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Talk:Michele Schirru

From Anarchopedia
Revision as of 10:57, 25 September 2008 by Altipiani azionanti (Talk | contribs)

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Considerazione n°1

1°) (pregasi scusare il mio italiano) E proprio far passare questo compagno per un semplicione, altrettanto dire piangerlo con argomenti buoni a farlo fucilare una seconda volta, lo scrivere : "Nella sua stanza, al Royal, trovano bombe e pistole, lui ammette che aveva intenzione d'uccidere il Duce". Stupisce dover ricordare che se Michele Schirru era pronto a sacrificare la propria vita, non era pronto a farne il regalo ai fascisti. Ed è cosi, che dopo il suo arresto, dichiaro -ed era attendibile- che il materiale trovato in possesso suo era destinato a dei fascisti del suo piccolo paese. Il guai è che la polizia, sperando di poter arrestare dei complici (?), non fece notizia dell'arresto nei giornali. Ed è cosi che da Londra, il compagno Emidio Recchioni continuo ad inviargli delle lettere a firma "la tua sorella Mary", dal contenuto innocuo -tranne, che nel contesto, non lasciavano piu nessun dubbio sulle sue intenzioni. Luc Nemeth, Parigi

Ciao Luc, io ho semplicemente riportato ciò che si legge nei libri e nei documenti ufficiali ossia che lui dichiara la propria intenzione di uccidere il Duce(d'altronde altri tentativi furono fatti da Violet Gibson, Zamboni, Gino Lucetti e Angelo Sbardellotto..). Tu ritieni, se ho ben capito, che in realtà avesse intenzione di colpire i fascisti di Pozzomaggiore(suo paese), ma io non capisco per quale ragione avrebbe dovuto aggravare la prorpia posizione....Non sarebbe stato più semplice dichiarare che aveva intenzione di fare qualche attentato e non addirittura d'uccidere Mussolini? Forse così avrebbe evitato la condanna a morte, non ti pare? La parte relativa ad Emidio Recchioni non l'ho approfondita perchè non avevo abbastanza materiale...se riuscirò a trovarne dell'altro,vedrò di fare alcune aggiunte all'articolo e magari di scrivere proprio le tue considerazioni. Se poi tu stesso hai del materiale, anche in francese, potresti metterlo in questa pagina e io proverò a tradurlo...

Ciao Luc, grazie per il tuo intervento...(Nessuno)

Ciao, "Nessuno". Hai ragione, laddove dici che Schirru non aveva nessuna ragione di aggravare la propria posizione -ed è questo che mi ha fatto reagire (mettendo a parte la mia conoscenza dei documenti ufficiali). Tu parli qui di libri. Pero anche il filocomunista Giuseppe Fiori nel'83 (con ristampa nel'90), malgrado tutti i suoi sforzi per fare di Schirru un ingenuo ecc., non ha nascosto l'esistenza di queste lettere a firma Your loving sister Mary, che aggiungendosi al materiale trovato in possessione di Schirru, non lasciavano nessun dubbio sulle sue intenzioni -semmai dovessi essermi sbagliato riconoscero il mio errore, puoi esserne sicuro. Fino a prova del contrario rimango convinto che, lontano di essersi accusato laddove nient'altro lo accusava Schirru era invece davanti ad una situazione pesante, giuridicamente. Ed è proprio qui, la sua grandezza. BENCHE essendo accertato il progetto si rifiuto a qualsiasi parola di pentimento. Laddove, nell'assenza di attentato, poteva sperare evitare la condanna a morte. Pero dove poteva imaginare, l'uso propagandistico che il regime avesse fatto di siffatte parole... Luc

Ciao Luc, io non metto in dubbio che tu possa aver ragione. Il problema è che comunque quelle dichiarazioni Michele Schirru le ha fatte quindi mi sembra giusto averle riportate. Ora mi farebbe piacere se tu riuscissi a postare un pò di materiale(se hai possibilità, tempo e voglia di farlo), così magari potrei completare l'articolo..oppure, perchè non scrivi tu un articolo in anarchopedia francia? Ciao(Nessuno)

