Still working to recover. Please don't edit quite yet.

Talk:Rinuncia ai diritti d'autore

From Anarchopedia
Jump to: navigation, search

In fondo alla pagina si legge "Articoli di Pubblico Dominio Anarchico | Contributi dei sostenitori del Pubblico Dominio Anarchico | Sostenitori del Pubblico Dominio Anarchico | Pubblico Dominio Anarchico". Aggiungerei ancora qualche categoria per far capire meglio sia a livello nazionale che internazionale che si tratta di materiale nel Pubblico Dominio Anarchico. --K2 00:13, 20 set 2011 (UTC)

Nessuno comprendo ed apprezzo i tuoi buoni propositi, ma se vuoi fare le cose in modo equo, non dovresti mettere due link al PDA (ha fatto due articoli ma solo per avere più visibilità: si potrebbero e forse si dovrebbero accorpare) sotto il manifesto dell'anarcopyright e lasciare gli articoli del PDA senza nemmeno un link all'anarcopyright (stessa cosa dicasi per l'"anti-licenza anarchica"). Per cui, per una questione di reciprocità, ho rimosso i link. Qui hai inserito un link all'anarcopyright e un capitolo generale. Se l'intenzione è quella di rendere l'articolo enciclopedico e credibile, le opinioni degli utenti di Anarchopedia dovrebbero essere espresse per sintesi (visto che non si può monopolizzare una voce generale con il proprio particolare) e nella stessa misura (per essere imparziali; quindi, tra le altre cose, i collegamenti esterni, tutti dedicati al PDA, andrebbero rimossi, anche perché sono già presenti in altri articoli) in un paragrafo adeguatamente intitolato (es."proposte degli anarchopediani"). Intitolare "Attualmente" induce a pensare che nel mondo ci sia solo tizio (e poi eventualmente anche caio e sempronio) che promuove "a livello nazionale e internazionale" una certa idea. Insomma, cerchiamo di rappresentare la realtà con un minimo di oggettività. Ci sono degli utenti che su anarchopedia e, in qualche caso, sui loro siti promuovono, nel loro piccolo, certe idee (che quasi nessuno conosce, ma ovviamente non staremo a specificarlo). Quanto detto mi pare il mimino indispensabile per creare una voce enciclopedica, però io non editerò una sola riga fino a che non stabiliremo una volta per tutte se questa voce deve diventare a tutti gli effetti enciclopedica. --K2 13:56, 22 set 2011 (UTC)
K2, l'articolo però è in corso di costruzione, quindi non era certo mia intenzione privilegiare una posizione piuttosto che un'altra. Tutto quello pubblicato da Altipiani è rimasto intatto, adesso ho integrato alcune righe sull' anti-licenza anarchica e sull'anarcopyright. Io però, come più volte ribadito, non ho mai approfondito tale questione, quindi non sono bene in grado di approfondire meglio le differenze tra le posizioni di k2 e altipiani. K2, se vuoi puoi integrare un pò ciò che riguarda la tua idea, di modo che dall'articolo non traspari una preferenza di anarchopedia per l'una o l'altra posizione. Non credo però che ci sia bisogno di metterci a contare le righe.

Ho tolto il template di Altipiani (quello che parla di autore esclusivo) e lasciato invece quello dei contributori dello stesso. Probabilmente si può sviluppare ancora l'articolo, magari si potrebbe scrivere qual è la licenza con cui le case editrici libertarie pubblicano i loro libri (eleuthera, edizioni anarchismo, ecc.). Qual è la posizione della Wumingfoundation, per esempio? Tutte le loro opere sono scaricabili e sono in copyleft mi pare...Questa parte andrebeb sviluppata, secondo me, senza esprimere opinioni personali, ma semplicemente riportare i fatti.

