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User talk:Domenico Letizia

From Anarchopedia
Revision as of 10:12, 12 gennaio 2010 by Domenico Letizia (Talk | contribs) (Coerenza mezzi-fini)

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Ciao Domenico Letizia, benvenuto su Anarchopedia!

Siamo una comunità anarchica, perciò contiamo sulla solidarietà ed il rispetto di ognuno.
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Buon lavoro e buon divertimento!

Sei il benvenuto ovviamente, ma non pensare minimamente di poter sommergere l'enciclopedia con articoli o modifiche in chiave anarco-capitalistica. Ti conosco, virtualmente parlando, e so qual é il tuo pensiero: per esempio favorevole alla proprietà privata, che giustificate tirando in ballo persino Proudhon...e comunque non è nememno un forum, per cui personalmente non voglio nemmeno aprire una disucssione su prorpietà Berneri, ecc. --Nessuno 09:06, 3 gen 2010 (UTC)


grazie per il benventuto, come chiedi non inizierò alcune discussione ma t'invito a guardare le modifiche che ho effettualo fin ora, un articolo sul mutualismo nella sezione mutualismo e un articolo di corvaglia nella parte dedicata a corvaglia. appena avrò un pò di tempo aggiungerò altri contenuti ovvimente mantendendo sempre un profilo libertario. rinrgazio per il contenuto, ma permettimi un commento ironico, senza alcun biasimo: il chiedere in antemprima di non comportarsi in un certo modo, di non far qusto o quello più che da libertario è molto da sbirro. con affetto, domenico.

Io non lo chiedo a tutti, lo chiedo a te perchè ti conosco. E' un comportamento responsabile il mio, perchè teso a tutelare il collettivo e ad informare gli altri su chi sta entrando nel collettivo. Con tutto il rispetto, tu bazzicchi con infami come questi: [[1]]. Anzichè cercare il contatto con gli antirazzisti, tanto per fare un esempio, lo cerchi con i difensori della proprietà privata e dell'azienda di paparino....e pretendono pure di chiamarsi anarchici.--Nessuno 09:04, 5 gen 2010 (UTC)

opinioni, e per chiarie come ho detto anche altre volte io mi dichiaro antirazzista ma non impongo questa mia visione, politicamente sono petr l'apertura totale di tutte le frontiere e questa è una battaglia sacrosanta... un saluto,grazie per la conoscenza. t'invito alla lettura dei miei articoli che trovi in giro. e spero ovvimente che quando avrò problemi con anarcohpedia possa comunque chiedere consiglio a te. un saluto, domenico.

Certo, lo so lo so, sei così libertario da voler concedere uno spazio anche ai razzisti, ai fascisti, agli sfruttatori capitalisti, ecc. Libertà per tutti!Libertà per i fascisti! Comunque ti invito a formattare l'articolo, perchè così come l'hai postato (quello di Konkin) è difficilmente leggibile... (vanno messi i link interni, ecc.)--Nessuno 10:22, 5 gen 2010 (UTC)

puoi provare a farlo anche tu, devo ancora capire come muovermi per i link interni.... grazias..

e sì per chi mi hai preso..devi imparare a farlo tu. Quando posterai qualcosa di anarchico e non di presunto tale ti aiuterò di più, per adesso impara da qui...comunque, la cosa più importante sono i link interni (o come cavolo si chiamano): terzo tasto da sinistra in alto (Ab) per permettere i collegamenti da una pagina all'altra..--Nessuno 10:44, 5 gen 2010 (UTC)


Non si tratta di imporre la propria opinione, ma, da una parte, di seguire un principio di reciprocità (non concediamo spazio a chi, al nostro posto, non ce lo concederebbe: e questo è un principio assolutamente egualitario: non è egualitario il contrario!) e, dall'altra, di non fare disinformazione, perché il pensiero anarchico, pur non essendo monolitico ed avendo invece molte varianti, ha comunque una sua identità - consegnataci dalla storia - che deve essere difesa. L'anarco-capitalismo, come l'anarco-fascismo, è una ricostruzione teorica che non fa parte, né filosoficamente né storicamente, delle dottrine anarchiche. Quindi, gli articoli che parlano dell'anarco-capitalismo non vengono eliminati ma vengono anarchizzati, come diciamo noi. Affinché sia a tutti chiaro quello che ho detto poco sopra. Questo è: prendere o lasciare.--K2 12:52, 5 gen 2010 (UTC)

d'accordissimo, non sono un anarcocapitalista infatti, vorrei vedere la fine di queste etichette da affiancare, speriamo, se proprio dovete affiancarmi un etichetta: o anarchico liberale o libertario liberoscambista. ora come tutto quello che vi è nell'enciclopedia sto mantenendo un obbiettività che penso sia chiara.

