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Talk:Giovanni Rossi

From Anarchopedia
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L'imperatore del Brasile non ha nulla a che vedere con la vicenda di Cecilia, e non regalò nessun appezzamento di terra ai coloni.

La terra che i coloni occuparono fu PAGATA ad un prezzo medio di 15 lire ad ettaro (informazione riportata dallo stesso Rossi nella quinta edizione del COMUNE SOCIALISTA, 1891), e questo apparve normalissimo a tutti i coloni, poiché ben sapevano che nessuno avrebbe regalato loro terreno.

Inoltre quando i coloni salparono non avevano ancora stabilito con precisione la propria meta; la destinazione fu stabilita all'ultimo momento.

Vari studi sottolineano come la tesi della partecipazione imperiale non ha alcun fondamento.

L'articolo è chiaro: don pedro li concede la terra (riportato dall'opuscolo La Cecilia: uan vita in comune e anche da questo link: http://www.anpi.it/patria_2004/09-04/46-47_ROSCILLI.pdf. L'incontro tra Don Pedro II e Rossi ci fu sicuramente e non vedo perchè nasconderlo..quando poi giungono in brasile l'impero e caduto e i coloni sono costretti a pagarsi la terra, perché la repubblica non riconsoce il contratto stipulato con don pedro II. Infatti la wikipedia portoghese scrive: "Os colonos plantaram mais de oitenta alqueires de terra - em área que lhes fora cedida pelo Imperador Pedro II, pouco antes da proclamação da República - e construíram mais de dez quilômetros de estrada, numa época na qual inexistiam máquinas, tratores ou guindastes de transporte de terras."..che più o meno dovrebbe significare quello che ho scritto poco sopra...--Nessuno 13:54, 27 mar 2009 (UTC)


La teoria della partecipazione imperiale è stata lanciata da Alfonso Schmitd e ripresa da Zelia Gattai in un racconto sicuramente suggestivo ma sostanzialmente privo di interesse storiografico. Rosellina Gosi, nel 1977, ha iniziato a evidenziare come la tesi si basasse sostanzialmente su poco più che il nulla, e Isabelle Felici (che ha curato il tema anche in una tesi di dottorato presso l'Université de la Sorbonne Nouvelle-Paris III nel 1994) in un breve saggio pubblicato dalla Rivista Storica dell'Anarchismo nel 1996 (numero 2, secondo semestre) ha definitavemente smontato la teoria di Schmitd (è stato anche sottolineato, per tramite di una attenta indagine storiografica, come molto probabilmente mai Cardias incontrò Pedro II).

D'altronde ad oggi non si conosce nessuno scritto di Rossi in cui si parli di questo incredibile regalo fatto da parte dell'imperatore.

Nell'ultima parte della quinta edizione del Comune Socialista, 1891, Rossi descrive tutto il viaggio, dalla partenza dal porto di Genova fino alla fondazione (e oltre) di Cecilia, e non c'è il benché minimo riferimento, neanche indiretto, a Pedro II.

Ecco, così va meglio. E' giusto spiegare la ragione di certi drastici interventi e non metterli in atto senza nessuna spiegazione. Così è più corretto. Ho comunque messo una nota che fa riferimento alla storia di Don Pedro e anche, ovviamente, alla confutazione di tale tesi (sulla base di quello che hai scritto tu). In questo modo l'articolo è più ricco di informazioni...--Nessuno 09:03, 28 mar 2009 (UTC)