Still working to recover. Please don't edit quite yet.
User talk:Ario Libert
Progetto[modifica]
Progetto editoriale autoprodotto attraverso La piattaforma Produzioni dal Basso, di un'opera inedita di due autori libertari, Lucien Descaves scrittore, e Lucien Laforge illustratore.
Modo di produzione nomade pastorale[modifica]
Per fornire elementi alla discussione sulla genesi storica dello Stato propongo la presentazione di una dinamica storica che potrebbe aver portato al suo sorgere storico secondo certi orientamenti storici oramai diventati classici.
Modo di produzione nomade pastorale (N-P)
Il passaggio dal paleolitico, come tutte le fasi le fasi di transizione deve essere trattato anch'esso su basi storiche, è cioè inconcepibile che il 31 dicembre del 12.500 a. C l'intera umanità fosse paleolitica ed il 1°gennaio diventasse all'improvviso neolitica. Si deve quindi non soltanto indagare il passaggio dal paleolitico al neolitico ma anche perché in molte aree ciò non avvenne, cioè molte aree rimasero paleolitiche sino a pochi decenni fa. L'esempio più formidabile oltre ai Boscimani che devono essersi goduti qualcosa come 70.000 anni di paleolitico sono ovviamente gli aborigeni australiani la cui cultura paleolitica è ritenuta unanimemente risalente a 50.000 anni fa, cioè un'espansione della cultura africana paleolitica in un continente diverso anche se molto simile all'Africa.
A questo punto il problema è come si è generato non tanto il modo di produzione neolitico agrario che è anzi molto ben indagato su vaste aree mondiali, quanto piuttosto il modo di produzione che ha portato alla distruzione della cultura neolitica e cioè il modo di produzione NOMADE-pastorale (visto... la mobilità non è in sé sinonimo di bontà , i paleolitici erano nomadi ma pacifici, i N-P no!). Il nucleo storico, anzi preistorico dell'istituto statale è nelle relazioni di dominio sorte storicamente nelle società nomadi pastorali di cui a tutt'oggi esistono terribili esempi su scala storica, di cu i ti parlerò). Il modi di produzione N-P consiste nella proprietà privata non tanto della terra di cui i pastori non sanno semplicemente che farsene quanto dei capi di bestiame appartenenti ai capi tribù che con le greggi composte di migliaia di esemplari rubano anche la forza lavoro dei nulla tenenti espropriati dalla possibilità di sopravvivere e che devono perciò a tale scopo lavorare come mandriani per i proprietari di greggi. La donna non svolgendo più nessuna funzione economica come nei modi di produzione paleolitico e neolitico è quindi assimilata ad una pura proprietà . I proprietari di greggi sterminate si sposano con figlie di altri proprietari di greggi e essendo ricchi (Pecunia deriva da pecus, pecora) si possono permettere di costituire un harem. I poveri devono accontentarsi delle prostitute che provengono dal loro stesso strato sociale, finquando un uomo non possiede un gregge adatto a dare da vivere a sé e alla sua famigli non può sposarsi, non sono tanto le donne a non volerlo quanti i capifamiglia patriarcali a non concludere l'affare di dare le loro figlie a dei morti di fame. Il modo di produzione N-P, conosce quindi l'esclusione sociale della donna assimilata unicamente a fornitrice, anzi fattrice di figli maschi da sostituire alla proprietà del padre attraverso l'istituto della primogenitura (ti ricordi dell'episodio biblico del piatto di lenticchie? La Bibbia è una delle fonti più formidabili della cultura religiosa e giuridica del regime patriarcale N-P) e di figlie come merce di scambio tra capi di bestiame per cementare vincoli sociali di proprietà e alleanza in caso di conflitti intertribali molto frequenti all'interno di questo modio di produzione gerarchico ed individualistico proprietario.
Quindi le comunità agrarie neolitiche e quelle N-P sono vissute a lungo l'una accanto all'altra e spesso devono anche aver trovato delle soluzioni di convivenza come dimostrano pratiche ancora esistenti nel nostro paese consistenti nel far pascolare su terreni destinanti alla semina le greggi degli allevatori di modo che i deposi ti di sterco fertilizzassero i terreni, gli incontri tra pastori e agricoltori dovevano anche essere occasione di scambi di merci e prodotti che entrambe le società possedevano in abbondanza.
