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Difference between revisions of "La Grecia antica, una civiltà misogina"

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(articolo interessante, in francese, da tradurre..)
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'''Franco Zanghì''' ([[Patti]] ME), (4 agosto 1961) è un [[giornalista]] [[italiano]].
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== La Grecia antica, una civiltà misogina ==
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Iscritto all'Albo dei professionisti dal 2004, è specializzato nella produzione di reportage di viaggio.
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« '''''Chi si affida ad una femmina si affida ai ladri''''' » (Esiodo, Le opere e i giorni, v. 375)
Ha iniziato la sua carriera come fotografo per alcuni quotidiani siciliani: [[Gazzetta del Sud]],  [[Giornale di Sicilia]], col settimanale "[[Autosprint]]" e col mensile "[[Tuttorally]]".
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Passato alle produzioni televisive ha debuttato con un programma di automobilismo presentato da [[Flaminia Micales]]: "[[A tutto gas (programma televisivo)|A Tutto Gas]]". Il programma si rivelò un successo senza precedenti e in pochi mesi raggiunse la copertura nazionale grazie a una [[syndacation]] di emittenti locali che acquistarono in massa i diritti del programma televisivo.
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Nel '97 viene chiamato a dirigere la redazione provinciale dell'emittente televisiva siciliana TRM e in quella occasione confeziona con uno stile nuovo, ripreso in seguito da altre testate nazionali, il Tg6.
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Più conosciuto attualmente per la sua eredità culturale (Aristofane, Sofocle..) scientifica (Pitagora, Talete, Euclide...politico (la democrazia, l’aristocrazia, la tirannia...) e la filosofia (Platone, Aristotele, Senofonte, Eraclito…), la Grecia antica è stata una società profondamente misogina. Le donne non avevano che dei doveri ed erano tutta la loro vita sottomesse ad un’autorità maschile: il padre, il marito, il fratello e\o i figli. Uscivano poco dalla loro casa e non potevano disporre liberamente delle loro fortune, che erano gestite da una delle autorità maschile citate prima. Atene è stata una democrazia, il popolo vi esercitava il potere e tutti, ricchi o poveri, potevano votare a condizione di essere ateniensi di padre e di madre, non fare parte degli schiavi ed essere un uomo, poiché ad Atene le donne non facevano politica. Una giovane ragazza ateniense di buona famiglia “viveva sotto una sorveglianza strettamente rigorosa; ella doveva vedere minori cose il possibile, intenderne il meno possibile, porre meno domande possibili” (estratto dell'"Economico" di Senofonte). Le giovani ragazze e le donne partecipavano tuttavia attivamente alla vita religiosa della loro città. Per alcune, le feste e le cerimonie erano le sole vere occasioni per uscire dalla casa, e la religione era il solo ambito dove potevano esercitare ufficialmente delle funzioni importanti. La principale missione delle donne era quella di figliare, di cui si lamenta Médée, l'eroina di una opera teatrale scritta nel V° secolo a.c dal poeta greco Euripide: « ''siamo, noi altre donne, la creatura più miserabile […] Dicono di noi che viviamo i casa una vita senza pericolo mentre altri combattono con le lancie. Povero ragionamento: preferirei lottare tre volte sotto uno scudo che partorire una sola...''»
  
