Still working to recover. Please don't edit quite yet.

User:Lupo rosso/sandbox/mafia fascismo servizi segreti caso Tresca

From Anarchopedia
Jump to: navigation, search

In effetti il fascismo, dopo la grande retata di "pesci piccoli" realizzata da Cesare Mori, viene a patti con l'"alta mafia", nel 1929 richiama a Roma il "Prefetto di Ferro" (verrà nominato senatore) e, in un certo senso, "restituisce" la Sicilia ai capi mafiosi ormai fascistizzati......... da il ilduce.net[1]ovvero vi e' l'ammissione dell'inefficienza dell'azione di Mori prorio dagli attuali ammiratori del cosidetto duce,nonche' l'ammissione della collusione mafia fascismo:BEL COLPO

Lucky Luciano, il noto boss ristretto nelle carceri americane, passò i nomi di 850 persone su cui “contare" e gli ufficiali dell'OSS, che dirigeranno sul campo "l'operazione sbarco", saranno Max Corvo, Victor Anfuso e Vincent Scamporino[2] Il loro gruppo sarà conosciuto come il "cerchio della mafia". Tra gli americani, in divisa dell'esercito, c'erano Albert Anastasia (ucciso nel dopoguerra in un negozio di barbiere) e don Vito Genovese, (il don Vito Corleone del film "Il padrino"), stretti collaboratori di Charles_Poletti. Scrivono Roberto Faenza e Marco Fini “Gli americani in Italia”: "E' così che quando nel 1943 gli americani sbarcheranno in Sicilia, la prima azione dell'OSS sarà ……. restituire la libertà ai mafiosi imprigionati dal regime fascista".}}da corsa infinita dei bersaglieri[3]W i "Compagni" Bersaglieri Quando, nel 1951, la Commissione americana si occupò degli italiani è evidente che ne approfittò per liberarsi di alcune componenti anarchici. Perché allora la componente anarchica era molto presente tra gli italiani negli Stati Uniti: penso a gente come Nicola Sacco, Bartolomeo Vanzetti e Carlo Tresca[4] I mafiosi che erano sfuggiti alla repressione del Prefetto Mori emigrando in America avevano fatto fortuna, esercitavano una rispettabile influenza e disponevano di non poche entrature in vari ambienti come quelli militari dove prestavano il loro ausilio come interpreti o strani accompagnatori, alcuni di loro furono addirittura arruolati direttamente nei servizi segreti della Marina Americana. Illustrissimi del calibro di Joe_Profaci, Vincent Mangano, Nick Gentile, Vito Genovese e l’immancabile Lucky Luciano si resero disponibili ad offrire la loro preziosa consulenza sfruttando gli antichi legami mai interrotti con la terra natia. Per portarsi avanti, nel contempo, L’Oss (Office Strategic Service) mandò Max Corvo e Vincent Scamporino, il capo del settore italiano del secret intelligence, a Favignana dove erano rinchiusi i mafiosi “perseguitati” dal Prefetto di ferro e li fece liberare.[5] Dopo lo sbarco il loro primo incarico fu quello di mettere ordine, chi poteva farlo meglio di coloro che avevano sempre avuto un controllo serrato del territorio? In pochissimo tempo i padrini ripresero il comando e eliminarono con accanita sistematicità le decine di bande che infestavano l’isola, tutte tranne una: quella di Salvatore Giuliano ricondotta sotto l’egida della famiglia di Montelepre che controllava da giusta distanza la mitica azione rivoluzionaria del bandito.........capimafia di fatto si sentirono nobilitati e vennero elevati al grado di “liberatori”.......con l’assegnazione dei comuni ai vecchi boss che si ritrovarono di nuovo padroni dei loro feudi e con la fascia tricolore posta di traverso sul petto: Don Calò Pizzini divenne sindaco di Villalba, Salvatore Malta di Vallelunga, Genco Russo sovraintentente agli Affari Civili di Mussomeli e altri rivestirono incarichi ufficiali in diversi ambiti.[6] Un documento dell’Oss (Office of strategic service, il servizio segreto americano), datato tra il 1946 e il 1947, descriveva così il nostro Paese: Al giorno d’oggi, l’Italia è un vasto campo di battaglia politica e di intrighi tra le maggiori potenze (Russia, Gran Bretagna e Vaticano). Una situazione dovuta alla fine del suo ruolo di grande potenza, della sua posizione strategica nel Mediterraneo e, infine, dall’assenza di un forte governo centrale. Nel primo dopoguerra l’Italia si presentava quindi come una terra di mezzo ideale, per storia e geografia, quale campo di sperimentazione per i nuovi equilibri del mondo.[7]

intervento di Giuseppe Casarrubea il maggiore storico di fatti siciliani estratto dal congresso di Palermo[modifica]