Quindi il modo di produzione N-P non era interno alla società neolitica ma anzi del tutto esterno ad essa, la contraddizione non era quindi all'interno di un strati sociali di una unica formazione socioeconomica, si tratta di una modalità del tutto diversa rispetto all'emergere del modo di produzione capitalistico sorto nel seno della società feudale verso la fine dell'Alto medioevo. Il meccanismo che deve aver prodotto la crisi tra i due sistemi possono essere stati prodotti da crisi dovute ad aumenti demografici in entrambe le società magari in epoche in cui si verificarono anche crisi naturali, come mutamenti climatici gravi. I N-P in quanto società gerarchica e dotati di strumenti di offesa che essi usavano durante gli scontri tribali in occasione di conflitti generati da furti o disaccordi territoriali per il controllo dei pascoli o delle fonti di abbeveraggio, hanno ad un certo punto considerato come territori degni di pascolo le terre delle società agrarie neolitiche, non escludo che all'inizio i neolitici abbiano anche approvato di consegnare loro porzioni di terriotrio in via provvisoria, ma o perdurando la crisi o avendo notato i vantaggi di trasformare in pascoli ciò che essi ritenevano territori esclusivamente adibiti alla coltivazione di derrate alimentari, i pastori hanno esteso il dominio dalla loro società a quella neolitica coinvolgendo grazie al sistema di obblighi e solidarietà tribali anche i nulla tenenti per cui i terreni di coltivazione agricoli erano anche occasione di arricchimento: si trattava di spartirsi un bottino che per i N-P deve semplicemente essere apparso come infinito.
Una volta instauratosi il meccanismo di rapina, esso fu reso stabile attraverso il controllo degli sterminati territori di cui essi si impadronirono progressivamente con ondate invasive sempre più vaste e di cui l'archeologia ha ricostruito praticamente ormai tutte le tappe. Il controllo territoriale venne affidato a controllori armati tratti all'interno della società N-P diventata ora demograficamente in sottonumero per via degli immensi territori conquistati, i guerrieri vennero nutriti dalle comunità agrarie i cui membri si tramutarono in schiavi destinati a lavorare con il sudore della loro fronte per i loro nuovi dei guerrieri patriarcali. Il meccanismo di aggressione richiese un tempo relativamente breve in quanto i processi di miglioramento dei campi era stato compiuto oramai da millenni, per i N-P si trattava semplicemente di estendere le relazioni di dominio tribali su scala enormemente più vasta e a ciò non poteva che contribuire un sistema di controlo militare e poliziesco . I N-P erano soprattutto anche proprietari di mandrie di cavalli il loro animale totemico (di cui esistono consistenti testimonianze nelle Upanishad), per cui il controllo del territorio era anche facile essendo un sistema di spostamento oltre che un mezzo di guerra potentissimo a cui si potevano anche attaccare dei carri per il trasporto di armi e guerrieri: una vera e propria panzer divisione preistorica.
La mitologia greca parla di centauri che violentano, uccidono e depredano, si tratta di un ricordo mascherato delle origini predatorie dei "grandi" fondatori della civiltà e cultura occidentali, le più antiche raffigurazioni plastiche dei centauri, mostrano degli uomini a figura intera a cui è stato aggiunto a partire dalla natiche il resto di un cavallo: così i neolitici si rappresentarono quei mostri che piombarono loro addosso devastando e assassinando come una unica entità biologica: esattamente come accadde con i popoli amerindi che non conoscevano i cavalli e che scambiarono i conquistadores come un'unica entità .
Per ora credo che il discorso sia impostato in modo decente, cercherò di articolarlo meglio e sintetizzarlo in seguito, scriverne mi aiuta a riassumere quanto ho letto nei libri e operare così una prima sintesi da contrarre ulteriormente, ciao e a presto, Massimo.