veneri.
  • 10 luglio 1947 - Attentato contro la sede del settimanale missino "Rivolta Ideale". Qui una quarantina di persone erano radunate per ascoltare una conferenza del professor Achille Cruciani[ che con Manlio Sargenti RSI capo di gabinetto del ministro dell'Economia della reppubblica sociale;Ernesto Massi rappresentante italiano nel 1951 all'Internazionale neofascista di Malmo' in Svezia ed altri figuri simili sarà implicato largamente nelle cosidette " trame nere " NdR]. Due terroristi lanciarono una bomba nella sala con la miccia già accesa. Uno dei presenti la raccolse e la lanciò giù dalla finestra, ove esplose danneggiando il palazzo di via Agnello 10 e tre automobili.
  • 27 luglio 1947 - Un ordigno al plastico viene collocato all’interno di un cinema nel quale il professor Cruciani doveva tenere un’altra conferenza. La polizia lo ritrova prima che esploda.
  • 11 ottobre 1947 - Assalto alla sede del M.S.I. di via Santa Radegonda, che viene devastata. Numerosi missini presenti vengono feriti.
  • 29 ottobre 1947 - Al termine di una manifestazione indetta dalla Camera del Lavoro, viene assalita e distrutta la sede della rivista "Meridiano d’Italia".
  • 4 novembre 1947 - Omicidio di Ferruccio Gatti, ex generale della Milizia responsabile milanese del M.S.I., nella sua abitazione, in viale Gian Galeazzo 20.
  • 4 novembre 1947 - Tentato omicidio di Antonio Marchelli, segretario della sezione del M.S.I. di Lambrate.
  • 5 novembre 1947 - Omicidio, a Sesto San Giovanni, di Michele Petruccelli, aderente al movimento Uomo Qualunque".
  • 12 novembre 1947 - Assalto alle sedi dell’Uomo Qualunque in Corso Italia, del M.S.I. in via Santa Radegonda e della rivista "Meridiano d’Italia".
  • 13 novembre 1947 - A bordo di tre camion i terroristi della Volante Rossa si recano in via Monte Grappa e devastano la sede del Movimento Nazionale Democrazia Sociale.
  • 14 novembre 1947 - Irruzione nella sede del Partito Liberale Italiano in corso Venezia.
  • 27 novembre 1947 - Assalto alla Prefettura di Milano, insieme a centinaia di manifestanti che protestavano contro la sostituzione del Prefetto Troilo. Nella stessa giornata viene assalita la sede del M.S.I. e quella della RAI in corso Sempione.
  • 6 dicembre 1947 - Aggressione ad una guardia giurata della Breda, a Sesto San Giovanni.
  • 12 dicembre 1947 - Sequestro dell’ingegner Italo Tofanello, dirigente delle Acciaierie Falck, in via Natale Battaglia 29. Condotto in Piazza Duomo l’ingegnere viene costretto a spogliarsi e quindi viene rilasciato senza vestiti.[ come azione da più sul comico che sul violento ovvero ridicolizzare il dirigente NdR]
  • 10 aprile 1948 - Disordini durante un comizio del M.S.I. in piazza Belgioioso.
  • 25 aprile 1948 - Disordini durante una manifestazione non autorizzata a piazzale Loreto.
  • 15 luglio 1948 - Scontri con le Forze dell’Ordine durante l’'occupazione degli stabilimenti Bezzi e Motta.
  • 13 ottobre 1948 - Aggressione ad alcuni dirigenti della Breda.
  • 27 gennaio 1949 - Omicidio di Felice Ghisalberti in via Lomazzo, figlio di un ex maresciallo dei carabinieri che aveva preso parte all’uccisione di Eugenio Curiel[5] , e del dottor Leonardo Massaza in piazza Leonardo da Vinci, ritenuti entrambi simpatizzanti di destra."

"[Felice Ghisalberti].... figlio di un ex maresciallo dei carabinieri che durante la Rsi aveva preso parte all'uccisione di Eugenio Curiel, avvenuta il 24 febbraio 1945, ma era stato prosciolto, dopo essere stato internato a Procida, il 4 giugno 1947"[6]


Sul caso di Eugenio Curiel c'è da porsi la domanda per cui una " bandiera " del partito comunista come fu sempre presentato il povero e coraggioso Curiel non ebbe giustizia nel periodo in cui il partito di Togliatti poteva rendergliela e dovettero pensarci i miliziani della Volante Rossa che subirono condanna anche per aver giustiziato uno dei masscratori di Curiel.

periodo storico[modifica]

Per più completo approfondimento

alcuni fatti che dimostrano i fermenti di tale periodo e di come i repressori al servizio dello stato capitalista agissero a senso unico a parte rari esempi come il già citato Ettore Troilo e pochi altri prontamente destituiti.

