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+ | "''L'ultimo doloroso capitolo dell'odissea dei profughi de '''[[La Retirada]]''' fu la guerriglia in Spagna, la cui azione più eclatante fu l'incursione nella valle d'Aran, che però fu prontamente rintuzzata dalle truppe di Franco. Il resto fu un susseguirsi di azioni di piccole bande dislocate sui Pirenei o nella Sierra Nevada o Morena e nelle Asturie. Secondo una fonte ministeriale spagnola i caduti della Guardia civil e dell'esercito in questa lotta ammontarono a 500 militari e 10 ufficiali. I guerriglieri furono circa quindicimila e compirono 8.275 azioni, subendo 5.548 morti e 634 prigionieri, per la massima parte passati per le armi."'' | ||
+ | "''Questa impossibile lotta si esaurì nei primi anni sessanta, poi lentamente l'evolversi degli avvenimenti mondiali fece scendere sulla Spagna una cappa di silenzio, che durò fino alla morte di Franco, avvenuta nel novembre 1975. Negli anni precedenti amnistie via via concesse dal Governo permisero il ritorno in Spagna di parte dei rifugiati, ma diversi di essi ripartirono perché ormai la Spagna aveva perso tutte le caratteristiche di quando si poteva cantare: "Como estaba felix nuestra Revolución!"'' | ||
+ | <ref>[http://www.storia900bivc.it/pagine/editoria/ramella297.html "La retirada" | ||
+ | L'odissea di cinquecentomila repubblicani spagnoli dopo la fine della guerra civile] </ref> | ||
== Bibliografia == | == Bibliografia == |
Revision as of 11:53, 9 June 2009
Indice
Francisco Sabaté Llopart El Quico
appunti per Francisco Sabaté Llopart El Quico
Barcellona nel 1955, Francisco Franco sta visitando la città e i suoi sgherri sono allertati in gra numero per l'importante visitatore. Un uomo vestito in modo inappuntabile sta portando una valigia e chiama un taxi. Salito tiene la valigia accanto a sè e si mette a montare uno strano aggeggio che ha l'aria di essere un bazooka o un qualcosa di simile .Subito il tassista si volta verso di lui ma viene immediatamente rassicurato "Non si preoccupi, lavoro per il governo e devo distribuire del materiale informativo" ed infila nel l'aggeggio appena messo a punto un involucro metallo adeguato al diametro del cilindro che è la parte che più salta all'occhio dello strano ageggio. Il " lanciaoggetti " ha una leva che tirata dal distinto gentiluomo provoca una forte esplosione , il tettuccio del taxi è aperto e l'involucro metallico prima inserito vola in alto e dopo un pò inizia a cadere e con un'altra eslposione si apre e lancia una gran quantità di manifistini che si sparpagliano su una grande e popolata piazza di Barcelona : i volantini sono propaganda antifranchista. Il distintissimo signore elargisce una buona mancia al tassista e ripone il suo armamentario e si allontana flemmaticamente . Gli sgherri di Franco non comprendono da dove esca quella propaganda sovversiva e son preocupati per le reprimende conseguenti alla triste figura fatta : Il gentiluomo così cortese e distinto altro non è che Francisco Sabaté Llopart detto El Quico considerato il pericolo numero uno per i fascisti di Franco e uno degli anarchici che poliziotti e servizi di Franco tentano di prendere con la massiima sollecitudine da anni . Cade in uno scontro a fuoco , pur essendo riuscito a fuggira dopo il combattimento , per le ferite subite il 5 gennaio 1960 più di venti anni dopo la Rivoluzione spagnola la guerriglia anarchica antifascista in Spagna prosegue ed El Quico ha beffato per tutto quel tempo innumerevoli volte gli sgherri di Franco.Quando corre voce che El Quico sia stato ucciso dagli sgherri di Franco fra la classe operaia e la gente meno abbiente vi è incredulità : El Quico è una " Leggenda " per chi si deve sottomettere e rappresenta la speranza di una società senza i fascisti ed egualitaria per cui
"Quico non può essere morto... vedrete, quando meno ve lo aspettate tornerà a Barcellona e quelle carogne verranno sbugiardate dai fatti! "Frasi del genere venivano mormorate in capannelli fuori dalle industrie, nelle mense, nelle bettole frequentate dalla povera gente. Ma Quico non sarebbe più tornato. Il mitra Thompson, la pistola semiautomatica Colt calibro 45 e il suo binocolo sono custoditi nel museo della Guardia Civil, come trofei di guerra"[1]
[2]
Guerriglia antifranchista
cronologia:
"1939-1944: dei piccoli gruppi armati isolati all’interno della penisola, nelle "sierre" (in Aragona, in Andalusia, in Catalogna e in Galizia, tutte regioni dove i libertari sono preponderanti) continuano la lotta contro i fascisti."