Non c'è bisogno di amarsi per fare certi lavori, per cui questa parte potrebbe pure vedere una collaborazione tra K2 e Altipiani, basterebbe attenersi ai fatti (che tipo di licenza usa eleuthera? ed edizioni anarchismo? e luther blisset?....questo insomma....)--Nessuno 08:27, 23 set 2011 (UTC)

Io inserirò ulteriori informazioni per quanto riguarda l'anarcopyright e l'antilicenza di AG (ben conoscendo le sue posizioni ed avendo chiacchierato con lui diverse volte sull'argomento) per cercare di portarli ad occupare nell'articolo lo stesso spazio del PDA. Correggerò eventuali errori, se ne trovo, e metterò tra virgolette (come hai fatto tu) quello che è diretta espressione del singolo. Cercherò poi di contribuire al resoconto di cui parli, ma mi chiedo e ti chiedo: Eleuthera è una casa editrice anarchica? E quelli di wumingfoundation.com sono anarchici? Perché il mondo è pieno di gente che rilascia le proprie opere con licenze varie, ma questo non significa affatto che siano anarchici. A quel punto si potrebbe anche parlare di Lessig e delle licenze Creative Commons oppure di Stallman e delle licenze della FSF, ma non si tratta affatto di anarchici o di espressioni dell'anarchismo. Inoltre, il titolo parla di rinuncia ai diritti d'autore, ma è parziale, perché non è detto che un anarchico rinunci ai diritti: potrebbe anche rinunciare all'esercizio esclusivo dei diritti, che è ben altra cosa. Visto che deve essere un articolo collettivo, sarebbe preferibile intitolare la voce "gli anarchici e il copyright" e utilizzare "rinuncia ai diritti d'autore" e "rinuncia all'esercizio eslcusivo dei diritti d'autore" come redirect. Insomma, fammi sapere cosa vuoi fare perché non mi piace incominciare a lavorare a una cosa così complessa senza una rotta precisa. --K2 18:18, 23 set 2011 (UTC)
Vedi però di non uscire fuori tema. Il titolo della voce è questo e rimane questo: vedi semplicemente di chiarire la posizione di anarcopyright e anti-licenze nei confronti della rinuncia ai diritti d'autore (se esiste relazione e sempre che siano pertinenti all'argomento), altrimenti i tuoi commenti vanno fatti in altre voci che vorrai (copyright, anticopyright o anche quelle che suggerivi) e con al limite i collegamenti in voci correlate--Altipiani azionanti 18:38, 23 set 2011 (UTC)
Questo sta dicendo (suppongo a livello nazionale e internazionale) che posso editare l'articolo soltanto chiarendo la mia posizione (quindi non posso editare altro). Non solo: sta anche dicendo che quello che scriverò potrebbe non essere pertinente con la voce e che in quel caso non dovrei proprio metterci mano (né a livello nazionale né a livello internazionale, ovvio). Beh, mi sembra che non ci siano i presupposti per considerare questa una voce enciclopedica. Per cui, fino a che la voce non sarà effettivamente una voce enciclopedica (a livello nazionale e internazionale), resta il banner "articoli degli anarcopediani" (sia livello nazionale che internazionale). Torno a proporre la voce disambigua come soluzione migliore per evitare numeri da circo (a livello nazionale ma anche soprattutto internazionale). Se poi serve una traduzione: si vede lontano un miglio che, malgrado le integrazioni di Nessuno, si tratta ancora di un articolo scarno, creato per parlare in una voce generale (che google motorizza) di una cosa particolare (che non a caso copre il 90% dell'articolo) e pieno di link a quella cosa sola. E questa sarebbe una voce enciclopedica? Un domani forse... quando anche gli altri potranno editarla liberamente, oggi proprio no. --K2 22:21, 23 set 2011 (UTC)

Il tuo comportamento è un "tòpos". Fabularum Phaedri - Liber quartus - De vulpa et uva:"...Nondum matura est: nolo acerbam sumere" ma potrei anche citare te stesso - K2 da Collettivo (16/settembre/2011): "Prima di replicare, tenete presente che c'è anche la possibilità di non farlo. :)" Sante parole! Quando non si hanno valide argomentazioni da sostenere, è meglio non replicare. Ho paura che il tuo Anarchopyright sia solo un bel Manifesto (metodo di comunicazione propagandistico tra l'altro molto in uso tra certi intellettuali di sinistra del passato) e nulla più... Comunque "un t'allargà" a ritenerti il solo anarchopediano in grado di poter editare nell'articolo "rinuncia ai diritti d'autore" ormai collettivo e, anche per rispetto al lavoro degli altri (Nessuno), lascia la possibilità che altri possano farlo al posto tuo (sia livello nazionale che internazionale), motivo per cui ritolgo il template "articoli degli anarchopediani" che hai voluto imprudentemente rimettere.--Altipiani azionanti 06:50, 24 set 2011 (UTC)

