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Talk:Gesù anarchico
La voce Gesù Cristo anarchico è impostata in modo orribile, sarebbe il caso di rifonderla dopo aver creato preliminarmente un minimo di voce su questo Gesù. La sua collocazione in uno schieramento etico-politico o filosofico religioso allora potrà anche essere impostata con tutte le implicazioni che ciò comporta, a cominciare:
A) dalla storicità della sua figura
B) dalle manipolazioni dottrinarie subite a partire dalla sua proclamazione a religione di Stato (IV secolo)
C) dall'analisi delle diversificazioni dei più importanti orientamenti dottrinari cristiani sino all acreazione con il Concilio di Nicea di una dottrina ortodossa e soprattutto dei filoni legati alle varie forme di gnosticismo.
- Mi spiace ma gli interventi di Red Turtle non mi piacciono afaftto. L'articolo non intende distinguere un Gesù vero (Censurato dalla chiesa) da uno falso (avallato dalla stessa), quanto che anche nei testi ufficiali della chiesa si possono notare nella figura di Gesù, di cui non si hanno prove della sua esistenza, esistono dei tratti antiautoritari. Questi aspetti hanno influenzato i primi cristiani, contribuendo a creare comunità in cui non esisteva proprietà e gerarchie..e portarono Nietzsche a definirlo in senso dispregiativo "santo anarchico". In questo contesto che i precetti ebraici accessori siano 600 non ce ne frega niente, così come non ci importa che le leggi siano totalmente datate, inapplicabili ai nostri tempi e sensibilità , ecc. ...Questo secondo me ovviamente...--Nessuno 09:44, 19 gen 2010 (UTC)
Indice
Capitoli per articolo sul cristianesimo
Riporto i capitoli che ho eliminato dall'articolo e li metto qua in discussione. Chi vuole può scrivere la storia del cristianesimo, ma nell'articolo Gesù anarchico si dovrebbe parlare di questo tizio che chiamavano Gesù e non di quel che c'è stato dopo....al limite si potrebeb fare riferimento al carattere antiautoritario dei primissimi cristiani...
I precetti ebraici "accessori" sono 613
L'elenco di tutti i precetti e proibizioni presenti nei libri dell'Antico Testamento, ammonta a circa 613 mitzvòt, e tradizionalmente sono conteggiati dai rabbini medioevali (il principale è Mosè Maimonide) come la somma di uno per ogni giorno dell'anno più uno per ogni osso del corpo. Nell'ambito dell'ebraismo sono seguiti dagli "ebrei ortodossi". Gli ebrei riformati e quelli laici non seguono, oppure si adeguano in modo "addolcito" a molte di queste leggi
Ad esempio nel libro del Levitico (11:10) si afferma che mangiare crostacei sia un abominio.
Principalmente i cristiani si differenziano dagli ebrei (e dai musulmani) dal fatto che ai cristiani è concesso di consumare qualsiasi alimento (bovini, crostacei, ovini, maiali), ad eccezione della carne durante la quaresima e durante il venerdì santo.
Alcuni precetti, spesso non seguiti dalla maggioranza degli ebrei, ma soltanto da quelli ortodossi, includono la proibizione di mangiare la carne del vitello assieme al latte della madre (che si tradurrebbe ad esempio nella proibizione a mangiare una polpetta assieme ad un formaggio fabbricato con il latte della mucca che lo ha partorito, comandamento esteso cautelativamente dagli ortodossi ad ogni formaggio).
Altre prescrizioni di moda e agricole, sono davvero bizzarre, ad esempio nel Levitico (19:19) si proibisce di vestire contemporaneamente capi di lana e di lino, di seminare un campo con due tipi di semente diversa, di incrociare bestie diverse, ecc.
Leggi che regolano la vita dei sacerdoti e le cerimonie ebraiche
Il libro del Levitico è un libro destinato per l'appunto ai Leviti, la classe sacerdotale degli ebrei, discendenti da Aronne, che oggi corrisponde molto spesso al cognome Cohen. Gesù viene definito da San Pietro come "Sacerdote in eterno dell'ordine di Melchisedek", dunque con un lignaggio anteriore a Mosè e ad Aronne, e per questo con una maggiore dignità e autonomia.
Nel libro del Levitico (1:9) si stabiliscono le norme per i sacrifici animali, ad esempio sostenendo che il "fuoco di un toro arso su di un braciere sia un piacevole profumo per il Signore". Attualmente il cristianesimo basico, nelle sue forme più diffusamente praticate considera sacrifici sufficienti le preghiere, i cantici, i digiuni, i fioretti e i fuochi di incenso.
Nello stesso Levitico (19:27) si vieta agli uomini di rasarsi i capelli, specialmente le aree vicine alle tempie. Nel solito libro del Levitico (21:20) si afferma ad esempio che non ci si può avvicinare all'altare di Dio se si hanno difetti di vista.
Nel Levitico si prescrive l'applicazione di sommarie condanne di morte, ad esempio per i bestemmiatori, per gli adulteri, ecc. si prescrive di radunare tutti gli abitanti della città per ucciderli con la lapidazione. In altri punti del Levitico (20:14) si prescrive di dare fuoco (in vita) alle persone che intrattengono rapporti sessuali con consanguinei.
Il paleocristianesimo, religione di perseguitati e martiri
Da una attenta lettura degli Atti degli Apostoli, si evince come sia l'apostolo Pietro, ma soprattutto Paolo, cerchino il martirio in tutti i modi. In innumerevoli occasioni si trovano ad un passo dalla morte, ma si salvano all'ultimo minuto per l'intervento di "angeli" o per casi fortuiti o miracolosi.
=== L'Editto di Milano che dichiara lecita la pratica del cristianesimo ===
A Milano l'Imperatore Costantino dichiara lecita la pratica del cristianesimo. Anche se Costantino nasce pagano, e prima della Battaglia di Ponte Milvio, è devoto al "Sole invictus" e ad Apollo, durante e dopo questa battaglia, vinta contro le truppe pagane di Massenzio (che credeva in "Giove tonante"), l'appoggio ricevuto da popolazioni e da militari cristiani lo rende favorevole alla liberalizzazione in campo religioso.
Flavio Graziano proclama il cristianesimo "Religione di Stato"
Flavio Graziano (Sirmione 359 - Lione 383), primogenito dell'imperatore Valentiniano I, diviene imperatore romano d'Occidente (375-383). Nel 380 dichiara il cristianesimo religione di Stato, emettendo l'editto di Tessalonica. Nel 382 ordina la soppressione dei collegi sacerdotali pagani e, l'anno seguente, la rimozione della statua della dea Vittoria.
Leggi totalmente datate, inapplicabili ai nostri tempi e sensibilitÃ
Nel libro dell'Esodo (21:7) si stabiliscono le norme e condizioni per vendere un'ipotetica figlia come schiava, inoltre andando avanti si stabiliscono le norme sul possesso di schiavi e sul loro affrancamento, leggi che oggi risultano totalmente inumane. Nel libro del Levitico (25:44) si afferma che si possono possedere schiavi, sia di sesso maschile che femminile, a patto che essi siano stati acquistati o catturati presso popolazioni straniere.
Leggi che stabiliscono la purezza delle donne, ad esempio nel Levitico (15:19-24) si stabilisce che non si debba avere alcun tipo di contatti quando una donna ha le mestruazioni (In realtà , durante le mestruazioni, se la donna è affetta da una malattia sessuale, diventa più contagiosa durante il coito, anche per il contatto con piccolissime quantità di sangue,come nell'epatite B).