Interviene di seguito Giuseppe Casarrubea], figlio fra l'altro di una delle vittime della strage di Partinico.Il suo intervento verte sia sull'azione che sull'organizzazione degli agenti in Italia pagati dal dipartimento di Stato americano ande poter mettere a frutto nell'immediato dopoguerra la situazione di privilegio oggettiva degli statunitensi dopo lo sbarco.Per le specifiche azioni Giuseppe Casarrubea fa riferimento al libro di Nicola Tranfaglia (uno dei maggiori esperti in campo internazionale delle interazioni mafiafascismo servizi segreti )fondamentale per le fonti citate.Casarrubea procede con alcuni esempi specifici chiarificatori citando personaggi ben singolari:oltre a gia' nominato Nino Cuttazzoni ed associato pure lui al battaglione Vega vi e' Salvatore Sapienza, di Montelepre,di stanza a Verona per esercitarsi all'uso delle arm ma presente al momento opportuno con i reparti del battaglione Vega in Sicilia.Poi cita un altro accolito dell X_MAS e /o degli apparati da questo derivati: Fortunato Colbani e come rappresentanti della mafia nomi che ricorrono spesso ed in tempi diversi come Calogero Vizzini, Genco Russo etc.Parla anche di come il generale Giuseppe Castellano,fra i firmatari dell'armistizio,indica una riunione fra i piu' noti capimafiaed il risultato e' la nascita del fronte democratico dell’ordine siciliano,con presidente esattamente Calogero Vizzini;lo scopo dichiarato e' il riportare lordine nella Sicilia.Gli statunitensi che trovano allo sbarco una situazione confusa intricata e complessa nella gestione di tuttto il tessuto sociale accettano anzi spingono perche' mafiosi di gran caratura si occupino della normalizzazione del territorio,sopratutto in risposta alle sommose e rivendicazioni sociali portate avanti in quel momento dalle masse operaie e contadine siciliane , e gli elencati morti negli scontri di piazza uccisi daglli orgni di repressione dello stato sono indicativi di tale eriodi di disordine' Torando alle interazioni mafiosi fascisti per lo sviluppo dell'argomento usiamo le stesse parole di Giuseppe Casarrubbea delle nel suo specifico intervento Non c’era solo la spia di Giuseppe Pazienza del battaglione Vega. Abbiamo una fonte archivistica parallela, che si chiama Fonte di documentazione del SIS[8] via Appia, Roma., consultata per conto del giudice Guido Salvini dallo Storico Aldo Giannuli[9]. Il quale ha dimostrato che la banda di Salvatore Giuliano non era che un plotone di esecuzione agli ordini del generale della Guardia nazionale repubblichina di Salò, rispondente al nome di MARTINA (non so se è vivo, speriamo che la voce non gli arrivi), il quale aveva a sua disposizione appunto un nucleo, da cui dipendeva la banda di Salvatore Giuliano. Quindi questa favola che Giuliano era il bandito analfabeta, che Giuliano aveva fatto la strage, che dietro di lui forse c’era qualcuno che gli aveva armato la mano, che ci sono tanti misteri, non regge più rispetto ai dati della ricerca.[10]

Note[modifica]

  1. da il ilduce.net
  2. {{quote|Ma Scamporino è anche il legale dei sindacati controllati da Cosa Nostra. In Sicilia, prima dello sbarco, le missioni degli agenti di Scamporino si avvalgono di una fitta rete di protezione mafiosa, che oltre a dare riparo e assistenza, fornisce loro ogni genere d’informazione di valore militareda Italia Sociale
  3. da corsa infinita dei bersaglieri
  4. [http://digilander.libero.it/trombealvento/indicecuriosi/taddei.htm da trombealvento "Un certo Ezio Taddei, livornese" Bersagliere un pò anarchico]
  5. da Una storia di stragi e misteri di Giorgio Bongiovanni
  6. da Una storia di stragi e misteri di Giorgio Bongiovanni direttore di [1]=Antimafia 2000
  7. da Una storia di stragi e misteri di Giorgio Bongiovanni direttore di [2]=Antimafia 2000
  8. il ritrovamento dell'archivio "dimenticato"
  9. Aldo Giannuli
  10. Come nasce la Repubblica?