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Difference between revisions of "Talk:Michele Schirru"

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Credo che abbiamo dimostrato di voler ascoltare con attenzione quello che voleva dirci Luc…se vuole, io sono disposto ancora ad ascoltarlo (leggerlo)..--[[Utente:Nessuno|Nessuno]] 08:28, 27 set 2008 (UTC)
 
Credo che abbiamo dimostrato di voler ascoltare con attenzione quello che voleva dirci Luc…se vuole, io sono disposto ancora ad ascoltarlo (leggerlo)..--[[Utente:Nessuno|Nessuno]] 08:28, 27 set 2008 (UTC)
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(sara senza me, va da sé. Ben al di là della mia persona siamo ormai davanti a situazione chiaramente offendente con questo website a nome "anarchopedia", e che dice di essere... anarchico, ma dove non si ha conoscenze neanche elementare su Michele Schirru...) L. Nemeth [[Speciale:Contributi/194.153.110.5|194.153.110.5]] 09:51, 27 set 2008 (UTC)

Revision as of 09:51, 27 September 2008

Considerazione n°1

1°) (pregasi scusare il mio italiano) E proprio far passare questo compagno per un semplicione, altrettanto dire piangerlo con argomenti buoni a farlo fucilare una seconda volta, lo scrivere : "Nella sua stanza, al Royal, trovano bombe e pistole, lui ammette che aveva intenzione d'uccidere il Duce". Stupisce dover ricordare che se Michele Schirru era pronto a sacrificare la propria vita, non era pronto a farne il regalo ai fascisti. Ed è cosi, che dopo il suo arresto, dichiaro -ed era attendibile- che il materiale trovato in possesso suo era destinato a dei fascisti del suo piccolo paese. Il guai è che la polizia, sperando di poter arrestare dei complici (?), non fece notizia dell'arresto nei giornali. Ed è cosi che da Londra, il compagno Emidio Recchioni continuo ad inviargli delle lettere a firma "la tua sorella Mary", dal contenuto innocuo -tranne, che nel contesto, non lasciavano piu nessun dubbio sulle sue intenzioni. Luc Nemeth, Parigi

Ciao Luc, io ho semplicemente riportato ciò che si legge nei libri e nei documenti ufficiali ossia che lui dichiara la propria intenzione di uccidere il Duce(d'altronde altri tentativi furono fatti da Violet Gibson, Zamboni, Gino Lucetti e Angelo Sbardellotto..). Tu ritieni, se ho ben capito, che in realtà avesse intenzione di colpire i fascisti di Pozzomaggiore(suo paese), ma io non capisco per quale ragione avrebbe dovuto aggravare la prorpia posizione....Non sarebbe stato più semplice dichiarare che aveva intenzione di fare qualche attentato e non addirittura d'uccidere Mussolini? Forse così avrebbe evitato la condanna a morte, non ti pare? La parte relativa ad Emidio Recchioni non l'ho approfondita perchè non avevo abbastanza materiale...se riuscirò a trovarne dell'altro,vedrò di fare alcune aggiunte all'articolo e magari di scrivere proprio le tue considerazioni. Se poi tu stesso hai del materiale, anche in francese, potresti metterlo in questa pagina e io proverò a tradurlo...

Ciao Luc, grazie per il tuo intervento...(Nessuno)

Ciao, "Nessuno". Hai ragione, laddove dici che Schirru non aveva nessuna ragione di aggravare la propria posizione -ed è questo che mi ha fatto reagire (mettendo a parte la mia conoscenza dei documenti ufficiali). Tu parli qui di libri. Pero anche il filocomunista Giuseppe Fiori nel'83 (con ristampa nel'90), malgrado tutti i suoi sforzi per fare di Schirru un ingenuo ecc., non ha nascosto l'esistenza di queste lettere a firma Your loving sister Mary, che aggiungendosi al materiale trovato in possessione di Schirru, non lasciavano nessun dubbio sulle sue intenzioni -semmai dovessi essermi sbagliato riconoscero il mio errore, puoi esserne sicuro. Fino a prova del contrario rimango convinto che, lontano di essersi accusato laddove nient'altro lo accusava Schirru era invece davanti ad una situazione pesante, giuridicamente. Ed è proprio qui, la sua grandezza. BENCHE essendo accertato il progetto si rifiuto a qualsiasi parola di pentimento. Laddove, nell'assenza di attentato, poteva sperare evitare la condanna a morte. Pero dove poteva imaginare, l'uso propagandistico che il regime avesse fatto di siffatte parole... Luc