  • 1 Febbraio 1947

Parma un corteo di ex partigiani e disperso dalla celere per motivi di sicurezza motivata dal fatto che i manifestanti sfilavano con le armi

  • 1 Febbraio 1948

A Reggio Emilia i sindacati delle officine Reggiane proclamano un sciopero ad oltranza

  • 1 Febbraio 1948

A Lecco elementi della Volante rossa sparano alcuni colpi di pistola ad un ex repubblichino senza tuttavia colpirlo

  • 1 Febbraio 1949

A Palermo vengono uccisi un carabiniere e un funzionario comunale

  • 1 Febbraio 1950

A Modena trentamila operai sfilano per la città per commemorare i sei operai uccisi dalla polizia il 9 gennaio( 9 gennaio 1950)

  • 1 Febbraio 1951

A Parma due bottiglie molotov distruggono una sez della Democrazia cristiana

  • 2 Febbraio 1956

Lo scrittore Danilo Dolci è arrestato a Partinico (Palermo) mentre dissoda terreni incolti, e con lui i compagni Francesco Abbate, Ignazio Speciale, Salvatore Ferrante, Carlo Zanini, Domenico Macaluso, Salvatore Termine.Intellettuali italiani manifestano con forza la loro solidarietà verso gli arrestati e ricordiamo fra questi ultimi, Francesco Flora, Salvatore Quasimodo, Vasco Pratolini, Anna Maria Ortese.

  • 8 Febbraio 1948 A Cerignola (Foggia), la polizia spara nel corso di una manifestazione di militanti di sinistra uccidendone 5
  • 8 Febbraio 1949 A Genova alcuni elementi neofascisti imbrattano il monumento al partigiano provocando uno sciopero spontaneo dei portuali
  • 9 Febbraio 1948A San Ferdinando di Puglia (Foggia) alla cerimonia inaugurale del Fronte democratico popolare, elementi di destra e guardie campestri aprono il fuoco uccidendo Vincenzo Dionisi, Giuseppe Di Troia, Giuseppe De Michele e ferendo altri 25 partecipanti. Proseguendo quindi nell’opera di repressione, gli aggressori assaltano le sedi dei partiti, la Camera del lavoro e la sede dell’Anpi, dove un tale Umberto Valerio uccide con una raffica di mitra il portiere, il socialista Nicola Francone, e un bambino di 7 anni, Raffaele Riondino, già ferito nel corso della sparatoria in piazza. E’ indetto uno sciopero provinciale di protesta.
  • 5 Febbraio 1949 A Parma vengono arrestati due ex partigiani accusati di aver assassinato due funzionari fascisti a guerra finita

I Miliziani[modifica]

[7] nomi dei miliziani , tra le parentesi il nome di battaglia, la professione e l'anno di nascita:

  • Otello Alterchi (Otelin), elettricista, classe 1928;
  • Felice Arnè, nome di battaglia Ciro, operaio, classe 1930;
  • Giordano Biadigo (Tom), operaio, classe 1929;
  • Bruno Bonasio, elettricista, classe 1926;
  • Primo Borghini, custode della Casa del Popolo di Lambrate, classe 1920;
  • Mario Bosetti, classe 1926;
  • Natale Burato (Lino);
  • Luigi Canepari (Pipa), meccanico, classe 1925;
  • Camillo Cassis, (Cassis), idraulico, classe 1925;
  • Ennio Cattaneo, elettricista, classe 1930;
  • Domenico Cavuoto (Menguc), barista, classe 1930;
  • Giulio Cimpellin (Ciro), meccanico, classe 1920;
  • Ferdinando Clerici (Balilla), operaio, classe 1928;
  • Luigi Comini (Luisott), fotografo, classe 1925;
  • Walter Fasoli (Walter), disoccupato, classe 1917;
  • Paolo Finardi (Pastecca), classe 1928;
  • Mario Gandini (Milà);
  • Pietro Jani (Jani), idraulico, classe 1926;
  • Giacomo Lotteri (Loteri), meccanico, classe 1920;
  • Luigi Lo Salvio;
  • Angelo Maria Magni, elettricista, classe 1926;
  • Sante Marchesi (Santino), radiotecnico, classe 1926;
  • Antonio Minafra (Missaglia), classe 1919;
  • Enrico Mondani, tipografo e segretario della sezione Lambrate del P.C.I., classe 1925;
  • Mario Mondani, meccanico, classe 1927;
  • Giuseppe Morandotti;
  • Angelo Ostelli (Stuccafiss);
  • Mauro Ostelli (Maurino); ex latitante in Cecoslovacchia;
  • Giulio Paggio (Alvaro), classe 1925; [8]
  • Ettore Patrioli (Iaia), meccanico, classe 1926;
  • Carlo Reina, conciatore, classe 1926;
  • Emilio Tosato (Lietù), elettricista, classe 1929;
  • Ferruccio Tosi (Cazzo), elettricista, classe 1929;
  • Eligio Trincheri;
  • Angelo Vecchio (Tarzan), operaio, classe 1925;
  • Dante Vecchio (Tino), meccanico, classe 1917;
  • Walter Veneri;
  • Italo Zonato (Italo), meccanico, classe 1925.