Considerazione n°2

2°) dall'estero.- stupisce il non veder ricordato, sopratutto in un articolo che ha scopo di divulgazione, il fatto che Schirru ha lasciato un testamento politico che, ben al di là del contesto (attentato) della sua produzione, fa parte dei grandi testi della libertà. Di più, se chi ha scritto l'articolo avesse letto questo bel documento, allora senz'altro non avrebbe fatto risalire al periodo della sua emigrazione in America, la sua adesione all'anarchismo. Certo furono in molti i compagni che quando emigrarono erano ancora socialisti, oppure non erano ancora "niente", e poi si radicalizzarono dopo l'arrivo nel paese. Ma non vale per lui, questo discorso. S. ha chiaramente scritto, nel suo testamento politico : "A quindici anni potei lasciare la Sardegna e recarmi sul continente dove presi contatto con degli operai aventi una coscienza politica matura. La loro compagnia e le loro discussioni suscitavano in me il più vivo interesse ; erano il pane spirituale che da tempo cercavo. Allora la mia mente che s'apriva conobbe l'ideale anarchico, la sua bellezza, la sua grandezza. E il socialismo mi parve una povera cosa con le sue preoccupazioni politiche, con le sue battaglie elettorali, con le sue paure di turbare le laboriose digestioni di lor signori. (...) Cosi divenni anarchico". Si potrebbe anche aggiungere che nell'agosto 1917 a Torino era stato arrestato nei moti contro la guerra, e che lo fu poi di nuovo (preventivemente e benche ancora soldato, quanto anarchico), in occasione delle giornate del 20-21 luglio 1919.

Luc, spero che vorrai editare l'articolo affinché nessun conoscitore del vero Schirru e della vera vicenda possa più stupirsi di quello che c'è scritto e/o di quello che non c'è scritto nell'articolo. Grazie. --K2 08:32, 6 Giu 2007 (UTC)

Considerazione n°3

3°) E' vero che per un tempo vi fu il progetto di far evadere il compagno Romeo Asara dall'... dell'Ospedale psichiatrico di Mombello, dov'era internato dopo aver finto la pazzia onde non andar al confino. Però per lui tutto andò finalmente pel meglio e potè tornar a casa, senza che ciò fosse necessario: dal contenuto delle carte dell'ACS e dalla risposta a me fatta da chi si deve risulta che il 18 marzo 1930 il Medico Curante non ritenne necessaria la sua permanenza in psichiatria, non rilevando in lui "gli estremi per la competenza manicomiale", e contemporaneamente non ritenendolo "soggetto in condizioni da poter sopportare il regime di confino" (quanto a Schirru, era allora in Francia: fu solo il 18 aprile, ossia un mese dopo tale referto medico, che varcò la frontiera a Domodossola).

La memoria di Michele Schirru non a che fare, di queste asinità pubblicitarie ! LN

Domande

Vorrei capire se il regime fascista accusò Schirru di essere stato complice di un evasione oppure se furono successive invenzioni di certi scrittori. Non mi è ancora molto chiaro... Poi, secondo me, l'informazione riportata da Luc andrebbe rimessa nella nota perchè così non è molto chiaro..e comunque si costringe l'utente a fare due operazioni anziché una(cliccare sulla nota e poi cliccare in discussione)..in questo modo la maggior parte degli utenti, secondo me, non andranno mai a leggere l'informazione..secondo me andrebbe riportato tutto nella nota.--Nessuno 08:59, 23 set 2008 (UTC)

La domanda del non meglio identificato Nessuno è chiara, ed a questo titolo merita risposta chiara : siamo qui davanti ad una successiva invenzione. Altrettanto dire che, piuttosto di inserire qualsiasi parole mie nella nota, il meglio sarebbe di non più parlarne -non sola nella nota, ma anche nell'articolo. L. Nemeth 194.199.4.101 09:07, 24 set 2008 (UTC)