Ciao Luc, io non metto in dubbio che tu possa aver ragione. Il problema è che comunque quelle dichiarazioni Michele Schirru le ha fatte quindi mi sembra giusto averle riportate. Ora mi farebbe piacere se tu riuscissi a postare un pò di materiale(se hai possibilità, tempo e voglia di farlo), così magari potrei completare l'articolo..oppure, perchè non scrivi tu un articolo in anarchopedia francia? Ciao(Nessuno)

Considerazione n°2

2°) dall'estero.- stupisce il non veder ricordato, sopratutto in un articolo che ha scopo di divulgazione, il fatto che Schirru ha lasciato un testamento politico che, ben al di là del contesto (attentato) della sua produzione, fa parte dei grandi testi della libertà. Di più, se chi ha scritto l'articolo avesse letto questo bel documento, allora senz'altro non avrebbe fatto risalire al periodo della sua emigrazione in America, la sua adesione all'anarchismo. Certo furono in molti i compagni che quando emigrarono erano ancora socialisti, oppure non erano ancora "niente", e poi si radicalizzarono dopo l'arrivo nel paese. Ma non vale per lui, questo discorso. S. ha chiaramente scritto, nel suo testamento politico : "A quindici anni potei lasciare la Sardegna e recarmi sul continente dove presi contatto con degli operai aventi una coscienza politica matura. La loro compagnia e le loro discussioni suscitavano in me il più vivo interesse ; erano il pane spirituale che da tempo cercavo. Allora la mia mente che s'apriva conobbe l'ideale anarchico, la sua bellezza, la sua grandezza. E il socialismo mi parve una povera cosa con le sue preoccupazioni politiche, con le sue battaglie elettorali, con le sue paure di turbare le laboriose digestioni di lor signori. (...) Cosi divenni anarchico". Si potrebbe anche aggiungere che nell'agosto 1917 a Torino era stato arrestato nei moti contro la guerra, e che lo fu poi di nuovo (preventivemente e benche ancora soldato, quanto anarchico), in occasione delle giornate del 20-21 luglio 1919.

Luc, spero che vorrai editare l'articolo affinché nessun conoscitore del vero Schirru e della vera vicenda possa più stupirsi di quello che c'è scritto e/o di quello che non c'è scritto nell'articolo. Grazie. --K2 08:32, 6 Giu 2007 (UTC)

Considerazione n°3

3°) E' vero che per un tempo vi fu il progetto di far evadere il compagno Romeo Asara dall'... dell'Ospedale psichiatrico di Mombello, dov'era internato dopo aver finto la pazzia onde non andar al confino. Però per lui tutto andò finalmente pel meglio e potè tornar a casa, senza che ciò fosse necessario: dal contenuto delle carte dell'ACS e dalla risposta a me fatta da chi si deve risulta che il 18 marzo 1930 il Medico Curante non ritenne necessaria la sua permanenza in psichiatria, non rilevando in lui "gli estremi per la competenza manicomiale", e contemporaneamente non ritenendolo "soggetto in condizioni da poter sopportare il regime di confino" (quanto a Schirru, era allora in Francia: fu solo il 18 aprile, ossia un mese dopo tale referto medico, che varcò la frontiera a Domodossola).

La memoria di Michele Schirru non a che fare, di queste asinità pubblicitarie ! LN

Domande

Vorrei capire se il regime fascista accusò Schirru di essere stato complice di un evasione oppure se furono successive invenzioni di certi scrittori. Non mi è ancora molto chiaro... Poi, secondo me, l'informazione riportata da Luc andrebbe rimessa nella nota perchè così non è molto chiaro..e comunque si costringe l'utente a fare due operazioni anziché una(cliccare sulla nota e poi cliccare in discussione)..in questo modo la maggior parte degli utenti, secondo me, non andranno mai a leggere l'informazione..secondo me andrebbe riportato tutto nella nota.--Nessuno 08:59, 23 set 2008 (UTC)

La domanda del non meglio identificato Nessuno è chiara, ed a questo titolo merita risposta chiara : siamo qui davanti ad una successiva invenzione. Altrettanto dire che, piuttosto di inserire qualsiasi parole mie nella nota, il meglio sarebbe di non più parlarne -non sola nella nota, ma anche nell'articolo. L. Nemeth 194.199.4.101 09:07, 24 set 2008 (UTC)