Non ti ho affiancato nessuna etichetta. Ho parlato dell'anarco-capitalismo, non di te. E adesso parlo dell'anarco-liberismo: sul piano della disinformazione equivale all'anarco-capitalismo. Se poi libertario liberoscambista è alternativo ad anarchico liberale, immagino che si tratti della stessa etichetta disinformatrice. Comunque, ripeto: per me ti chiami col tuo nome utente e basta. Ti ho semplicemente spiegato, per tua informazione ed utilità, come funzionano le cose qui. Ciao.--K2 13:18, 5 gen 2010 (UTC)
Il punto è che anche per me gli anarchici sono anarchici e basta, senza aggettivi (al di là delle divisioni formali che esistono e che dovranno permanere). Il punto è che voi con l'anarchia non c'entrate niente. Sbaglio o tu sei per gli sbirri privati?Sbaglio o sei favorevole alla riforma Gelmini solo perchè eliminerebeb un pò di Stato a favore dei privati? Voi volete che si abolisca lo stato e permangano tutte le altre forme di dominio....e poi un anarchico che amoreggia con i fasci di politicaonline non si può proprio vedere...--Nessuno 21:31, 5 gen 2010 (UTC)

rifora gelmini? che da soldi alla scuola privata come se fosse pubblica??? ma cazzo hai studiato! noi siamo stati i primi a produrre manifesti anti gelmini propria in un ottica di mercato e se proprio vuoi saperla tutta caro il mio dico io chi sono gli anarchici noi abbiamo appoggiato la discussione sulle fondazioni universitarie ad azionariato diffuso, u, sai cos'è? e per dirla tutta, vuoi sapre da dove è iniziato il dibattito? dalle agine di Libertaria, rivista sicuramente anticapitalista del mio caro Luciano Lanza che ho imparato ad apprezzare, ti lascio il tutto: http://www.claustrofobia.org/dl/fondazioni%20universitarie.pdf e nn mi dire che libertaria è anarcocapitalista? dai il dibattito è vero, però prima di parlare non diciamo cazzate, un semplice consgilio. K2 ora capisci perchè mi arrabbio?? e trovalo anche un anarcocapitalista che appoggia la gelmini, poi mi diari....

Voi volete che si abolisca lo stato

ecco bravo...

e permangano tutte le altre forme di dominio

io voglio semplicmente che ogni individuo scelga a quale forma economica aggregarsi liberamente e spontaneamente, ecco perchè io liberoscambista sostengo dibattiti anche sul primitivismo, per favore non dar giudizio se non hai capito, la nostra formula è il possibilismo e il possibilisno comprende anche il mercato. che si torni ad una sana discussione ora.


Non c'è né da arrabbiarsi né mi pare ci sia molto da discutere. Ognuno ha le sue opinioni ed esprime mondi possibili. Questo ovviamente non significa che il liberoscambismo sia una teoria anarchica o libertaria. E' una concezione liberista-liberale che a noi qui può interessare nella misura in cui serve a fare i debiti distinguo tra paroline che suonano molto simili (liberale e libertario) ma che in realtà sono molto diverse (dal punto di vista degli anarchici, ovviamente). --K2 10:24, 6 gen 2010 (UTC)

ovvimente ognuno ha la sua opinione, ma il liberoscabmisimo è stato introdotto non solo da tutto l'anarchismo americano ma acnhe da berneri e il mutualismo, quando Carson dice Libero mercato anticapitalisa, questa è il sunto del liberoscambismo, oltre che decine di articoli miei e di corvaglia che si trovano in giro. ovvimente ognuno poi ha da dire la sua, ma escludere il liberoscambismo dal mondo anarchico è ingiusto anche perchè come noterai sulle riviste sia di nicolini che dalle parole di Luciano Lanza, Pietro Adamo e Nico Berti ( parliamo dei maggior teorici anarchici italiani) è comunmente accettata come parte dell'anarchismo ti lascio questo articolo di lanza: http://www.claustrofobia.org/?p=171&cpage=1 il titolo è il mercante e il tecnocrate. dico tutto ciò, non per chi sa cosa, per non confondere stesso all'intenro del mondo anarchico, è assurdo che i maggior teorici e le riviste anarchiche abbiano capito e il mondo militante dica: Questo ovviamente non significa che il liberoscambismo sia una teoria anarchica o libertaria. tutto qui.

Se la vuoi mettere da questo punto di vista, sulle riviste anarchiche con la A maiuscola (da Umanità Nova a Seme Anarchico ad A Rivista Anarchica) non ho mai letto nulla di ciò che dici. E a fronte della gente che citi tu ce n'è molta altra ben più "quotata" che non considera il liberoscambismo parte dell'anarchismo. Quindi, se fossi in te, eviterei di metterla sul piano del "leggi la rivista" e "senti cosa dice tizio". Non mi pare giovi alla tua causa (se la tua causa è quella di inserire il liberoscambismo nelle dottrine anarchiche). Non so poi cosa intendi per "tutto l'anarchismo americano". Credo che abbiate speculato parecchio sugli anarco-individualisti americani. Un po' come il duce fece con Nietzsche. :)--K2 11:37, 6 gen 2010 (UTC)