il carcere inflitto ai miliziani[modifica]

"Si conclude a Verona il processo a carico dei componenti della Volante rossa, con le seguenti condanne: Giulio Paggio (‘Alvaro’), latitante, condannato all’ergastolo; Luigi Comini (‘Luisott’), a 8 anni di reclusione; Otello Alterchi (‘Otello’); Giordano Biadigo (‘Tom’), a 30 anni di reclusione; Mauro ostelli (‘Maurino’), già latitante in Cecoslovacchia che si era costituito nel 1958 ai carabinieri di Milano, è condannato a 4 anni; Natale Burato (‘Lino’), latitante prima in Cecoslovacchia, poi in Russia, condannato all’ergastolo; Luigi Canepari (‘Pipa’); Camillo Cassis (‘Cassis’); Giulio Cimpellini (‘Ciro’); Ferdinando Clerici (‘Balilla’); Walter Fasoli (‘Walter’); Paolo Finardi (‘Pastecca’), latitante in Cecoslovacchia, condannato all’ergastolo; Mario Gandini (‘Mila’); Piero Jani (‘Jani’); Sante Marchesi (‘Santino’), condannato a 9 anni e 4 mesi; Ettore ostelli (‘Gaìna’); Carlo Reina (‘Carlo’); Angelo ostelli (‘Stuccafiss’); Emilio Tosato (‘Lieto’); Ferruccio Tosi (‘Cazzo’); Angelo Vecchio (‘Tarzan’); Dante Vecchio (‘Tino’); Italo Zonato (‘Italo’); Felice Arnè (‘Mario’); Bruno ostell; Primo Borghini, condannato a 5 anni e 8 mesi; Ennio Cattaneo; Domenico Cavuoto; Guido ostelli; Giacomo Lotteri; Angelo Maria Magni (‘Vento’); Antonio Minafra (‘Missaglia’); Enrico Mondani; Mario Mondani; Giuseppe Morandotti; Rinaldo Ricotti (‘Sbarbà’); Eligio Trincheri (‘Marco’), condannato all’ergastolo; Walter Veneri; Luigi Lo Savio, condannato a 9 anni e 4 mesi. Gli altri imputati sono condannati a pene varianti fra i 2 anni e 8 mesi e 1 anno e 6 mesi."[9]


si trae dall'elenco soprascritto che vi furono 4 ergastoli e torniamo al caso emblematico di Eugenio Curriel , Medaglia d'oro della Resistenza , in cui uno dei suoi massacratori [ giustiziato dai miliziani della Volante Rossa NdR] o [" semplice " spione che lo denuncio' secondo altri storici] era ben conosciuto e non fu presa alcuna misura penale .

ed ancora confrontiamo col boia di Albenga

"Molti testimoni, alcuni dei quali ancora viventi, ricordano che Luberti, la mattina, soleva leggere brani della Bibbia, mentre il pomeriggio andava a torturare i prigionieri dentro ad un bunker. Violenze di ogni genere, senza mai pentirsi o provare rimorso, pietà per le vittime; in uno speciale televisivo organizzato dal sociologo Sabino Acquaviva (nel 1997), ricordò con malcelato orgoglio: Beh, certo, la Feldgendarmerie lavorava sodo."