Ma perchè, Eleuthera non è anarchica?Luther Blisset non lo è, però rinuncia ai diritti d'autore..o sbaglio?Proponevo semplicemente di descrivere altre posizioni rispetto alla rinuncia ai diritti d'autore. Il virgolettato di K2 e AG nasce per pigrizia, ovvero per non fare una sintesi. Copiando alcune righe significative spero di aver dato un'idea, poi se uno vuol approfondire leggerà l'articolo completo. In ogni caso può essere modificato quello che ho scritto, l'importante è descrivere l'animosa discussione che si è sviluppata su anarchopedia. Al di là dei vostri scontri, alal fin fine abbiamo sollevato una questione importante. Non è poco...--Nessuno 08:31, 24 set 2011 (UTC)
Innanzitutto mi rallegro nell'apprendere che posso editare qualsiasi parte dell'articolo, essendo esso collettivo. Evviva! Poi, venendo alle cose serie: quello che ti sta dicendo il tipo nazionale e internazionale è vero, se la voce resta con questo titolo, Eleuthera, Edizioni Anarchismo e Luther Blisset (ma anche "Umanità Nova"!) sono out perché non c'entrano nulla con la rinuncia ai diritti d'autore. Non saprei nemmeno dirti quale casa editirice anarchica o non anarchica rinunci ai diritti d'autore (ma questo fatto potrebbe anche essere la parte più interessante dell'articolo). Se invece parliamo ANCHE di rinuncia all'esercizio esclusivo dei diritti d'autore, allora è tutta un'altra storia (io stesso ho tra le mani in questo momento un libro stampato dalla cooperativa titolitografica che recita "la riproduzione del testo è consentita purché se ne citi la fonte e si rispetti il contenuto"). Per questo proponevo di usare un titolo più generico che inscludesse entrambi gli aspetti. Ma il tipo nazionale e internazionale punta i piedini e ribadisce che solo del primo aspetto vuole parlare. Che si fa? Io mi rimetto a voi perché a me stanno bene entrambe le soluzioni. Quando avete deciso, mi fate un fischio, ok? --K2 10:41, 24 set 2011 (UTC)
Non ci vuole molto a comprendere che "parlare ANCHE di rinuncia all'esercizio esclusivo dei diritti d'autore" significherebbe intavolare un discorso sulle licenze riguardante, sostanzialmente, l'utilizzazione economica di opere in quanto basate sul copyright. L'articolo invece parla della "rinuncia ai diritti d'autore" come forma (per quanto discutibile) di anticopyright in un contesto contro la proprietà intellettuale e dunque non è che sono io a non volere approvare la tua proposta, bensì è l'operazione che proponi tu a non essere adeguata all'articolo stesso. Ma nulla ti vieta di editare una nuova voce apposita "rinuncia all'esercizio esclusivo dei diritti d'autore" dove poterti sbizzarire con le variegate possibilità del Copyzero. Diversamente qui faremmo solo confusione, visto che la materia è già di per sè di difficile comprensione per un neofita.--Altipiani azionanti 11:37, 24 set 2011 (UTC)
Mi chiamo Nessuno io? Probabilmente parlo una lingua poco nazionale ed internazionale. E' Nessuno che vuole parlare delle licenze copyleft in questo articolo. A me sta bene anche non parlarne. Quindi che facciamo?? Se anche Nessuno è d'accordo a non parlarne, siamo tutti d'accordo. Dunque? Resto in attesa di delucidazioni. Ne parliamo sì o no?? --K2 12:40, 24 set 2011 (UTC)
Eleuthera, che ha come mission la promozione della cultura libertaria, è per il copyright e distribuisce i suoi testi in copyleft sotto licenza Creative Commons 2.5 (Attribuzione, Non Commerciale, Condividi allo stesso modo). Quindi non ha niente a che vedere con la rinuncia ai diritti d'autore: tuttalpiù vi possono essere casi di chi ha devoluto ad altri i proventi dei propri diritti d'autore come in questo caso, ma ciò è possibile farlo con qualunque editoria. Però, sarebbe quasi il caso, magari più in là, di interpellarli (parlo come Anticopyrightpedia) per vedere cosa ne pensano del progetto e se potrebbero mai un giorno aderirvi, aggiungendo alla loro normale vendita in copyright anche l'opzione della stampa "on demand" di testi rilasciati in PDA, che, in tal modo, sarebbero distribuiti veramente a prezzo di costo...e se sono anarchici e non pensano solo al guadagno, secondo me, potrebbero anche farci un pensierino, se non altro...per onestà intellettuale -:). Cosa ben diversa è quella dei Luther Blisset che agiscono da anarchici pur non dichiarandosi tali e, riguardo ai diritti d'autore, usano in genere la seguente formula: "N© No Copyright for situations whose activity is explicitly oriented to take relations, pleasures, loves, wealth, ideas and styles out of the ideological rule of capital. RECLAIM!"--Altipiani azionanti 09:32, 24 set 2011 (UTC)
