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(La solidarietà per gli anarchici)
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== La solidarietà per gli anarchici ==
 
== La solidarietà per gli anarchici ==
 
La solidarietà per gli anarchici assume un significato ben diverso da quel solidarismo pietistico o caritatevole che spesso caratterizza alcune organizzazioni (pseudo) umanitarie. Essa permette lo sviluppo di una rete di rapporti interpersonali che impediscono l’atomizzazione sociale, spezzando l’isolamento dei prigionieri (anarchici o meno) e\o dei perseguitati, permettendone il sostegno morale e\o economico.
 
La solidarietà per gli anarchici assume un significato ben diverso da quel solidarismo pietistico o caritatevole che spesso caratterizza alcune organizzazioni (pseudo) umanitarie. Essa permette lo sviluppo di una rete di rapporti interpersonali che impediscono l’atomizzazione sociale, spezzando l’isolamento dei prigionieri (anarchici o meno) e\o dei perseguitati, permettendone il sostegno morale e\o economico.
 
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[[Image:Solidaridad1907.gif|thumb|left|200px|Testata di ''[[Solidaridad Obrera]]'' (1907)]]
 
Per [[Kropotkin]] la solidarietà e l'[[mutualismo|aiuto reciproco]] sono state le forze che più di tutte hanno contribuito allo sviluppo del progresso umano, opponendosi in antitesi con la concezione hobbesiana allora imperante dell' «homo hominis lupus», che invece considerava assolutamente preminente la lotta del tutti contro tutti per la sopravvivenza. «Nella pratica del mutuo aiuto - dice [[Kropotkin]] - noi possiamo scorgere la concreta e sicura origine delle nostre concezioni etiche. Noi possiamo affermare che nel progresso etico dell'uomo il sostegno mutuale - non la reciproca lotta - abbia avuto un ruolo essenziale.» <ref>G. Campione, A. Nettuno, ''[https://books.google.it/books?id=s1P8ggZ3D0MC&pg=PA291&lpg=PA291&dq=solidarietà+per+kropotkin&source=bl&ots=dDLImf_Jvz&sig=_wosRv07NKH32zABzeP0FNzVBjo&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiG_Oa5i67KAhUBkw8KHVYcDRQQ6AEINjAD#v=onepage&q=solidariet%C3%A0%20per%20kropotkin&f=false Il gruppo nelle dipendenze patologiche]'', pag 292</ref>
 
Per [[Kropotkin]] la solidarietà e l'[[mutualismo|aiuto reciproco]] sono state le forze che più di tutte hanno contribuito allo sviluppo del progresso umano, opponendosi in antitesi con la concezione hobbesiana allora imperante dell' «homo hominis lupus», che invece considerava assolutamente preminente la lotta del tutti contro tutti per la sopravvivenza. «Nella pratica del mutuo aiuto - dice [[Kropotkin]] - noi possiamo scorgere la concreta e sicura origine delle nostre concezioni etiche. Noi possiamo affermare che nel progresso etico dell'uomo il sostegno mutuale - non la reciproca lotta - abbia avuto un ruolo essenziale.» <ref>G. Campione, A. Nettuno, ''[https://books.google.it/books?id=s1P8ggZ3D0MC&pg=PA291&lpg=PA291&dq=solidarietà+per+kropotkin&source=bl&ots=dDLImf_Jvz&sig=_wosRv07NKH32zABzeP0FNzVBjo&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiG_Oa5i67KAhUBkw8KHVYcDRQQ6AEINjAD#v=onepage&q=solidariet%C3%A0%20per%20kropotkin&f=false Il gruppo nelle dipendenze patologiche]'', pag 292</ref>
[[File:B. Traven (Ret Marut).jpg|thumb|170 px|[[Ret Marut]] (1926)]]
 
 
Kropotkin è in sostanza in linea con il pensiero dello psichiatra [[Alfred Adler]], secondo cui la solidarietà è un bisogno insito in ogni essere umano che lo porta a cercare la cooperazione emotiva con i propri simili. Questo perchè ogni essere umano non potrebbe da solo affrontare tutti i problemi che gli pone di fronte la vita, quindi la scelta migliore che ogni essere umano possa fare è quello di cooperare solidaristicamente con gli altri suoi consimili.
 
