Still working to recover. Please don't edit quite yet.

Talk:E-books anarchici (ordinati per autore)

From Anarchopedia
Revision as of 16:09, 28 April 2013 by Ilaria (Talk | contribs) (Annullata la modifica 60670 di 115.25.216.6 (discussione))

Jump to: navigation, search

Ho visto che è presente un libro di Gene Sharp, La politica della non violenza, pubblicato dall' Albert Einstein Institute. In realtà si tratta di un autore e di un centro studi la cui natura e finalità sono molto controversi. I suoi testi sono pubblicati in numerosissime lingue in tutto il mondo in modo gratuito, soprattutto nelle lingue di quei paesi i cui governi sono scomodi per gli stati uniti(quattro diverse lingue per la sola Cina). Il libro di Sharp del 2003 ad esempio si presenta come un manuale <<non violento>> in modo <<realistico>> e si configura invece come un manuale strategico dal linguaggio evidentemente militare che applica una realpolitica che non disdegna metodi discutibili quale coltivare divisioni nazionali, etniche, culturali, religiose, al fine di creare disordine. Consiglia di confodere conflittualtà politica e religiosa al fine di trasformare i conflitti politici in conflitti religiosi, facendo in modo di far diventare le lotte politiche lotte per la libertà di religione. Nell'insieme viene considerato dai critici come un testo che cerca di creare con ogni mezzo la destablizzazione sociale in vista della conquista del potere e dell'attuazione del colpo di stato. I dubbi e le critiche nascono dal sospetto che si tratti di un manuale che viene diffuso tra quegli stati che non rientrano nella politica di controllo filo-occientale e soprattutto filo-americana per cui forse andrebbe fatta una riflessione sulla sua valenza. Si tratta di una lettura sicuramente interessante ma che credo vada affrontata in modo critico e non so se debba rientrare in una tipologia di testo considerabile di matrice anarchica. --Tienyintzu 20:34, 1 mag 2011 (UTC)

Ho aggiunto L'idea dominante della De Cleyre! --93.41.217.185 08:57, 10 apr 2011 (UTC)

Segnalo che nei link a testi anarchici potreste aggiungere Vanzetti: Non piangete la mia morte presente nel sito liberliber. Da anni digitalizzo testi anarchici e li pubblico nel progetto Manuzio (liberliber). Ce ne sono anche altri, sempre digitalizzati da me, per esempio Torce nella notte di Virgilia D'Andrea. Nei prossimi giorni: Alarico Carli di Pietro Gori, un breve testo di Alighiero Tanini e uno di Vera Figner; anche il padre di Alighiero (Giulio Tanini) era un libertario, anche se un po' particolare. Anche Lorenzo Viani penso che possa avere un posto tra gli scrittori e artisti libertari. Cordialità. Paolo Alberti

Ciao, grazie della dritta. Ricordati che puoi benissimo inserire tu stesso i link.--Nessuno 09:24, 6 lug 2009 (UTC)

Grazie, ho appena provato e ho corretto quelli che non funzionavano (oltre a due refusi) su Camillo Berneri. Per i prossimi quindi provvedo direttamente io. Ciao

Ho sostituito il link al pdf di "Fra Contadini" di Malatesta, che conteneva un po' di refusi (non sono sicuro di averli corretti tutti) e dei salti nel testo, con due link nuovi a un pdf e un odt (documento di openoffice) con la versione da me corretta e caricata su rapidshare. Bella. --Gsx 16:07, 24 dic 2009 (UTC)

Esiste un programmino, se non sbaglio, che permette di salvare i documenti in pdf (come al solito mi manca il linguaggio tecnico e non riesco a speigarmi bene). Allora, è possibile mettere tutti questi testi linkati nell'articolo in pdf nostri? Cioè, siccome questi testi sono scaricabili e free, possiamo farli nostri mettendoli in pdf?In questo modo non correremo il rischio di perderli nel caso il link non fosse più funzionante. Che dite?Son riuscito a spiegarmi?--Nessuno 09:12, 20 mag 2010 (UTC)