Nessuno più di me (visto che sono anche sardo) e di anarchopedia, intende ristabilire la verità intorno alla figura di Michele Schirru, per cui, più informazioni ci dai, più facile sarà ripristinare la verità storica. Non puoi chiederci però di non inserire più le tue considerazioni (a meno che non ci vieni a dire che non sono veritiere..ma io non ho ragione per crederlo). Ora voglio farti un'altra domanda: Qualcuno ha scritto (forse Fiori) che il padre di Michele rinnegò il figlio. Tu dici invece che ciò è falso e riporti uno stralcio di una lettera, che il padre avrebbe scritto ad un amico successivamente alla condanna di Michele, in cui invece parla in temrini amorevoli del figlio (discussione wikipedia). Ora io voglio chiederti se il padre in un primo tempo lo rinnegò, magari per paura del fascismo, e poi rivedette la sua posizione oppure se mai invece lo rinnegò. Ancora, in un altro testo, si dice che anche la sorella di Schirru lo avrebbe rinnegato, chiedendo anche il cambio del cognome in Esquirro (Schirru è un cognome di origine spagnola derivante proprio da Esquirro). E' vero o falso quello che riporta questo libro (il libro s'intitola Storia del fascismo e dedica qualche riga a Michele Schirru)--Nessuno 08:42, 25 set 2008 (UTC))

Trattandosi del padre : nessuno (!!!) non ha mai scritto che rinnegò il figlio (solo a farlo è stato il mercante di carta Galzerano, su una quarta di copertina). Pel resto, di lui, è chiaro che era molto allontanato dalle idee del figlio, però -e non ne ebbe che più merito- fu un partenario leale del Comitato di difesa, rimanendo DALL'INIZIO in relazione COSTANTE con Jean Bucco di Parigi, e trasmittendo in nome suo di padre al figlio, allora in carcere, i soldi che venivano dai compagni (sia, quelli di Parigi ; sia, quelli di New-York, che publicarono poi il bel testamento politico nel loro settimanale L'Adunata dei Refrattari). Altrettanto dire che la tua supposizione che avesse in un primo tempo rinnegato il figlio e poi cambiato idee, oltre che si appoggia su informazione falsa, è senza ogetto.

Trattandosi della sorella Antonietta mi stupisce che un sardo, qualche siano le sue idee, non sappia che era la... risponsabile del fascio femminile del suo paese. Quindi, e quando fu arrestato il fratello a Roma, non ebbe che l'atteggiamento che da lei si poteva aspettare. Dirò di più : furono a migliaia, le famiglie dove vi fu separazione definitiva al tempo del fascismo. Rimane che (e per tenersene al caso di questa famiglia), e tenuto conto di ciò che ho qui ricordato quanto al fascismo militante della sorella, è proprio ingannare la gente che andare a presentare quanto informazione originale, il fatto che scrisse al meraviglioso duce onde cambiar cognome. Si può tutt'al più ricordare il fatto laddove si parla : di questa sorella. Invece, presentare Schirru quanto... "rinnegato dalla sorella" è altro discorso -e mi stupisce dover ricordare questa evidenza, su un website a nome anarchopedia. L. Nemeth 194.214.199.130 09:44, 25 set 2008 (UTC)

26/9/08.- credo di far opera utile proponendo che sia messo un termine a questa discussione. La storia di Michele Schirru è stata scritta, colle sue imperfezioni, e molto puo ancora essere scritto -pero deve esserlo sulla base di ricerche : è poco accettabile mi sembra di veder un dibattito (... o cosiddetto) guidato solo dalle mistificazioni e dalle dovute risposte, ecc. ecc. L. Nemeth 194.153.110.5 13:57, 26 set 2008 (UTC)

Il tuo compartamento è assurdo. Mi fai venire il sospetto che tu ci stia prendendo in giro...Mi pare che abbiamo ampiamente dimostrato di voler ascoltare quello che hai da dirci..ma tu sembri più interessato all'assurda polemica che alla verità storica. Ti prego di rispondere a questa domanda che ti ho già posto: il guai è che la polizia, sperando di poter arrestare dei complici (?), non fece notizia dell'arresto nei giornali. Ed è cosi che da Londra, il compagno Emidio Recchioni continuo ad inviargli delle lettere a firma "la tua sorella Mary", dal contenuto innocuo -tranne, che nel contesto, non lasciavano piu nessun dubbio sulle sue intenzioni...Fino a prova del contrario rimango convinto che, lontano di essersi accusato laddove nient'altro lo accusava Schirru era invece davanti ad una situazione pesante, giuridicamente. Ed è proprio qui, la sua grandezza. BENCHE essendo accertato il progetto si rifiuto a qualsiasi parola di pentimento. Laddove, nell'assenza di attentato, poteva sperare evitare la condanna a morte. Pero dove poteva imaginare, l'uso propagandistico che il regime avesse fatto di siffatte parole.... Spiegami il senso..vuoi dire che lui mai confessò il progetto? e che ciò si evinse solo dalle lettere che gli inviava Recchioni? e questo quello che vuoi dire? Ti prego, rispondi a questo e poi la finiamo..scrivi in francese se vuoi così non ci saranno incomprensioni..--Nessuno 15:00, 26 set 2008 (UTC)

