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Difference between revisions of "Talk:Gilania. Una grande luce inestinguibile in fondo alla storia"

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La tematica gilanica rispetto a qualunque altra esistente di natura storiografica presenta una propria peculiarità che la rende irriducibile a qualunque altra, introduce soprattutto un novum a livello interpretativo dell'intera storia umana da necessitare, per il suo positivo accoglimento cioè per la sua totale accettazione da parte della cultura attuale, di una vasta revisione dell'intero sapere esistente.
 
La tematica gilanica rispetto a qualunque altra esistente di natura storiografica presenta una propria peculiarità che la rende irriducibile a qualunque altra, introduce soprattutto un novum a livello interpretativo dell'intera storia umana da necessitare, per il suo positivo accoglimento cioè per la sua totale accettazione da parte della cultura attuale, di una vasta revisione dell'intero sapere esistente.
  
Questo novum è ovviamente connesso alla natura sociale e quindi umana totalmente altra rispetto alla cultura dominante occidentalista, così come di ogni altra cultura che rispetto a quella occidentale ne condivida gli assunti strutturanti di fondo. Da questo punto di vista avremo quindi da una parte la gilania con il suo egualitarismo, il rispetto per la vita e la natura, la sua mancanza di sessismo e di specismo, l'assenza di istituzioni gerarchiche, militari e burocratiche autoritarie e quindi di repressione sociale di qualunque genere all'interno di qualunque società gilanica così come di guerre verso altre società sia gilaniche sia di diversa struttura sociale.
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Questo novum è ovviamente connesso alla natura sociale e quindi umana totalmente altra rispetto alla cultura dominante occidentalista, così come di ogni altra cultura che rispetto a quella occidentale ne condivida gli assunti strutturanti di fondo. Da questo punto di vista avremo quindi da una parte la gilania con il suo egualitarismo, il rispetto per la vita e la natura, la sua mancanza di sessismo e di specismo, l'assenza di istituzioni gerarchiche, militari e burocratiche autoritarie e quindi di repressione sociale di qualunque genere all'interno di qualunque società gilanica così come di guerre verso altre società sia gilaniche sia di diversa struttura sociale.
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Dall'altra parte avremo, a seguito di quel grande evento di natura storica noto come invasioni Kurgan avvenute a partire dal IV millennio a. C., tutto l'esatto opposto una volta avvenuto l'orrendo crimine della soppressione-fagocitazione, cioè della distruzione delle società gilaniche e cioè il dominio dell'uomo sull'uomo, cioè la nascita della società classista, statuale, gerarchica, burocratica, oppressiva e repressiva di ogni forma di pensiero o comportamento non ritenuta conforma ad un modello rigorosamente codificato e sacralizzato, sessista, specista, guerrafondaia.

Revision as of 20:51, 8 May 2013

La presente bozza di articolo intitolata in modo generico Gilania. Una grande luce inestinguibile in fondo alla storia, non ha alcuna intenzione di approfondire quanto già alcune voci di Anarchopedia hanno discretamente illustrato a proposito di questo argomento sterminato quanto fondamentale di tutta la cultura storica esistente e su cui negli ultimi anni, anche se a rilento, molti settori del pensiero critico dell'esistente hanno cominciato, pur se timidamente, a tenere in debita considerazione o per lo meno a prendere atto della sua esistenza.

Noi di Anarchopedia siamo stati i primi ad esserci accorti, e sicuramente su scala mondiale, quanto questa tematica storiografica poggiante solidamente su una massa copiosa di dati materiali e interpretazioni rigorosissime e rispettose dei criteri di scientificità, sia vitale non soltanto per il progresso effettivo e reale del sapere quanto per la causa della ricerca di una nuova forma di socialità autenticamente umana, cioè veramente basata sulla partecipazione alla cosa pubblica di tutti gli esseri umani indipendentemente dalle differenze etniche o di sesso.

La semplice presa d'atto dell'esistenza di una serie di società egualitarie molto avanzate sul piano materiale e culturale diffusa su di un'ampia parte del globo per un alto numero di millenni e in diretta continuità culturale con il paleolitico, non è in sé la cosa cosa più importante di questa tematica quanto il suo piano elementare di natura puramente constatativa e quindi oggettivamente limitato e limitante per una sua profonda comprensione e soprattutto utilizzazione in senso critico interpretativo globale.

La tematica gilanica rispetto a qualunque altra esistente di natura storiografica presenta una propria peculiarità che la rende irriducibile a qualunque altra, introduce soprattutto un novum a livello interpretativo dell'intera storia umana da necessitare, per il suo positivo accoglimento cioè per la sua totale accettazione da parte della cultura attuale, di una vasta revisione dell'intero sapere esistente.

Questo novum è ovviamente connesso alla natura sociale e quindi umana totalmente altra rispetto alla cultura dominante occidentalista, così come di ogni altra cultura che rispetto a quella occidentale ne condivida gli assunti strutturanti di fondo. Da questo punto di vista avremo quindi da una parte la gilania con il suo egualitarismo, il rispetto per la vita e la natura, la sua mancanza di sessismo e di specismo, l'assenza di istituzioni gerarchiche, militari e burocratiche autoritarie e quindi di repressione sociale di qualunque genere all'interno di qualunque società gilanica così come di guerre verso altre società sia gilaniche sia di diversa struttura sociale.

Dall'altra parte avremo, a seguito di quel grande evento di natura storica noto come invasioni Kurgan avvenute a partire dal IV millennio a. C., tutto l'esatto opposto una volta avvenuto l'orrendo crimine della soppressione-fagocitazione, cioè della distruzione delle società gilaniche e cioè il dominio dell'uomo sull'uomo, cioè la nascita della società classista, statuale, gerarchica, burocratica, oppressiva e repressiva di ogni forma di pensiero o comportamento non ritenuta conforma ad un modello rigorosamente codificato e sacralizzato, sessista, specista, guerrafondaia.