allora vistro che parliamo di riviste siamo chiari e giusti, su Umanità nova hai ragione perchè è una rivista a mio avviso molto operaista e non hanno mai accettato di pubblicare i miei articoli, conosco bene quelli di UN sono abbonato ad Umanità nova dal 2007 sempre cona bbonmaneto speciale, domandi pure mi conoscono bene, su Rivista A sei in alto mare, come ti potrà dire Finzi, non solo vi sono avuti dibattiti con andre papi sul neo-mtualismo (libero scambio vi è scritto anche nell'enciclopedia non puoi dir di no) ma anche lo stesso Nicosia ha pubblicato alcuni articoli interessanti: http://www.claustrofobia.org/?p=168, sempre di Nicoisa è stato un dibattiro con massimo OrataLLI sulle tasse, e anzi, ora mi ricordo, Guglielmo Piombini pubblicò addirittura un manifesto anarcocapitalista, poi vi sono state le pubblicazioni da me considerate ottime di Pietro Adamo e proprio su rivista A (alle quale sono Abbonato) Pietro Adamo pubblicò questo grande articolo: http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/253/35.htm dal quale poi ho sviluppato la mia linea libertaria, se proprio vogliamo dirla tutta è stata proprio rivista A a formarmi culturalmente che leggo da quando avevo la tessera dell'USI (unione sindacale italiana). anzi quell'articolo di Adamo, ti invito a leggerlo... del Seme Anarchico nonosotante me ne parla sempre un caro amico di Alessandria del Perla nera non ho mai visto una copia, sarei interessanto a riceverne una ma non so dove cercarlo via internet, mi daresti una mano? riguardo il caro nico berti, se compri i libri anarchici come vedrai 1 su 3 è suo è una gigante della cultura anrchica, rigurado l'anarchismo americano è quello originale prima delle influenze europee, se vuoi info vi sono i libri dei Antonio Donno, ti posso indicare quali se vuoi o posso lasciarti stesso il recapito di donno. un saluto.

Se UN non ha voluto pubblicare i tuoi articoli non è perché è operaista - come dici tu - ma evidentemente è perché non li riteneva pubblicabili su una rivista anarchica. Su A rivista Anarchica c'è pure l'intervista a Morgan... e Finzi ha amici, come Fulvio Abbate, che non sono anarchici ma che comunque di tanto in tanto scrivono sulla rivista. Per cui non mi meraviglio se sono stati pubblicati articoli di "possibilisti". "A" pubblica di tutto (come tutti possono scrivere su anarcopedia autopubblicandosi). Ma non mi pare proprio che A Rivista Anarchica in quanto tale (a partire dallo stesso Finzi) abbia mai sostenuto tesi liberoscambiste. Quindi sei liberissimo di dire che i più grandi teorici anarchici e le più grandi riviste anarchiche includono a pieno diritto il liberoscambismo nell'anarchismo, ma non pretendere che io ci creda, perché la verità dice altro. Non esistono giganti anarchici. Esistono anarchici e sedicenti tali. Esiste la verità ed esiste il revisionismo. E così via. Ciao.--K2 12:31, 6 gen 2010 (UTC)

d'accrodissimo, direi esiste il dibattito che è sempre giusto se rispecchia la non-violenza. Non parlavo di giganti anarchici, parlavo di cultura e per questo ho sottolineato la questioni di Nico Berti perchè è riconosciuto internazionalmente ( sempre in ambito culturale non fraintendere.) però permettimi sei stato contradittorio ecco che dici:

sulle riviste anarchiche con la A maiuscola (da Umanità Nova a Seme Anarchico ad A Rivista Anarchica) non ho mai letto nulla di ciò che dici.

e poi:

Per cui non mi meraviglio se sono stati pubblicati articoli di "possibilisti".


permettimi poi di dire la mia su cosa intendo per possibilismo, con le parole di Berneri:

“sul terreno economico gli anarchici sono possibilisti, sul terreno politico sono intransigenti al cento per cento!”

parole di berneri, http://www.claustrofobia.org/?page_id=52


E' proprio per evitare contraddizioni che ho specificato cosa intendo per "non ho mai letto". Non ho mai letto articoli di A (ossia della redazione di "A") sostenere tesi liberoscambiste. O hai sottomano articoli di Finzi a favore del liberoscambismo? So bene che "A" pubblica di tutto... e proprio per questo spesso ci sono accesi dibattiti su "A". Su "A" possono pubblicare articoli sul liberoscambismo, sì, ma altra cosa è sostenere la concezione.

UN, invece, è in qualche modo espressione della FAI, e quindi deve tenere una linea editoriale integralmente anarchica. Per cui lì gli articoli sul liberoscambismo non solo non li sostengono, ma non te li pubblicano proprio, è semplice il discorso. Ma non perché sono cattivi o disinformati o non conoscono i teorici cui tu fai riferimento, ma perché il liberoscambismo non ha a che fare con l'anarchismo. UN è apertissima ai contributi esterni, ma devono essere pertinenti. Capisci?