Nel '98 la redazione regionale della Rai gli offre un contratto di collaborazione per il [[TgR]].
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Dans les plus anciens récits légendaires de la Grèce antique, les rôles de héros sont réservés aux hommes… Les femmes, elles, doivent se contenter d’être des mères, des soeurs, des épouses ou des filles de héros. L’histoire de la création du Génos Guneikon (la "race des femmes") nous est racontée par le poète grec du VIIIe siècle avant JC, Hésiode.
Intanto inizia a realizzare (producendo in proprio) reportage di viaggio. Nel 2002 la terza rete della [[Rai]] gli compra sei produzioni. Nel 2005 firma un contratto con Vitagraph Italia e presenta 16 reportage alla fiera del mercato audiovisivo di [[Cannes]], registrando un forte interesse tra i compratori di mezzo mondo.
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"Zeus, qui gronde dans les nuées, pour le grand malheur des hommes mortels a créé les
Nel 2006, non tralasciando la produzione di reportage di viaggio, si dedica all'insegnamento di teoria e tecnica del [[montaggio]] e [[cinematografia]] nella sede staccata della sua città natale della [[Rome University of Fine Arts]].
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femmes". Pourtant, à la même époque en Égypte, les femmes jouissait des mêmes droits que
[[Immagine:Franco Zanghi2.jpg|thumb]]
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leurs époux, elles pouvaient posséder des biens et il est même arrivé plusieurs fois que
==''Produzioni''==
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l’Égypte soit gouvernée par une reine. Dans la démocratie athénienne, le « féminin » est
''Programmi televisivi''
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assuré par l’éphèbe et l’éromène. Des poètes comiques se demanderont pourquoi Zeus
*1995 "[[A tutto gas (programma televisivo)|A Tutto Gas]]".  
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obligea l’homme à passer par la femme pour avoir des fils au lieu de se contenter d’une
*1997 [[A Tutto Campo]].
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offrande à son autel. Cependant, c’est une société ou les taches ménagères sont accomplies
 
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par les esclaves, l’éducation par des pédagogues et où la sexualité est plus souvent pratiquée
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*[[La Semana Santa in Andalusia]].
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grecque la gynophobie explicite des systèmes sociaux grecs, dans lesquels la femme ne sert
*Cinquant ’anni di [[Rotary]] Patti Terra del [[Tindari]].
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finalement qu’à la reproduction des mâles. La soumission des femmes est un fait établi qui ne
*[[Il separatismo in Sicilia]].
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sera quasiment jamais remis en question. Les exemples littéraires sont nombreux, dans la
*[[Montagnareale]].
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tragédie Antigone de Sophocle, Créon déclare que si une femme ose se dresser, il faut
==Reportage di viaggio==   
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l’écraser. Ou encore la mort de l’amazone abattue par Achille sous les hourras des hoplites : «
*[[La terra delle aquile]].
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Apprendslui donc à se conduire comme une femme ! ». Que dire également du fait
*In [[Macedonia]].
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qu’aujourd’hui l’étude de la philosophie antique se résume aux noms de Platon, Aristote,
*I luoghi di [[Orfeo]].
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Xénophon et autres philosophes mâles et non pas aux noms de la cinquantaine de femmes
*Il [[Monte Olimpo]].
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philosophes de l’antiquité grécoromaine récemment redécouvertes avec parfois de très
*Le [[Meteore]].
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grands noms comme Hypatie. Il s’agit d’un soucis patriarcal de néantisation de la femme et du
*Il [[delta del Danubio]].
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féminin de l’histoire de l’humanité.
*Viaggio in [[Romania]].
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(Estratto dalla rivista libertaria francese [http://s188024357.onlinehome.fr/nonfidesversionnb.pdf Non fides]).
*Le [[isole greche]].
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*[[Atene]].
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*Da [[Costantinopoli]] a [[Istanbul]].
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*Viaggio da [[Troia]] a [[Efeso]].
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*Viaggio da [[Antalia]] alla [[Cappadocia]].
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*Attraverso il [[Kurdistan]] turco.
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*Tra [[zingari]] e nababbi – viaggio in [[Moldavia]].
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*La grande [[Ucraina]].
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*Nel[[Kerala]]
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*Una settimana a [[Bombay]].
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*Viaggio nel [[socialismo reale]] - [[Bielorussia]].
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*I [[nuovi europei]] – [http://it.wikipedia.org/wiki/Stati_baltici Paesi Baltici]
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*[http://www.francozanghi.it Franco Zanghì Sito Ufficiale]
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*[http://www.youtube.com/results?search_query=franco+zanghi Trailers Reportage su '''You Tube''']
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[[Categoria:Biografie|Zanghì,Franco]]
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[[Categoria:Giornalisti italiani|Zanghì,Franco]]
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[[Categoria:Giornalismo in Sicilia|Zanghì,Franco]]
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Revision as of 08:09, 23 September 2008