Kropotkin è in sostanza in linea con il pensiero dello psichiatra [[Alfred Adler]], secondo cui la solidarietà è un bisogno insito in ogni essere umano che lo porta a cercare la cooperazione emotiva con i propri simili. Questo perchè ogni essere umano non potrebbe da solo affrontare tutti i problemi che gli pone di fronte la vita, quindi la scelta migliore che ogni essere umano possa fare è quello di cooperare solidaristicamente con gli altri suoi consimili.
  
Emma Goldman, altra celebre anarchica, esalta i risultati meravigliosi che «è riuscita ad ottenere questa singolare forza dell'individualità umana quando è rafforzata dalla collaborazione con altri individui. La cooperazione - al contrario della guerra civile e del dissenso - ha lavorato a favore della sopravvivenza e dell'evoluzione della specie ... Solo il sostegno reciproco e la cooperazione volontaria ... possono creare le basi di una vita individuale e associativa libera » <ref>[http://pendientedemigracion.ucm.es/info/bas/utopia/html/anarca12.htm Perchè la solidarietà è importante per gli anarchici]</ref>
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[[File:B. Traven (Ret Marut).jpg|thumb|170 px|[[Ret Marut]] (1926)]][[Emma Goldman]], altra celebre anarchica, esalta i risultati meravigliosi che «è riuscita ad ottenere questa singolare forza dell'individualità umana quando è rafforzata dalla collaborazione con altri individui. La cooperazione - al contrario della guerra civile e del dissenso - ha lavorato a favore della sopravvivenza e dell'evoluzione della specie ... Solo il sostegno reciproco e la cooperazione volontaria ... possono creare le basi di una vita individuale e associativa libera » <ref>[http://pendientedemigracion.ucm.es/info/bas/utopia/html/anarca12.htm Perchè la solidarietà è importante per gli anarchici]</ref>
  
 
La solidarietà per realizzarsi necessità dell'associazione di individui per il raggiungimento di determinati obiettivi individuali e\o collettivi.  Le forme di associazione non fondate sulla solidarietà (quelle imperniate sulla non-uguaglianza) schiacceranno l'individualità di coloro che sono soggetti a loro. Come indica [[Ret Marut]], la [[libertà]] necessità della solidarietà, del riconoscimento cioè di interessi comuni:
 
La solidarietà per realizzarsi necessità dell'associazione di individui per il raggiungimento di determinati obiettivi individuali e\o collettivi.  Le forme di associazione non fondate sulla solidarietà (quelle imperniate sulla non-uguaglianza) schiacceranno l'individualità di coloro che sono soggetti a loro. Come indica [[Ret Marut]], la [[libertà]] necessità della solidarietà, del riconoscimento cioè di interessi comuni:

Revision as of 10:45, 18 gennaio 2016

Croce Nera Anarchica: organizzazione anarchica di solidarietà in favore dei carcerati
La solidarietà (dal latino « solidus » e dall'espressione « in solidum » che significa « per tutti ») in sociologia è definito quel sentimento che permette di sentirsi intimamente legati ad altre persone.

Nel senso generale

Nella sua accezione generica, il termine solidarietà caratterizza le persone che si sentono moralmente in dovere di aiutare un'altra persona e viceversa. La solidarietà si differenzia dall'altruismo poichè consiste nel fornire aiuto ad altri altri senza necessariamente aspettarsi di essere ricambiati in qualcosa.

Emile Durkheim, nel suo La divisione del lavoro sociale (1893), riprende e sviluppa il concetto di solidarietà sociale come un legame morale tra gli individui all'interno di un gruppo o di una comunità. Secondo Durkheim, una società per soppravvivere deve far sì che i suoi membri si sentano solidali gli uni verso gli altri.

La solidarietà per gli anarchici

La solidarietà per gli anarchici assume un significato ben diverso da quel solidarismo pietistico o caritatevole che spesso caratterizza alcune organizzazioni (pseudo) umanitarie. Essa permette lo sviluppo di una rete di rapporti interpersonali che impediscono l’atomizzazione sociale, spezzando l’isolamento dei prigionieri (anarchici o meno) e\o dei perseguitati, permettendone il sostegno morale e\o economico.

