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{{Biblioteca/Titolo|nome=Anarchia e Alcool|autore=Collettivo CrimethInc|altro=dicembre 2011}}
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{{Biblioteca/Titolo|nome=Gli Enragés nella Rivoluzione francese|autore=Marco Casalino|altro=settembre 2014}}
:''"Ferma un attimo! Già ti immagino sghignazzare mentre dentro te pensi: « ma questi anarchici sono talmente bacchettoni da condannare'' ''l’unico aspetto divertente dell’anarchismo !? La birra dopo le rivolte, i liquori nei pub dove si spargono le teorie più utopiche...E come'' ''faranno a divertirsi, considerate le poche occasioni in cui ci è concesso farlo? non dovremmo forse rilassarci e vivere con piacere ogni'' ''aspetto della nostra vita? »...E allora, che cosa faremo se non andremo al pub, se non berremo alle feste, se non avremo il drink da comprare'' ''al centro sociale o allo squat, se non ci sederemo ai muretti o davanti al televisore con le nostre mille lattine di birra?'' '''Qualsiasi altra cosa!'''" ''
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“ […] consisteva in leggi non tradotte in effetto, autorità prive di forza e disprezzate, il delitto impunito, la proprietà minacciata, la sicurezza dell’individuo violata, la moralità del popolo corrotta, nessuna costituzione, nessun governo, nessuna giustizia: queste le caratteristiche dell’anarchia”
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La frase sopra riportata è una citazione di Brissot rivolta agli oppositori dei Girondini, tra cui gli Enragés, accusati di essere contro ogni forma di autorità.
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Ma chi erano questi Enragés, chi faceva parte del movimento e quali obiettivi si proponevano di realizzare? Mio obiettivo è di fare una breve descrizione del loro pensiero politico lasciando volutamente senza risposta la domanda che da decenni gli storici si pongono: il movimento degli Enragés può essere considerato un predecessore della corrente anarchica?
  
Questo opuscolo è apparso originariamente col titolo “Anarchy and Alcohol” sulla rivista internazionale di attivismo anarchico ed Hardcore-Punk Inside Front, è stato steso con l’intento di realizzare un’analisi culturale informale e amichevole sulla questione dell’alcool nel movimento anarchico.  
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La tesi è stata divisa in quattro capitoli. Nel primo vi è una breve descrizione della Rivoluzione francese in quanto mi è sembrato opportuno ricordare come essa sia nata e terminata, e sottolineare le differenze presenti in essa e tra i rivoluzionari, in modo da potervi collocare più facilmente il movimento degli Enragés.
  
I testi che compongono questo opuscolo sono stati scritti da alcune individualità del [[Collettivo CrimethInc]]. Le traduzioni, gli adattamenti, le poche aggiunte, l’impaginazione e le immagini di questa versione in italiano sono realizzate dal progetto [http://graficanera.noblogs.org/ Grafica Nera].
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Nel secondo vi è una presentazione dal punto di vista storico e del pensiero politico del movimento preso nel suo insieme, cercherò di analizzare quindi i testi degli esponenti più importanti del movimento, quali Jacques Roux, Varlet e Leclerc, senza dimenticare però che molto legata a questi fu la Società delle Repubblicane rivoluzionarie, soprattutto nelle figure di Claire Lacombe e Pauline Léon (oggetto del terzo capitolo).
  
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Nel quarto e ultimo capitolo, che ho volutamente chiamato “Conclusione” riprenderò in mano la domanda posta nell'introduzione, ossia se gli Enragés possono essere avvicinati più al movimento anarchico/libertario o a quello comunista, utilizzando pensatori che si sono già pronunciati su questo problema.
  
[http://graficanera.noblogs.org/files/2011/11/Anarchia-e-Alcool-graficanera-pagine-separate.pdf Vai al testo]
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[https://archive.org/download/GliEnragsNellaRivoluzioneFrancese/Gli%20enrag%C3%A9s%20nella%20Rivoluzione%20francese.pdf Vai al testo]
 
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Revision as of 08:42, 21 September 2014


Gli Enragés nella Rivoluzione francese

Marco Casalino ¤ ¤ ¤ ¤

settembre 2014

“ […] consisteva in leggi non tradotte in effetto, autorità prive di forza e disprezzate, il delitto impunito, la proprietà minacciata, la sicurezza dell’individuo violata, la moralità del popolo corrotta, nessuna costituzione, nessun governo, nessuna giustizia: queste le caratteristiche dell’anarchia” La frase sopra riportata è una citazione di Brissot rivolta agli oppositori dei Girondini, tra cui gli Enragés, accusati di essere contro ogni forma di autorità. Ma chi erano questi Enragés, chi faceva parte del movimento e quali obiettivi si proponevano di realizzare? Mio obiettivo è di fare una breve descrizione del loro pensiero politico lasciando volutamente senza risposta la domanda che da decenni gli storici si pongono: il movimento degli Enragés può essere considerato un predecessore della corrente anarchica?

La tesi è stata divisa in quattro capitoli. Nel primo vi è una breve descrizione della Rivoluzione francese in quanto mi è sembrato opportuno ricordare come essa sia nata e terminata, e sottolineare le differenze presenti in essa e tra i rivoluzionari, in modo da potervi collocare più facilmente il movimento degli Enragés.

Nel secondo vi è una presentazione dal punto di vista storico e del pensiero politico del movimento preso nel suo insieme, cercherò di analizzare quindi i testi degli esponenti più importanti del movimento, quali Jacques Roux, Varlet e Leclerc, senza dimenticare però che molto legata a questi fu la Società delle Repubblicane rivoluzionarie, soprattutto nelle figure di Claire Lacombe e Pauline Léon (oggetto del terzo capitolo).

Nel quarto e ultimo capitolo, che ho volutamente chiamato “Conclusione” riprenderò in mano la domanda posta nell'introduzione, ossia se gli Enragés possono essere avvicinati più al movimento anarchico/libertario o a quello comunista, utilizzando pensatori che si sono già pronunciati su questo problema.

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