Venendo a Bernieri: quando Bernieri dice che gli anarchici sul piano economico sono possibilisti ma che sul terreno politico sono intransigenti al cento per cento non sta dicendo che possono essere liberisti (perché il liberista è poi liberale sul piano politico), ma dice una cosa molto semplice e storicamente accertata: ci sono anarchici che accettano la proprietà ed anarchici che non la accettano. E ci sono anarchici che accettano la proprietà privata (benché con dei limiti) ed altri che non la accettano. L'importante è mantenere questo pluralismo e magari tentarne una sintesi. Bernieri non voleva mica dire che gli anarchici possono ben essere liberisti! Bello speculare sulle parole dei morti eh? Tanto non possono replicare... :)---K2 12:31, 6 gen 2010 (UTC)

ripeto conosco benissimo Un, sono abbonato a loro e conosco bene la fai, dicevo solo che non condivido questa liena editoriale, sostengo ad esempio quella di Nicolini, ma queste sono opinini personali e si può dscutere anche su questo.

Mah... discuti con UN. :)--K2 13:36, 6 gen 2010 (UTC)

cmq per quanto riguarda berneri:

ci sono anarchici che accettano la proprietà privata (benché con dei limiti) ed altri che non la accettano.

scusa e io che volevo dire???

Secondo me volevi dire anche altro.--K2 13:36, 6 gen 2010 (UTC)


ma non è solo questo era la concezione di libero scambio nel mondo anarchico,

Ecco, appunto... --K2 13:36, 6 gen 2010 (UTC)
come noterai la lettera che scrisse a gobetti si intitolava: il liberismo nell'intenrazionale.

su radio radicale trovi un bella registrazione su berneri ovi è pure berti e se non erro stefano d'errico.

 e permettimi, speculare su bernei è un accusa pesante....


Sì, ma se lo fai perché non te lo devo dire? :) Adesso speculi pure sul titolo di una lettera scritta a Gobetti... Guarda che Se Bernieri fosse stato liberista lo avrebbe detto a chiare lettere, non in una lettera scritta a una persona. Non capisco proprio perché tirarlo per i capelli.--K2 13:36, 6 gen 2010 (UTC)


è un utlima aggiunta, il discorso lo porti ingiustamente aventi, e ti spiego: mica ti soto dicendo che tutti gli anarchici sono liberisti? ti sto dicendo che il liberoscambismo fa parte dela cultura anarchica, e tu hai detto di no, ora però mi dici di si e le parole sopra lo affemrano, quindi non voglio alcun cambiamento di idee da parte tua ma hai afferamto indrettamente che il liberoscambismo fa parte della culra anarchica, tutta qua.

No no, non ti dico di sì. Ti ripeto che l'accettazione della proprietà privata in alcune dottrine anarchiche non ha niente a che fare con il liberismo o con il liberoscambismo. E' proprio questo il punto. Adesso speculi pure su quello che dico io?? Meno male che sono vivo e posso replicare. :)--K2 13:36, 6 gen 2010 (UTC)

scua ma per te il baratto cos'è? e il mutualismo? in economia sono teorie liberoscambiste.... tu sei il primo che fa problemi non sulla proprietà ma sullo scambio. e quando berneri dice che il lavoro autonomo e collettivo saranno insieme eistenti cosa vuol dire? boh, ora nn ti capisco. e se in una società anarchica un individuo non accetta di collettivizzae che fa? l'unico risposta è libero scambio, se dici che deve accettare beh non è marxismo questo. boh, ora nn ti seguo veramente....

Un anarchico che baratta è un anarchico che baratta, non è un liberista/liberale. Sei tu che parli di anarchismo liberale. Il liberismo non ha niente a che fare con l'anarchismo. E se il tuo liberoscambismo altro non è che il baratto, chiamalo baratto no? Se è il mutualismo di Proudhon, chiamalo mutualismo proudhoniano. Se è tutto lì, non vedo l'esigenza di coniare nuovi termini. Il fatto è che tu stesso collochi il liberoscambismo nel liberismo e quindi ti autoescludi dall'anarchismo.--K2 13:58, 6 gen 2010 (UTC)

o mamma, ma guarda che il baratto e il mutualismo sono formule economiche liberoscambiste non si è mai coniato nuovi termini è così, libertà di scambio, sei tu scusami che non accetti un termine a questo punto penso perchè non conosci il termine, secondo un ragionamento economico è un liberista chi fa il baratto, ma sia chiaro cosa s'intende con termine liberista. baratto: http://it.wikipedia.org/wiki/Baratto In economia, il baratto è un'operazione di scambio bilaterale o multilaterale di beni o servizi fra due o più soggetti economici

economicamente: libero scambio.

mutualismo lo stesso, ti ho elencato gli articoli. continuando esistono anche altre forme di liberoscambio come la controeconomia ( che è anche il baratto, visto che può avvenire in assenza di stato) o più semplicemtne il istema agorista, cioè qualsiasi contratto non vincolato da forme istituzionali imposte. anche il mutualismo è liberoscambio ecco perchè liberoscambismo, non è una nuova concezione è una cosa antichissima come l'economia. Il problema come sempre è nei termini, la parola cane non morde è così difficile capirlo.

