Still working to recover. Please don't edit quite yet.
Difference between revisions of "Anarchopedia:Collettivo Anarchopedia"
(→Contro la retorica patriottarda) |
(→Contro la retorica patriottarda) |
||
Line 22: | Line 22: | ||
:Il Collettivo Anarchopedia desidera esprimere il proprio dissenso in merito ai festeggiamenti del 150° anniversario dell'unità d'Italia. Il Collettivo intende stigmatizzare la retorica patriottarda di questo periodo, volta sia a nascondere la verità storica del Risorgimento che a reiterare la nefasta idea della patria, da sempre ripudiata ed odiata dai libertari di tutto il mondo. | :Il Collettivo Anarchopedia desidera esprimere il proprio dissenso in merito ai festeggiamenti del 150° anniversario dell'unità d'Italia. Il Collettivo intende stigmatizzare la retorica patriottarda di questo periodo, volta sia a nascondere la verità storica del Risorgimento che a reiterare la nefasta idea della patria, da sempre ripudiata ed odiata dai libertari di tutto il mondo. | ||
− | Crediamo che il Risorgimento sia stato null'altro che una volgare iniziativa colonialistica | + | :Crediamo che il Risorgimento sia stato null'altro che una volgare iniziativa colonialistica portata avanti dalle classi privilegiate settentrionali allo scopo di annettere un territorio (il meridione) che si potesse poi sfruttare in tutti i modi possibili. |
− | Crediamo che i festeggiamenti del 150° anniversario dell'Unità d'Italia siano un abominio rispetto a tutti coloro che, in nome di quest'astrazione chiamata patria hanno, volenti o nolenti, perso la propria vita. | + | :Crediamo che i festeggiamenti del 150° anniversario dell'Unità d'Italia siano un abominio rispetto a tutti coloro che, in nome di quest'astrazione chiamata patria, hanno, volenti o nolenti, perso la propria vita. |
− | Crediamo che non ci sia nulla da festeggiare nel Risorgimento perchè non possiamo dimenticare il vile assedio di Gaeta (iniziato il 5 novembre 1860 e terminato il 13 febbraio 1861, provocò circa 3000 morti), l'eccidio di Bronte dell'agosto 1860 (150 arresti e 5 condanne a morte) , del cui crimine si sono macchiati gli "eroi" Giuseppe Garibaldi e Nino Bixio,e | + | :Crediamo che non ci sia nulla da festeggiare nel Risorgimento perchè non possiamo dimenticare il vile assedio di Gaeta (iniziato il 5 novembre 1860 e terminato il 13 febbraio 1861, provocò circa 3000 morti), l'eccidio di Bronte dell'agosto 1860 (150 arresti e 5 condanne a morte), del cui crimine si sono macchiati gli "eroi" Giuseppe Garibaldi e Nino Bixio, e tutte quelle operazioni antibrigantaggio che altro non furono che la repressione del malcontento popolare. |
− | Desideriamo infine rimarcare e distinguere la figura di Carlo Pisacane da quel coacervo di avventurieri o veri e propri delinquenti che partecipò ai moti risorgimentali. Pisacane fu un rivoluzionario vero, un socialista libertario desideroso che dal | + | :Desideriamo infine rimarcare e distinguere la figura di Carlo Pisacane da quel coacervo di avventurieri o veri e propri delinquenti che partecipò ai moti risorgimentali. Pisacane fu un rivoluzionario vero, un socialista libertario desideroso che dal Risorgimento nascesse un paese con un ordine sociale diverso, fondato sulla giustizia sociale, la libertà e l'eguaglianza, come da lui stesso riportato nel suo testamento: |
− | «I miei principî politici sono abbastanza conosciuti: io credo nel socialismo, ma nel socialismo differente dai sistemi francesi, che tutti più o meno sono fondati sull’idea monarchica, o dispotica che prevale nella nazione; è l’avvenire inevitabile e prossimo dell’Italia, e forse di tutta Europa. Il socialismo, di cui io parlo, può riassumersi con queste due parole: libertà ed associazione.» | + | :«I miei principî politici sono abbastanza conosciuti: io credo nel socialismo, ma nel socialismo differente dai sistemi francesi, che tutti più o meno sono fondati sull’idea monarchica, o dispotica che prevale nella nazione; è l’avvenire inevitabile e prossimo dell’Italia, e forse di tutta Europa. Il socialismo, di cui io parlo, può riassumersi con queste due parole: libertà ed associazione.» |
Revision as of 09:44, 9 gennaio 2011
Benvenuta/o sulle pagine del Collettivo di Anarcopedia. Questo è il luogo in cui si organizza il lavoro enciclopedico, si propone la cancellazione delle voci fuori progetto e si prendono le decisioni inerenti Anarcopedia, un'enciclopedia sull'anarchia ma anche un'esperienza anarchica di azione diretta. È in queste pagine che puoi avanzare le tue proposte e discutere quelle degli altri. il Collettivo di Anarcopedia
|
Traduzione di An Anarchist FAQ
ciao a tutti. anche io sto collaborando alla traduzione e a questo proposito vi pongo 2 domande:
1) non è preferibile tradurre la versione attualmente più aggiornata, cioè la 14.0? Evidentemente, per la natura stessa delle FAQ, non si può affermare che questa versione sia quella definitiva, ma possiamo certamente dire che è quella più "completa" attualmete in circolazione e quella più "ufficiale" visto che è stata la prima ad essere pubblicata su un libro stampato.
