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Talk:Agricoltura biologica

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Però l'agricoltura biologica è finanziata dallo Stato ed il produttoire è sostenuto dallo Stato. Per carità io apprezzo comunque, ma dietro il produttore non c'è quasi mai una scelta etica, ma solo di convenienza. Più interessante sarebbe la permacultura, ma ovviamente possiamo scrivere tutto--Nessuno 10:18, 15 gen 2010 (UTC)

Non bisogna confondere i "metodi produttivi" con l'ambito e le finalità in cui certi metodi e certe scelte si esercitano. Anche la permacultura e la biodinamica si basano fondamentalmente sui metodi di agricoltura biologica (e quindi consociazioni, concimazioni organiche, ecc...) pur avendo a cuore, come fine ultimo, il benessere dell'uomo quando questi è in "sintonia" con l'ambiente. In definitiva bisognerebbe parlare di agricoltura ecosostenibile come di quel grande contenitore che racchiude tutte le altre e laddove l'agricoltura biologica ne è la base comune. Purtroppo una certa visione economico-consumistica-capitalistica, sta letteralmente minando le basi e l'originale significato di agricoltura biologica, riducendolo ad un semplice fenomeno mediatico e di produzione industriale.--Altipiani azionanti 10:45, 15 gen 2010 (UTC)

Ufficialmente l'agricoltura biologica è quella che riporta l'apposita certificazione, poi ovviamente nella sostanza anche chi produce per l'autoconsumo senza usare prodotti chimici produce biologicamente. L'agricoltura biologica in senso stretto, cioè quella con certificazione, può benissimo vviere in un ambito capitalistico e nemmeno mette in dubbio l'antropocentrismo. Non sto criticando nè i consumatori nè i produttori, entrambi hanno comunque la mia simpatia, ma le cose vanno dette per quel che sono. La permacultura è diversa, prima di tutto perchè non è un modo di far soldi e poi perchè comunque non mette in atto nemmeno certe lavorazioni tipo l'aratura (ci sono varie correnti di pensiero, alcune sono più radicali e non fanno niente, altre fanno qualche operazione mi pare..), quindi cambia il rapporto che l'uomo ha nei confronti dell'ambiente. Non si sente padrone della terra, ma un elemento che ne fa parte, quindi in qualche modo prova sì a "regolare" la coltura, ma senza assumere un ruolo da dominatore...Però so anche che economicamente è difficilmente sostenibile, nel senso che è proprio difficile a mantenere economicamente un'azienda simile, perchè comunque ci sono buone propabilità che il famigerato mercato ti ditrugga e ti costringa a cambiare metodo di coltivazione--Nessuno 09:58, 16 gen 2010 (UTC)