Il liberismo non è mero baratto e non è mero scambio, o mammina cara. Questo sicuramente non è difficile capirlo. Per cui non è una questione di termini ma di rapporto genus-species. Tu il liberoscambismo lo collochi nel liberismo e quindi in un genus diverso dall'anarchismo. Adesso è più chiaro? Bernieri non era un liberista e non si è mai definito tale. Tucker si è sempre definito socialista, mai liberista... chissà perché... Quindi i termini sono molto importanti perché dietro ai termini ci sono filosofie economiche e politiche ben precise. Se un libertario baratta un bene non per questo è un liberista, tantomeno è un liberale, mammina mia. Sai Eltzbacher (che certamente non era un anarchico) già agli inizi del secolo scorso come classificava le teorie degli anarchici come Tucker? Doministiche, non liberiste. Pensa tu che termine ha dovuto inventarsi pur di evitare confusioni con il liberismo, che, per tua informazione, non presuppone affatto né l'eliminazione dello Stato né quella delle gerarchie. I liberali americani, non sono certamente i nostri Berlusconi, i nostri Draghi... ma sono l'equivalente dei nostri socialdemocratici (rectius, liberalisti sociali), non degli anarchici, mammina mia carissima. Quindi non pretendere che un'enciclopedia anarchica seria possa classificare come liberisti gli anarchici che praticano il baratto.--K2 16:07, 6 gen 2010 (UTC)


pensa tu che fai per evitare il termine libersismo che ti ho detto già non intendiamo noi liberoscambisti con quello che è la concezione economica neo liberista.

Io parlo proprio del liberismo classico ed evito molto agilmente di affiancare l'anarchismo al liberismo proprio perché l'anarchismo vuole abolire lo Stato e il liberismo no (tanto per dirne una). Mi pare di essere stato chiaro, come del resto molto chiara sul punto è anche anarcopedia.--K2 16:55, 6 gen 2010 (UTC)

ecco cosa dice adamo: C’è il rischio di trovarsi a fianco dei liberisti? Questo rischio lo correremo (non possiamo non farlo), curandoci di sottolineare, ogni qualvolta ne avremo l’occasione, la differenza tra noi e loro.http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/253/35.htm e ancora: Come ho scritto sopra, l’ideale "mercato" libertario si situa in un contesto in cui si incrociano istanze non solo economiche, ma etiche, politiche, sociali, e cosi via. La libera sperimentazione anarchica potenzia tutte le sfere in cui l’uomo agisce, non solo quella economica: proprio dall’interazione di queste sfere dovrebbe risultare una sorta di limite all’ambito del "mercato". Il motivo per cui il liberismo berlusconiano è squisitamente conservatore è che si tratta di una "libera sperimentazione" limitata alla sfera economica: è noto che, in quanto a famiglia, sesso, religione, eccetera, i forzaitalioti non sono altrettanto "liberisti". sempre nello stesso articolo.


Anche un'enciclopedia assai discutibile come wikipedia ha chiaro che i liberisti americani classici sono l'equivalente dei nostri socialdemocratici, non degli anarchici. E non ho mai pensato che quando tu parli di liberisti ti riferisci a Berlusconi. Ma quei liberisti lì sono socialdemocratici non anarchici. Tucker era socialista anarchico, non socialdemocratico.  :) --K2 16:54, 6 gen 2010 (UTC)


Bernei si è più volte definito libersita, questa è una cosa storica. trovi la gionata dedicata a berneri qui: http://www.radioradicale.it/scheda/245518 ma ripeto con liberismo non s'intende il neoliberismo di oggi.

Mi devi fare leggere Berneri che si definisce liberista, l'hai già fatta parlare troppo e a sproposito la buonanima. :)--K2 16:54, 6 gen 2010 (UTC)


riguardo Tucker il suo socialismo non è certo quello di matrice europeo e neanche quello anarocomunismo, basti pensare alle polimiche di Tucker con gli anarocomunisti europei. ora che si chiami socialismo o liberoscambismo nei fatti non è socialismo come siamo abiutuati noi europeii. su questo vi sarebbero discorsi lunghissimi ma una sintesi la trovi qui: http://www.claustrofobia.org/dl/il%20socialismo%20di%20benjamin%20tucker.pdf


Ma secondo te Tucker era liberista perché polemizzava con gli anarco-comunisti? Ma che stai dicendo??--K2 16:54, 6 gen 2010 (UTC)


però leggile le cose :) un saluto..... dai che la discussione divine interessante....


Ma leggiti tu cosa scriveva Eltzbacher già un secolo fa... le debite distinzioni tra socialdemocratici e anarco-individualisti sono state fatte da molto tempo.--K2 16:54, 6 gen 2010 (UTC)


Le idee diffuse da Tucker su Liberty hanno rappresentato, nel secolo scorso, una critica al marxismo e a tutte le altre varianti di socialismo statalista ben più diretta ed efficace di tante altre provenienti dal campo opposto. I suoi argomenti a difesa della libertà individuale, della proprietà, e del libero scambio superarono, per intransigenza e coerenza, quelli avanzati dai numerosi "timidi" liberali del tempo, spesso conniventi con regimi conservatori, protezionisti o militaristi.


