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Talk:Antispecismo

From Anarchopedia
Revision as of 11:27, 29 February 2008 by Altipiani azionanti (Talk | contribs) (In risposta a Libertà e Nessuno.)

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"antispecismo"... che ha a che vedere col movimento anarchico o libertario chi sostiene teorie che tra le righe citano obbligatorieta' del vegetarismo? oltre che parlare di diritti, blah blah, come se qualcuno di noi desse qualche valore a questa parola: diritti sanciti da chi? Dagli stati? La carta dei diritti ? Come mai un "movimento" che si pone principalmente la questione animale e non esita a far leva su dubbi sentimenti con una campagna di immagini certamente raccapriccianti si e' trovato fiancheggiato pure da teste rasate / fascistoni spissi? Di fronte all'animalismo, che c'e' da dire? Sono tutti d'accordo pur avendo obiettivi molto diversi a medio e lungo termine!

Questo esempio rende lampante il difetto di ogni enciclopedia: voler oggettivizzare il sapere, renderlo disponibile in maniera compatta, in qualche modo badando piu' alla quantita' che alla qualita'... pagina dopo pagina, col triste risultato di rendere ogni pagina... uguale alla prima,

Penso che anarchopedia non abbia l'idea dell'enciclopedia o sbaglio? il rischio non si dovrebbe porsi... mi chiedo con che spirito si inseriscano le pagine: "con cuore", cioe' condividendo cio' che si inserisce, o con puro spirito enciclopedico...? Se trovo una pagina che non mi piace, come quella da cui nasce questa discussione, mi chiedo l'opinione di chi rifletta. Chi l'ha postata immagino... ma con cuore, come puo' uno scrivere di obbligatorieta' al vegetarismo? A meno che non sia un coglione, cosa che non presuppongo...

ne parliamo?

Vlad, lo scopo dell'enciclopedia è questo appunto: la discussione. Che gli articoli si inseriscano con cuore o meno non è una legge, c'è chi li posta con spirito di diffusione, chi li posta con sentimento. Ti prego di non generalizzare. Sul fatto che tu trovi assurda l'obbligatorietà del vegetarismo mi trovo d'accordo, è spontanea decisione dell'individuo.. Per quanto riguarda i riferimenti a chi supporta tale movimento, ti prego di dare notizie, mettere qualche link, costruire un articolo magari su questa stessa pagina di discussione per dar spazio a critiche costruttive, se no l'enciclopedia si trasforma in un "far west" per citare qualcuno che conosci. :)--Libertà 08:43, 29 feb 2008 (UTC)

Bene, parliamone. Ora ti dico la mia: l'antispecismo può avere rilevanza solo se trattato in un contesto anarchico, laddove cioé si metta in evidenza il carattere di anti-subordinazione che è insito nel termine stesso. Quindi, diciamo meglio che l'antispecismo è (come del resto lo sono anche le altre idee anarchiche) più che una pratica un atteggiamento, una disposizione nei confronti di una problematica, peraltro neanche tanto semplice da trattare, che rischierebbe di sfociare nel moralismo (ma anche nel fanatismo - e quindi diventa anche pane per le teste rasate) se di essa se ne considerasse solo il lato pratico. Vogliamo dire allora una buona volta che anche gli esseri vegetali sono esseri viventi, a loro modo senzienti, con tanto di genetica, di sessualità laddove anche un seme rappresenta un intero organismo e che hanno pertanto hanno pari dignità di esistere rispetto agli animali? Non è dunque questo il problema: la natura è piena zeppa di storie di "dominanze" tra esseri viventi, siano essi animali, vegetali o fungine, dove l'equilibrio è inteso in senso dinamico come il risultato della sopravvivenza del più astuto o del più forte (a seconda delle situazioni). Il problema è che anche l'uomo, in quanto facente parte della natura, prima che essere senziente, avrebbe dovuto/potuto semplicemente soddisfare i propri bisogni senza mettere "troppo" a rischio le altre popolazioni animali o vegetali che siano, e invece...l'umanesimo continua a imperare e a fare i suoi danni nel nome di una superiorità e di una giustizia che non hanno alcun fondamento. Ma anche quando si vuole giustificare il vegetarianismo col motivo della salvaguardia della salute, secondo me si continua ad essere moralisti e quindi umanisti: si dà cioé un valore proprio alla vita e alle cose che alla fine oscura totalmente una natura profonda del mondo che, a mio modesto avviso, si fonda sulla "casualità": e perché poi l'uomo dovrebbe tendere a vivere fino a 200 anni? E così facendo ci allontaniamo sempre di più dal concetto della più o meno equa distribuzione delle risorse. Spero di essermi fatto comprendere, comunque raccolgo sempre l'invito alla discussione. Ciao e benvenuto.--Altipiani azionanti 09:28, 29 feb 2008 (UTC)

A mio parere non c'è nessun principio etico superiore a quello che l'Individuo scelga da sè e per sè, purchè ne raccolga le conseguenze, che voglia o meno considerarsi animale, che voglia o meno sottostare ad altri principi al di fuori della propria coscienza. Più che di morale parlerei di etica,quindi, come l'individuo sceglie di gestire la propria Libertà, seguendo l'istinto o la logica purchè spontanea e non indotta a mo' di dittatura.--Libertà 09:50, 29 feb 2008 (UTC)