Nessuno più di me (visto che sono anche sardo) e di anarchopedia, intende ristabilire la verità intorno alla figura di Michele Schirru, per cui, più informazioni ci dai, più facile sarà ripristinare la verità storica. Non puoi chiederci però di non inserire più le tue considerazioni (a meno che non ci vieni a dire che non sono veritiere..ma io non ho ragione per crederlo). Ora voglio farti un'altra domanda: Qualcuno ha scritto (forse Fiori) che il padre di Michele rinnegò il figlio. Tu dici invece che ciò è falso e riporti uno stralcio di una lettera, che il padre avrebbe scritto ad un amico successivamente alla condanna di Michele, in cui invece parla in temrini amorevoli del figlio (discussione wikipedia). Ora io voglio chiederti se il padre in un primo tempo lo rinnegò, magari per paura del fascismo, e poi rivedette la sua posizione oppure se mai invece lo rinnegò. Ancora, in un altro testo, si dice che anche la sorella di Schirru lo avrebbe rinnegato, chiedendo anche il cambio del cognome in Esquirro (Schirru è un cognome di origine spagnola derivante proprio da Esquirro). E' vero o falso quello che riporta questo libro (il libro s'intitola Storia del fascismo e dedica qualche riga a Michele Schirru)--Nessuno 08:42, 25 set 2008 (UTC))

Trattandosi del padre : nessuno (!!!) non ha mai scritto che rinnegò il figlio (solo a farlo è stato il mercante di carta Galzerano, su una quarta di copertina). Pel resto, di lui, è chiaro che era molto allontanato dalle idee del figlio, però -e non ne ebbe che più merito- fu un partenario leale del Comitato di difesa, rimanendo DALL'INIZIO in relazione COSTANTE con Jean Bucco di Parigi, e trasmittendo in nome suo di padre al figlio, allora in carcere, i soldi che venivano dai compagni (sia, quelli di Parigi ; sia, quelli di New-York, che publicarono poi il bel testamento politico nel loro settimanale L'Adunata dei Refrattari). Altrettanto dire che la tua supposizione che avesse in un primo tempo rinnegato il figlio e poi cambiato idee, oltre che si appoggia su informazione falsa, è senza ogetto.

Trattandosi della sorella Antonietta mi stupisce che un sardo, qualche siano le sue idee, non sappia che era la... risponsabile del fascio femminile del suo paese. Quindi, e quando fu arrestato il fratello a Roma, non ebbe che l'atteggiamento che da lei si poteva aspettare. Dirò di più : furono a migliaia, le famiglie dove vi fu separazione definitiva al tempo del fascismo. Rimane che (e per tenersene al caso di questa famiglia), e tenuto conto di ciò che ho qui ricordato quanto al fascismo militante della sorella, è proprio ingannare la gente che andare a presentare quanto informazione originale, il fatto che scrisse al meraviglioso duce onde cambiar cognome. Si può tutt'al più ricordare il fatto laddove si parla : di questa sorella. Invece, presentare Schirru quanto... "rinnegato dalla sorella" è altro discorso -e mi stupisce dover ricordare questa evidenza, su un website a nome anarchopedia. L. Nemeth 194.214.199.130 09:44, 25 set 2008 (UTC)

A me invece stupisce che tu, Luc Nemeth, pur sapendo tutte queste belle cose preferisci raccontarle a noi (malgrado i problemi di lingua diversa) piuttosto che postarli in anarchopedia-fr: noi non siamo storici ma semplicemente anarchici, mentre tu, agendo così, ci dimostri di essere solo uno storico che semplicemente simpatizza per gli anarchici pur non essendolo (altrimenti non si spiega perché non scrivi in anarchopedia-fr e non sei iscritto come utente). Quindi, grazie per le informazioni che ci hai fornite e per favore, se vuoi continuare a contribuire con anarchopedia-ita per la ricerca della verità, smettila un po' di fare il moralista, perché a noi i moralisti (e i professorini) sappi che non ci piacciono molto. Lìmitati a dire le cose, come facciamo tutti, senza sdegnarti più di tanto, OK?! Preciso anche di non voler fare alcuna polemica, se vuoi puoi censurare anche il mio intervento, e aggiungo che è raro che io mi comporti in questo modo, ma sappi che ci sono modi e modi per dire le cose e collaborare con le persone ed evidentemente, sotto questo aspetto, Luc, hai ancora da imparare: noi peccheremo di leggerezza, come dici tu, per non aver saputo o per non aver approfondito certi aspetti della vita di Schirru (e sicuramente altri), ma tu certamente pecchi di presunzione e offendi le persone (e il bello è che forse non te ne accorgi neanche). Con osservanza.--Altipiani azionanti 10:53, 25 set 2008 (UTC)