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− | + | Io non voglio dire che dobbiamo copiare l’organizzazione sociale degli insetti (anche perché, come ho scritto, non esiste una forma immutabile d’organizzazione: alcuni insetti prima sono operai, poi soldati, poi diventano individualisti ecc.) e nemmeno che esistono modelli perfetti di organizzazione. Io voglio dire che: | |
− | 1) | + | 1) Gli animali (compreso l’uomo) non si possono classificare in maniera così categorica e rigida (caratteristica tipica della scienza). Ho citato, per esempio, una serie di atteggiamenti degli insetti che sfuggono alla “norma†(es. insetti sociali che poi diventano individualisti o formano piccole colonie, salvo poi ritornare sociali). |
− | 2) | + | 2) Non esistono leggi in natura, o meglio esistono “principi generaliâ€, “linee guida comportamentaliâ€, “tendenze†ecc., ma non regole rigide che ci permettono di stabilire qual è il modo giusto di comportarci. |
− | 3) | + | 3) '''Altipiani''' dice giustamente che l’ape regina condiziona gli altri insetti (mediante feromoni), però poi dice, altrettanto giustamente, che non si sa per quale motivo vengono creati questi condizionamenti, quindi noi siamo in grad di stabilire se sono condizionamenti che limitano la libertà individuale oppure no.…resta il fatto, comunque, che alcuni insetti sfuggono alla vita sociale e tendono a creare una loro colonia oppure a vivere individualmente (magari anche per brevissimi periodi). Come facciamo a dire che la regina li condiziona, ovvero che induce in loro un comportamento indipendente dalla loro volontà ? In questo senso contesto pure Kropotkin, che usa la scienza per dimostrare che non esistono leggi naturali ferree, salvo poi dire che la natura è cooperativistica (cosa vera per altro), ma anche che chi non coopera è fuori dalle leggi naturali. Esistono invece, secondo me, sfumature comportamentali, all’interno di linee di tendenza generali(per es. tendenzialmente l'essere umano è eterosessuale, ma l'omosessuale non va contro natura, come dicono i fascisti o i bigotti cattolici, semplicemente segue una propria tendenza che èminoritaria rispetto alla maggiornanza...) |
− | 4) | + | 4) L’anarchia è il pensiero che più di altri si avvicina ai “principi naturali†(assenza di leggi prestabilite e immutabili in eterno). L’anarchia trova completezza in tutte le sue correnti: individualismo e comunismo (a grandi linee). Secondo me il limite dell’anarchia nasce quando ognuno cerca di far valere la propria tendenza rispetto alle altre, cioè quando si cerca di trasformare i principi generali in leggi, quindi l'anarchia si completa nel suo "tutto". Rompere questo "tutto" significa, secondo me, snaturare l'anarchia.--[[Utente:Nessuno|Nessuno]] 15:54, 2 Nov 2007 (UTC) |
Latest revision as of 18:36, 14 gennaio 2013
Io non voglio dire che dobbiamo copiare l’organizzazione sociale degli insetti (anche perché, come ho scritto, non esiste una forma immutabile d’organizzazione: alcuni insetti prima sono operai, poi soldati, poi diventano individualisti ecc.) e nemmeno che esistono modelli perfetti di organizzazione. Io voglio dire che:
1) Gli animali (compreso l’uomo) non si possono classificare in maniera così categorica e rigida (caratteristica tipica della scienza). Ho citato, per esempio, una serie di atteggiamenti degli insetti che sfuggono alla “norma†(es. insetti sociali che poi diventano individualisti o formano piccole colonie, salvo poi ritornare sociali).
2) Non esistono leggi in natura, o meglio esistono “principi generaliâ€, “linee guida comportamentaliâ€, “tendenze†ecc., ma non regole rigide che ci permettono di stabilire qual è il modo giusto di comportarci.
3) Altipiani dice giustamente che l’ape regina condiziona gli altri insetti (mediante feromoni), però poi dice, altrettanto giustamente, che non si sa per quale motivo vengono creati questi condizionamenti, quindi noi siamo in grad di stabilire se sono condizionamenti che limitano la libertà individuale oppure no.…resta il fatto, comunque, che alcuni insetti sfuggono alla vita sociale e tendono a creare una loro colonia oppure a vivere individualmente (magari anche per brevissimi periodi). Come facciamo a dire che la regina li condiziona, ovvero che induce in loro un comportamento indipendente dalla loro volontà ? In questo senso contesto pure Kropotkin, che usa la scienza per dimostrare che non esistono leggi naturali ferree, salvo poi dire che la natura è cooperativistica (cosa vera per altro), ma anche che chi non coopera è fuori dalle leggi naturali. Esistono invece, secondo me, sfumature comportamentali, all’interno di linee di tendenza generali(per es. tendenzialmente l'essere umano è eterosessuale, ma l'omosessuale non va contro natura, come dicono i fascisti o i bigotti cattolici, semplicemente segue una propria tendenza che èminoritaria rispetto alla maggiornanza...)
4) L’anarchia è il pensiero che più di altri si avvicina ai “principi naturali†(assenza di leggi prestabilite e immutabili in eterno). L’anarchia trova completezza in tutte le sue correnti: individualismo e comunismo (a grandi linee). Secondo me il limite dell’anarchia nasce quando ognuno cerca di far valere la propria tendenza rispetto alle altre, cioè quando si cerca di trasformare i principi generali in leggi, quindi l'anarchia si completa nel suo "tutto". Rompere questo "tutto" significa, secondo me, snaturare l'anarchia.--Nessuno 15:54, 2 Nov 2007 (UTC)