"Luberti, insieme al "boia di Genova" Friedrich Engel, è stato considerato dagli storici un "dio del male". Catturato nel 1946, riconosciuto da un prigioniero cui aveva torturato ed ucciso il fratello, mentre tentava di espatriare da Ventimiglia per arruolarsi nella Legione Straniera, fu accusato di cinquantanove delitti (tra torture ed omicidi) Sottoposto a processo nel 1946 per i delitti nazifascisti, fu dapprima condannato alla pena di morte, «mediante fucilazione alla schiena», il 24 luglio del 1946. La sentenza venne emessa dalla Corte d'Assise straordinaria di Savona, e fu l'ultima tra l'entrata in vigore dell'amnistia e la fine del 1947, anno in cui la Corte cessò le sue funzioni. Per Luberti successivamente, facendo leva sull'l’infermità mentale, la condanna fu tramutata in ergastolo e quindi con l'amnistia (concessa dal Guardasigilli Palmiro Togliatti e secondo una fonte opportunamente teleguidata da uno zio cardinale) a 7 anni di carcere militare."[10][11]


responsabile di assassinio e tortura di più di 50 persone [calcolo per diffetto in quanto il numero preciso di quelli massacrati non ha potuto essere ovviamente accertato NdR]

Bibliografia[modifica]

  • Cesare Bermani [12]: rivista Primo Maggio (aprile 1977) saggio «La Volante Rossa (estate 1945-febbraio 1949)»
  • Cesare Bermani, Storia e mito della Volante rossa. Prefazione di Giorgio Galli, Nuove Edizioni Internazionali, pp. 160, 1997
  • Carlo Guerriero e Fausto Rondinelli – “La volante rossa”, 1996
  • G. Fasanella e G. Pellegrino, "La guerra civile" , Rizzoli, 2005
  • Massimo Recchioni, Ultimi fuochi di Resistenza - Storia di un combattente della Volante Rossa", prefazione di Cesare Bermani, Derive Approdi, 2009 [la storia di Giulio Paggio ndr]

Collegamenti esterni[modifica]

Note[modifica]

  1. In fabbrica e nelle scuole con giubbotti e rivoltelle di Luigi Cortesi recensione saggio Cesare Bermani , Cesare Bermani libri e pubblicazioni quelli della Volante Rossa Recensione del libro di Carlo Guerriero e Fausto Rondinelli – “La volante rossa”
  2. Per Luberti successivamente, facendo leva sull'l’infermità mentale, la condanna fu tramutata in ergastolo e quindi con l'amnistia (concessa dal Guardasigilli Palmiro Togliatti e secondo una fonte opportunamente teleguidata da uno zio cardinale) a 7 anni di carcere militare [mai fatti completamente NdR].il boia di Albenga
  3. DOCUMENTO Università degli Studi di Milano Facoltà di Lettere e Filosofia Corso di Laurea Triennale in Scienze Storiche La Volante Rossa
  4. " imprese " della Decima MAS La Decima MAS nei documenti sui crimini di guerra divenuti pubblici solo nel 1994
  5. Medaglia d'Oro della Resistenza con motivazione "Docente universitario, sicura promessa della scienza italiana fu vecchio combattente, seppur giovane d'età, nella lotta per la libertà del popolo. Chiamò a raccolta, per primo, tutti i giovani d'Italia contro il nemico nazifascista. Attratta dalla sua fede, dal suo entusiasmo e dal suo esempio, la parte migliore della gioventù italiana rispose all'appello ed egli seppe guidarla nell'eroica lotta ed organizzarla in quel potente strumento di liberazione che fu il Fronte della gioventù. Animatore impareggiabile è sempre laddove c'è da organizzare, da combattere, da incoraggiare. Spiato, braccato dall’insidioso nemico che vedeva in lui il più pericoloso avversario, mai desisteva dalla lotta. Alla vigilia della conclusione vittoriosa degli immensi sforzi del popolo italiano cadeva in un proditorio agguato tesogli dai sicari nazifascisti." da documenti ufficiali
  6. estratto Fondazione Cipriani
  7. Elenco completo dei condannati dal tribunale di Verona nel 1951
  8. Giulio Paggio nato a Saronno nel 1925. é stato un giovanissimo comandante partigiano comunista della 118^ Brigata Garibaldi "Attilio Tessaro" operante nella Val d'Ossola e nella zona attorno a Milano-Lambrate nome di battaglia "tenente Alvaro".
  9. il carcere inflitto
  10. Luberti il boia di Albenga
  11. sintesi breve da intervista sula 7
  12. storico e studioso di lotta antifascista