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User talk:Ario Libert

From Anarchopedia
Revision as of 10:57, 21 July 2008 by Ario Libert (Talk | contribs)

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ATTENZIONE A TUTTI!!!

La voce Stato della Anarcopedia contiene in relazione alla parte dedicata alla preistoria delle inesattezze gravi e antistoriche nonché antilogiche.

Si veda il periodo seguente: "Prima della scoperta dell'agricoltura (10-12000 anni fa) gli uomini vivevano secondo i principi del nomadismo, da quel momento gli uomini\donne hanno cambiato le proprie abitudini trasformandosi in sedentari. Questo cambiamento epocale ha determinato la nascita del patriarcato, del dominio dell'uomo sulla natura e dei primi conflitti sul possesso (e poi sulla proprietà) della terra, ecc. A questo punto gli uomini più forti cominciarono ad organizzarsi in maniera tale da difendere i propri privilegi, basati sullo sfruttamento di altri esseri umani. Lo Stato non è altro che l’evoluzione di quella forma primordiale di autorità."

La sequenza di queste proposizione che attribuiscono positività al nomadismo e negatività al sedentarismo non trovano alcun riscontro storico di nessun tipo, anzi! Gli studi epocali della Gimbutas e di Riane Eisler e di numerosissimi altri autori, vedono una linea evolutiva positiva dal paleolitico sin all'età del bronzo avanzato, caratterizzato da modi di produzione differenti ma da una cultura egualitaria e paritetica tra uomo e donna, fondati sul culto della dea madre, del rispetto totale e assoluto della vita, l'inesistenza di differenziazioni sociali, e degli apparati repressivi delle società ritenute progredite perché statuali, come l'esercito permamente o le forze di polizia. L'agricoltura si è verificata non secondo il criterio delal proprietà privata della terra, ma in base alal proprietà collettiva di essa di cui storicamente esistono testimonianze scritte presso numerose culture storiche. Queste società chiamate gilaniche (unione di maschile e femminile) dalla Eisler, autrice di studi epocali come CorsivoIl calice e la spadaCorsivo e CorsivoIl piacere è sacroCorsivo, durarono millenni in vaste aree del mondo in collegamento tra di loro. Il loro annientamento ad opera dei nomadi kurgan o gli indoeuropei della tradizione accademica occidentale, provocò appunto l'insorgere storico dello Stato come strumento in grado di gestire il dominio su vastissime aree e su una popolazione numerosa e resa schiava da questi popoli che conoscevano già una differenziazione sociale spinta basate sulla proprietà privata dei capi di bestiame (cavalli, pecore, ecc) e sul dominio dell'uomo sulla donna attraverso lo strumento dell'harem (collettivizzazione delle donne da parte dei potenti proprietari di sterminate mandrie di bestiame). I Greci ed i Latini appartennero ad ondate tarde di questi popoli schiavizzatori (Achei, Elleni, Dori) ma portatrono l'economia schiavista a livelli di perfezionamento mai sperimentati prima, soprattutto i Roamni che riuscirono a creare un entità statuale vastissima con il loro impero che altre ondate di invasori distrussero nel V secolo dell'era comune. Lo studio dei miti di tutti i popoli della terra evidenziano sotto nomi quali Eden, età dell'oro, ecc. la testimonianza orale e scritta di questa vasta era dell'abbondanza materiale e della giustizia in terra che gli esponenti ideologici della ricerca storica tentano da decenni di occultare o di limitarne le ricadute negative sul presente dopo due secoli di culto del miracolo latino e greco che hanno storicamente portato alle ideologie fasciste degli anni 20 e 30 del XX secolo (non a caso).


Riprendendo il discorso sulla genesi storica dello Stato in relazione a quanto attualmente contenuto ala voce relativa in Anarcopedia, proporrei un inizio di discussione al titolo Nascita dello stato, mirante a rilevare la sua genericità e contraddizioni:

Non è particolarmente corretto ritenere, come fanno taluni storici "ufficiali", che con lo Stato nasca la società e la ricerca della pace da parte degli esseri umani. L'essere umano ha sempre cercato di organizzare la propria vita autonomamente e in collaborazione con gli individui che maggiormemente lo aggradavano. Lo Stato altro non è che una particolare forma organizzativa che da un certo momento in poi della sua storia l'umanità si è data, o meglio che alcune minoranze hanno imposto alla maggioranza.

[[[Questa prima breve sezione può essere migliorata e resa meno vaga e generica evitando di parlare di individuo o essere umano al singolare, nozione inesistente, e anzi dal punto di vista storico squisitamente classista, nelle società preistoriche in cui la collettività (famiglia, tribù) prevale sul singolo, lo tutela, educa e aiuta in tutto.]]]


Prima della scoperta dell'agricoltura (10-12000 anni fa) gli esseri umani erano essenzialmente cacciatori-raccoglitori (nomadismo), ma da quel momento essi hanno cambiato le proprie abitudini trasformandosi tendenzialmente in sedentari. Questo cambiamento epocale ha determinato la nascita del patriarcato, del dominio dell'uomo sulla natura e dei primi conflitti sul possesso (e poi sulla proprietà) della terra, ecc.