Penavo che non fosse così "off-topic" discutere sulle licenze di certe case editrici. Lasciamo perdere. Per quanto mi riguarda l'articolo può rimanere così.--Nessuno 13:10, 24 set 2011 (UTC)
Anche per me è NO e parlare di "rinuncia all'esercizio esclusivo dei diritti d'autore" per poi riferirsi alle licenze copyleft è anche "fuorviante" nei confronti della "rinuncia ai diritti d'autore" dell'anticopyright. Per evitare dunque che sia fatta confusione tra le due cose sarà bene poi che si aggiunga una nota all'articolo per distinguere la lana dalla seta qualora dovesse nascere l'altro articolo (la seta sarebbe la rinuncia ai diritti d'autore del PDA ovviamente, ma non c'era bisogno di specificarlo). Detto tra noi, caro K2, tu nel sostenere l'Anarcopyright è come se volessi stare con 2 piedi in una scarpa, ma non si può sostenere una cosa e l'esatto contrario (e tu sai bene a cosa mi sto riferendo ed è solo per rispetto della privacy che non chiarisco oltre). Piuttosto, e te lo ripeto, vedi di chiarire esattamente quale rapporto c'é, e se c'è, tra Anarchopyright e rinuncia ai diritti d'autore: io già lo so che c'è e in quale forma, ma tocca a te specificarlo, altrimenti mi costringi ad intervenire: monco così il pezzo non può restare.--Altipiani azionanti 13:38, 24 set 2011 (UTC)
Di questo ricatto che mi fai da anni (e che già basta a definire il tipo di persona che sei), ne ho già parlato con Nessuno per email anche poco tempo fa. Gli ho anche detto che sei venuto sul mio blog (larivoluzione.it, non c'è problema a dire qual'è) come un pizzettaro a farmi capire che sai chi sono e cosa faccio. Non ci vuole Sherlock Holmes, dato che scrivo nome e cognome sul mio blog e metto bianco su nero quello che mi onoro di fare (dalla contribuzione ad anarcopedia, alla quale ho dedicato con disinteressato amore tantissimo del mio tempo libero, alle associazioni no profit a cui mi onoro di appartenere: "movimento costozero", "scarichiamoli!", "ammazzateci tutti"). Questo significa non solo che non ho nulla da nascondere, ma anche che il piede in due scarpe non ce l'ho. Perché se sono tra compagni, esprimo le mie idee di anarchico e personali, se, invece, mi rivolgo agli utenti della rete, voglio promuovere la soluzione maggiormente libera compatibile con le loro esigenze. Le licenze copyzero non sono licenze (non sono 3 o 4, sono centinaia di migliaia), ma un metodo per spingere gli utenti ad adottare la soluzione più libera compatibile con le proprie esigenze. E' una strategia civile per combattere questo sistema mercificato in cui viviamo ed è qualcosa di tangibile. Chiarito questo (e ripetuto anche che l'idea di avere la licenza copyzero qui di default è stata di A★G, mentre io proponevo sin dall'inizio l'anarcopyright) sarà perché oggi è morta mia nonna (che per me era come una madre) e sono un po' distrutto (non dormo da giorni), ma siccome penso di non meritarmi di vivere questo tipo di dispiaceri (perché per me dare il cuore e ricevere la peggiore merda è un dipiacere), pongo fine alla mia partecipazione a questo progetto e la sento come una liberazione: va bene "litigare" per delle sciocchezze, stare sempre attento al vandalo di turno, al provocatore ecc., ma se si arriva a queste stupide bassezze... E non faccio come te che dici che vai e poi resti sempre qui. Ho una parola sola. Ho una faccia sola. Ora mi sloggo e qui non ci ritorno. Oh, magari le cose andranno meglio, ci sarà più pace e tranquillità, magari ero io il problema e non me ne sono reso conto. Saluti libertari. --K2 18:01, 24 set 2011 (UTC)
Vabbè, innanzittuto condoglianze...
Scusa, ma non puoi andartene perchè credo che tu sia l'unico ad avere competenze tecnico-informatiche qua dentro. A me fa stare tranquillo sapere che se c'è qualche problema tecnico ti posso mandare una mail. Non c'è bisogno di prendere decisioni drastiche...credo che la convivenza sarebbe possibile se vi ignoraste. L'articolo sulla rinuncia ai diritti d'autore può stare così. Ignoratevi e facciamola finita.--Nessuno 20:20, 24 set 2011 (UTC)