Prima di tutto invito Vlad ad essere un pochino più "rispettoso", perchè ho trovato il suo atteggiamento un pochino "aggressivo", e non mi è piaciuto. Devo dire poi che anch'io non sono d'accordo nel dire che un anarchico debba essere neccessariamente antispecista. Ci sono anarchici che non sono antispecisti e non per questo non sono anarchici sinceri. Vorrei capire poi dove sta scritto, nell'articolo, che esiste l'obbligo al vegetarismo? Dove? Poi, se un fascista dice che oggi c'è un bel sole io non dico che lui sbaglia solo perchè è un fascista..capito?Il fatto che Hitler fosse forse vegetariano non mi pone alcun problema morale e non m'impedisce di esserlo...inoltre Hitler e il nazi\fascio può essere vegetariano\vegan, ma non antispecista. Se tu avessi letto bene l'articolo avresti compreso che l'antispecismo è l'estensione del concetto di antirazzismo oltre la razza, quindi il nazista può essere animalista, ma non antispecista, perchè si pone di fronte all'animale con un atteggiamento di esclusiva empatia, cioè di specie superiore che tutela una specie inferiore (secondo il suo punto di vista). Questa è un punto di vista strettamente antropocentrico, cioè quello che l'anrchismo verde e l'antispecismo intende sconfiggere..In pratica il fascista non pone tutti gli esseri viventi allo stesso livello, visto che ritiene i suoi simili (inteso come appartenenza ad una determinata "razza" o "nazionalità") con diritti superiori agli altri..quindi non è antispecista. L’articolo è giustamente parziale e rispecchia l’atteggiamento di chi è antispecista, non mi pare che dica in alcun punto che chi non si definisce tale sia un coglione (per usare un linguaggio a te familiare). Qualcuno mi dice: Tu che sei libertario vuoi impedirmi di mangiare carne? Ebbene si!, io voglio impedirtelo! Tu non puoi avere la libertà di farlo!(questa vale come risposta anche a Libertà) Ciò non significa che non posso avere rapporti con te o che ti punterò una pistola per impedirti di mangiare carne, tuttavia il mio atteggiamento quotidiano sarà volto affinché tu un giorno possa non più mangiare carne...Riguardo quello che dice Altipiani ovvero che l’antispecismo sarebbe non una pratica bensì un atteggiamento, io non sono d’accordo, secondo me è una pratica quotidiana reale e concreta, altrimenti uno si può definire antispecista nella mente ma non nella pratica quotidiana, cioè un’antispecista che però magari mangia carne o indossa la pelliccia. E poi dire che una lattuga è senziente mi pare esagerato..non ha sistema nervoso e non è in grado di pensare e probabilmente nemmeno di concepire se stessa come essere vivente..magari mi sbaglio, ma il tuo mi è sembrato un atteggiamento giustificazionista, ovvero un tentativo di conciliare il proprio amore per gli animali con la presunta naturalità del “mangiar carne”….ciao--Nessuno 10:00, 29 feb 2008 (UTC)

Parlavo di ”morale” proprio per porre in risalto i grandi condizionamenti che derivano da certi comportamenti provenienti da una storia secolare di tradizioni, comportamenti che si insinuano anche in pratiche che noi riteremmo a prima vista “lecite”. E’ ovvio, Libertà, che anche io auspico un’etica che sia essa stessa anche una morale per l’individuo (d’altronde η̉θικός è il termine originario di morale): auspico cioé quell’etica che, originantesi nella propria individualità isolata e nel proprio pensiero, tenga conto e atto anche delle forti pretese derivanti da quel folto tessuto di rapporti ai quali ci costringe in genere, ora più che mai, la società. Quell’etica che ci affranchi in buona parte dalle necessità altrui e ci permetta di essere nelle nostre convinzioni senza l’ingrato compito di dover persuadere o dissuadere chicchessia…Così (e rispondo a Nessuno) che possa essere lecito per un uomo vivere nutrendosi anche di animali, purché questo vivere si limiti al proprio modus vivendi e non debba pertanto diventare un modello da imitare o da denigrare (per intendersi, una cosa è nutrirsi anche di animali quando lo si fa per sé e una cosa è allevare animali per nutrire gli altri). In quanto alle piante, come si fa a sostenere che non siano esseri senzienti? Il fatto che non posseggano un sistema nervoso dimostra solo che, in quanto esseri viventi sono dotati di peculiarità “diverse” dalle nostre ma non per questo inferiori: ad esempio si possono clonare (vedi riproduzione vegetativa) e non muoiono in seguito ad asportazioni di parti (vedi potatura), anzi, da un certo aspetto evoluzionistico, inteso più nel senso dell’ adattamento, sarebbero da considerare anche esseri superiori (per esempio grazie alla loro “autotrofia” si nutrono dal sole e non appaiono come soli consumatori). Ma ogni genere vivente ha le sue peculiarità, che ne stanno a rappresentare la propria diversità e quindi aggiungo anche la propria dignità di viventi, come ad esempio la “eterocariosi” nei funghi (vale a dire la presenza di più nuclei nella stessa cellula) ne prospetta addirittura la sua inverosimile origine “extraterrestre”. In più, e per finire, voglio dire a Nessuno che le piante non posseggono un sistema nervoso, ma hanno una spiccata sensibilità resa possibile anche dal loro sistema linfatico/circolatorio, come per esempio riescono a capire il tipo di attacco che stanno per subire mettendo in atto tutta una complessa strategia biochimica di difesa.--Altipiani azionanti 11:27, 29 feb 2008 (UTC)