"Settembre 1944: alla fine della guerra mondiale una invasione massiccia di guerriglieri (con una direzione milÃtare installata in Francia) ha luoeo attraverso le vallate dell’Aran e del Roncal. L’operazione si risolve in un fallimento, i superstiti sono obbligati a fuggire all’interno della Spagna o a rientrare in Francia. Questo progetto di grande ampiezza riceve l’appoggio del PCE e di alcuni settori della CNT. 4.000 guerriglieri furono catturati."
"Inizio 1945: sviluppo della resistenza interna che si segnala per azioni in più provincie."
1947-1952: declino della resistenza dovuto all’intensificazione della repressione ed all’abbandono della lotta armata da parte di importanti settori dell’opposizione spagnola, il PCE soprattutto.
"1952-1963: si sviluppano alcune basi di resistenza armata, localizzate principalmente in Catalogna ed Aragona. Sono composte da anarchici che fanno parte inizialmente della CNT, poi in seguito vengono espulsi."
Lo storico Pietro Ramella nel suo saggio La retirada L'odissea di cinquecentomila repubblicani spagnoli dopo la fine della guerra civile fa coindere il termine del periodo che riguarda il passaggio in Francia degli esuli antifascisti spagnolo con l'attaco dei guerriglieri antifranchisti nella vallata dell'Aran "L'ultimo doloroso capitolo dell'odissea dei profughi de La Retirada fu la guerriglia in Spagna, la cui azione più eclatante fu l'incursione nella valle d'Aran, che però fu prontamente rintuzzata dalle truppe di Franco. Il resto fu un susseguirsi di azioni di piccole bande dislocate sui Pirenei o nella Sierra Nevada o Morena e nelle Asturie. Secondo una fonte ministeriale spagnola i caduti della Guardia civil e dell'esercito in questa lotta ammontarono a 500 militari e 10 ufficiali. I guerriglieri furono circa quindicimila e compirono 8.275 azioni, subendo 5.548 morti e 634 prigionieri, per la massima parte passati per le armi." "Questa impossibile lotta si esaurì nei primi anni sessanta, poi lentamente l'evolversi degli avvenimenti mondiali fece scendere sulla Spagna una cappa di silenzio, che durò fino alla morte di Franco, avvenuta nel novembre 1975. Negli anni precedenti amnistie via via concesse dal Governo permisero il ritorno in Spagna di parte dei rifugiati, ma diversi di essi ripartirono perché ormai la Spagna aveva perso tutte le caratteristiche di quando si poteva cantare: "Como estaba felix nuestra Revolución!" [3]
Bibliografia
- Antony Beevor, (2006). La Battaglia per la Spagna: la guerra civile spagnola 1936-1939, Penguin Books, ISBN 014303765X.
- Antonio Téllez Sola[4] , Sabaté: Guerrilla Extraordinary ISBN 1-902593-10-3
- Pino Cacucci Ribelli!, Feltrinelli, 2001, ISBN 9788807170508, ISBN 88071705087.
- Antonio Téllez Sola, The Anarchist Resistance to Franco ISBN 1-873605-65-X Antonio Téllez, La resistenza anarchica a Franco.
- Pilar Eyre Quico Sabaté, el último guerrilleroPubblicato da Ediciones PenÃnsula, 2000 ISBN 848307236X, ISBN 9788483072363.