Sono sinceramente dispiaciuto per il tuo lutto. Tu sai bene che non ho iniziato io la disputa e ti posso garantire che la stessa delusione che provi ora per causa mia io l'ho provata prima di te, per le stesse ragioni e nonostante ti abbia teso la mano in più occasioni, hai sempre rifiutato l'amicizia, preferendo l'ironia e talvolta il sarcasmo, trattandomi come neanche io meritavo. La prova della genuinità del mio impegno libertario è sotto gli occhi di tutti ed è confermata dalla creazione stessa di Anticopyrightpedia per la quale ho anche io dovuto abbandonare l'anonimato. Se ho detto che sei con 2 piedi in una scarpa, questa volta non era per offenderti, ma solo per dirti di aver capito che anche tu sei combattuto tra il copyright e l'anticopyright, dato che avevi sentito l'esigenza di creare Anarcopyright e speravo davvero in una nostra intesa in merito. Ho sempre pensato tuttavia che insieme avremmo potuto trovare una soluzione originale valida tanto per entrambi quanto per Anarchopedia, tuttavia la tua intransigenza (che apprezzo tu abbia riconosciuto nelle ultime tue righe) è venuta a cozzare con la mia suscettibilità e lo scontro si è acuito, fino al punto in cui è arrivato. Ma voglio usare ancora le tue parole che dicesti una volta a Nessuno in occasione di una delle nostre peggiori dispute: che bisogna cioé scazzarsi fino alla fine, perché poi ci si possa chiarire e intendere come e meglio di prima, col rischio però (aggiungo ora) di non riuscirci affatto, come poi purtroppo è avvenuto. Io sono già fuori da Anarchopedia e se mi ritrovo ancora a scrivere qui non è certo per mio volere o perché sono un quaquaraquà, ma solo per difendere le mie idee libertarie fino in fondoe, non posso negare, anche, in parte, per un desiderio di rivalsa per le offese ingiustamente subite. Ora mi sembra che siamo pari: via tu e via io. Non posso certo dire di essere contento, ma, tutto sommato, è più giusto così. Ora non porto più rancore. Saluti libertari.--Altipiani azionanti 22:21, 24 set 2011 (UTC)