Proposta di creazione di una rete PDA anarchopediana P2P

Io a proposito della libera diffusione dei testi anarchici, vorrei proporre una nuova iniziativa per Anarchopedia. Pensavo cioé alla creazione di una rete Anarchopediana peer-to-peer all'insegna del PDA dove tutti gli utenti ed i lettori di Anarchopedia possano liberamente scambiarsi i file dei classici testi coi diritti d'autore scaduti e quelli "eventualmente" di autori che decidano di aderire al PDA rinunciando ai diritti. Si tratterebbe cioé di iniziare a creare questa rete di "file sharing" tenendo Anarchopedia come fulcro di partenza e di riferimento (intesa sia come utenti che come lettori) senza generare problemi di illegalità e facendoci promotori, almeno a livello informatico, di un vero e proprio Pubblico Dominio Antiscadenza/Anarchico. Più semplicemente, non volendo creare una nuova rete dedicata "anarchica" peer-to-peer (che mi rendo conto non è alla nostra portata e non saprei neanche come si potrebbe fare) potremmo utilizzare la esistente rete kademlia di emule per condividere, ciascuno di noi, i file degli e-books anarchici e indicare su Anarchopedia il nome dei rispettivi file risolvendo così il fatidico problema (a cui accennava anche Nessuno e di cui più volte abbiamo parlato) dei file che possono sparire dalla rete.--Altipiani azionanti 10:20, 26 set 2010 (UTC)

Io non ho ben capito cosa bisognerebbe fare...--Nessuno 08:04, 27 set 2010 (UTC)
In pratica proponevo di creare una sorta di emule del PDA ma mi rendo conto che ci vorrebbero degli informatici per farlo. Così, nel frattempo, si potrebbe usare emule, che già esiste, per poter scaricare tutti i file degli ebook anarchici e degli altri autori disposti ad aderire al PDA rinunciando ai loro diritti: secondo me è il metodo più semplice e più giusto (in quanto metodo peer-to-peer) per creare un PDA online e mantenere i file in rete senza doverli caricare su un server (come si fa quando si scaricano da un sito), perché i file sono semplicemente sul computer di ognuno che usa emule mettendoli così in comune con gli altri. Se facessimo questo basterebbe aggiungere ai link degli ebook anarchici anche il link di emule, ma anche per fare quest'ultima operazione bisognerebbe modificare gli script della wiki per creare le url corrette, il che richiede comunque delle competenze di sviluppo in php da parte di qualche amministratore di anarchopedia e che io, purtroppo, non ho e una precisa volontà a farlo.--Altipiani azionanti 08:20, 27 set 2010 (UTC)
Non potremmo pubblicare gli e-books con nostri pdf? Così non correremo il rischio di perderli...--Nessuno 09:12, 28 set 2010 (UTC)
Certo che possiamo, però dovremmo caricarli sul server di anarchopedia il che è sconveniente perché occuperemmo inutilmente una banda in più che appesantirebbe il sistema. Ecco perché ho lanciato questa proposta del peer-to-peer. Col peer-to-peer di emule, ad esempio, possiamo scambiare i file senza doverli caricare su di un server o su di una pagina internet a rischio di sparizione (come sono ora), ma tenendoli semplicemente sulla cartella dei file condivisi di emule di ognuno di noi (ovviamente bisogna scaricare il software di emule per windows o di amule per il mac). Poi però, siccome per il momento non possiamo pubblicare i link di emule su anarchopedia perché mancano gli appositi script (a proposito ho scritto a Millosh per proporgli di farli inserire) allora possiamo usare nel frattempo la pagina degli e-books del forum di angelmule per pubblicare i link ED2k e poter scaricare i file pdf dei nostri e-book anarchici da emule (come in pratica proporrò di fare in PDA)
Per trasformare un file doc in pdf è semplice: apri il file con word e poi fai salva con nome in pdf e il gioco è fatto.--Altipiani azionanti 09:41, 28 set 2010 (UTC)
"P2P anarchico" tra sistemi operativi proprietari e con un software (e-mule) proprietario? È il massimo dell'ipocrisia. Non si può parlare convintamente di libertà digitali digitando da un Mac. E' ridicolo. --K2 10:08, 28 set 2010 (UTC)
Infatti, se non hai ben letto, per questo proponevo un P2P di Anarchopedia... Se ragioni così allora sapessi quante cose ridicole ci sono al mondo e che purtroppo siamo costretti a fare nella vita che neanche ti immagini caro mio. Uno allora dovrebbe solo suicidarsi (e c'è purtroppo chi lo fa per davvero). Ognuno cerca di realizzare la propria utopia con le proprie "buone intenzioni" e io è questo che cerco sempre di fare. Comunque chiudo il discorso qui perché mi sembra che tu sia buono solo a fare sterile polemica e a indurmi a incazzarmi. Ti faccio solo notare (e concludo) che anche se Angelmule è su un software proprietario (MyBB Group) il suo servizio di P2P e-books è un'egregia iniziativa ben alla pari (se non superiore tecnicamente) del nostro e-book di testi anarchici linkati sui client-server--Altipiani azionanti 10:23, 28 set 2010 (UTC)
Ti parlo come sempre con estrema tranquillità. Ho letto bene: tu proponi di utilizzare e-mule e di implementare su anarcopedia gli script che funzionano (SOLO: lo sai?) con quel software proprietario. Mi pare una grande ipocrisia (per usare un eufemismo). Quanto al resto, se ti sei comprato il Mac (che costa ben più del PC), dal mio punto di vista significa che non te ne frega una benemerita mazza di essere coerente con quello che predichi. E scusa tanto se te lo faccio notare, ma a me quei "santi dell'anarchismo" che predicano bene e razzolano male mi stanno un pochino sulle scatoline. Sai com'è... sono un anarchico e credo nella coerenza, non te la prendere. E non continuare a rieditare i tuoi discorsi anche a distanza di giorni dopo che gli altri ti hanno risposto: non è corretto, te ne rendi conto compagno? --K2 10:39, 28 set 2010 (UTC)
Ok, professorino, scusami per l'ignoranza... Sono molto deluso: entrando in Anarchopedia non credevo di dover aver a che fare con un "bamboccio" come te. Ma vatte a fa na grande cacata!--Altipiani azionanti 10:47, 28 set 2010 (UTC)
Ecco, finalmente ti riveli per quello che sei. Non ti atteggiare a intellettualoide se poi il tuo livello è questo. E non ti atteggiare a guru delle libertà digitali se poi digiti da un Mac. Quello che ti ho detto io (peraltro con educazione) te lo direbbe chiunque abbia davvero a cuore certi temi. Quando mi sono installato linux ho dovuto fare dei sacrifici, sì. Ma l'ho fatto perché credo in quello che penso e faccio ciò in cui credo. Capito, compagno?--K2 10:55, 28 set 2010 (UTC)