E chi mette in dubbio questo? Nessun anarchico è marxista o statalista. E ben può praticare il libero scambio, ma non sarà mai liberista. E ti ho già ben spiegato perché.--K2 16:54, 6 gen 2010 (UTC)


PS: ma poi io parlo di liberoscambismo mo perchè parli di liberismo, che comunque per me significa altro a differenza del valore che dai tu, i liberisti di oggi io li considero pseudo-liberisti.

I neoliberisti non sono liberisti sociali. I liberisti classici in buona parte lo sono. Non se ne conoscono di anarchici. Il liberoscambismo è una pratica liberista:

http://www.dizi.it/liberoscambismo Non è colpa mia se usi termini che hanno un significato ben preciso. In particolare il suffisso -ismo designa una teoria. C'è una bella differenza tra un libero scambio, come un baratto, che chiunque può praticare, e una teoria sul libero scambio. Una teoria che le enciclopedie e i dizionari collocano nel liberismo giammai nell'anarchismo. E non è dificile capire perché (e l'ho già spiegato).--K2 16:54, 6 gen 2010 (UTC)

Sul mercato

IO proprorrei di discutere in questa pagina, altrimenti intasiamo quelle de Il Collettivo. Allora, ho letto l'articolo di Adamo e su alcune cose mi ci ritrovo: se per mercato s'intende un modo per distruggere gerarchia, autorità e dominio, per me va benissimo. La società anarchica non può essere nè collettivizzata nè "individualizzata" totalmente, sarà un continuo e variabile equilibrio tra attività cooperative e libere associazioni d'individui. Saranno le comunità a trovare quest'equilibrio. Il mercato è il luogo dove si può trovare quest'equilibrio, dice Adamo. Benissimo! ci sto...però bisogna uscire dalle ambiguità dei termini ed esser chiari. Proudhon non è comunista?Giusto!Ma non è un fautore della proprietà privata come dice lui, Proudhon è per il POSSESSO, che è cosa ben diversa. La proprietà privata è inconcicliabile con l'anarchia, il possesso no (la proprietà ti permette di trasmettere in eredità il bene e ti permette di ricavarne rendita anche se non lo lavori...quindi è foriera di diseguglianze classiste). Berneri si sarà pure definito liberista, ma non certo nel senso in cui è inteso da Adam Smith...Berneri è possibilista sul piano economico ma INTRANSIGENTE su quello politico, ciò vuol dire che il mercato non può ricreare gerarchie e autorità (tantomeno Berneri è possibilista sul dare uno spazio ai fascisti, come dici tu Domenico. Ora, te o altri della tua "specie" sostenente (l'ho letto con i miei occhietti) che nel libero mercato è possibile anche la schivitù se liberamente pattuita. Ciò vuol dire che i migranti di Rosarno che ieri notte si son ribellati, sbagliano perchè loro pattuiscono liberamente con il padrone la paga di 20 euro al gg e nessuno li obbliga, a parte la fame ela disperazione (ma questo a voi sembra interessare poco). Ora, basta con i paroloni, il "detto e non detto", le ambiguità terminologiche, ecc. Il mercato, per come lo intendete voi, libero dallo Stato e aperto al solo gioco di domanda e offerta, accetta che si creino condizioni di diseguaglianze tra datore di lavoro e lavoratore?Accetta la ricostituzione gerarchica della società?Accetta che si formino diseguaglianze sociali?Sei per il possesso e la proprietà?--Nessuno 09:44, 8 gen 2010 (UTC)

ok,appena possibile ti sriverò più approfoditamente il tutto, per ora voglio soffermarmi sul mercato e sulla proprietà. Noi riteniamo la proprietà privata frutto del possesso e della consenso. Mi spiego, ciò che ci differenza con l'anarcocapitalismo sono i diritto assoluti di proprietà, noi non crediamo nei diritti assoluti di proprietà ma nella proerità come frutto del possesso, cioè la proprietà privata è la perfetta realizzazione del motto la terra a chi la lavora. spiego meglio, ciò che riteniamo importante analizzare non è la ricchezza in se, ma come si è arrivati a data ricchezza. cioè Riguardo la proprietà, come Proudhon, io distinguo tra proprietà nel senso di un ingiusto stato privilegiato e proprietà nel senso del verificarsi di un fenomeno etico sostenuto da un ampio consenso. La proprietà acquisita attraverso la produzione o il commercio sarebbe difendibile grosso modo come si potrebbe difendere il “possesso” in un sistema di proprietà usufrutto. Questa teoria della proprietà, riferita alla “proprietà privata”, attualmente fornisce le basi per una rivoluzionaria redistribuzione della proprietà, da una plutocrazia alleata con lo stato, ai lavoratori. in sud america ecco che quasi tutti i latifondi ( per fare un esempio) scomparirebbero perchè la proprietà non è frutto del commercio e del consenso ma frutto dello stato e del monopolio lavorativo, lo stesso vale per una grossa multinazionale, ma non ad esempio per una bottega artigianale, riguardo il mercato, bel ti dico che considero il mercato un sistema di estrema sinistra perchè come deduce in poche parole Kevin carson: il capitalismo come comunemente inteso sarebbe impossibile senza Stato, pertanto il libero scambio non comporterebbe rischio di sfruttamento. a ciò non sottovlautare la concezione POSSIBILISTA e PANARCHICA del mio modo di analizzare. Riguardo il mercato e la proprietà, ti lascio se vuoi leggerlo è un piacere, questo saggio ( paragrafo) di Fabio Massimo NIcosia: buona lettura: Il dittatore libertario: Il “libertario” Rawls