Collegamenti esterni
Note
- ↑ da Ribelli! di Pino Cacucci El Quico
- ↑ Pino Caccuci è scrittore che si occupa spesso di quelle persone che si son ribellate ed hanno combattuto militarmente regimi fascsti e/o autoritari.Fra gli altri ha scritto
- Outland rock (Transeuropa, 1988. Ristampato da Mondadori nel 1991. ripubblicato da Feltrinelli nel 2007)
- Puerto Escondido (Interno Giallo, 1990. Ripubblicato da Mondadori)
- Tina (Interno Giallo, 1991. Ripubblicato prima da TEA e poi da Feltrinelli)
- San Isidro Futbò] (Granata Press, 1991. Ripubblicato da Feltrinelli nel 1996)
- Punti di fuga (Mondadori, 1992. Ristampato da Feltrinelli nel 2000)
- La polvere del Messico (Mondadori, 1992. Ripubblicato da Feltrinelli nel 1996 e, ancora da Feltrinelli, in edizione ampliata nel 2004)
- Forfora ( (Granata Press, 1993). Ripubblicato in edizione ampliata con il titolo Forfora e altre sventure (Feltrinelli, 1997)
- In ogni caso nessun rimorso (Longanesi, 1994. Poi ripubblicato prima da TEA e poi da Feltrinelli nel 2001)
- Camminando. Incontri con un viandante (Feltrinelli, 1996)
- Demasiado corazón (Feltrinelli, 1999. Premio Giorgio Scerbanenco del Noir in Festival di Courmayeur)
- Ribelli! (Feltrinelli, 2001)
- Gracias México (Feltrinelli, 2001)
- Mastruzzi indaga (Feltrinelli, 2002)
- Oltretorrente (Feltrinelli, 2003)
- Tobacco (con Gloria Corica e Otto Gabos (Bande Dessinée, 2005)
- Nahui (2005) (Premiato all'edizione 2006 del Premio Letterario Fenice-Europa)
- Un po' per amore e un po' per rabbia (Feltrinelli, 2008)
- ↑ [http://www.storia900bivc.it/pagine/editoria/ramella297.html "La retirada" L'odissea di cinquecentomila repubblicani spagnoli dopo la fine della guerra civile]
- ↑ nato a Oviedo, Tarragona nel 1921 è morto a Perpignan il 27 marzo 2005 anarchico , giornalista , storico fu miliziano antifascista nella Rivoluzione Spagnola e nel 1939 riparò in Francia dove fu sbattuto in un campo di concentramento , da cui fugge e dopo la fuga si unisce alla Resistenza Francese.Nel 1944 partecipa all'attaco antifranchista con i guerriglieri spagnoli nella valle dell'Aran , era un tentativo di attacco diretto contro il regime fascista di Franco attraversando i Pirenei.Il fallimento dell'attacco oltre a provocare molti caduti fra i guerriglieri porta al distacco delle frange comuniste filo stliniste dalla guerriglia a cui fino ad allora avevano partecipato .Ciononostante Antonio Téllez Sola continua aprender parte alle azioni della guerriglia antifranchista portata avanti ormai solo dagli anarchici e frange comuniste antistaliniste come minoranze , la guerrriglia antifranchista prosegue per più di 20 anni .Suo compito particolare è il collegamento con i compagni che sono fuori di Spagna , come giornailista ha lavorato per lungo tempo per la France Press. Ma il suo maggior impegno e fama conseguente è dovuto al fatto di essser la memria della Guerriglia antifranchista che per motivi di equilibri fra grandi potenze è stata sempre " dimenticata " dai mezzi di informazione , la sua lotta sia militare che poi di divulgazione prosegue senza interruzione 1939 al 1975. La sua opera più nota in lingua inglese è la biografia di Francisco Sabaté Llopart El Quico, Antonio Téllez Sola ha scritto le biografie di combattenti della resistenza anarchica come Francisco Ponzan Vidal, AgustÃn Remiro, Jose Luis Facerias e Salvador Puig Antich