Risoluzione conflitto

Siccome questa vostra disputa non porta a niente ed è diventata un puro fatto personale, propongo semplicemente che vi ignoriate e riduciate i vostri rapporti al minimo indispensabile...--Nessuno 12:21, 28 set 2010 (UTC)

Il fatto che io non sia d'accordo con l'utilizzare un software proprietario per anarchopedia non ha nulla di personale: si sta parlando di anarchopedia. E se ricordo ad Altipiani che usa un Mac è per sottolineare, in modo pertinente con il mio discorso, che tra mezzi e fini ci vuole coerenza. Casomai sono gli epiteti e le offese gratuite ad essere personali: quelle proprio non so a cosa servono. Voglio dire: Altipiani può sempre essere stimolato da me a passare a Linux, ma io a cacare vado già con regolarità... è assolutamente inutile che lui mi ci mandi o che mi stimoli in tal senso. --K2 12:39, 28 set 2010 (UTC)
Ridurre al minimo significa discutere delle cose inerenti anarchopedia e lasciar perdere il resto, anche perchè altrimenti si lascia un'immagine poco edificante dell'enciclopedia.--Nessuno 12:56, 28 set 2010 (UTC)
Ognuno è responsabile di quello che dice e di quello che fa. Ed è libero di dirlo e farlo (in teoria nel rispetto degli altri: ma è utopia). Non è che ci rimette anarchopedia se Altipiani mi dà del bamboccio o del buono a nulla. La figura è solo sua. Ma se vuoi parlare di cose poco edificanti per anarchopedia allora parliamone pure. Io trovo poco edificante per anarchopedia il fatto che Altipiani vada in giro a dire che nel suo ingresso libertario c'è quella tolleranza che sul collettivo non c'è: questo sì che è poco edificante per anarchopedia. E la stessa cosa vale per quello che va a raccontare Letizia. Certamente loro possono dire quello che vogliono, ma è poco edificante per anarchopedia... e io te lo dico, qui, adesso, non me lo tengo per me o lo vado a raccontare altrove.--K2 13:12, 28 set 2010 (UTC)