2) siete disposti a crearci dei gruppi di lavoro dividendoci le sezioni (e le sottosezioni)? in questo modo eviteremmo di tradurre e ritradurre sempre le stesse cose e la traduzione diventerebbe più veloce. Io al momento sto lavorado sulla Sezione I - Come sarebbe fatta una società anarchica?
Scrivete qui i vostri commenti.
Angelolucacardone
- Sono anni che le Faq sono lì e quando le abbiamo messe lì erano all'ultima versione. Il problema non è quale versione tradurre, ma trovare buoni traduttori che abbiano il tempo di tradurre. Altrimenti passeranno gli anni e poi arriverà qualcun'altro che dirà : le faq sono alla versione 14.0, non sarebbe il caso di tradurre la versione attualmente più aggiornata, cioè la 23.0?. Siccome le Faq sono state pubblicate spero che prima o poi esca anche una versione in italiano, forse facciamo prima così. Comunque tutto si può fare, ma servono persone motivate, capaci e in buon numero. --K2 19:59, 8 gen 2011 (UTC)
Contro la retorica patriottarda
Pensavo che potremmo scrivere un comunicato nel quale espriamo il nostro punto di vista rispetto ai festeggiamenti del 150° anniversario dell'unità d'Italia. Pensavo che si potesse mettere in home page per tutto il 2011 o comunque evidenziarlo. Penso che questa retorica sia insopportabile, scriviamo qualcosa?Ho buttato giù alcune righe per iniziare, che naturalmente possono essere cambiate perchè ho buttato lì le prime cose che mi sono venute in mente. Che ne pensate?
- Il Collettivo Anarchopedia desidera esprimere il proprio dissenso in merito ai festeggiamenti del 150° anniversario dell'unità d'Italia. Il Collettivo intende stigmatizzare la retorica patriottarda di questo periodo, volta sia a nascondere la verità storica del Risorgimento che a reiterare la nefasta idea della patria, da sempre ripudiata ed odiata dai libertari di tutto il mondo.
- Crediamo che il Risorgimento sia stato null'altro che una volgare iniziativa colonialistica portata avanti dalle classi privilegiate settentrionali allo scopo di annettere un territorio (il meridione) che si potesse poi sfruttare in tutti i modi possibili.
- Crediamo che i festeggiamenti del 150° anniversario dell'Unità d'Italia siano un abominio rispetto a tutti coloro che, in nome di quest'astrazione chiamata patria, hanno, volenti o nolenti, perso la propria vita.
- Crediamo che non ci sia nulla da festeggiare nel Risorgimento perchè non possiamo dimenticare il vile assedio di Gaeta (iniziato il 5 novembre 1860 e terminato il 13 febbraio 1861, provocò circa 3000 morti), l'eccidio di Bronte dell'agosto 1860 (150 arresti e 5 condanne a morte), del cui crimine si sono macchiati gli "eroi" Giuseppe Garibaldi e Nino Bixio, e tutte quelle operazioni antibrigantaggio che altro non furono che la repressione del malcontento popolare.
- Desideriamo infine rimarcare e distinguere la figura di Carlo Pisacane da quel coacervo di avventurieri o veri e propri delinquenti che partecipò ai moti risorgimentali. Pisacane fu un rivoluzionario vero, un socialista libertario desideroso che dal Risorgimento nascesse un paese con un ordine sociale diverso, fondato sulla giustizia sociale, la libertà e l'eguaglianza, come da lui stesso riportato nel suo testamento:
- «I miei principî politici sono abbastanza conosciuti: io credo nel socialismo, ma nel socialismo differente dai sistemi francesi, che tutti più o meno sono fondati sull’idea monarchica, o dispotica che prevale nella nazione; è l’avvenire inevitabile e prossimo dell’Italia, e forse di tutta Europa. Il socialismo, di cui io parlo, può riassumersi con queste due parole: libertà ed associazione.»