Testata di Solidaridad Obrera (1907)

Per Kropotkin la solidarietà e l'aiuto reciproco sono state le forze che più di tutte hanno contribuito allo sviluppo del progresso umano, opponendosi in antitesi con la concezione hobbesiana allora imperante dell' «homo hominis lupus», che invece considerava assolutamente preminente la lotta del tutti contro tutti per la sopravvivenza. «Nella pratica del mutuo aiuto - dice Kropotkin - noi possiamo scorgere la concreta e sicura origine delle nostre concezioni etiche. Noi possiamo affermare che nel progresso etico dell'uomo il sostegno mutuale - non la reciproca lotta - abbia avuto un ruolo essenziale.» [1] Kropotkin è in sostanza in linea con il pensiero dello psichiatra Alfred Adler, secondo cui la solidarietà è un bisogno insito in ogni essere umano che lo porta a cercare la cooperazione emotiva con i propri simili. Questo perchè ogni essere umano non potrebbe da solo affrontare tutti i problemi che gli pone di fronte la vita, quindi la scelta migliore che ogni essere umano possa fare è quello di cooperare solidaristicamente con gli altri suoi consimili.

Ret Marut (1926)
Emma Goldman, altra celebre anarchica, esalta i risultati meravigliosi che «è riuscita ad ottenere questa singolare forza dell'individualità umana quando è rafforzata dalla collaborazione con altri individui. La cooperazione - al contrario della guerra civile e del dissenso - ha lavorato a favore della sopravvivenza e dell'evoluzione della specie ... Solo il sostegno reciproco e la cooperazione volontaria ... possono creare le basi di una vita individuale e associativa libera » [2]

La solidarietà per realizzarsi necessità dell'associazione di individui per il raggiungimento di determinati obiettivi individuali e\o collettivi. Le forme di associazione non fondate sulla solidarietà (quelle imperniate sulla non-uguaglianza) schiacceranno l'individualità di coloro che sono soggetti a loro. Come indica Ret Marut, la libertà necessità della solidarietà, del riconoscimento cioè di interessi comuni:

«Il più nobile, puro e vero amore per l'umanità è quello di amare se stessi. ! Io voglio essere libero!! Io voglio essere felice! Voglio godermi tutte le cose belle del mondo. Ma la mia libertà è garantita solo quando gli altri intorno a me sono ugualmente liberi. Posso essere felice solo quando le persone intorno a me sono felici. Posso essere felice solo quando la gente che vedo e conosco si apre al mondo con gli occhi pieni di gioia. E solo allora posso riempire la mai coppa di pura felicità quando ho la consapevolezza che gli altri possono riempirsi la coppa quanto me. E per questo motivo, si tratta della mia soddisfazione, solo del mio io, quando mi ribello contro qualsiasi pericolo che minaccia la mia libertà e la mia felicità ...»[3]

In pratica, esattamente come recita lo slogan dell'Industrial Workers of the World, la solidarietà ci fa riconoscere il fatto che «un affronto ad uno è un affronto a tutti.». In una società gerarchica come quella capitalistica, la solidarietà è una forma di resistenza contro il potere oppressivo delle classi dominanti ed è la manifestazione esplicita della nostra intrinseca natura sociale di animali sociali. Come afferma Max Stirner, la solidarietà è il mezzo attraverso cui proteggiamo, difendiamo e rafforziamo la nostra libertà contro l'oppressione del potere:

«Difenditi e nessuno ti farà niente! Grida alle masse. Se dietro di te ci sono milioni di persone a difenderti, avrete una forza imponente e vincerete senza difficoltà.»[4]

Gruppi di solidarietà

Poichè la solidarietà soprattutto per gli anarchici è qualcosa che va al di là delle frasi di circostanza o di un mero panegirico, il classico «La solidarietà è un’arma!» è un motto che si deve trasformare in atto concreto anche attraverso la costituzione di specifici gruppi solidaristici:

via dei Messapi 51, 04100 Latina; e-mail: agitazione@hotmail.com
c/o Kronstadt - C.P. 516 - 37100 Verona

Note

Voci correlate

Collegamenti esterni

SolidarietÃ