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Talk:Micotossine

From Anarchopedia
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Catalogare questi articoli in anarchismo verde mi pare una forzatura. prima di tutto perchè, come scritto, l'agricoltura biologica si basa sul sostegno europeo (e nond ello Sato come ho scritto, ma sempre istituzioni sono..) e poi perchè non ha nulla di radicale dal punto di vista della cocnezione del rapporto uomo-natura..più radicale è sicuramente la permacultura...Potremmo aprire la categoria agricoltura oppure alimentazione..che dici?--Nessuno 13:37, 15 gen 2010 (UTC)

Condivido l'osservazione: propongo "agricoltura ecosostenibile" oppure "agricoltura anarcosostenibile", piuttosto che semplice agricoltura o alimentazione che mi sembrano troppo generici--Altipiani azionanti 13:53, 15 gen 2010 (UTC)
Io condivido più il generico ecosostenibile...anche perchè agricoltura biologica in anarocsostenibile non vi rientra per niente..visto il motivo che ho detto prima..certo le istituzioni finanziano anche l'agricoltura convenzionale, in molti casi, quindi finanziare per finanziare meglio l'agricoltura biologica, però non si può parlare di anarchismo...--Nessuno 13:57, 15 gen 2010 (UTC)
Vada per "agricoltura ecosostenibile". E' vero che oggi l'agricoltura biologica è finanziata dal governo italiano o europeo, ma ti ricordo che essa, quando nacque (siccome l'ho seguita anche un po' da vicino la sua storia) nacque come movimento ecologico in totale contrapposizione all'agricoltura convenzionale, ai suoi meccanismi economici e ai danni ambientali che ne derivavano. Dire che oggi essa non rappresenti quasi più nulla a livello di contestazione politica ora mi sembra un po' eccessivo e, se vogliamo, irriverente nei confronti di quanti si sono strenuamente battuti ed hanno creduto (e credono ancora) in essa. Poi non bisogna dimenticare che tale metodo di produzione agricola rivaluta certi aspetti della vecchia cultura contadina, quella a misura d'uomo, dedita soprattutto all'autoconsumo e laddove tutto era riciclato e il concetto di "scarto" in pratica non esisteva --Altipiani azionanti 14:16, 15 gen 2010 (UTC)
Sicuramente converrai con me che la diffusione dell'agricoltura biologica non sia dovuta a fattori etici, quanto piuttosto ad una convenienza: sostegno economica, possibilità di ritagliarsi una fetta di mercato, ecc. Ripeto, non è che se un produttore fa questa scelta, al di là delle motivazioni che lo spingono, io lo condanno..però vanno dette per bene tutte le cose. Magari nell'articolo puoi riportare tutto, pregi e difetti, origine e "degenerazione".... se così si può dire...--Nessuno 14:25, 15 gen 2010 (UTC)
La convenienza dell'agricoltura biologica è soprattutto di tipo "ecologica" perché ne beneficia primariamente l'ambiente e di conseguenza anche chi in esso vi abita. Aggiungo che la convenienza economica oggi è resa possibile solo dalla politica degli incentivi e che tutto sommato l'agricoltura biologica, senza gli incentivi e quando realizzata con prodotti di mercato non è affatto vantaggiosa economicamente, per cui ti confermo che tutto il business che si sta sviluppando attorno è pura speculazione e semplice facciata. Però esiste anche una coscienza ecologista che è andata via via sviluppandosi man mano che l'agricoltura tradizionale è entrata in crisi, sia in una fascia di consumatori, disposti oggi a remunerare maggiormente i "veri" prodotti biologici (per intenderci non quelli derivanti da terreni in conversione o quelli sui quali non vengono effettuati controlli dalle organizzazioni addette) che in quella fascia di piccoli produttori agricoli che non praticano di certo tale metodo di produzione agricola solo a fini di lucro.--Altipiani azionanti 14:43, 15 gen 2010 (UTC)