Nessuno, comprendo la tua esigenza nel voler capire a tutti i costi una serie di cose che sembrano poco chiare, questioni sollevate per lo più da questo Luc Nemeth (ammesso che sia veramente lui a scrivere e non qualcuno che si spaccia per lui), che, per quanto mi riguarda, ritengo oramai una sorta di millantatore considerata la poca serietà quando fornisce le informazioni, l'inattendibilità delle notizie (in genere si tratta di interpretazioni dei fatti accaduti senza alcun sostegno di prova concreta) e la loro frammentarietà, peraltro scritte in una forma di lingua italiana sgrammaticata e quanto meno sibillina, quando non addirittura prive di senso. Non sono neanche più disposto a considerare le sue note in Michele Schirru; quando deciderà di pubblicare qualcosa su di lui in francese, valuteremo se aggiungerle al nostro testo. Io sono del parere che quando ci si trova di fronte a fonti storiche contrastanti, per evitare di cadere nei giudizi personali (o pregiudizi) la cosa più semplice e più giusta da fare è esporre le varie notizie pervenuteci, citandone semplicemente le fonti, in modo che resti al lettore valutarne la maggiore o minore attendibilità delle stesse.--Altipiani azionanti 15:33, 26 set 2008 (UTC)

Ovunque si parli di Michele Schirru Luc Nemeth interviene, quindi io credo che si tratti effettivamente di lui e non di un millantatore, altrimenti il vero Nemeth se ne sarebbe accorto….Proviamo a chiarire alcune cose:

a) Luc, se non ho capito male, sostiene che Schirru mai ha confessato il progetto ma ciò sia stato evidenziato dalle lettere che Recchioni gli inviava, non essendo al corrente del suo arresto.Quindi lui non avrebbe mai confessato il progettato attentato (LN:Fino a prova del contrario rimango convinto che, lontano di essersi accusato laddove nient'altro lo accusava ). Io questo ho capito... però io riporto, nell’articolo, un virgolettato (preso da Storia del fascismo) in cui Schirru, durante il processo, dichiara le motivazioni del suo progetto : per le mie idee anarchiche, per i compagni confinati nelle isole, per la speranza che con la caduta di Mussolini, cadesse tutto l’ordinamento politico dittatoriale e borghese della società (..a meno che queste dichiarazioni non siano una falsificazione del regime fascista che fece trapelare queste false dichiarazioni..non so....). Nel dubbio è forse meglio tenersi la versione ufficiale, sottolineando che si tratta della versione fascista, giacchè loro lo interrogarono e nessun altro…quindi potrebbero avergli messo in bocca, per strumentalizzarlo, parole mai pronunciate..però non lo so....Riguardo alla sua prima confessione, secondo cui le armi servivano per colpire i fascisti di Pozzomaggiore, dovrebbe esser vero perché in Storia del fascismo si scrive che Schirru inizialmente avrebbe fornito “versioni fantasiose” (quel fantasioso poterebbe essere riferito proprio all’idea di colpire i fascisti del suo paese….uno non viene dall’america per colpire 4 fascisti di un paesino) b) Schirru inizialmente fu socialista ma nel 1917 partecipò ai moti di Torino, in cui la presenza anarchica era numerosa. Non è improbabile che proprio là abbia conosciuto l’anarchismo (come poi si trova in quello scritto che riporta Luc). Tuttavia mi sembra corretto riportare anche la versione di coloro che sostengono che si formò negli USA (per questo ho reintrodotto la nota n° 2) c) Sulla storia dell’evasione o mancata evasione, mi sembra che riporti numerosi fatti e che ciò sia sicuramente vero d) Che la sorella l’avesse rinnegato mi sembra che l’abbiamo appurato. Riguardo al padre….anche qui Luc mi sembra credibile, anche se poi in questo sito inglese [1], Schirru scrive al padre e si lamenta del fatto che egli non gli risponda (non conosco l’inglese ma con il traduttore automatico sono riuscito a coglierne il senso)…questo potrebbe essere spiegato da blocchi della posta imposti dalla polizia fascista (d’altronde scrive che nemmeno la moglie gli rispondeva).

Credo che abbiamo dimostrato di voler ascoltare con attenzione quello che voleva dirci Luc…se vuole, io sono disposto ancora ad ascoltarlo (leggerlo)..--Nessuno 08:28, 27 set 2008 (UTC)

(sara senza me, va da sé. Ben al di là della mia persona siamo ormai davanti a situazione chiaramente offendente con questo website a nome "anarchopedia", e che dice di essere... anarchico, ma dove non si ha conoscenze neanche elementare su Michele Schirru...) L. Nemeth 194.153.110.5 09:51, 27 set 2008 (UTC)