appena avrò più tempo sarò più approfondito, ma penso di aver detto tutto, riguardo pietro adamo come avrai capito visto che l'ho proposto io condivido l'articolo.

Non capisco che bisogno ci sia di inventare nuove etichette (anarchismo liberale, libertarian, left libertarian, ecc.). Anarchico punto e basta. Intransigente verso autorità, gerarchia, classismo, ecc. Punto e basta. Bisogna esser chiari e smetetrla di giocare con le parole. Non si dice quindi proprietà ma possesso\usufrutto. Chiarezza!--Nessuno 10:00, 10 gen 2010 (UTC)


però aspetta tra di noi io ritengo che le etichette siano imporanti per il dibattito, es, non sono anarcocomunista come non sono anarcoprimitivista, ma all'esterno, in piazza, in politica qui le etichette devono scomparire in nome dell'antistatalismo. come noteriai noi chiamiamo proprietà privata,ma la proprietà che è frutto del mercato. questo è l'unbico modo per evitare una dittatura libertaria o un cretinismo anarchico rivoluzionario e illusorio o meglio irrealizabile e controproducente...(Domenico)

Ripeto, firmarti (10° tasto da sinistra), altrimenti chi legeg fa confusione..anche mercato è ambiguo: il mercoledì nel mio paese c'è il mercato, ma mica io vado è lo diustruggo perchè sono contro il Mercato. E' ovvio che una società libertaria dovrà far circolare i prodotti, ma mica ci vole chissà quale luminare per comprenderlo...L'antistatalismo non è tutto, l'antistatalismo può essere anche niente...Il Mercato anarchico dovrà semplicmente far circolare i prodotti e basta, ma saranno le comunità a governarlo. Il Mercato libertario non dovrà produrre profitto e diseguaglianze, per questo dovranno esser sviluppate le monete alternative, le note di lavoro (come quelle di Josiah Warren) e simili...niente profitto quindi, niente denaro, niente classismo, solo possesso e\o collettivizzazione...saranno le comunità a decidere--Nessuno 10:41, 10 gen 2010 (UTC)

dovranno esser sviluppate le monete alternative

E' ovvio che una società libertaria dovrà far circolare i prodotti saranno le comunità a decidere

e in conclusione dopo tanto criticare siamo giunti al liberoscambismo, interesasante la discussione e trionfa il mercato, libertario ovviamente, ma mercato. ecco il liberoscambismo. ( circolare i prodotti = scambio libero) penso sia finita qui, un altra sconfitta per il comunismo senza marx.....


Un'altra sconfitta per la lingua italiana. Il liberoscambismo è una teoria liberista. E non esiste un pensiero non socialista dell'anarchismo: http://ita.anarchopedia.org/A.1_Cos%E2%80%99%C3%A8_l%E2%80%99anarchismo%3F#A.1.4_Are_anarchists_socialists.3F E quelli che, come Tucker, tu chiami anarchici liberali, si definivano socialisti. Obiettivo degli anarchici non è soltanto lo Stato (che comunque vogliono eliminare, non limitare in campo economico come i liberoscambisti), ma anche le gerarchie. Qui tra cospirazionisti e revisionisti non ci si salva più. --K2 22:51, 9 gen 2010 (UTC)
) http://www.youtube.com/watch?v=95uL3ag9T3c&feature=related su questo argomento non so più che dire.... vi è il commento di corvaglia almeno leggilo.
Già letto, grazie. Più che altro siamo noi che non sappiamo più come fare per farti mettere la firma.--K2 16:12, 10 gen 2010 (UTC)