[[[La trasformazione da nomadi in sedentari di molte comunità umane, cioè il passaggio dal modo di produzione paleolitico a quello neolitico, avvenuto attraverso tappe ben individuate dalla ricerca storica e per cause di ordine a volte naturale a volte sociale o dalla loro reciproca relazione, non soltanto non ha generato il sorgere dello Stato (il meccanismo andrebbe infatti spiegato e non presupposto) e quindi l'ideologia patriarcale, ma ha anzi approfondito ed esteso l'egualitarismo già esistente nelle comunità di caccia-pesca-raccolta paleolitiche centrate sul culto della dea madre, culto egualitario, pacifista, rispettoso di ogni forma di essere vivente. Le società neolitiche conobbero nel corso dei millenni un rapida e vasta propagazione su scala planetaria a mano a mano che questo modo di produzione si andava espandendo e facendo conoscere i suoi benefici rendendo la vita più sicura e assicurando con l'approvvigionamento di scorte conservate attraverso tecniche bem precise immese fonti di cibo alla collettività ottenuto attarverso una quantità di lavoro esiguo ed eseguito comunitariamente. Il sedentarismo non produce cioè, come si è creduto sin troppo a lungo ed in modo interessato da parte delle ideologie conservatrici (la proprietà della terra è equiparata alla fonte del diritto e ciò è ritenuto un meccanismo ovvio e non necessario da speigarsi, la proprietà privata ma quelal collettiva gestita per conto delal comunità ed in suo nome da funzionari le cui capacità sono riconoisciute e che non hanno alcuna possibilità di accappararsi a proprio nome della ricchezza sociale, una forma in un certo senso di amministrazione fiduciaria preistorica. Le ricerche e scoperte archeologiche compiute in molte parti del mondo attestano in siti sparsi in tutti i continenti una cultura agraria egualitaria e priva quindi di differenziazioni sociali classiste ma unicamente funzionali alla corrette gestione della società egualitaria stessa. Creta minoica 5.000-2000 a. C, ma anche Chatal Huyuk in Asia minore, Gerico in Palestina, Hrappa e Mohenjo-Daro nelal valle dell'Indo, la cultura Yomon in Giappone e numerosi siti in Asia ma soprattutto l erecenti scoperte e reinterpretazioni della cultura mesolitica e neolitica europea (dal Portogallo alla Russia) dimostrano che la civiltà agraria per moltissimi millenni fu priva di diseguglianze sociali e quindi non necessitò di organi separati di gestione dell'esistente come lo Stato, la polizia, l'esercito, un clero gestore dell'ideologia religiosa classita patriarcale, il ricorso alla guerra per gestire i rapporti tra singoli gruppi sociali e collettività, ecc.).]]]



A questo punto gli uomini più forti cominciarono ad organizzarsi in maniera tale da difendere i propri privilegi, basati sullo sfruttamento di altri esseri umani e della natura. Questo passaggio epocale non è però stato immediato e non ha immediatamente riguardato l'intera umanità. Per esser precisi, nello stesso momento in cui alcuni davano vita a forme individualistiche di proprietà, altri si organizzavano in tribù o clan, mediante la condivisione della terra e di regole usualmente accettate da tutti[1]. Innegabilmente però, la scoperta dell'agricoltura ha determinato la nascita e lo sviluppo di rapporti gerarchici dai quali poi, nel corso del tempo, è nato lo Stato. Lo Stato non è altro che la sublimazione di questi rapporti e l’evoluzione estremizzata di quella forma primordiale di autorità.


[[[Tutta la presente sezione è errata e storicamente falsa perché non c'è alcun nesso tra la coltivazione delal terra, in origine un bene sterminato ed abbondante rispetto all'esiguita del numero stesso degli esseri umani, e la sua appropriazione privata da parte di uomini più forti. La struttura egualitaria paleolitica ha trovato una sua continuità nel passaggio alla coltivazione delal terra, di cui nessun singolo avrebbe potuto appropriarsi in quanto questo modo di produzione sottintende la comunità come produttore della ricchezza sociale attraverso il lavoro gestito comunitariamente e la proprietà stessa delal terra quindi intesa in senso comunitrio. L'appropriazione privata del mezzo di produzione detto terra va spiegato, e questa spiegazione poggiare non su meccanismi intuitivi o logici ma concretamente su quanto è storicamente deducibile da quanto si conosce attarversola ricerca archeologica e antropologica. In caso contrario si fa il gioco delle ideologie classiste esistite ed esistenti ritenendo inevitabile ,per motivi connessi all'evoluzione storica, cioè alla gestione della complessità sociale generatasi con l'aumento demografico, la fase storica della proprietà privata della terra e quindi di evoluzione storica in evoluzione storica di tutte le altre forme di proprietà privata che da lì in poi si sono generate storicamente. Si verrebbe accusati di essere contro il progresso storico e sociale, quando è vero che il sorgere delal proprietà privata e dello Stato e della guerra e delel classi sociali si sono attuate su altri terreni sociali e in modalità estranee al modo di produzione agrario stesso. Il motivo per cui le ideologie antagonistiche al sisistema non producano un sapere certo su una questione così fondamentale è la dimostrazione che il sistema ideologico dominante, quello accademico per intenderci, sta funzionando bene e produce ignoranza e disinformazione su questo tema critico e riesce a far passare come classite società egualitarie. Il tema della genesi storica dello Stato e delle classi sociali è stato da tempo risolto ma coloro che dovrebbero appropriarsi se non altro di diritto dei suoi risultati rivoluzionari, li ignorano semplicemente preferendo vegetare su quanto si è elucubrato almeno un secolo e mezzo fa. Il mio è quindi un invito a riorientare la ricerca storica e antropologico-culturale in base ai dati recenti, i quali sono combattuti dai settori conservatori e reazionari dell'establismente accademico con veemenza, sia cioè con il silenzio che con l'invenzione di argomenti adatti a riorientare gli studi e le ricerche in senso funzionale allo status quo esistente.]]]


Grazie per l'attenzione e a presto.
  1. Si veda la discussione nella pagina di discussione dell'utente Ario_Libert :[1]