Se il fondatore di anarchopedia italia e uno dei primi e più attivi utenti abbandonassero il progetto anarchopedia, forse si potrebbe decretare la morte del progetto stesso, giacchè la funzione di anarchopedia è anche la risoluzione dei conflitti senza metodi autoritari. Bene, non siamo riusciti a risolvere questo conflitto, Non solo, non siamo nemmeno riusciti a trovare un accordo per permettere ad ognuno di collaborare senza pestarsi i piedi. Non c'è bisogno di andare d'amore e d'accordo in uno spazio virtuale, basta ignorarsi e trovare dei punti d'accordo di massima. Per esempio: nel suo PDA, altipiani esprime tutte le critiche che vuole all'anarcopyright; idem può fare k2.

Ci si può anche mettere un pietra sopra e affrontare altri argomenti: k2 può sviluppare la sua idea sul copyleft\anticopyright negli altri suoi progetti; idem può fare Altipiani. Non si può però in alcun modo laciare anarchopedia per un litigio, altrimenti chi pensa che ci voglia un'autorità centrale a coordinare due o più persone, avrà un argomento in più a suo favore.--Nessuno 07:58, 25 set 2011 (UTC)

Dopo essermi riposato ed essermi ripreso un poco, ritornato qui per destino (visto che avevo chiuso il browser su questa pagina) sono rimasto colpito dal messaggio di Nessuno, che mi parla della morte di anarcopedia. In effetti è così, la decisione di lasciare mi fa soffrire perché mi sembra di lasciare qualcosa di vivo e a cui voglio bene, che senza di me potrebbe in un certo senso morire (anche se, per fortuna, non è così). Quindi devo rimanere e spero che tutti restino e forze nuove arrivino. L'articolo, dici, può rimanere così. Non può rimanere così perché, ad esempio, di Tolstoj se ne parla due volte e si dice la stessa cosa. Poi è tutto scarno sopra e ciccione sotto... Quando avrò la testa per farlo, lo editerò nelle parti generali e in quelle che riguardano anarcopyright e licenza-anticopyright cercando di dare al tutto una consistenza normale ed equilibrata, che comunque non sarà mai quella definitiva, perché qui di definitivo non c'è nulla (e la cosa è straordinaria: noi potremmo anche morire e questo progetto restare vivo, perché no?). Abbiamo deciso che si parli solo della rinuncia? Bene, si parlerà solo della rinuncia. Abbiamo deciso che il titolo resti questo? Bene, resterà questo. Se poi quello che scrivo non va bene, ovviamente, chiunque potrà correggerlo. Ma basta con i processi alle intenzioni, perché io non ho ancora scritto una sola riga e già mi si dice cosa fare e cosa non fare. Io mi muovo con onestà, coerenza e trasparenza in tutto quello che faccio e non ho nulla da nascondere. Non ho secondi o terzi fini e i ricatti mi fanno una bella sega, però mi danno dispiacere e mi fanno incazzare. --K2 10:27, 25 set 2011 (UTC)
Ci vorrebbe una terza persona, una cioè che abbia la competenza necessaria per sistemare l'articolo senza propendere per la posizione di K2 o o di Altipiani. Una persona la cui competenza venga accettata da entrambi. Io non ho le competenze per sistemarlo. Se c'è qualcuno che può farlo si faccia avanti, altrimenti temo che il conflitto non si dirimerà mai.--Nessuno 19:26, 25 set 2011 (UTC)
Dai, non scherziamo, non siamo ancora a sti livelli da manicomio. Non ci vuole una terza persona, perché hai copiato e inserito un paragrafo ("la posizione degli anarchci") che ho scritto interamente io e non mi pare che nessuno abbia avuto da ridire qualcosa. Pensi forse che qualsiasi cosa io scriverò causerà una lite? Perché mai? Quando mai ho polemizzato con altri utenti scrivendo una voce enciclopedica?? Miglioreremo la voce tutti insieme dimostrando di non essere degli animali da cortile. --K2 20:15, 25 set 2011 (UTC)


Sui situazionisti e il pubblico dominio (non per polemizzare ma per migliorare la voce)[modifica]

Wikipedia dice (http://it.wikipedia.org/wiki/Situazionismo): "Una delle più importanti prese di posizione è stata la riflessione sul diritto d'autore: su ogni loro opera (libro, video, volantino ecc.) era specificato che questa poteva essere fotocopiata in pezzi o intera, modificata o distribuita, sempre a patto che ciò non venisse fatto a scopo commerciale". E' una cazzata di wikipedia o è vero? Perché se è vero allora non si tratta di una donazione al pubblico dominio. Qualcuno ne sa di più??--K2 20:39, 25 set 2011 (UTC)

Aggiornamento: Wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Raoul_Vaneigem) dice che la frase "Poiché persistiamo nella nostra inimicizia verso le regole della proprietà, ancorché intellettuale, questo testo non è sottoposto ad alcun copyright, sicché è riproducibile ovunque, anche senza citare la fonte" è di Vanegeim, non dei situazionisti tutti.--K2 20:50, 25 set 2011 (UTC)


Se vado alla Vetrina dell'editoria anarchica e libertaria...[modifica]

Proverò a fare un sondaggio, intanto, ho abbozzato un paragrafo. --K2 22:33, 25 set 2011 (UTC)