Coerenza mezzi-fini

La coerenza tra mezzi e fini è un "sacro" principi a cui ogni anarchico dovrebeb tendere..Ora tu, Domenico, vorresti imporci con la violenza le tue idee. Mica io vado nel tuo sito e vi costringo a cambiare la vostra linea politica. Il fatto che anarchopedia sia a pubblicazione aperta non significa che puoi fare quel che vuoi..Non eri possibilista?Allora perchè ci vuoi imporre la tua visione?Bene faresti a discutere pacatamente e con calma e farci capire le tue idee, perchè io ancora non le ho capite..a parte questa fiducia dogmatica nel dio-merccato...I tupoi interventi si configurano come vero e proprio spam. Non puoi costringere gli altri utenti a starti dietro, così anarchopedia diventa un lavoro e non un piacere...Guarda a me non frega un cazzo se passo per autoritario o altro, io sono pronto a bannarti se continui così...BASTA!--Nessuno 09:24, 11 gen 2010 (UTC)

vi è una bella differenza tra l'imporre una vione e dire la propria, come noterai negli articoli ognuno di voi può inseire la sua dicendo non condivido, o altro... fatto sta questa cosa la dirò un pò in giro non è giusto. è la ternza volta che vengo bannato mentre altri continuano a pubblicare su tutto e mico sto dicendo che non va bene. Il mio Pensiero? che poi è quello di altri nomi presenti su quesste enciclopedia, come si faà a far capire se si viene eliminati. Ci tengo a dir, non sono io ad aver mai cancellato! su quest siam d'accordo? son fatti non opinioni. K2 fa passare per spam due articoli pubblicati da Cenerentola e uno DA A rivista A ( assurdo) sono tutte e due riviste libertarie riconosciute. le redazioni saranno avvertite di questo fatto. domenico

E perchè non denunciarci direttamente alal polizia postale per lesa mestà?Non puoi parlare e spiegarci con calma senza voler per forza di cosa imporre il tuo pensiero?L'unica cosa che ho capito è che non avete nulla in comune con Rothbard. Molto bene, però se mi impegno e faccio una ricerca scometto che trovo in qualche forum, tue e altre considerazioni in cui vi dichiarate possibilisti anche nei suoi confronti...forse state affinando il vostro pensiero e mi fa piacere, se tu non avessi voluto imporre a tutti i costi le tue idee avresti avuto maggior disponibilità al riguardo...--Nessuno 14:39, 11 gen 2010 (UTC)
Per esempio, riporto quanto dici:

«’anarchico Chomsky, una forzatura direi, il socialista Chomsky tanto avversario all’anarco-capitalismo anche nelle sue impostazioni più teoriche che dichiarò: A mio avviso l’anarco-capitalismo è un sistema dottrinale che se dovesse realizzarsi, instaurerebbe forme di tirannia e di oppressione che nella storia umana non hanno eguali.»

Cioè, fammi capire, tu ti scagli contro Chomsky poichè lui osa dire una sacrosanta verità!e poi quest'apologia dei radicali fa vomitare, scusami eh...comunque se tu mi fai capire, con calma e non con 10000 messaggi al giorno, io son contento...--Nessuno 14:51, 11 gen 2010 (UTC)


Contattare le redazioni è un'idea formidabile: pubblicità gratuita per anarcopedia, grazie. --K2 17:27, 11 gen 2010 (UTC)


caro nessuno non fare in finto tondo, chomky ha appoggiato chevez e la sua dittatura, leggimoli tutti gli articoli, e sta cosa è uscita pure su A rivista anarchica con forti critiche a chomsky. se volete far i socialisti non definitevi anarchici, e chomsky è dalla parte di chavez lo ha elogiato pubblicamente.. leggilo tutto l'articolo... un saluto e poi lascia star i radicali che con tutte le critiche che vi giustametne hanno cmq al momento sono l'unico referente sui diritti e libertà individuali seri. domenico.

Da oggi bisognerebbe chiamarlo "referente unico". Non finisce mai di stupire questo.--K2 19:49, 11 gen 2010 (UTC)
Tu hai riportato quella citazione di chomsky e hai attaccatto chomsky per quello, poi dopo hai parlato di chavez, ecc. Ti chiedo: è vero o non è vero che l'anarcocapitalismo se applicato sarebbe una terribile forma di tirannia? La verità è che in passato tu e i tuoi compari avete solidarizzato con alcuni padroni della fabbriche i cui operai erano in sciopero (ora politicaonline non esiste più..quindi non ci son più le prove), che sostenete o sostenevate l'ide adegli sbirri privati, la proprietà privata vera e propria (non il possesso), ecc. Ora noto con piacere che state evolvendo un pochino, ma non è ancora chiaro il tuo pensiero. Il punto è che noi vogliamo riportare fatti e non opinioni. L'anarcoliberalismo o non so bene come chiamarlo è respinto dalla maggior parte degli anarchici, per cui noi non possiamo riportare come fatto ciò che è una tua opinione. Scrivi un tuo articolo dove riporti le tue idee e nessuno quello lo tocccherà, perchè si tratterebbe, senza possiblità di equivoci, di un tuo pensiero e non di un fatto....però lavora e non romperci, perchè stai diventando un peso per questa comunità con il tuo spam continuo..--Nessuno 09:22, 12 gen 2010 (UTC)

un peso per questa comunità con il tuo spam continuo.

una minaccia? avete il difetto di parlare sempre al plurale, ma io questamarea di sostenitori alle vostre tesi non li noto. domenio