La Grecia antica, una civiltà misogina

« Chi si affida ad una femmina si affida ai ladri » (Esiodo, Le opere e i giorni, v. 375)

Più conosciuto attualmente per la sua eredità culturale (Aristofane, Sofocle..) scientifica (Pitagora, Talete, Euclide...politico (la democrazia, l’aristocrazia, la tirannia...) e la filosofia (Platone, Aristotele, Senofonte, Eraclito…), la Grecia antica è stata una società profondamente misogina. Le donne non avevano che dei doveri ed erano tutta la loro vita sottomesse ad un’autorità maschile: il padre, il marito, il fratello e\o i figli. Uscivano poco dalla loro casa e non potevano disporre liberamente delle loro fortune, che erano gestite da una delle autorità maschile citate prima. Atene è stata una democrazia, il popolo vi esercitava il potere e tutti, ricchi o poveri, potevano votare a condizione di essere ateniensi di padre e di madre, non fare parte degli schiavi ed essere un uomo, poiché ad Atene le donne non facevano politica. Una giovane ragazza ateniense di buona famiglia “viveva sotto una sorveglianza strettamente rigorosa; ella doveva vedere minori cose il possibile, intenderne il meno possibile, porre meno domande possibili” (estratto dell'"Economico" di Senofonte). Le giovani ragazze e le donne partecipavano tuttavia attivamente alla vita religiosa della loro città. Per alcune, le feste e le cerimonie erano le sole vere occasioni per uscire dalla casa, e la religione era il solo ambito dove potevano esercitare ufficialmente delle funzioni importanti. La principale missione delle donne era quella di figliare, di cui si lamenta Médée, l'eroina di una opera teatrale scritta nel V° secolo a.c dal poeta greco Euripide: « siamo, noi altre donne, la creatura più miserabile […] Dicono di noi che viviamo i casa una vita senza pericolo mentre altri combattono con le lancie. Povero ragionamento: preferirei lottare tre volte sotto uno scudo che partorire una sola...»

Dans les plus anciens récits légendaires de la Grèce antique, les rôles de héros sont réservés aux hommes… Les femmes, elles, doivent se contenter d’être des mères, des soeurs, des épouses ou des filles de héros. L’histoire de la création du Génos Guneikon (la "race des femmes") nous est racontée par le poète grec du VIIIe siècle avant JC, Hésiode. "Zeus, qui gronde dans les nuées, pour le grand malheur des hommes mortels a créé les femmes". Pourtant, à la même époque en Égypte, les femmes jouissait des mêmes droits que leurs époux, elles pouvaient posséder des biens et il est même arrivé plusieurs fois que l’Égypte soit gouvernée par une reine. Dans la démocratie athénienne, le « féminin » est assuré par l’éphèbe et l’éromène. Des poètes comiques se demanderont pourquoi Zeus obligea l’homme à passer par la femme pour avoir des fils au lieu de se contenter d’une offrande à son autel. Cependant, c’est une société ou les taches ménagères sont accomplies par les esclaves, l’éducation par des pédagogues et où la sexualité est plus souvent pratiquée entre hommes lorsque le but n’est pas la procréation. Ce qui semble justifier dans la pensée grecque la gynophobie explicite des systèmes sociaux grecs, dans lesquels la femme ne sert finalement qu’à la reproduction des mâles. La soumission des femmes est un fait établi qui ne sera quasiment jamais remis en question. Les exemples littéraires sont nombreux, dans la tragédie Antigone de Sophocle, Créon déclare que si une femme ose se dresser, il faut l’écraser. Ou encore la mort de l’amazone abattue par Achille sous les hourras des hoplites : « Apprendslui donc à se conduire comme une femme ! ». Que dire également du fait qu’aujourd’hui l’étude de la philosophie antique se résume aux noms de Platon, Aristote, Xénophon et autres philosophes mâles et non pas aux noms de la cinquantaine de femmes philosophes de l’antiquité grécoromaine récemment redécouvertes avec parfois de très grands noms comme Hypatie. Il s’agit d’un soucis patriarcal de néantisation de la femme et du féminin de l’histoire de l’humanité. (Estratto dalla rivista libertaria francese Non fides).